Crisi. Bonanni: "Sì a una politica di rigore, ma nessun taglio alla spesa sociale"
"Siamo pronti a collaborare sui tagli alla spesa improduttiva, ma diciamo no ai tagli sulla spesa sociale". Lo sottolinea Raffele Bonanni, Segretario Generale CISL, a margine dell'assemblea dei delegati della Fim-Cisl, proponendo a Governo, opposizione e parti sociali, unità di intenti e un patto volto ad "aggredire i veri nodi del paese".
"Ognuno si metta in testa" - ha aggiunto Bonanni - "che si può uscire dalla crisi se tutti uniti su un obiettivo: sostenere una politica di rigore per aggredire i nodi veri del Paese. In questi momenti drammatici, il Governo e le forze politiche di maggioranza e opposizione dovrebbero reagire con forza e coraggio e con senso di responsabilità".
"Il Governo" - ha spiegato il Segretario Generale CISL - "deve avere il coraggio politico e civile di tagliare gli sprechi e le ruberie. Recuperare risorse vuol dire anche recuperare credibilità con l'opinione pubblica. Altro che pensioni, welfare e sanità, chiediamo la riforma dell'assetto amministrativo: ci sono troppi enti inutili, troppe istituzioni che si sovrappongono e troppo costo della politica".
Bonanni critica anche le "uscite demagogiche sui fannulloni. I veri fannulloni sono quei politici che non hanno affrontato questi nodi. Dunque chiedo una discussione forte con il Governo centrale, locale e l'opposizione perchè un'aggressione così potente si affronta solo se c'è l'interesse di tutti, parti sociali, politica e opposizione".
Quanto alla decisione del Governo Zapatero di tagliare del 5% gli stipendi dei dipendenti pubblici, il Segretario Generale CISL ha detto: "In Italia possiamo gestire in modo diverso la crisi. I tagli ai dipendenti pubblici nel nostro Paese sarebbe un errore gravissimo, diciamo sì invece ai tagli ai consulenti e ai non contrattualizzati".
"Ognuno si metta in testa" - ha aggiunto Bonanni - "che si può uscire dalla crisi se tutti uniti su un obiettivo: sostenere una politica di rigore per aggredire i nodi veri del Paese. In questi momenti drammatici, il Governo e le forze politiche di maggioranza e opposizione dovrebbero reagire con forza e coraggio e con senso di responsabilità".
"Il Governo" - ha spiegato il Segretario Generale CISL - "deve avere il coraggio politico e civile di tagliare gli sprechi e le ruberie. Recuperare risorse vuol dire anche recuperare credibilità con l'opinione pubblica. Altro che pensioni, welfare e sanità, chiediamo la riforma dell'assetto amministrativo: ci sono troppi enti inutili, troppe istituzioni che si sovrappongono e troppo costo della politica".
Bonanni critica anche le "uscite demagogiche sui fannulloni. I veri fannulloni sono quei politici che non hanno affrontato questi nodi. Dunque chiedo una discussione forte con il Governo centrale, locale e l'opposizione perchè un'aggressione così potente si affronta solo se c'è l'interesse di tutti, parti sociali, politica e opposizione".
Quanto alla decisione del Governo Zapatero di tagliare del 5% gli stipendi dei dipendenti pubblici, il Segretario Generale CISL ha detto: "In Italia possiamo gestire in modo diverso la crisi. I tagli ai dipendenti pubblici nel nostro Paese sarebbe un errore gravissimo, diciamo sì invece ai tagli ai consulenti e ai non contrattualizzati".
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