Organici. Oggi a Oristano Conferenza di servizio dei neo-Dirigenti di OR - SS - NU, organizzata dalla Direzione Generale dell'USR.

La normativa relativa alla predisposizione, da parte delle scuole, degli organici del personale per il prossimo anno scolastico, è stato l'oggetto di una Conferenza di Servizio (o di formazione), organizzata dalla Direzione Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale, con la partecipazione dei neo-Dirigenti nominati dal 1° settembre scorso, delle scuole delle circosrizioni degli USP di OR - SS - NU.

Aldilà dei meccanismi, abbastanza complessi, il problema di fondo, molto sero, è il taglio all'organico del personale Docente che l'Amministrazione Scolastica si appresta ad effettuare in Sardegna - sulla base della legge finanziaria - per il prossimo anno scolastico: sono 941 posti-insegnante da sopprimere [vedi tabella analitica a questo link].

Da ciò ne discende il pericolo di alcune gravissime conseguenze:

* piccoli comuni che rischiano di perdere l'unica opportunità culturale rimasta a quelle popolazioni, già private di ogni altro servizio dello Stato, con definitiva condanna all'estinzione di quei paesi e quelle comunità;

* condanna, per i piccoli alunni, fin dalla più tenera età di 3 anni, ad essere "frullati" quotidianamente dentro un pulman per essere trasportati da un paese all'altro;

* aumento in maniera selvaggia, del numero degli alunni per classe, che spesso dovranno essere stipati in aulette anguste costruite per accogliere un numero ben ridotto di ragazzi, con buona pace della qualità, della efficienza ed efficacia del servizio scolastico;

* condizionamenti nella scelta delle scuole e degli indirizzi di studio prescelti dagli alunni della secondaria superiore, per esigenze di tipo meramente ragionieristico;

* il rischio che la "flessibilità" introdotta nei numeri per la formazione delle classsi, penalizzi ulteriormente i bambini e ragazzi meno fortunati perchè disabili, costretti in classi sempre più numerose;

* il rischio che lo studio della lingua europea nella scuola primaria, perda di qualità per risparmiare un pò di posti oggi affidati a insegnanti specialisti che hanno avuto una lunga e approfondita preparazione in materia;

* e così via elencando.....

* per non parlare poi della minore occupazione (941 persone in meno senza un lavoro! è come se in Sardegna chiudesse la più grossa delle fabbriche, è come se si condannasse alla disoccupazione un intero paese della nostra Isola, e non di quelli piccoli...);

ma questa è cosa di poco conto, visto le percentuli (a due cifre) di "disoccupazione intellettuale" esistente in Sardegna, che misuriamo anche con le kilometriche graduatorie di migliaia e migliaia di laureati e diplomati che fanno la fila in attesa di ottenere qualche giorno di supplenza nelle scuole dell'Isola.....

ma certo questo non deve preoccupare, infatti, se si perdono posti di lavoro nella scuola, i giovani (e meno giovani) possono sicuramente trovare, in Sardegna, un numero... illimitato di altre possibilità ed occasioni di occupazione.....