Anagrafe edilizia scolastica
L'anagrafe, prevista già dalla legge 23/96, doveva essere lo strumento di pianificazione degli interventi di messa a norma del vetusto patrimonio di edilizia scolastica del nostro Paese e nello stesso tempo il mezzo per pianificare gli interventi per la costruzione di nuovi edifici.
Annunciare il completamento senza renderne di pubblico dominio gli esiti è però un'operazione che può apparire solo mediatica, priva di riscontri concreti, che non consente di avere una nitida fotografia della situazione in cui versano gli edifici scolastici.
La CISL Scuola
ha più volte denunciato l'assenza di politiche di investimento che dessero una risposta concreta alla drammatica emergenza di gran parte dei 43.000 plessi scolastici;
chiede, oggi, che l'anagrafe sia resa pubblica anche per rendere chiara l'individuazione delle priorità di intervento, coinvolgendo in queste scelte tutti i soggetti istituzionali interessati.
E' apprezzabile, specie in una situazione di grave crisi economica, l'investimento di un miliardo di euro per l'edilizia scolastica: è necessario, ora, assicurare la massima trasparenza sui criteri di utilizzo delle risorse e sulla loro effettiva rispondenza agli esiti dell'anagrafe.
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