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CISL SCUOLA ORISTANO

Segretaria Generale: ELENA AROFFU ***Segretari: BERNARDO CASU, BARBARA RASPA. -SEDE: 09170 ORISTANO P.za Roma Gall. Porcella 4 -tel. 0783.70674 /71003 Fax 71907 e-mail: CislScuola.Oristano@cisl.it - Orari di apertura: vedi link "CONTATTACI" in questa pagina* Per iscriverti:RSU CISL della SCUOLA o Sede Provinciale * Alle Elezioni ENAM hanno votato CISL SCUOLA: 3 insegnanti su 4, il 75,5%. - Webmaster: PINO CIULU

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mercoledì 16 novembre 2011

RAS. Delibera GR n. 28/69 del 24.6.2011. Interventi contro la dispersione scolastica.

Allegato al Decreto n. 42 del 15.11.2011
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGN
ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI,
INFORMAZIONE SPETTACOLO E SPORT
SERVIZIO ISTRUZIONE
Indirizzi operativi per gli interventi a favore delle scuole pubbliche di ogni ordine
e grado della Sardegna per contrastare la dispersione scolastica, innalzare la
qualità dell’istruzione e le competenze degli studenti.
Programmazione anno scolastico 2011/2012.
Deliberazione della Giunta regionale n.28/69 del 24.6.2011.
Stanziamento totale Euro 14.000.000
LINEE GUIDA
1. PREMESSA
Nell’ambito del Programma regionale di sviluppo per il periodo 2010-2014 la Strategia 2
“Educazione: valorizzare e potenziare i luoghi dell’educazione” costituisce un punto
cardine della nuova politica di sviluppo che progetta interventi per ridurre i dati negativi del
sistema scolastico sardo.
I fattori di svantaggio che incidono pesantemente su tutto il territorio regionale impongono
l’adozione di interventi coordinati, al fine di favorire l’occupazione e la crescita economica
e sociale. In particolare occorre contrastare la dispersione scolastica e innalzare la qualità
dell’istruzione per elevare le competenze degli studenti e la capacità di apprendimento
della popolazione.
La L.R. n. 1 del 19.01.2011 art. 6 promuove l’attuazione di un Piano straordinario
pluriennale per l’occupazione e il lavoro che prevede azioni specifiche volte alla riduzione
della dispersione scolastica mediante il potenziamento degli interventi per la scuola e per
la formazione professionale. Per dette finalità la Giunta regionale con propria
Deliberazione n.28/69 del 24.6.2011 ha approvato gli indirizzi operativi per l’anno
scolastico 2011-2012, indicando obiettivi da conseguire e linee d’intervento per
l’attuazione del programma a favore delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado della
Allegato al Decreto n. 42 del 15.11.2011
2 di 16
Sardegna.
Le risorse disponibili per detta programmazione ammontano ad Euro 14.000.000.
Con la Deliberazione citata si è inteso dare piena attuazione al Decreto del Presidente
della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275 (Regolamento recante norme in materia di
autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n.
59) prevedendo la realizzazione di un sistema di governance, diffuso territorialmente e
rappresentativo dei diversi livelli e della diverse realtà del sistema scolastico regionale,
che funga da supporto operativo delle azioni da attuare sia per quanto riguarda la L.R. 19
gennaio 2011 n. 1 art. 6, sia per quanto riguarda il Progetto “Scuola digitale”. Nella
Deliberazione della Giunta regionale n. 28/69 del 24.6.2011 sono stati già indicati due
Centri di supporto: l’Istituto d’istruzione superiore “G. Musinu” di Thiesi e l’Istituto tecnico
“Giua” di Cagliari.
In conformità a questa impostazione l’Assessorato provvede alla ripartizione dei 14 milioni
di euro disponibili tra le 5 linee d’intervento previste secondo lo schema proposto nel
presente documento e alla indicazione degli obiettivi generali da perseguire e delle
modalità di utilizzo e di impiego delle risorse.
Con le presenti linee guida vengono fornite le necessarie indicazioni alle istituzioni
scolastiche interessate alla progettazione di azioni relative ai finanziamenti di cui
sopra.
