"Otto per mille alla scuola, una delle solite polemiche?"
Le risorse così ricavate andrebbero utilizzate per la sicurezza e l’adeguamento funzionale degli edifici, d’intesa con gli enti locali. Come si vede, una destinazione non generica, ma puntualmente indirizzata. Se pensiamo alla dimensione del problema edilizia scolastica, sotto il profilo dell’adeguatezza e della sicurezza, difficile credere che si tratti di un intervento risolutivo; ancor più difficile non sorridere del temuto rischio di crollo dei tetti delle scuole cattoliche, che ci auguriamo poggino su sostegni strutturali più robusti degli appoggi “politici” offerti da così incauti difensori.
A noi piace, di questa proposta, soprattutto l’idea di una scuola per la quale non ci si limita ad attendere, o rivendicare, l’intervento di altri (Governo, Stato, Regioni, ecc.) ma si è sollecitati a prendere in carico anche personalmente il problema, attraverso scelte che sono nella disponibilità del singolo cittadino contribuente.
Una scuola per la quale non solo si chiede, ma si è disposti a dare. E’ da escludere, in ogni caso, che il ricorso all’otto per mille possa manlevare lo Stato, anche solo in parte, dal dovere di assicurare le necessarie risorse all’istruzione e alla formazione.
Roma, 30 settembre 2011
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
Etichette: dichiarazioni Scrima, finanziamenti alle scuole
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