Graduatorie ad esaurimento tra sentenze e interventi legislativi
L'intervento per legge sulla vicenda delle graduatorie a questo punto è necessario ed opportuno, per ricondurre la questione alla sua sede naturale, che non può essere quella dei ricorsi e delle sentenze, che inevitabilmente dividono i precari. Sul reclutamento servono regole chiare, trasparenti e certe, che non possono essere continuamente cambiate e stravolte.
Nel merito: dopo la loro trasformazione in graduatorie ad esaurimento è giusto che gli aspiranti vi siano collocati con il loro punteggio, come è sempre avvenuto, in una sola provincia, che nel 2007 hanno potuto scegliere liberamente.
In tutte le altre province - che a differenza del passato, non comporta un trasferimento ma sono date come opportunità aggiuntiva - è giusto adottare soluzioni che non contrastino con i diritti e le legittime aspettative di altri precari i quali, avendo scelto, a suo tempo, quella graduatoria, chiedono di non vedere compromessa e vanificata la loro posizione.
La rappresentanza del lavoro precario richiede da sempre un faticoso e difficile lavoro di sintesi che non può essere fatto da chi sceglie la via dei ricorsi, difendendo a spada tratta una parte contro le altre.
La CISL Scuola chiede al Ministro e al Governo di fare chiarezza a livello normativo e di riprendere, nel contempo, il piano di assunzioni che - non per caso - accompagnò, nel 2007, la riforma delle graduatorie.
E' questa per noi la risposta giusta.
Roma, 12 ottobre 2009
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
Nel merito: dopo la loro trasformazione in graduatorie ad esaurimento è giusto che gli aspiranti vi siano collocati con il loro punteggio, come è sempre avvenuto, in una sola provincia, che nel 2007 hanno potuto scegliere liberamente.
In tutte le altre province - che a differenza del passato, non comporta un trasferimento ma sono date come opportunità aggiuntiva - è giusto adottare soluzioni che non contrastino con i diritti e le legittime aspettative di altri precari i quali, avendo scelto, a suo tempo, quella graduatoria, chiedono di non vedere compromessa e vanificata la loro posizione.
La rappresentanza del lavoro precario richiede da sempre un faticoso e difficile lavoro di sintesi che non può essere fatto da chi sceglie la via dei ricorsi, difendendo a spada tratta una parte contro le altre.
La CISL Scuola chiede al Ministro e al Governo di fare chiarezza a livello normativo e di riprendere, nel contempo, il piano di assunzioni che - non per caso - accompagnò, nel 2007, la riforma delle graduatorie.
E' questa per noi la risposta giusta.
Roma, 12 ottobre 2009
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
Etichette: dichiarazioni Scrima, graduatorie ad esaurimento
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