Sardegna, Cisl pronta a mobilitazione per riscrivere lo Statuto regionale
«Non è più tempo di parole ma di scelte e decisioni politiche, soprattutto per la riscrittura dello Statuto della Regione Sardegna». Lo afferma in una nota il segretario della Cisl, Mario Medde.
«È questo un impegno - aggiunge - più che decennale che deve essere rispettato dalla politica sarda, tanto più perché‚ l'attuale maggioranza al governo della Regione si è dichiarata nel passato a favore dell'Assemblea Costituente del popolo sardo. Nello stesso programma della maggioranza questa scelta è stata sottolineata, anche grazie a quanti erano e sono parte integrante del movimento per la Costituente. Non è solo quindi un problema che riguarda il rispetto degli impegni assunti, pure aspetto fondamentale in una fase caratterizzata dalla scarsa credibilità della politica, ma di uno Statuto che va riscritto e che assume rilevanza primaria in quanto madre di tutte le riforme».
«Per questo motivo - continua Medde - il sindacato sardo sta avviando un processo di mobilitazione e di lotta per una nuova rinascita dell'Isola e per uno Statuto, che rinegozi il patto costituzionale tra Stato e Regione. È un errore infatti assegnare alla sola politica il nuovo Statuto, il federalismo interno e i contenuti dell'autogoverno dell'Isola. Significherebbe votare alla sconfitta il processo di cambiamento della società sarda e affidare a pochi il nuovo modello di democrazia e il futuro della nostra società».
«È questo un impegno - aggiunge - più che decennale che deve essere rispettato dalla politica sarda, tanto più perché‚ l'attuale maggioranza al governo della Regione si è dichiarata nel passato a favore dell'Assemblea Costituente del popolo sardo. Nello stesso programma della maggioranza questa scelta è stata sottolineata, anche grazie a quanti erano e sono parte integrante del movimento per la Costituente. Non è solo quindi un problema che riguarda il rispetto degli impegni assunti, pure aspetto fondamentale in una fase caratterizzata dalla scarsa credibilità della politica, ma di uno Statuto che va riscritto e che assume rilevanza primaria in quanto madre di tutte le riforme».
«Per questo motivo - continua Medde - il sindacato sardo sta avviando un processo di mobilitazione e di lotta per una nuova rinascita dell'Isola e per uno Statuto, che rinegozi il patto costituzionale tra Stato e Regione. È un errore infatti assegnare alla sola politica il nuovo Statuto, il federalismo interno e i contenuti dell'autogoverno dell'Isola. Significherebbe votare alla sconfitta il processo di cambiamento della società sarda e affidare a pochi il nuovo modello di democrazia e il futuro della nostra società».
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