Sul precariato realismo e saggezza, basta tensioni e conflitti
Siamo convinti anche noi della necessità di riattivare al più presto un canale di reclutamento ordinario che già la finanziaria per il 2008 aveva messo in cantiere, dando apposita delega al ministro perché vi provvedesse, insieme alla riforma dei percorsi di formazione dei docenti. Dare opportunità di accesso all’insegnamento anche a chi oggi non è nelle graduatorie ad esaurimento è infatti doveroso: si eviti però di esasperare le tensioni esistenti fra le tante anime di un precariato che non ha bisogno di ulteriori conflitti mentre attende risposte equilibrate e credibili. Chi è in graduatoria non merita di passare per privilegiato, quando ha magari davanti a sé ancora anni e anni di attesa. Chi attende di abilitarsi deve poterlo fare ed avere presto la sue opportunità di concorrere al lavoro nella scuola.
L’esperienza, ma anche la semplice conoscenza dei dati (230.000 precari abilitati, almeno 300.000 in attesa di abilitarsi), ci dicono che in ogni caso sarà complicato gestire un così drammatico squilibrio tra domanda e offerta di lavoro. Ecco perché non bisognerebbe mai, su questi temi, introdurre nuovi elementi di tensione, ce ne sono già a sufficienza.
Roma, 28 agosto 2011
Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola
Etichette: dichiarazioni Scrima, precariato
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