CONSULTA SCUOLA DELL'INFANZIA
Sono presenti : Elena Aroffu Oristano – Responsabile Regionale Consulta e le Responsabili Territoriali Antonella Giannini (Cagliari), Paola Altana e Marina Catte (Olbia), Caterina Lorrai (Tortolì), Enza Delogu (Sassari) e Emilia Salis (Nuoro).
Nel corso della riunione è stata esaminata la situazione della Scuola dell’Infanzia nella nostra regione, in relazione soprattutto all’inserimento dei bambini anticipatari per l’a.s. 2005/2006.
La percentuale di inserimenti prima dei 3 anni si attesta intorno al 3% dei frequentanti nelle province di Cagliari, Oristano e Sassari mentre è leggermente più alta in provincia di Nuoro(dati forniti dall’ins.Altana Paola, tratti da una ricerca da lei effettuata).
Come per l’a.s. scorso, l’inserimento dei bambini under 3 è avvenuto quasi ovunque senza che vi sia stata delibera del Collegio Docenti. Nessuna attenzione è stata posta al benessere dei bambini, l’unica preoccupazione di Dirigenti Scolastici e docenti è stata quella (pur legittima) di non perdere sezioni, posti di lavoro o unità di personale ATA.
In alcuni territori, tuttavia, è molto marcato il calo demografico, per cui le percentuali riportate si riferiscono ai grossi centri; nei piccoli paesi, è sempre presente il rischio di chiusura delle sezioni per mancanza di alunni.
Questa constatazione porta alla riflessione sulla situazione generale della Sardegna dove la gran parte dei centri abitati "non ha i numeri"previsti dai parametri nazionali per tenere aperte le scuole (non solo la materna…).
Viene quindi posto l’accento sulla specificità della Sardegna, che richiederebbe, da parte degli Amministratori Regionali e Nazionali, un presa d’atto della realtà sociale ed economica sarda e un intervento mirato ed efficace per intervenire su di essa.
Si precisa che non si chiedono i soliti interventi caritatevoli (scuole con monosezioni di 10 alunni, pluriclassi nella scuola primaria) ma un ripensamento della strutturazione della rete dei servizi (consorzi di Comuni soprattutto) che consente di salvaguardare la qualità della scuola senza pesare in misura insostenibile sui bilanci delle Amministrazioni interessate.
Nel corso del dibattito, è emersa, da parte delle insegnanti presenti, l’esigenza di farsi parte attiva nel sostenere il cambiamento in atto nella scuola, sia conseguente alla Riforma, sia al mutare della realtà sociale e, di conseguenza, dell’utenza del servizio "scuola".
Si è riconosciuta quindi la necessità di una formazione professionale continua, di un impegno, da parte dei docenti, ad attrezzarsi per governare e non subire i cambiamenti facendosi forti della loro dignità di "professionisti dell’educazione".
A conclusione dell’incontro, si ribadisce:
- la contrarietà all’inserimento di bambini di età inferiore ai 3 anni nella scuola
dell’Infanzia;
- la convinzione che alle esigenze delle famiglie si debba rispondere con strumenti
che siano adeguati per tutti i soggetti interessati: genitori (che hanno il diritto
ad avere servizi che garantiscano, a costi accessibili, assistenza e vigilanza ai bambini durante le ore in cui essi sono assenti per lavoro);
- bambini (che hanno il diritto di vivere serenamente la permanenza fuori di casa,in un ambiente a loro misura, senza forzature di alcun genere).
Da professioniste dell’educazione:
SIAMO CONVINTE
che i primi anni di vita dei bambini siano un bene prezioso e delicato, da trattare con cura, non da subordinare ad interessi di "contenimento delle spese": il risparmio va cercato altrove, non sempre nella scuola.
Per evitare ripetizioni, si rimanda ai documenti relativi ai precedenti incontri della Consulta, specie al verbale del 14/10/2005, del quale si ribadiscono i contenuti.
L’incontro ha termine alle ore 13.00
Il presente documento è stato approvato dalle insegnanti presenti all’unanimità.
P. La Consulta Regionale
La Responsabile per la Sardegna
Elena Aroffu
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