ADICONSUM. Conti Deposito. Quanto rendono e quanto vincolano i nostri soldi.
ASSOCIAZIONE DIFESA CONSUMATORI E AMBIENTE
Promossa nel 1987 dalla Cisl
SEDE REGIONALE
ADICONSUM-Sardegna
Sede operativa: Piazza Roma Palazzo SOTICO - 09170 ORISTANO • Tel./Fax +39 078373945
Sede legale: Via Ancona 1 – 09125 CAGLIARI • Tel.+39 070349931 Fax +39 070304873
http://sardegna.adiconsum.it/ • e.mail: adiconsumsardegna@cislsardegna.it • C.F. 92116540920
Oristano, 19.10.2010
CONTI DEPOSITO
Quanto rendono e quanto vincolano i nostri soldi?
I consigli pratici di ADICONSUM
1. Come scegliere?
Consultare le offerte: online si trovano tutte le informazioni e la documentazione, inclusi i fogli informativi
e le norme contrattuali, le condizioni economiche, insomma tutto ciò che la banca deve consegnare al
cliente prima di stipulare il contratto. Vanno letti e raffrontati con attenzione, soprattutto con riferimento
ai vincoli temporali del deposito (svincolare prima le somme può costare caro) e alla durata di
applicazione dei tassi di interesse appetibili pubblicizzati.
2. Sono davvero così vantaggiosi come sembra dalle pubblicità?
Si, ma non è tutto oro quello che luccica: normalmente i tassi elevati si applicano solamente ai nuovi
clienti o alle nuove liquidità apportate dal cliente, per il primo periodo (6 o 12 mesi) oppure alle somme
vincolate per lunghi periodi. Il tasso nominale lordo, talvolta denominato “tasso base” è intorno all1%.
3. Cosa succede al termine del periodo di applicazione del tasso promozionale?
Le somme depositate vengono remunerate al tasso nominale “a regime”, molto più basso (fanno
eccezione i depositi vincolati che applicano tassi determinati esclusivamente in rapporto alla durata del
vincolo, normalmente senza limiti di tempo). Talvolta al correntista vengono proposte, al termine del
periodo promozionale iniziale in cui il tasso è molto elevato, altre forme di impiego del risparmio, come
fondi di investimento, fondi pensione, polizze vita, sui quali il guadagno della banca è molto superiore.
Bisogna fare estrema attenzione a queste offerte: è meglio ritirare i soldi e scegliere un’altra banca, per
godere nuovamente delle offerte destinate ai nuovi clienti, considerato che la chiusura del conto non ha
costi. In questi casi “l’infedeltà premia”.
4. Sono utili i motori di comparazione dei conti deposito?
Lo sono in parte, perché permettono di visualizzare in ordine decrescente per remuneratività le varie
offerte. Però a volte “sbagliano”: sia pure riportando informazioni corrette sui vari prodotti, non riescono
sempre a calcolare la redditività effettiva in base alla migliore offerta di quell’operatore applicabile al caso
(es. noi abbiamo simulato una disponibilità al vincolo biennale, ma per alcune banche ci veniva indicato il
tasso base, mentre si sarebbe dovuto calcolare il rendimento con il tasso per vincoli biennali, molto più
alto). Così talora danno risultati non omogenei e dunque non confrontabili.
5. C’è il rischio di non ottenere gli interessi che ci promettono?
Qualunque modifica unilaterale delle condizioni contrattuali (ammessa se già prevista come possibile dal
contratto) nei rapporti a tempo indeterminato, a norma dell'art. 118 TUB, deve essere comunicata al
cliente con preavviso minimo di trenta giorni, in forma scritta: la modifica si intende approvata ove il
cliente non receda, senza spese, dal contratto, entro sessanta giorni. In tal caso, in sede di liquidazione del
rapporto, il cliente ha diritto all'applicazione delle condizioni precedentemente praticate e non possono
essere applicate penali. Nei contratti di durata predefinita, la facoltà di modifica unilaterale può essere
convenuta esclusivamente per le clausole non aventi ad oggetto i tassi di interesse, sempre che sussista
un giustificato motivo. A norma dell’Art. 117 TUB, inoltre, sono nulle le clausole che prevedono tassi,
prezzi e condizioni più sfavorevoli per i clienti di quelli pubblicizzati.
6. C’è un rischio di investimento apprezzabile?
No, c’è solamente il cosiddetto “rischio di controparte”, quello che normalmente si ha aprendo un conto
corrente, cioè che la banca non sia in grado di rimborsare il denaro. Però i conti sono garantiti
dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che assicura a ciascun depositante una copertura fino a
100.000 Euro.
7. Quali funzionalità ha un conto deposito?
I conti di deposito, a differenza dei conti correnti, consentono solamente di versare e ritirare il denaro, ma
non le altre operazioni e funzionalità (con poche eccezioni), e richiedono un conto corrente "di appoggio".
Alcuni dei conti da noi esaminati sono invece conti correnti, come il conto Banco Posta Click (che però
presenta costi elevatissimi per le operazioni effettuate allo sportello invece che online).
8. Quale è il regime di tassazione sui redimenti?
La tassazione sugli interessi maturati dai conti correnti e dai conti deposito è del 27% fino al 31/12/2011,
mentre dal 1 gennaio 2012 passerà al 20%. I pronti conto termine sono tassati al 12,50% fino al
31/12/2011, poi passano al 20%.