I progetti potranno interessare gli alunni delle scuole primarie, secondarie di primo e
secondo grado.
Di seguito si indicano i criteri relativi alla presentazione, validazione ed attuazione dei
progetti didattici.
2. OBIETTIVI
La deliberazione n.28/69 del 24.6.2011 ha inteso porre fin d’ora le basi per una coerente
integrazione tra la realizzazione del Piano straordinario per l’occupazione e il lavoro (Piano
A della deliberazione medesima) e il Progetto “Scuola digitale” (Piano B). Operativamente
ciò significa che le azioni del Piano straordinario per l’occupazione e il lavoro riguardanti il
rinnovamento della didattica, le metodologie personalizzate per il recupero degli
insuccessi, l’ampliamento dell’offerta formativa, che costituiscono i cardini del Progetto
“Scuola digitale”, dovranno essere conformi alle finalità e agli obiettivi di quest’ultimo, in
modo da assicurare la necessaria coerenza e l’indispensabile continuità tra tutti gli
interventi di politica scolastica promossi e realizzati dalla Regione.
Per quel che concerne le azioni specifiche del Piano straordinario per l’occupazione e il
lavoro con la presente programmazione si intende promuovere in particolare:
Allegato al Decreto n. 42 del 15.11.2011
3 di 16
a) l’incremento del tempo pieno nella scuola primaria e del tempo prolungato nella
scuola secondaria di primo grado;
b) il miglioramento della motivazione allo studio nelle scuole di ogni ordine e grado;
c) il sostegno per gli alunni diversamente abili;
d) l’incremento degli accessi alle classi degli istituti di istruzione secondaria superiore
per il completamento del ciclo di studio;
e) il potenziamento delle competenze linguistiche sia per quanto riguarda i processi di
insegnamento e apprendimento, con opportune azioni di sostegno, sia con riferimento ad
azioni dirette a garantire un sistema di certificazione diffuso nel territorio;
f) la realizzazione di percorsi didattici integrati con attività presso realtà produttive;
g) l’accompagnamento e tutoraggio degli studenti in occasione di stages presso le
varie realtà produttive;
h) la realizzazione di percorsi didattici di alternanza tesi ad integrare l’ordinaria
didattica curricolare con attività pratiche/tirocini presso realtà aziendali, preferibilmente con
l’affiancamento di docenti/tutor provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni;
i) la costituzione di équipe specializzate di docenti dei vari ordini disciplinari al fine di
favorire la diffusione di un buon livello di cultura generale, di esercizio di una cittadinanza
attiva e consapevole anche per gli studenti che si orientino verso i percorsi integrati di
istruzione/formazione e verso l’apprendistato formativo;
j) l’attuazione di modelli innovativi e modulari per l’educazione degli adulti
3. LINEE DI INTERVENTO
Linea di intervento 1 -
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTRAVERSO L’AUMENTO DEL
TEMPO SCUOLA ORDINARIO E L’INCREMENTO DELLE CLASSI DI TEMPO PIENO
PROLUNGATO, PER LA REALIZZAZIONE DI SPECIFICHE AZIONI ATTE A
FAVORIRE IL RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE NELLA SCUOLA
DELL’OBBLIGO
La linea d’intervento intende soddisfare l’esigenza di un tempo scuola maggiore da
dedicare alla sperimentazione di modelli con l’attivazione di diverse modalità di
insegnamento in grado di agire sulle motivazioni degli studenti, tali da favorire i processi di
apprendimento attraverso l’ampliamento delle conoscenze e della abilità con l’acquisizione
Allegato al Decreto n. 42 del 15.11.2011
4 di 16
delle necessarie competenze. Ove necessario potranno essere previsti anche servizi di
mensa e di trasporto.
Si pone inoltre nell’ottica di migliorare il successo formativo dei tanti studenti del primo
ciclo che vengono licenziati con una valutazione soltanto sufficiente, non adeguata per
favorire un rendimento positivo nel successivo ciclo di istruzione superiore e rivelatrice di
carenze nelle abilità di base. In questo senso sono ammesse anche azioni che, facendo
leva e sfruttando tutti gli strumenti propri dell’autonomia scolastica, in primis la flessibilità
didattica e organizzativa, riescano anche nell’ambito dell’orario curricolare, a strutturare
idonei percorsi progettuali, sempre con le medesime finalità.
