Bambina diabetica in iperglicemia.Le insegnanti della scuola dell'infanzia NON si rifiutano di curarla.
Le insegnanti della scuola materna di S. Giusta NON si rifiutano di curarla.
In realtà hanno espresso perplessità a somministrare acqua zuccherata alla bambina in caso di malessere, essendo a tutti noto che per i diabetici il problema è la metabolizzazione degli zuccheri e in considerazione del fatto che le crisi della piccola sono quasi sempre dovute a iperglicemia e non a ipoglicemia.
La loro perplessità era avvalorata dall'atto di raccomandazione del Ministero della P.I. del novembre 2005 che ""vieta la somministrazione di farmaci a scuola senza che vi sia stata preventivamente l'individuazione di personale (Docente o Ata) opportunamente formato e disponibile ad intervenire"".
E' di tutta evidenza che il somministrare acqua zuccherata ad una bambina diabetica non è certamente come farle bere semplice acqua pura!
Quando però la Dirigente Scolastica, previa indicazione della specialista della USL, ha impartito un ordine scritto (cosa che ovviamente pone in capo sia al Medico che alla Dirigente ogni e qualsiasi responsabilità) le insegnanti hanno ottemperato all'ordine e tuttora lo eseguono.
Ma una cosa è certa. Che la loro unica preoccupazione era e resta quella della salute e del benessere della piccola alunna.
Per quanto riguarda poi la richiesta di effettuare il test glicemico alla bambina, ciò appare assolutamente impraticabile a scuola.
Perchè il citato atto di indirizzo ministeriale ""esclude gli interventi che comportano discrezionalità tecnica da parte dell'adulto"". Ed effettuare il test, leggerne i valori e soprattutto agire di conseguenza implica discrezionalità e competenze relative alla patologia che ovviamente l'insegnante non possiede.
Di più. La bambina ha spesso fortissime reazioni di rifiuto verso la puntura, sia per la rilevazione dei valori, sia per la somministrazione dell'insulina.
Così che si rende necessaria la presenza anche delle insegnanti per coadiuvare la madre mentre effettua queste operazioni.
Insegnanti che dovrebbero (cosa certamente non trascurabile) abbandonare tutti gli altri bambini per effettuare una operazione che non può essere effettuata certamente in sezione alla presenza di tutti gli altri alunni mentre la piccola malata viene tenuta per effettuarle le dosi di insulina tramite iniezione sul braccio, sulla gamba, in pancia... tra pianti, strepiti e tentativi di divincolarsi.
La scuola dell'Infanzia di S. Giusta, dove, per ammissione della stessa madre, la bambina è ottimamente inserita ed integrata, è stata sempre disponibile e sensibile al problema:
la bimba è stata accolta come anticipataria (cioè prima del compimento dei 3 anni) confidando sulla fattiva collaborazione di tutti i soggetti coinvolti.
E cioè, in particolare:
da parte dei genitori:
- assiduità e regolarità dei controlli, preso atto del fatto che i valori glicemici presentano oscillazioni notevoli nel corso della giornata;
- facile reperibilità ogni qualvolta si presenti l'esigenza di informare gli stessi di eventuali malori della piccola alunna.
Da parte dei docenti:
- vigilanza assidua sulla bambina per riconoscere tempestivamente qualunque segno di malessere;
- comunicazione immediata ai genitori in caso di malessere;
- dopo la circolare emanata dalla Dirigente Scolastica, sulla base di quanto emerso nell'incontro congiunto scuola-amm.ne comunale-Asl 5 di Oristano, somministrazione di acqua zuccherata ogni qualvolta la bambina dà segni di malessere, a prescindere dal fatto che lo stesso sia dovuto a iper o ipoglicemia.
Anche la Scuola, che, come la mamma, ha a cuore la salute e la serenità della piccola, fa appello alle Istituzioni, affinchè si trovi una soluzione che sia praticabile e non travalichi le responsabilità di nessuno.
Accogliendo, coccolando, offrendo qualità sul piano educativo-didattico e vigilando in ogni momento sulla bambina, le maestre, è certo, hanno fatto davvero e continueranno a fare tutto quanto nelle loro possibilità e tutto quanto il loro ruolo comporta.
Pino Cìulu
Accogliendo, coccolando, offrendo qualità sul piano educativo-didattico e vigilando in ogni momento sulla bambina, le maestre, è certo, hanno fatto davvero e continueranno a fare tutto quanto nelle loro possibilità e tutto quanto il loro ruolo comporta.
Pino Cìulu
Segretario Generale
Etichette: s.giusta, scuola dell'infanzia
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