Organici. La mannaia dei tagli sulla scuola Sarda. Ancora una volta. Il Comunicato del Regionale Cisl Scuola
Ci risiamo, per il terzo anno consecutivo la mannaia dei tagli si abbatte sulla scuola sarda con insostenibile puntualità. Il Direttore Generale ha comunicato ufficialmente che per l’anno scolastico 2010/2011 la situazione degli organici in regione Sardegna sarà la seguente:
336 nella scuola primaria; 55 nella scuola secondaria di 1° grado; 644 nella scuola secondaria di 2° Grado. Totale pari a 1037 unità, cioè 1037 posti li lavoro in meno nella scuola in Sardegna .
Il dato del Personale ATA non è ancora ufficiale ma si ritiene egualmente pesante!
Tagli agli organici condotti senza criterio, anzi con il solo criterio del contenimento della spesa, che stanno compromettendo, crediamo in maniera irreversibile, il servizio scolastico pubblico statale in Sardegna, servizio che in questi anni via via si sta riducendo non solo in quantità, con i tagli continui pesanti , ma anche nella qualità.
Illuminante a tale proposito è la situazione paradossale che avremo il prossimo anno scolastico relativamente all’insegnamento della Lingua Inglese nella Scuola Primaria.
Dal prossimo settembre, infatti, con scarso rispetto per la dignità professionale, docenti di scuola primaria saranno chiamati ad insegnare l'inglese anche se non avranno ancora completato il percorso di formazione necessario per acquisire il livello di competenza minima previsto dagli standard internazionali per l’insegnamento della lingua straniera, ma fatto ancora più grave, saranno chiamati in cattedra insegnanti senza alcuna preparazione di base, ma solo perché immessi in ruolo.
Pur di perseguire gli obiettivi di contenimento della spesa, il "piano di formazione linguistica" predisposto dal Ministero alla Pubblica Istruzione, l’Amministrazione ipotizza che una parte dei docenti in formazione, in Sardegna alcune centinaia, si possa considerare idonea all'insegnamento dell'Inglese con la sola frequenza di 50 ore di formazione.
Assurdo! Si chiede alla Scuola Pubblica sempre maggiore professionalità, e lo Stato che deve farsi garante e nel contempo primo interessato alla qualità del sistema di Formazione, ne diventa l’attore meno interessato, anzi il maggiore colpevole della deprofessionalizzazione del ruolo docente nel servizio pubblico.
Come CISL Scuola Sardegna nel denunciare in maniera forte tale scelta di Governo chiediamo che l’Amministrazione rispetti quegli impegni che ha dichiarato di voler assumere: formazione in servizio con esonero dal servizio; presenza di figure di supporto; ampliamento dell’offerta formativa; sostegno all’organico della specifica figura professionale.
L'efficacia e la qualità della didattica non possono continuare ad essere l'ultima preoccupazione di chi governa la nostra scuola pubblica!
336 nella scuola primaria; 55 nella scuola secondaria di 1° grado; 644 nella scuola secondaria di 2° Grado. Totale pari a 1037 unità, cioè 1037 posti li lavoro in meno nella scuola in Sardegna .
Il dato del Personale ATA non è ancora ufficiale ma si ritiene egualmente pesante!
Tagli agli organici condotti senza criterio, anzi con il solo criterio del contenimento della spesa, che stanno compromettendo, crediamo in maniera irreversibile, il servizio scolastico pubblico statale in Sardegna, servizio che in questi anni via via si sta riducendo non solo in quantità, con i tagli continui pesanti , ma anche nella qualità.
Illuminante a tale proposito è la situazione paradossale che avremo il prossimo anno scolastico relativamente all’insegnamento della Lingua Inglese nella Scuola Primaria.
Dal prossimo settembre, infatti, con scarso rispetto per la dignità professionale, docenti di scuola primaria saranno chiamati ad insegnare l'inglese anche se non avranno ancora completato il percorso di formazione necessario per acquisire il livello di competenza minima previsto dagli standard internazionali per l’insegnamento della lingua straniera, ma fatto ancora più grave, saranno chiamati in cattedra insegnanti senza alcuna preparazione di base, ma solo perché immessi in ruolo.
Pur di perseguire gli obiettivi di contenimento della spesa, il "piano di formazione linguistica" predisposto dal Ministero alla Pubblica Istruzione, l’Amministrazione ipotizza che una parte dei docenti in formazione, in Sardegna alcune centinaia, si possa considerare idonea all'insegnamento dell'Inglese con la sola frequenza di 50 ore di formazione.
Assurdo! Si chiede alla Scuola Pubblica sempre maggiore professionalità, e lo Stato che deve farsi garante e nel contempo primo interessato alla qualità del sistema di Formazione, ne diventa l’attore meno interessato, anzi il maggiore colpevole della deprofessionalizzazione del ruolo docente nel servizio pubblico.
Come CISL Scuola Sardegna nel denunciare in maniera forte tale scelta di Governo chiediamo che l’Amministrazione rispetti quegli impegni che ha dichiarato di voler assumere: formazione in servizio con esonero dal servizio; presenza di figure di supporto; ampliamento dell’offerta formativa; sostegno all’organico della specifica figura professionale.
L'efficacia e la qualità della didattica non possono continuare ad essere l'ultima preoccupazione di chi governa la nostra scuola pubblica!
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