Le azioni potranno riguardare l’ampliamento dell’offerta formativa (aumento del tempo
scuola) o l’arricchimento (riprogettazione del tempo scuola ordinario) e saranno incentrate
su:
1. Introduzione del tempo pieno nella scuola primaria e del tempo prolungato nella
scuola secondaria di primo grado.
2. Rimodulazione della didattica tradizionale (classi aperte, gruppi di livello,ecc.)
3. Azioni tese al rinnovamento della didattica attraverso l’uso della lavagna
interattiva multimediale con produzione di ‘oggetti didattici multimediali’
soprattutto nelle discipline fondanti del curricolo oggetto della valutazione di
sistema degli apprendimenti.
4. Metodologie personalizzate per il recupero degli insuccessi (individualizzazione
dell’insegnamento con personalizzazione dei piani di studio).
5. Azioni di continuità con attività di raccordo didattico unitario tra scuola e tra
ordini di scuola su elementi fondanti del curricolo.
All’interno delle azioni potranno essere proposte specifiche iniziative per la formazione dei
docenti al fine di professionalizzare gli interventi e realizzare una più efficace azione di
innovazione metodologica e di spinta all’incremento dello sviluppo delle competenze.
Beneficiari:
Autonomie scolastiche statali e paritarie con gradi di istruzione appartenenti al primo ciclo
(Direzioni didattiche, Istituti comprensivi, Scuole secondarie di 1° grado, Istituti
comprensivi globali, Convitti).
Allegato al Decreto n. 42 del 15.11.2011
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Linea di intervento 2 -
SOSTEGNO PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI, CON DISTURBO SPECIFICO
DI APPRENDIMENTO (DSA) E CON SVANTAGGIO DERIVANTE DA CONDIZIONI DI
MANCATA INTEGRAZIONE O DISAGIO SOCIALE NON CERTIFICABILE AI SENSI
DELLA LEGGE 104/92
Questa linea di intervento si pone a sostegno delle difficoltà dell’Istituzione Scolastica
dovute alla carenza di personale docente e personale specializzato nella gestione dei
processi di integrazione degli alunni in situazione di handicap certificato ai sensi della
Legge 104/92, degli alunni che presentano un quadro di DSA certificato sulla base dei
requisiti della Legge 170/2010 e degli alunni in situazione di svantaggio sociale
conclamato dalla presenza di specifici indicatori di disagio (es.: esclusione sociale per la
presenza di problemi nel nucleo familiare, abbandoni di uno o più genitori, presenza di
episodi di illegalità, piccola criminalità, atti vandalici o di violenza, uso di stupefacenti o
abusi di alcol e tabacco, prostituzione), o in conseguenza di processi immigratori.
La finalità ultima della linea di intervento è quella di migliorare l’integrazione scolastica
degli alunni che si trovano in una delle situazioni descritte, realizzando un sistema di pari
opportunità basato sull’abbattimento delle barriere che si frappongono verso il successo
formativo, e quindi anche scolastico, attraverso opportuni interventi mirati, individualizzati,
ma coinvolgenti tutto il contesto in cui l’alunno vive l’esperienza scolastica e, se possibile,
extrascolastica.
Il reclutamento mirato di personale docente, con competenze adeguate a fronteggiare le
situazioni, insieme ad opportune azioni di formazione e di sviluppo professionale, anche
strategicamente rivolte sia miglioramento delle competenze personali sia a quello dei
processi di costruzione del cooperative teaching, nonché di personale specializzato anche
non docente, dovrà incrementare e professionalizzare l’organico docente di Istituto
rendendolo funzionale alle finalità e agli obiettivi da perseguire i questo ambito.
Le azioni potranno riguardare
1. Attività di tutoraggio e sostegno alle attività didattiche, anche in funzione dell’uso
di strumenti dispensativi e compensativi.
2. Progetti individualizzati con percorsi di orientamento formativo.
3. Personalizzazione del curricolo e dei piani di studio con specifici riferimenti alle
modalità di controllo dei processi formativi educativi e didattici, di valutazione
della qualità dell’apprendimento e di certificazione delle competenze.
