Una riforma inquinata dai tagli
L’impianto del nuovo ordinamento, con le sue luci e le sue ombre, è frutto di scelte del Legislatore di cui non si può che prendere atto, anche se avremmo preferito che si facesse di più per costruire, su un progetto di scuola che serve al Paese, una base più ampia e solida di consenso.
Non si può invece in alcun modo giustificare e accettare il mancato rispetto di un doveroso principio di gradualità, che la pesante manomissione dei quadri orari nelle classi successive alla prima disattende totalmente.
Per questa ragione ha poco senso chiedere il rinvio della riforma, mentre ne aveva e ne ha ancora adesso molto rivendicare una revisione del piano triennale dei tagli, nella sua entità e nella sua scansione temporale: è questo il vero nodo, col quale avremmo comunque dovuto confrontarci. E’ un nodo che il Governo, se vuole, può ancora affrontare e risolvere, assicurando a partire dal 2010/11 le risorse di organico necessarie per un passaggio al nuovo ordinamento improntato alla necessaria gradualità.
Non esiste altra via se davvero si vuole, come si afferma, favorire atteggiamenti di confronto e collaborazione, e non di contrapposizione e scontro.
Roma, 4 febbraio 2010.
Francesco Scrima, segretario generale CISL Scuola
Etichette: secondaria di 2° grado
<< Home