SCRIMA (CISL), CON MAESTRO UNICO SI TORNA INDIETRO. (Agi news on)
(agi)
L'annuncio che ci ha colpito di piu' e' il ritorno al maestro unico, perche' cosi' non si cambia la scuola alla radice (come dice il ministro Gelmini) ma si tagliano le radici della buona scuola".
Commenta cosi' Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola, le novita' approvate questa mattina dal Consiglio dei Ministri, che comprendono il voto in condotta, il voto in pagella accompagnato dal giudizio, l'insegnamento dell'educazione civica ed il ritorno del maestro unico per ogni classe, proposte dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini.
"Con questo sistema si produce la rottamazione di una delle piu' signicative esperienze di innovazione e crescita della scuola italiana - sottolinea Scrima - che era ed e' frutto di un'approfondita rielaborazione culturale e del lavoro appassionato degli insegnanti.
La scuola elementare e' l'unica scuola che non fa arrossire i ministri italiani nelle verifiche internazionali e in queste occupa il sesto posto. Perche' distruggerla?".
"Questo Governo riserva all'istruzione pubblica solo una forsennata politica di tagli, e ha deciso che in Italia non debba funzionare nulla solo per ragioni economiche - continua il segretario della Cisl Scuola - Parlando della reintroduzione dell'educazione civica, siamo convinti che non sia la singola disciplina ad educare i ragazzi alla conoscenza della nostra Carta Costituzionale, che e' l'architettura della convivenza civile".
"Non e' sicuramente un modello di riferimento positivo - spiega Scrima - un ministro della Repubblica che alza il 'dito' al suono dell'inno d'Italia, forse a loro servirebbe un corso integrativo sulla cittadinanza!".
E sul voto in condotta aggiunge: "E' un problema che va affrontato con delicatezza, la scuola e' un luogo di crescita e la valutazione del comportamento e' da considerarsi non in modo repressivo".
"E' opportuno - continua Scrima -affidare la valutazione della condotta agli insegnanti, ma a quest'azione deve corrispondere un adeguato impegno delle famiglie".
"Le patologie comportamentali - conclude il segretario - se vogliamo chiamarle con un termine forte, nascono fuori ed esplodono nella scuola, e per questo serve un patto di corresponsabilita' tra scuola e famiglia".
(AGI) - Roma, 28 ago. -
L'annuncio che ci ha colpito di piu' e' il ritorno al maestro unico, perche' cosi' non si cambia la scuola alla radice (come dice il ministro Gelmini) ma si tagliano le radici della buona scuola".
Commenta cosi' Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola, le novita' approvate questa mattina dal Consiglio dei Ministri, che comprendono il voto in condotta, il voto in pagella accompagnato dal giudizio, l'insegnamento dell'educazione civica ed il ritorno del maestro unico per ogni classe, proposte dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini.
"Con questo sistema si produce la rottamazione di una delle piu' signicative esperienze di innovazione e crescita della scuola italiana - sottolinea Scrima - che era ed e' frutto di un'approfondita rielaborazione culturale e del lavoro appassionato degli insegnanti.
La scuola elementare e' l'unica scuola che non fa arrossire i ministri italiani nelle verifiche internazionali e in queste occupa il sesto posto. Perche' distruggerla?".
"Questo Governo riserva all'istruzione pubblica solo una forsennata politica di tagli, e ha deciso che in Italia non debba funzionare nulla solo per ragioni economiche - continua il segretario della Cisl Scuola - Parlando della reintroduzione dell'educazione civica, siamo convinti che non sia la singola disciplina ad educare i ragazzi alla conoscenza della nostra Carta Costituzionale, che e' l'architettura della convivenza civile".
"Non e' sicuramente un modello di riferimento positivo - spiega Scrima - un ministro della Repubblica che alza il 'dito' al suono dell'inno d'Italia, forse a loro servirebbe un corso integrativo sulla cittadinanza!".
E sul voto in condotta aggiunge: "E' un problema che va affrontato con delicatezza, la scuola e' un luogo di crescita e la valutazione del comportamento e' da considerarsi non in modo repressivo".
"E' opportuno - continua Scrima -affidare la valutazione della condotta agli insegnanti, ma a quest'azione deve corrispondere un adeguato impegno delle famiglie".
"Le patologie comportamentali - conclude il segretario - se vogliamo chiamarle con un termine forte, nascono fuori ed esplodono nella scuola, e per questo serve un patto di corresponsabilita' tra scuola e famiglia".
(AGI) - Roma, 28 ago. -
Etichette: dichiarazioni Scrima, ministro, politica scolastica, stampa
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