Allegato al Decreto n. 42 del 15.11.2011
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4. Interventi a carattere psico-pedagogico, con coinvolgimento della componente
genitori, realizzati da équipes formate da personale docente della scuola, da
esperti esterni specificamente individuati, da sviluppare sia all’interno dell’azione
curricolare, sia in aggiunta alla stessa e indirizzati alla rimozione, o alla
limitazione, delle cause del disagio.
5. Percorsi di didattica speciale e adattata, con uso mirato e speciale delle
tecnologie proprie della didattica multimediale e delle nuove tecnologie della
comunicazione.
6. Progetti di didattica personalizzata e orientata attraverso particolari forme di
linguaggi non direttamente incidenti sull’apprendimento scolastico, ma facilitanti
i processi e stimolanti le condizioni propedeutiche all’apprendimento stesso
(solo a titolo di esempio si può fare riferimento a esperienze di musicoterapia,
linguaggi del corpo e psicomotricità, attività sportive paralimpiche,
arteterapia…).
All’interno delle azioni potranno essere proposte specifiche iniziative sia per la formazione
dei docenti al fine di professionalizzare gli interventi e realizzare una più efficace azione di
sostegno ai processi di integrazione e di successo formativo, sia di indagine (screening)
per il monitoraggio e l’individuazione precoce della presenza di DSA.
L’azione programmata dovrà essere sinergica e coerente con gli interventi predisposti
dalle amministrazioni provinciali e comunali.
Beneficiari:
Autonomie scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado.
Linea di intervento 3 -
POTENZIAMENTO DELL’ISTRUZIONE SECONDARIA DI SECONDO GRADO E IN
PARTICOLARE DI QUELLA TECNICA E PROFESSIONALE
La linea di intervento nasce dall’esigenza di contrastare l’eccessivo ed allarmante livello di
insuccesso scolastico nella scuola secondaria di secondo grado e soprattutto negli istituti
tecnici e professionali che in Sardegna risulta particolarmente rilevante se confrontato con
la situazione dei Licei. Obiettivi prioritari sono quelli di ridurre i tassi di dispersione
scolastica e formativa, di evitare l’interruzione dei percorsi di studio e di consentire il
mantenimento dei corsi serali.
Ciò richiede interventi specifici e differenziati rivolti a questi indirizzi e ordini di studio, in
linea con gli obiettivi della riforma della scuola secondaria superiore e con il recente
Allegato al Decreto n. 42 del 15.11.2011
7 di 16
accordo territoriale fra Regione autonoma della Sardegna e l’Ufficio scolastico regionale,
al fine di realizzare un’offerta sussidiaria di percorsi di istruzione e formazione
professionale (IeFP) da parte degli Istituti professionali di Stato della Regione Sardegna.
L’intervento potrà riguardare:
1. Incremento degli accessi alle classi degli istituti di istruzione secondaria
superiore per il completamento del ciclo di studio.
2. Azioni per l’innovazione didattica.
3. Potenziamento delle competenze linguistiche sia per quanto riguarda i processi
di insegnamento e apprendimento, con opportune azioni di sostegno, sia con
riferimento ad azioni dirette a garantire un sistema di certificazione diffuso nel
territorio.
4. Recupero degli insuccessi scolastici con metodologie personalizzate.
5. Azioni per favorire la motivazione allo studio.
6. Realizzazione di percorsi didattici integrati con attività presso realtà produttive.
7. Progetti di ampliamento dell’offerta formativa.
8. Percorsi innovativi e modulari per l’educazione degli adulti (dove già esiste il
corso serale).
Beneficiari:
Autonomie scolastiche statali e paritarie con gradi di istruzione secondaria di secondo
grado.
Linea di intervento 4 -
ISTRUZIONE/FORMAZIONE, SCUOLA LAVORO
La linea di intervento mira ad incoraggiare i giovani a seguire un percorso formativo
nell’istruzione o nella formazione al termine della scuola dell’obbligo, sviluppando
esperienze di apprendimento non formali. E’ necessario pertanto trovare modi atti a
rendere l’apprendimento più attraente, sia nell’ambito dei sistemi formali di istruzione e
formazione che al di fuori di essi, promuovendo una cultura dell’apprendimento per tutti al
fine di aumentare la consapevolezza nei giovani dei benefici sociali ed economici
dell’apprendimento.
