Organici. Investire nella scuola e per la scuola, per i nostri ragazzi e giovani, per il futuro della nostra società.
Dai bambinetti di 3 anni fino ai ragazzi di 18 anni: tutti stanno per cominciare a pagare subendo le nefaste conseguenze di una insensata politica dei tagli sulla scuola.
Politica che nessuna finalità può vantare di natura pedagogica e didattica, ma solo ed esclusivamente di bilancio, con il solo obiettivo di fare cassa e di risparmiare su di un servizio fondamentale per i cittadini e per la stessa società, per il futuro dell'Italia.
Così si comincia dai bambinetti di 3 anni che, se vogliono usufruire della fondamentale opportunità di formazione precoce, rappresentata dalla Scuola dell'Infanzia, devono sottoporsi, fin da quella tenerissima età, ad essere frullati quotidianamente sui pulmini per raggiungere la scuola di un altro paese più o meno lontano.
Questa la sorte che si vuole riservare alle popolazioni di nostri piccoli paesi.
Si comincia, anzi si continua, perchè la musica va avanti già da un pezzo, da Curcuris, Ula Tirso e Nughedu.
Poco importa se in queste piccolissime Comunità la Scuola rappresenta l'unica realtà culturale e financo l'unica presenza dello Stato sul nostro territorio.
Si smantella e basta.
Così come si smantellano Istituzioni secolari come il Liceo Classico di Bosa.
(leggi il seguito)
E i ragazzi vengono posti di fronte all'alternativa: o cambiare indirizzo di studio, con buona pace della libertà di scelta e del rispetto delle capacità e potenzialità di ciascuno, oppure cambiare aria...
Eppure in tanti hanno sempre sostenuto e continuiamo a sostenere che in cultura bisogna investire e non invece tagliare come si stà facendo e come si vuole fare con decreto legge, per tagliare ulteriormente NON rami secchi ed improduttivi, ma per tagliare sulla carne viva; 150.000 posti di organico che sono risorse preziose ed insostituibili per la nostra scuola e per i cittadini di oggi e soprattutto di domani.
Sono cose inaccettabili riguardo alle quali non solo è legittima la protesta e la contestazione, ma è anche doverosa.
Noi come Sindacato siamo pronti alla mobilitazione, nonostante il periodo estivo (ma forse è proprio per queste difficoltà che certe cose vengono fatte d'estate), insieme alle Popolazioni e agli Amministratori Locali dei piccoli Paesi e della Cittadina di Bosa che non intendono accettare supinamente decisioni che vanno contro ed a discapito di quelle popolazioni.
Dal Direttore Generale Regionale Dott. Armando Pietrella, che in questi giorni stà definendo l'organico di fatto, RIVENDICHIAMO che vengano utilizzati quei tantissimi posti attivabili in organico di fatto appunto, sulla base dei calcoli previsti dalle norme vigenti (CM 9242 del 4.6.2008).
La Sardegna ha infatti subito un taglio di 941 posti in organico di diritto per il prossimo anno scolastico;
Ne deve subire altri 340 in organico di fatto per un totale di 1.281 per raggiungere, a livello Nazionale, il taglio di 10.000 posti, imposti dalla finanziaria 2008;
Facendo il confronto con l'organico di fatto dello scorso anno, perchè questo dice la norma, c'è quindi un bel margine di posti attivabili in organico di fatto a livello Regionale per il prossimo anno scolastico per soddisfare le esigenze della scuola sarda, non solo tipo quelle sopra richiamate, ma anche per ulteriori esigenze quali ELIMINARE LE CLASSI SOVRAFFOLLATE (Scuola Infanzia di Villaurbana, Sedilo, Ghilarza, ecc....), esaudire le richieste di tempo pieno, di progetti che servano a qualificare il servizio scolastico, a dare risposte quali l'integrazione dei Rom, ecc..)
NON E' ACCETTABILE CHE SI ANTICIPINO DA SUBITO (IN ACCONTO) I TAGLI ULTERIORI PREVISTI DAL DL. 112 PER IL PROSSIMO TRIENNIO DI 150.000 POSTI.
