Sezioni Primavera. FAQ (Il Ministero risponde)
In base all’Accordo sancito dalla Conferenza unificata il 14 giugno scorso, possono concorrere ai progetti di offerta educativa integrata e sperimentale per bambini tra i 24 e i 36 mesi di età (sezioni primavera-ponte) solamente le scuole statali, comunali o paritarie.I progetti accolti e autorizzati sono ammessi a contributo statale.Tuttavia tali scuole non paritarie, secondo i requisiti di base previsti dall’Accordo per l’organizzazione qualificata del servizio e nel rispetto dei Regolamenti comunali o regionali in materia di servizi per la prima infanzia, possono in proprio organizzare il servizio, fatta salva comunque la preventiva autorizzazione del Comune competente.
2) Le scuole che presentano il progetto per una sezione primavera secondo i requisiti richiesti hanno comunque diritto al contributo?
In considerazione del fatto che il fondo statale per l’attivazione sperimentale del servizio ammonta complessivamente a 29.783.656 euro per l'esercizio finanziario 2007, saranno ammessi al contributo statale i progetti che rispondono ai requisiti richiesti, nel limite massimo dello stanziamento previsto.In caso di eccedenza di richieste il Gruppo nazionale assume le indicazioni di priorità pervenute dal livello regionale, stabilisce quindi un ordine di priorità, anche sulla base di criteri di perequazione territoriale. Si può stimare che il numero di progetti che sarà possibile finanziare sarà compreso tra i 1.000 e i 1.200.
3) Se il numero dei bambini iscritti è inferiore al limite previsto di 15-20 si ha diritto ugualmente al contributo statale?
La nota n. 235 del 21 giugno scorso prevede che “in realtà particolari (es. piccoli comuni), laddove non è possibile strutturare una iniziativa con le sopraccitate caratteristiche, è possibile proporre soluzioni più flessibili, che dovranno essere descritte in modo puntuale nei progetti proposti”.È possibile, dunque, costituire il servizio anche con un piccolo gruppo di iscritti.In tal caso sarà possibile ricevere un contributo in proporzione alla misura massima prevista di 25-30 mila euro per una sezione regolare, secondo le determinazioni decise dal Gruppo nazionale che ha la competenza definitiva per l’assegnazione dei contributi.
4) Una scuola statale dell’infanzia che attiva una sezione “primavera” sperimentale come fa a richiedere il personale docente o educativo necessario?
Per le sezioni “primavera” costituite presso una scuola statale dell’infanzia non è prevista alcuna assegnazione di posti per docenti o altro personale.La scuola dovrà richiedere il contributo statale entro il 10 luglio nei termini e nei modi previsti dall’Accordo e dalla nota n. 235 del 21 giugno 2007 in linea sul sito del MPI.In base al contributo erogato, alla contribuzione delle famiglie per il servizio e ad altri eventuali proventi, l’istituzione scolastica costituisce un apposito fondo destinato al funzionamento della sezione sperimentale. Il fondo servirà alla assunzione di personale docente/educativo secondo contratto di lavoro a progetto o altra forma contrattuale prevista dalle disposizioni vigenti.
5) Dato il poco tempo a disposizione, come è possibile ottenere l’autorizzazione del Comune prima del 10 luglio?
L’assenso preventivo del Comune è richiesto qualora siano richiesti interventi aggiuntivi rispetto a quelli statali. Nel caso in cui al Comune non venga richiesto il parere vincolante di cui sopra, copia della domanda presentata all'Ufficio Scolastico Regionale deve essere inviata per conoscenza al Comune nel cui territorio l'iniziativa viene proposta. A finanziamento statale ottenuto, i soggetti gestori, qualora previsto dalle norme regionali e/o dai regolamenti comunali vigenti in materia, sono tenuti a richiedere al Comune competente l'autorizzazione al funzionamento, considerata la competenza esclusiva dei Comuni in materia di servizi per la prima infanzia.
6) Quale è l’età dei bambini da inserire nella sezione primavera?
È opportuno distinguere, senza eccessiva rigidità, tra utenza della scuola dell’infanzia e sezioni primavera Le sezioni di scuola dell’infanzia funzionanti dal settembre prossimo accolgono in via ordinaria bambini che compiranno tre anni di età entro il 31 dicembre. In via eccezionale, subordinatamente al totale accoglimento di questi bambini, possono anche essere accolti bambini che compiono tre anni entro il 28 febbraio 2008.Nelle nuove sezioni primavera dal prossimo settembre in via ordinaria verranno accolti, pertanto, bambini che compiono tre anni di età dopo quelle date e comunque entro il 31 agosto 2008.Potranno anche essere accolti bambini che compiono tre anni a gennaio o febbraio 2008, se non accolti nelle normali sezioni della scuola dell’infanzia.
7) Nella nostra scuola paritaria funziona da due anni una sezione primavera del tipo previsto dall’Accordo. Possiamo richiedere il contributo per questa sezione oppure il contributo è previsto solamente per una nuova sezione?