Le azioni potranno rferirsi a:
1. Accompagnamento e tutoraggio degli studenti in occasione di stages presso le
varie realtà produttive, anche nazionali ed estere.
2. Percorsi didattici di alternanza tesi ad integrare l’ordinaria didattica curricolare
con attività pratiche/tirocini presso realtà aziendali, preferibilmente con
l’affiancamento di docenti/tutor provenienti dal mondo del lavoro e delle
professioni.
Allegato al Decreto n. 42 del 15.11.2011
8 di 16
3. Costituzione di équipe specializzate di docenti dei vari ordini disciplinari al fine di
favorire la diffusione di un buon livello di cultura generale, di esercizio di una
cittadinanza attiva e consapevole anche per gli studenti che si orientino verso i
percorsi integrati di istruzione/formazione e verso l’apprendistato formativo.
Beneficiari:
Autonomie scolastiche statali e paritarie con gradi di istruzione secondaria di secondo
grado.
Linea di intervento 5
VALORIZZAZIONE E POTENZIAMENTO DELL'ISTRUZIONE TECNICA E
PROFESSIONALE E INCREMENTO DEGLI ITS
Nella Deliberazione della Giunta Regionale n. 28/69 del 24.06.2011 si approvava
l’attuazione di una linea di intervento volta a riequilibrare il sistema scolastico regionale
sardo che presenta una situazione marcatamente squilibrata a favore della domanda di
istruzione liceale penalizzando pesantemente, di conseguenza, l'offerta dell'istruzione
tecnica e professionale. Infatti, come noto, la Regione ha bisogno di competenze tecniche,
rispondenti alle specifiche esigenze e vocazioni territoriali, che attualmente risultano
carenti.
Nella medesima delibera, in linea e in continuità con questa politica di valorizzazione
dell'istruzione tecnica e professionale, la Regione ha ritenuto di dover accogliere
positivamente l'opportunità di creare Istituti Tecnici Superiori (ITS), che costituiscono il
prolungamento dell'istruzione tecnica.
Essendosi conclusa, a livello nazionale, la fase sperimentale di avvio degli ITS con start
up assistito dal MISE e dal MIUR e non essendosi ancora stabilito quando dare inizio al
processo di costituzione a regime dei nuovi ITS, questa Linea d’intervento prevista dalla
Delibera citata, è momentaneamente congelata.
Tuttavia in considerazione degli obiettivi che la regione ritiene strategici si ritiene
opportuno che le provincie e le Istituzioni scolastiche propongano le loro candidature alla
realizzazione di ITS, che la regione potrebbe esaminare in fase istruttoria, secondo le
indicazioni riportate nel presente documento.
Nel rispetto degli impegni assunti a livello comunitario per il rilancio della competitività del
sistema produttivo nazionale, attraverso alcune normative specifiche, sono stati
predisposti gli strumenti necessari per la messa a regime del sistema di Istruzione
Tecnica Superiore con l’obiettivo di migliorare il raccordo tra mondo produttivo, della
Allegato al Decreto n. 42 del 15.11.2011
9 di 16
ricerca, della scuola e gli enti locali. Il D.P.C.M. del 25.01.2008 contiene le linee guida per
la costituzione degli Istituti Tecnici Superiori ed indica, nel rispetto delle competenze di
Stato e Regioni, gli obiettivi da perseguire, le tipologie degli interventi, le caratteristiche dei
percorsi e gli standard organizzativi delle strutture.
In linea e in continuità con questa politica di valorizzazione dell'istruzione tecnica e
professionale, la Regione ritiene di dover accogliere positivamente l'opportunità di creare
Istituti tecnici superiori, che costituiscono il prolungamento dell'istruzione tecnica. Gli ITS si
configurano come scuole speciali di tecnologia e costituiscono un’opportunità di assoluto
rilievo nel panorama formativo in quanto espressione di una strategia nuova fondata sulla
connessione delle politiche d’ istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali. In
quest’ottica la Regione ha già provveduto all'istituzione, di intesa con il MIUR e il MISE, di
un ITS nell'area dell'efficienza energetica a Macomer.