Chiediamo ai Funzionari sardi di mantenere le promesse fatte e di non essere più realisti del re.
Politica che nessuna finalità può vantare di natura pedagogica e didattica, ma solo ed esclusivamente di bilancio, con il solo obiettivo di fare cassa e di risparmiare su di un servizio fondamentale per i cittadini e per la stessa società, per il futuro dell'Italia.
Così si comincia dai bambinetti di 3 anni che, se vogliono usufruire della fondamentale opportunità di formazione precoce, rappresentata dalla Scuola dell'Infanzia, devono sottoporsi, fin da quella tenerissima età, ad essere frullati quotidianamente sui pulmini per raggiungere la scuola di un altro paese più o meno lontano.
Questa la sorte che si vuole riservare alle popolazioni di nostri piccoli paesi.
Si comincia, anzi si continua, perchè la musica va avanti già da un pezzo, da Curcuris, Ula Tirso e Nughedu.
Poco importa se in queste piccolissime Comunità la Scuola rappresenta l'unica realtà culturale e financo l'unica presenza dello Stato sul nostro territorio.
Si smantella e basta.
Così come si smantellano Istituzioni secolari come il Liceo Classico di Bosa.
(leggi il seguito)
E i ragazzi vengono posti di fronte all'alternativa: o cambiare indirizzo di studio, con buona pace della libertà di scelta e del rispetto delle capacità e potenzialità di ciascuno, oppure cambiare aria...
Eppure in tanti hanno sempre sostenuto e continuiamo a sostenere che in cultura bisogna investire e non invece tagliare come si stà facendo e come si vuole fare con decreto legge, per tagliare ulteriormente NON rami secchi ed improduttivi, ma per tagliare sulla carne viva; 150.000 posti di organico che sono risorse preziose ed insostituibili per la nostra scuola e per i cittadini di oggi e soprattutto di domani.
Sono cose inaccettabili riguardo alle quali non solo è legittima la protesta e la contestazione, ma è anche doverosa.
Noi come Sindacato siamo pronti alla mobilitazione, nonostante il periodo estivo (ma forse è proprio per queste difficoltà che certe cose vengono fatte d'estate), insieme alle Popolazioni e agli Amministratori Locali dei piccoli Paesi e della Cittadina di Bosa che non intendono accettare supinamente decisioni che vanno contro ed a discapito di quelle popolazioni.
Dal Direttore Generale Regionale Dott. Armando Pietrella, che in questi giorni stà definendo l'organico di fatto, RIVENDICHIAMO che vengano utilizzati quei tantissimi posti attivabili in organico di fatto appunto, sulla base dei calcoli previsti dalle norme vigenti (CM 9242 del 4.6.2008).
La Sardegna ha infatti subito un taglio di 941 posti in organico di diritto per il prossimo anno scolastico;
Ne deve subire altri 340 in organico di fatto per un totale di 1.281 per raggiungere, a livello Nazionale, il taglio di 10.000 posti, imposti dalla finanziaria 2008;
Facendo il confronto con l'organico di fatto dello scorso anno, perchè questo dice la norma, c'è quindi un bel margine di posti attivabili in organico di fatto a livello Regionale per il prossimo anno scolastico per soddisfare le esigenze della scuola sarda, non solo tipo quelle sopra richiamate, ma anche per ulteriori esigenze quali ELIMINARE LE CLASSI SOVRAFFOLLATE (Scuola Infanzia di Villaurbana, Sedilo, Ghilarza, ecc....), esaudire le richieste di tempo pieno, di progetti che servano a qualificare il servizio scolastico, a dare risposte quali l'integrazione dei Rom, ecc..)
NON E' ACCETTABILE CHE SI ANTICIPINO DA SUBITO (IN ACCONTO) I TAGLI ULTERIORI PREVISTI DAL DL. 112 PER IL PROSSIMO TRIENNIO DI 150.000 POSTI.
Chiediamo ai Funzionari sardi di mantenere le promesse fatte e di non essere più realisti del re.
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