Iban. Dal 1° gennaio 2008 dai nostri conti correnti scompaiono le coordinate bancarie sostituite dall’Iban, l'International Banking Account Number.
Si tratta del nuovo codice internazionale di identificazione dei conti correnti, utile per effettuare bonifici nei 31 Paesi (27 Paesi dell'Unione Europea, Svizzera, Islanda, Liechtenstein e Norvegia) che fanno parte dell'area unica dei pagamenti in euro (Sepa - Single euro payments area).
Il codice si compone di 27 caratteri, che identificano Paese, banca, sportello e numero di conto di ciascun cliente: per i titolari di conti correnti italiani, infatti, le prime due lettere sono “It” che identificano l'Italia, i successivi due numeri sono di controllo internazionale, quindi è riportato il Cin, la lettera di verifica nazionale, ancora le dieci cifre dei codici Abi e Cab, infine 12 cifre con il numero di conto corrente.
Per motivi di leggibilità, l'Iban è indicato, su moduli o bollettini cartacei, in blocchi separati, ognuno di quattro caratteri, ma senza spazi fra un carattere e l'altro.
L’IBAN è già riportato sugli estratti conto bancari, per cui basterà leggerlo, ma in ogni caso sarà possibile chiederlo alla propria banca. Grazie all’unico codice europeo i bonifici saranno più rapidi (max tre giorni), accreditati per l’intero importo.
L’introduzione dell’IBAN non comporterà alcuna difficoltà per coloro che ricevono bonifici, come stipendi e pensioni.
Per un periodo transitorio che si concluderà il 30 giugno 2008 potranno essere accettati anche i bonifici privi di codice Iban, avendo però attenzione al fatto che i tempi di esecuzione e i costi saranno maggiori di quelli che riportano il codice IBAN.
Per facilitare a familiarizzazione dei consumatori/clienti bancari ABI e Adiconsum, con l’apporto anche di altre associazioni dei consumatori, hanno predisposto una guida per le famiglie.
L’IBAN sarà un vantaggio anche per le imprese, che da un lato aggiorneranno il loro archivio clienti, grazie ad un sistema di allineamento elettronico proposto dall’ABI.
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