Giorgio VARGIU
Segretario Generale ADICONSUM-Sardegna
Promossa nel 1987 dalla Cisl
SEDE REGIONALE
ADICONSUM-Sardegna
Sede operativa: Piazza Roma Palazzo SOTICO - 09170 ORISTANO • Tel./Fax +39 078373945
Sede legale: Via Ancona 1 – 09125 CAGLIARI • Tel.+39 070349931 Fax +39 070304873
http://sardegna.adiconsum.it/ • e.mail: adiconsumsardegna@cislsardegna.it • C.F. 92116540920
Oristano, 19.10.2010
CONTI DEPOSITO
Quanto rendono e quanto vincolano i nostri soldi?
I consigli pratici di ADICONSUM
1. Come scegliere?
Consultare le offerte: online si trovano tutte le informazioni e la documentazione, inclusi i fogli informativi
e le norme contrattuali, le condizioni economiche, insomma tutto ciò che la banca deve consegnare al
cliente prima di stipulare il contratto. Vanno letti e raffrontati con attenzione, soprattutto con riferimento
ai vincoli temporali del deposito (svincolare prima le somme può costare caro) e alla durata di
applicazione dei tassi di interesse appetibili pubblicizzati.
2. Sono davvero così vantaggiosi come sembra dalle pubblicità?
Si, ma non è tutto oro quello che luccica: normalmente i tassi elevati si applicano solamente ai nuovi
clienti o alle nuove liquidità apportate dal cliente, per il primo periodo (6 o 12 mesi) oppure alle somme
vincolate per lunghi periodi. Il tasso nominale lordo, talvolta denominato “tasso base” è intorno all1%.
3. Cosa succede al termine del periodo di applicazione del tasso promozionale?
Le somme depositate vengono remunerate al tasso nominale “a regime”, molto più basso (fanno
eccezione i depositi vincolati che applicano tassi determinati esclusivamente in rapporto alla durata del
vincolo, normalmente senza limiti di tempo). Talvolta al correntista vengono proposte, al termine del
periodo promozionale iniziale in cui il tasso è molto elevato, altre forme di impiego del risparmio, come
fondi di investimento, fondi pensione, polizze vita, sui quali il guadagno della banca è molto superiore.
Bisogna fare estrema attenzione a queste offerte: è meglio ritirare i soldi e scegliere un’altra banca, per
godere nuovamente delle offerte destinate ai nuovi clienti, considerato che la chiusura del conto non ha
costi. In questi casi “l’infedeltà premia”.
4. Sono utili i motori di comparazione dei conti deposito?
Lo sono in parte, perché permettono di visualizzare in ordine decrescente per remuneratività le varie
offerte. Però a volte “sbagliano”: sia pure riportando informazioni corrette sui vari prodotti, non riescono
sempre a calcolare la redditività effettiva in base alla migliore offerta di quell’operatore applicabile al caso
(es. noi abbiamo simulato una disponibilità al vincolo biennale, ma per alcune banche ci veniva indicato il
tasso base, mentre si sarebbe dovuto calcolare il rendimento con il tasso per vincoli biennali, molto più
alto). Così talora danno risultati non omogenei e dunque non confrontabili.
5. C’è il rischio di non ottenere gli interessi che ci promettono?
Qualunque modifica unilaterale delle condizioni contrattuali (ammessa se già prevista come possibile dal
contratto) nei rapporti a tempo indeterminato, a norma dell'art. 118 TUB, deve essere comunicata al
cliente con preavviso minimo di trenta giorni, in forma scritta: la modifica si intende approvata ove il
cliente non receda, senza spese, dal contratto, entro sessanta giorni. In tal caso, in sede di liquidazione del
rapporto, il cliente ha diritto all'applicazione delle condizioni precedentemente praticate e non possono
essere applicate penali. Nei contratti di durata predefinita, la facoltà di modifica unilaterale può essere
convenuta esclusivamente per le clausole non aventi ad oggetto i tassi di interesse, sempre che sussista
un giustificato motivo. A norma dell’Art. 117 TUB, inoltre, sono nulle le clausole che prevedono tassi,
prezzi e condizioni più sfavorevoli per i clienti di quelli pubblicizzati.
6. C’è un rischio di investimento apprezzabile?
No, c’è solamente il cosiddetto “rischio di controparte”, quello che normalmente si ha aprendo un conto
corrente, cioè che la banca non sia in grado di rimborsare il denaro. Però i conti sono garantiti
dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che assicura a ciascun depositante una copertura fino a
100.000 Euro.
7. Quali funzionalità ha un conto deposito?
I conti di deposito, a differenza dei conti correnti, consentono solamente di versare e ritirare il denaro, ma
non le altre operazioni e funzionalità (con poche eccezioni), e richiedono un conto corrente "di appoggio".
Alcuni dei conti da noi esaminati sono invece conti correnti, come il conto Banco Posta Click (che però
presenta costi elevatissimi per le operazioni effettuate allo sportello invece che online).
8. Quale è il regime di tassazione sui redimenti?
La tassazione sugli interessi maturati dai conti correnti e dai conti deposito è del 27% fino al 31/12/2011,
mentre dal 1 gennaio 2012 passerà al 20%. I pronti conto termine sono tassati al 12,50% fino al
31/12/2011, poi passano al 20%.
Giorgio VARGIU
Segretario Generale ADICONSUM-Sardegna
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