In prosecuzione di questa sperimentazione la Regione si propone di sviluppare e
potenziare questa azione, di intesa con le Province, estendendo questo tipo di offerta
formativa anche agli altri ambiti previsti dal D.P.C.M. 25 gennaio 2008 individuati dal MISE
nel quadro del piano per l’industria 2015 che sono:
la mobilità sostenibile, le nuove tecnologie della vita, le tecnologie per il made in Italy, le
tecnologie innovative per i beni e le attività culturali , le tecnologie dell’informazione e della
comunicazione.
A questo proposito va sottolineato che è già pervenuta all'Assessorato Regionale alla P.I.
una richiesta di istituzione di un nuovo ITS nell'area della mobilità sostenibile, logistica ed
economia del mare, da parte della rete degli istituti tecnici nautici della Sardegna presenti
nelle città di Cagliari, Porto Torres, La Maddalena e Carloforte.
La costituzione degli ITS, che diventano l’interfaccia tra il sistema produttivo e quello
tecnologico, essendo il punto di snodo tra conoscenze, capacità e competenze da
trasformare in saper fare, e lo standard minimo di organizzazione è fissato dal già citato
DPCM e prevede la partecipazione di:
- un ente di riferimento (un istituto di istruzione secondaria superiore tecnico o
professionale) ubicato nella provincia sede della formazione;
- un ente locale (comune, provincia, comunità montana);
- una struttura formativa accreditata per l’alta formazione;
- un’impresa del settore produttivo cui si riferisce l’ITS;
- un dipartimento universitario o altro organismo appartenente al sistema della ricerca
scientifica e tecnologica.
Allegato al Decreto n. 42 del 15.11.2011
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Allo scopo di rendere stabile e organica l’integrazione tra soggetti formativi, imprese e enti
locali in relazione agli obiettivi fissati nel decreto e al fine di ottenere la riconoscibilità su
tutto il territorio nazionale ed europeo, gli ITS devono assumere la configurazione di
fondazioni di partecipazione ai sensi dell’art. 14 e segg. del codice civile.
L’Istituto scolastico superiore ente di riferimento deve promuovere la costituzione della
fondazione di partecipazione in qualità di socio fondatore ma mantiene distinta ed
autonoma la sua soggettività giuridica rispetto all’ITS.
Tutti i soggetti fondatori devono rendere disponibili per la costituzione della fondazione
risorse finanziarie, logistiche, strumentali ed umane.
- L’istituzione scolastica partecipa alla costituzione dell’ITS avvalendosi dei contributi statali
disponibili sul fondo di cui alla legge n° 296/2006 , art. 1 comma 875. La proposta della
scuola deve essere “validata” dall’ente locale che sostiene l’iniziativa in quanto titolare
della proposta politica relativamente alle scelte di sviluppo del territorio in cui la scuola
sarà allocata.
- L’ente locale contribuisce con l’individuazione e la messa a disposizione, anche in
comodato d’uso esclusivo, dell’immobile da destinare a sede principale dell’ITS, con
l’assunzione degli oneri della manutenzione ordinaria e straordinaria e di funzionamento,
nei limiti delle risorse conferite per la costituzione della fondazione.
- La struttura formativa accreditata, quale soggetto fondatore, partecipa con il contributo
conferito alla regione in misura non inferiore al 30% del contributo statale oltre che con
altri conferimenti deliberati nella propria autonomia.
- Il contributo delle imprese dovrà prioritariamente riguardare la messa a disposizione di
posti di tirocinio per gli allievi che non possono essere in misura inferiore al 40% della
durata del percorso formativo globale.
