I dati OCSE sulla nostra scuola: l'occasione per una riflessione seria e un impegno comune
Elementi di criticità conosciuti che, in un paese normale, porterebbero a riflessioni alte e all'apertura di confronti serrati e forti ma onesti e seri. Facile constatare che da noi, invece, si riproponga il solito stucchevole gioco: attaccarsi al dato che torna più comodo avviando così un dibattito sgangherato e inconcludente; fuochi di paglia per mostrare la propria faccia più che per guardare in faccia la realtà e impegnarsi a cambiarla in meglio e insieme.
Il nostro appello è quello che da tempo andiamo ripetendo per un confronto, sui temi della scuola e della formazione, libero da pregiudizi ideologici e strumentalizzazioni politiche.
Solo in questo modo può diventare più forte e credibile la richiesta di una più coraggiosa e lungimirante politica di investimento sulla scuola. Richiesta avanzata anche in una delle conclusioni del rapporto OCSE quando si afferma che in materia di istruzione occorre "investire di più e bene".
In una fase in cui risulta assolutamente strategico per il nostro Paese investire in conoscenza e innovazione e in cui si devono coordinare meglio i livelli di governance del sistema di istruzione e formazione, è doveroso che tutti i soggetti politici e sociali provino a stringere un patto per fare della scuola il luogo privilegiato di una decisiva e comune scommessa sul futuro.
E' sicuramente questo l'impegno della CISL e della CISL Scuola.
Roma, 7 settembre 2010
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
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