L'intervento di Bonanni al Congresso Cgil in corso a Rimini. Ripartire da rappresentanza, fisco e scuola
(Notizia ANSA, 6 maggio, ore 15.53) - Ripartire dalla piattaforma unitaria su democrazia e rappresentanza sindacale, ma anche sul fisco e sulla scuola: sono i temi che lancia il Segretario Generale della CISL, Raffaele Bonanni, come possibile terreno per riaprire il confronto unitario tra le organizzazioni sindacali.
Parlando della piattaforma comune sulla democrazia, Bonanni ha sottolineato che "molte mediazioni tra di noi sono state sprecate ma quel documento approvato da tutti gli organismi del sindacato italiano, quell'accordo tra di noi rappresenta lo strumento più capace di indicare cosa significa quando si lavora insieme e ci si rispetta. Quella è la mediazione più nobile, la sintesi di identità e posso dire che noi siamo pronti a metterlo in pratica".
Bonanni ha tuttavia avvertito che il sistema della democrazia richiede un alto grado di responsabilità per evitare rischi di "plebiscitarismo" e "populismo", ma è allo stesso tempo l'occasione per "fare chiarezza su chi rappresenta chi. Se c'é qualcuno che ha criticato il sistema di far stare in piedi sindacati che non sono tali e che ci sono solo perché hanno amici in politica, sono io", ha detto Bonanni, sostenendo che "non basta avere notorietà per essere un sindacato ma serve esperienza e responsabilità".
Per la CISL, quindi, si può "mutuare" il modello di rappresentanza del pubblico impiego con qualche correzione.
"Su questo non ci sono altre parole, non c'é alcuna differenza tra di noi", ha aggiunto il Segretario Generale CISL. E anche nel settore della scuola "la CISL è pronta da subito ad andare a votare (per le elezioni RSU, n.d.r.). Non ci presteremo a giochetti di alcun genere. Possiamo subito stabilire una data, per un momento importante per la democrazia sindacale".
Quanto alle proposte della Cgil sui precari e il pubblico impiego, Bonanni ha sottolineato che "dobbiamo dire al Governo di risarcire soprattutto la scuola, dove è stato fatto gran parte del danno, coperto da un'azione mediatica sui fannulloni pensata proprio per coprire ruberie e inefficienze del settore pubblico, a partire dalla sanità".
Nel corso del suo intervento, Bonanni ha affrontato anche il tema del fisco, sollecitando "una battaglia vera, un'iniziativa forte. Non bisogna perdere tempo su piccole restituzioni, serve una rivisitazione completa, radicale del sistema. E' un problema che dobbiamo saper sollevare insieme: a pagare siamo solo noi, il bancomat dello Stato".
Ma, ha concluso, Bonanni, "bisogna costruire alleanze sulle nostre opinioni".
Parlando della piattaforma comune sulla democrazia, Bonanni ha sottolineato che "molte mediazioni tra di noi sono state sprecate ma quel documento approvato da tutti gli organismi del sindacato italiano, quell'accordo tra di noi rappresenta lo strumento più capace di indicare cosa significa quando si lavora insieme e ci si rispetta. Quella è la mediazione più nobile, la sintesi di identità e posso dire che noi siamo pronti a metterlo in pratica".
Bonanni ha tuttavia avvertito che il sistema della democrazia richiede un alto grado di responsabilità per evitare rischi di "plebiscitarismo" e "populismo", ma è allo stesso tempo l'occasione per "fare chiarezza su chi rappresenta chi. Se c'é qualcuno che ha criticato il sistema di far stare in piedi sindacati che non sono tali e che ci sono solo perché hanno amici in politica, sono io", ha detto Bonanni, sostenendo che "non basta avere notorietà per essere un sindacato ma serve esperienza e responsabilità".
Per la CISL, quindi, si può "mutuare" il modello di rappresentanza del pubblico impiego con qualche correzione.
"Su questo non ci sono altre parole, non c'é alcuna differenza tra di noi", ha aggiunto il Segretario Generale CISL. E anche nel settore della scuola "la CISL è pronta da subito ad andare a votare (per le elezioni RSU, n.d.r.). Non ci presteremo a giochetti di alcun genere. Possiamo subito stabilire una data, per un momento importante per la democrazia sindacale".
Quanto alle proposte della Cgil sui precari e il pubblico impiego, Bonanni ha sottolineato che "dobbiamo dire al Governo di risarcire soprattutto la scuola, dove è stato fatto gran parte del danno, coperto da un'azione mediatica sui fannulloni pensata proprio per coprire ruberie e inefficienze del settore pubblico, a partire dalla sanità".
Nel corso del suo intervento, Bonanni ha affrontato anche il tema del fisco, sollecitando "una battaglia vera, un'iniziativa forte. Non bisogna perdere tempo su piccole restituzioni, serve una rivisitazione completa, radicale del sistema. E' un problema che dobbiamo saper sollevare insieme: a pagare siamo solo noi, il bancomat dello Stato".
Ma, ha concluso, Bonanni, "bisogna costruire alleanze sulle nostre opinioni".
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