- I centri di ricerca universitari e gli altri soggetti eventualmente coinvolti contribuiranno con
risorse strumentali ed umane come la messa a disposizione di dotazioni di laboratorio,
organizzazione delle attività di tirocinio nel centro di ricerca, docenze etc…
Le attività degli ITS si realizzano sulla base di PIANI TRIENNALI predisposti in relazione alle
priorità indicate dalla programmazione regionale con riferimento a una delle aree strategiche
individuate nel già citato DCPM 25 gennaio 2008. Ogni piano deve basarsi su una
ricognizione dei fabbisogni formativi per lo sviluppo a partire dalle esigenze di innovazione
scientifica, tecnologica e organizzativa delle imprese realmente attive sul territorio. A tale
scopo l’elaborazione del piano deve essere validata dall’Ente locale e dall’analisi e
programmazione sullo sviluppo che lo stesso ente intende realizzare sul territorio. Tale piano
Allegato al Decreto n. 42 del 15.11.2011
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triennale deve contenere ipotesi di progettazione e realizzazione di percorsi di istruzione
relativi alla figura di tecnico superiore prevista nell’area tecnologica di riferimento, percorsi di
orientamento verso le professioni tecniche rivolti ai giovani e attività di aggiornamento
destinate al personale docente di discipline scientifiche e tecnico professionali della scuola e
della formazione professionale. Gli aspetti tecnici e scientifici dei piani di attività sono definiti
dal comitato tecnico scientifico, organo della fondazione, composto da persone
particolarmente qualificate nel settore d’interesse dell’ITS.
I percorsi formativi realizzati dall’ITS devono avere durata biennale con un monte ore che
varia tra 1800 e 2000 ore e garantire almeno il 40% delle ore in tirocini, anche all’estero, in
imprese tecnologicamente avanzate.
Al DPCM del 25 gennaio 2008 sono allegate le linee guida per la costituzione degli ITS e lo
schema di statuto per la costituzione della fondazione di partecipazione. Per lo studio di
fattibilità inoltre la Regione ha già predisposto un formulario che permette di verificare che
esistano tutte le condizioni per la costituzione della fondazione di partecipazione che è alla
base del governo dell’ITS. Inoltre si precisa che alla luce di quanto previsto all’art.9 dello
schema di Statuto (all. B del DPCM 25 gennaio 2008) gli organi della fondazione di
partecipazione sono:
o il Consiglio di indirizzo
o la Giunta esecutiva
o il Presidente
o il Comitato tecnico-scientifico
o l’Assemblea di partecipazione
o il Revisore dei conti
4. CONTENUTI DEI PROGETTI E LORO ARTICOLAZIONE
Il progetto, unico per ciascuna istituzione scolastica autonoma ed eventualmente distinto
al suo interno secondo le diverse linee di intervento scelte, deve essere finalizzato alla
realizzazione di iniziative idonee a migliorare la qualità dell’offerta formativa attraverso
interventi organizzativi e didattici in grado di incidere positivamente sugli apprendimenti.
Nel progetto devono essere individuati il referente e le risorse professionali da impiegare.
Il progetto dovrà:
Allegato al Decreto n. 42 del 15.11.2011
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enunciare l’analisi del contesto socio-culturale e ambientale, nonché la
valutazione dei livelli di disagio e la misurazione del fenomeno della dispersione
scolastica con rilevazione dei dati sulla dispersione e insuccesso scolastico
essere organicamente e coerentemente inserito nel piano dell’offerta formativa
enunciare chiaramente gli scopi e gli obiettivi che si vogliono raggiungere, i
processi e le azioni da porre in essere, i risultati, in termini di comportamenti
attesi, che si intendono conseguire
indicare il numero delle classi partecipanti
nel caso della Linea 2 e per interventi individualizzati indicare i destinatari degli
interventi, con modalità di protezione dei dati personali e sensibili
prevedere l’utilizzo di docenti precari senza completamento di orario di cattedra,
di precari, di docenti di ruolo con ore a disposizione, di docenti con orario di
cattedra con ore eccedenti, nonché di esperti esterni specializzati, qualora sia
indispensabile per lo svolgimento delle azioni previste. La retribuzione per il
personale docente deve essere calcolata secondo la tabella 5 del CCNL. Per gli
esperti esterni secondo i parametri previsti dai rispettivi Cdl o in conformità della
normativa sui pubblici contratti
per le linee d’azione 3 e 4, indicare la tipologia di impresa nella quale effettuare
lo stage o il percorso didattico integrato. Si precisa che a questa linea possono
concorrere tutte le scuole secondarie di secondo grado, compresi i licei.