Il contributo è finalizzato all’espansione dei servizi per l’infanzia. Non può essere erogato, quindi, per sezioni primavera già funzionanti, ma solamente per quelle di nuova costituzione.Tale condizione tassativa deve essere chiaramente esplicitata all’interno della domanda di contributo e del progetto sintetico da allegare alla stessa entro il prossimo 10 luglio 2007.
8) In linea di massima, quali devono essere le caratteristiche del nuovo servizio educativo delle sezioni primavera?
Quali i requisiti per attivarlo?L’Accordo sancito il 14 giugno 2007 in Conferenza unificata indica a grandi linee finalità e caratteristiche del nuovo servizio. Inoltre, individua alcuni parametri organizzativi e gestionali che valgono se a livello regionale non esiste già una apposita normativa in materia (per questo è opportuno che chi è interessato ad attivare il nuovo servizio compia una ricognizione preliminare sulla normativa esiste in materia sul territorio).Essi si riferiscono all’età dei bambini (cfr. FAQ n. 6), alla richiesta di un numero congruo di interessati (da 15 a 20 unità), alla disponibilità di locali (sia sotto il profilo funzionale, della sicurezza, dell’igiene), all’orario di funzionamento, alla messa a disposizione di personale qualificato (innanzitutto docente/educativo, con titolo di studio).Alla richiesta, da inoltrare all’Ufficio scolastico provinciale entro il 10 luglio, va allegato anche un progetto pedagogico didattico che metta in evidenza le caratteristiche fondamentali dell’iniziativa.Altri aspetti che completano la descrizione possono riferirsi alla presenza di diverse professionalità, al ruolo del personale ausiliario/assistente, alle modalità di erogazione del servizio mensa, ai rapporti con i genitori e con gli Enti locali.
9) Cosa deve contenere il progetto pedagogico-didattico da allegare alla richiesta di finanziamento?
Trattandosi di un progetto sperimentale, occorre mettere in evidenza gli elementi di qualità e di innovazione, che si riferiscono in particolare alla presenza di bambini di una particolare fascia di età, dai 2 ai 3 anni. Bambini così piccoli richiedono una particolare “curvatura” del progetto, come, ad esempio:- cultura dell’accoglienza (strategie per l’inserimento graduale, rapporto con i genitori, ecc.),- clima relazionale e affettivo (stabilità delle figure di riferimento, ecc.),- attenzione ai bisogni primari dei bambini (alimentazione, pulizia, riposo, sicurezza),- rapporto tra cura educativa e apprendimento,- organizzazione degli spazi e dei momenti della giornata,- forme di collegamento con esperienze precedenti e successive (nidi e scuole dell’infanzia).Ne progetto può essere opportuno indicare anche le caratteristiche funzionali e pedagogiche degli spazi, degli arredi e delle maxistrutture gioco. È quanto mai opportuno che, oltre allo spazio-sezione, vi siano altri spazi dedicati (alimentazione, sonno, gioco, ecc.).Utile anche una possibile esemplificazione delle situazioni di una giornata-tipo del bambino.Elemento preferenziale è senza dubbio la presenza di spazi esterni a giardino e prato.
10) L’erogazione del contributo statale implica anche l’autorizzazione al funzionamento del nuovo servizio educativo?
Lo Stato (e per esso il Ministero della pubblica istruzione) in base alla legge finanziaria 2007 si limita ad erogare un contributo finanziario (pari a 25-30 mila euro) per incentivare l’attivazione di nuove sezioni primavera. A tal fine, a livello regionale, viene effettuata una valutazione di congruità del progetto presentato, sulla base dei requisiti indicati nell’Accordo del 14 giugno 2007 e nella nota n. 235 del 21 giugno 2007.Questa valutazione non “assorbe” l’eventuale procedura per l’autorizzazione al funzionamento del servizio, che dovrà essere richiesta al Comune di competenza sulla base della normativa regionale in materia di servizi per la prima infanzia.11) Il parere del Comune per l’attivazione del nuovo servizio è obbligatorio?Va premesso, innanzitutto, che il Comune, nell’ambito dei servizi 0-3 anni, svolge una funzione di soggetto “regolatore”, perché ha competenza prioritaria in materia di servizi per la prima infanzia.È obbligatorio richiedere il parere preventivo al Comune, se si richiedono contributi di risorse finanziarie o strumentali aggiuntivi a quelli dello Stato, particolari agevolazioni in servizi (es. fornitura di pasti) oppure più incisive forme di collaborazione.Se non si richiedono contributi aggiuntivi o servizi, è comunque opportuno intrattenere relazioni con il Comune a cui, in questo caso, va inoltrata copia della domanda presentata all’Ufficio scolastico provinciale, sviluppare contatti in vista del rilascio dell’autorizzazione al funzionamento del progetto (qualora sia prevista dalle norme regionali).
Etichette: scuola dell'infanzia, sezioni primavera
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