Adiconsum. Prezzi. La regione più cara nel 2008: la Sardegna
Mister Prezzi: per la Sardegna un + 7,3% nell’aumento degli alimentari.
ADICONSUM: aumenti non giustificati e pertanto speculativi!
La Sardegna in cima alla classifica del carovita. Nel corso di un audizione alla Commissione Straordinaria del Senato per la verifica dell’andamento generale dei prezzi al consumo, Mister Prezzi (Luigi MASTROBUONO), ha comunicato che in Sardegna, nel corso dell’anno 2008, si sono registrati i rincari più elevati per i prezzi al consumo nel settore alimentare: più 7,3%. Preoccupa il dato e ancor di più il settore (alimentare) nel quale il dato viene registrato.
Sono totalmente saltate le cosiddette “leggi” del mercato che regolavano l’equilibrio tra domanda e offerta, per le quali al diminuire della domanda si aveva la conseguenza immediata della diminuzione del prezzo.
Ora, è fuor di dubbio che la domanda sia nettamente diminuita. Il continuo aumento dei prezzi senza un conseguente adeguamento del potere di acquisto dei redditi delle famiglie, ha drasticamente fatto diminuire i consumi e, conseguentemente, la domanda di beni e servizi.
Vieppiù, che nei momenti di crisi, il mercato rispondeva diminuendo i prezzi per mantenere alti i consumi e non compromettere il tessuto produttivo e della distribuzione.
Invece, dal 2002 a oggi, stiamo assistendo ad uno strano fenomeno: più aumentano i prezzi e più diminuiscono i consumi, più diminuiscono i consumi e più aumentano i prezzi. Una spirale viziosa estremamente pericolosa i cui gravi effetti stiamo vivendo.
Un fenomeno innaturale del mercato, creato da quegli stessi operatori economici che hanno realizzato gli aumenti speculativi, finalizzata a mantenere inalterati i propri alti guadagni malgrado la diminuzione giro di affari dovuta alla diminuzione dei consumi delle famiglie italiane. A parità di reddito, ieri (ante 2002) si acquistava 100, oggi si acquista 50.
Le soluzioni:
* fermare la rincorsa speculativa dei prezzi (in un momento di così grave difficoltà del Paese, gli aumenti non giustificati dovrebbero essere considerati quale “reato grave contro lo Stato”);
* adeguare i redditi delle famiglie (pensioni e stipendi) alla reale perdita del loro potere di acquisto dal 2002 a oggi (si creerebbe un circolo virtuoso con l’aumento naturale dei consumi e il conseguente rifiorire del tessuto produttivo e distributivo);
* riscrivere le regole del mercato mettendo al centro gli interessi dei cittadini/consumatori (anche in questo caso si creerebbe un circolo virtuoso per il quale si realizzerebbe un mercato sano, competitivo, con una vera e reale concorrenza tra gli operatori, senza i mercati protetti, senza cartelli tra imprese, senza privilegi per alcuni operatori a discapito degli altri e dei consumatori).
IL SEGRETARIO GENERALE
- Giorgio VARGIU -
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