Corteo silenzioso per fermare gli infortuni sul lavoro. «Lavorare per vivere e non per morire». Manifestazione contro le morti bianche
Cagliari – Un corteo silenzioso per fermare gli infortuni sul lavoro, le morti bianche e per non dimenticare giovedì 17 aprile ha attraversato le strade del centro storico. Un applauso prolungato a chiusura del corteo, in piazza del Carmine, davanti allo striscione sindacale che proclama «Lavorare per vivere e non per morire». E’ stato il saluto di circa 2000 lavoratori agli otto colleghi morti nei cantieri nei primi quattro mesi dell’anno. Per l’ultima vittima, Giannino Lai, il ricordo di una delegazione dei colleghi della Sicmi, l’azienda nella quale lavorava.
Una protesta e una testimonianza presentata da Cgil, Cisl e Uil perche tutti ricordino e facciano quello che è in loro potere perché nessuno muoia per il lavoro, nel lavoro e a causa del lavoro: le istituzioni con leggi adeguate sulla prevenzione, gli istituti preposti alla vigilanza per intensificare le azioni di controllo, gli imprenditori affinché realizzino tutte le misure dettate dalla normativa antinfortunistica, gli stessi lavoratori perché non accettino condizioni di lavoro dove sicurezza e prevenzione sono dimenticate. La situazione in Sardegna è drammatica: 8 morti dall’inizio dell’anno, 30 nel 2007, 18,670 infortuni denunciati l’anno scorso, una media 51,15 incidenti sul lavoro ogni giorno.
CGIL CISL UIL della Sardegna propongono pertanto una serie di interventi e provvedimenti per garantire una maggiore sicurezza sul lavoro. A cominciare dalla puntuale applicazione e rispetto del Decreto Legislativo 626/1994 sulla prevenzione degli infortuni, sulla vigilanza e sicurezza nei posti di lavoro, in attuazione delle direttive comunitarie riguardanti la sicurezza nel lavoro.
I sindacati chiedono anche l’attuazione/applicazione del Testo Unico sulla sicurezza nel lavoro approvato dal Consiglio dei Ministri il 1° aprile 2008. Infine, un accordo interistituzionale locale con le rappresentanze economiche e sociali dell’Isola per garantire: l’attività di prevenzione e la tutela della salute nei posti di lavoro; un programma coordinato di interventi per la prevenzione degli infortuni e per rimuovere i rischi; formazione a tappeto di tutti i lavoratori, compresi gli immigrati; sensibilizzazione di imprese e lavoratori. L’Intesa sottoscritta tempo fa, tra INAIL e Assessorato alla Sanità, può rappresentare un tassello importante nel programma di intervento e coordinamento del sistema di prevenzione.
Ultima richiesta sindacale l’attuazione del Protocollo d’Intesa dell’8 febbraio 2007 tra Assessorato del Lavoro e Parti Socialiper la definizione delle linee guida a livello regionale per l’emersione del lavoro regolare comprese le politiche in favore della stabilizzazione dei rapporti di lavoro precario e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Tratto da DIES, Agenzia giornalistica della CISL Sarda n. 157/2008, il cui collegamento trovi nella pagina della Stampa con accesso dalla colonna destra.
Una protesta e una testimonianza presentata da Cgil, Cisl e Uil perche tutti ricordino e facciano quello che è in loro potere perché nessuno muoia per il lavoro, nel lavoro e a causa del lavoro: le istituzioni con leggi adeguate sulla prevenzione, gli istituti preposti alla vigilanza per intensificare le azioni di controllo, gli imprenditori affinché realizzino tutte le misure dettate dalla normativa antinfortunistica, gli stessi lavoratori perché non accettino condizioni di lavoro dove sicurezza e prevenzione sono dimenticate. La situazione in Sardegna è drammatica: 8 morti dall’inizio dell’anno, 30 nel 2007, 18,670 infortuni denunciati l’anno scorso, una media 51,15 incidenti sul lavoro ogni giorno.
CGIL CISL UIL della Sardegna propongono pertanto una serie di interventi e provvedimenti per garantire una maggiore sicurezza sul lavoro. A cominciare dalla puntuale applicazione e rispetto del Decreto Legislativo 626/1994 sulla prevenzione degli infortuni, sulla vigilanza e sicurezza nei posti di lavoro, in attuazione delle direttive comunitarie riguardanti la sicurezza nel lavoro.
I sindacati chiedono anche l’attuazione/applicazione del Testo Unico sulla sicurezza nel lavoro approvato dal Consiglio dei Ministri il 1° aprile 2008. Infine, un accordo interistituzionale locale con le rappresentanze economiche e sociali dell’Isola per garantire: l’attività di prevenzione e la tutela della salute nei posti di lavoro; un programma coordinato di interventi per la prevenzione degli infortuni e per rimuovere i rischi; formazione a tappeto di tutti i lavoratori, compresi gli immigrati; sensibilizzazione di imprese e lavoratori. L’Intesa sottoscritta tempo fa, tra INAIL e Assessorato alla Sanità, può rappresentare un tassello importante nel programma di intervento e coordinamento del sistema di prevenzione.
Ultima richiesta sindacale l’attuazione del Protocollo d’Intesa dell’8 febbraio 2007 tra Assessorato del Lavoro e Parti Socialiper la definizione delle linee guida a livello regionale per l’emersione del lavoro regolare comprese le politiche in favore della stabilizzazione dei rapporti di lavoro precario e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Tratto da DIES, Agenzia giornalistica della CISL Sarda n. 157/2008, il cui collegamento trovi nella pagina della Stampa con accesso dalla colonna destra.
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