Lettera ai Candidati alla Presidenza del Consiglio. Le politiche sociali una sfida al rinnovamento della politica.
Le dinamiche demografiche, i mutamenti dei profili familiari, la crescente domanda e la necessità delle donne di entrare nel mercato del lavoro, la presenza di nuovi soggetti (come le persone immigrate) e nuovi bisogni di tipo relazionale, chiamano in causa una revisione di tutto l'impianto del nostro welfare ed in particolare delle politiche sociali. Alcune funzioni che prima erano svolte dalla rete primaria di solidarietà familiare, oggi fanno fatica a trovare una totale risposta in quest'ambito.
Le politiche socio-assistenziali che in passato erano considerate un segmento residuale, occasionale e frantumato, dipendente dalle disponibilità degli enti locali e rivolte ai soli “bisognosi” sono chiamate oggi ad assicurare prestazioni e servizi a tutti i cittadini per evitare di cadere in situazioni di fragilità.
La riforma introdotta dalla Legge 328/2000 ha offerto risposte alla nuova domanda di interventi e servizi che nasce dalle persone e dalle famiglie.
I programmi presentati dai partiti per le elezioni politiche continuano a oncentrare l’attenzione su alcuni importanti, ma parziali interventi come le detrazioni fiscali e gli asili nido ed ignorano invece gli elementi che stanno alla base della riforma:
- riconoscimento dei diritti sociali e loro esigibilità;
- definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali;
- costruzione di una qualificata rete di servizi nel territorio;
- determinazione dei profili professionali sociali e dei relativi percorsi formativi;
- coordinamento istituzionale e partecipazione sociale;
- attivazione delle risorse individuali e familiari.
Al fondo si sconta ancora una considerazione delle politiche sociali come elemento residuale e costoso. L’investimento sulle persone per promuovere il benessere, le energie necessarie a superare momenti di difficoltà, la coesione e la solidarietà sociale non sono considerati elementi di sviluppo, mentre a nostro avviso un welfare in grado di garantire i diritti delle persone e delle famiglie e la qualità della convivenza rappresenta uno degli elementi pregiati per poter competere nel mercato globale.
Cgil Cisl e Uil invitano pertanto i partiti e le coalizioni a proporre una visione delle politiche sociali più aderente alla realtà attuale dei bisogni ed a sostenere un sistema di garanzia dei diritti sociali e di opportunità di benessere.
Cgil Cisl e Uil ritengono che il rinnovamento della politica si misuri soprattutto sulla capacità di promuovere decisioni e scelte che garantiscano uguaglianza e
partecipazione sociale.
Sta ai partiti che vogliono adeguare la politica alla domanda sociale raccogliere questa sfida.
In concreto significa aumentare le risorse ed avere grande capacità riformatrice in una logica di valorizzazione della sussidiarietà verticale ed orizzontale e del ruolo dei corpi intermedi.
Cgil Cisl e Uil pertanto ribadiscono la necessità di impegni politici finalizzati a
incrementare la spesa sociale per realizzare una rete di servizi di qualità su tutto il territorio nazionale definendo per prima cosa i Livelli Essenziali delle prestazioni sociali.
E’ in questa cornice che vanno individuate ed affrontate le priorità: garantire l’accesso ai servizi a tutti i cittadini; la cura delle persone non autosufficienti; il contrasto alla povertà delle famiglie; il sostegno alla cura ed alla educazione dei figli.
CGIL (Morena Piccinini)
CISL (Sergio Betti )
UIL (Nirvana Nisi)
Etichette: politiche sociali
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