prevedere interventi basati sulla flessibilità organizzativa e didattica specificando
in quali momenti, e come si sviluppano gli interventi, con l’indicazione
dell’aumento del tempo scuola, del tempo di integrazione e arricchimento
dell’orario curricolare, dell’utilizzo della flessibilità organizzativa e didattica
riportare un cronogramma di sviluppo delle azioni e delle iniziative progettate
prevedere precise azioni di monitoraggio e criteri di autovalutazione per le
verifiche sull’efficacia dell’iniziativa;
I progetti, redatti secondo la scheda progettuale allegata alle presenti linee guida e firmati
dal Dirigente scolastico, devono contenere:
· il titolo del progetto;
· gli estremi delle delibere del Collegio dei docenti, del Consiglio di Circolo o di
Istituto;
· l’indicazione del referente del progetto;
Allegato al Decreto n. 42 del 15.11.2011
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· l’indicazione del numero di docenti e non docenti di ruolo e non di ruolo,
coinvolti nel progetto;
· il piano di spesa, redatto secondo le macrovoci finanziarie, previste nella
scheda progettuale;
5. AMMISSIBILITA’ DELLE SPESE
Nel progetto potranno essere inserite le seguenti spese ammissibili:
· Coordinamento e progettazione (per una quota non superiore al 5 % del costo
complessivo del progetto
· Spese funzionali all’insegnamento (per una quota non superiore al 5 % del costo
complessivo del progetto)
· Personale ATA (per una quota non superiore al 5 % del costo complessivo del
progetto)
· Personale docente in ruolo e non di ruolo
· Esperti esterni (per una quota non superiore al 10% del costo complessivo)
· Strumenti didattici e materiale di consumo (per una quota non superiore al 5 % del
costo complessivo del progetto)
· Mensa, trasporto, assicurazioni, altro (per una quota non superiore al 10 % del
costo complessivo del progetto)
In riferimento ai progetti finalizzati all’incremento degli accessi alle classi degli istituti di
istruzione secondaria superiore per il completamento del ciclo di studio (Linea 3) e ai
progetti di ampliamento dell’offerta formativa, anche attraverso la riattivazione e
rimodulazione di corsi serali saranno ritenute ammissibili le seguenti voci di spesa.
Progetti relativi all’Incremento degli accessi alle classi degli istituti di istruzione secondaria
superiore per il completamento del ciclo di studio (Ore curricolari al mattino)
Budget massimo per progetto 35.000 euro:
· Personale docente (per un massimo di 800 ore)
· Spese funzionali all’insegnamento (per una quota non superiore al 5% del costo
complessivo del progetto)
· Personale ATA (per una quota non superiore al 5% del costo complessivo del
progetto)
Allegato al Decreto n. 42 del 15.11.2011
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· Strumenti didattici e materiale di consumo (per una quota non superiore al 10% del
costo complessivo del progetto)
· Coordinamento e progettazione (per una quota non superiore al 5% del costo
complessivo del progetto)
Progetti relativi all’attuazione di Corsi Serali
Budget massimo 40.000
· Personale docente (per un massimo di 850 ore)
· Spese funzionali all’insegnamento (per una quota non superiore al 5 % del costo
complessivo del progetto)
· Personale ATA (per una quota non superiore al 5 % del costo complessivo del
progetto)
· Strumenti didattici e materiale di consumo (per una quota non superiore al 10 % del
costo complessivo del progetto)
· Coordinamento e progettazione (per una quota non superiore al 5 % del costo
complessivo del progetto)
Il costo di tali attività è da intendersi aggiuntivo rispetto alle altre linee di intervento che
l’istituzione scolastica volesse programmare.
Qualora le risorse disponibili non siano sufficienti a sostenere i costi dei progetti ritenuti
validi, la Regione si riserva di ridurre percentualmente la somma richiesta dall’autonomia
scolastica.
6. DOCUMENTAZIONE RICHIESTA E PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
I progetti dovranno essere inoltrati all’Assessorato della Pubblica Istruzione e dovranno
necessariamente attenersi alla scheda progettuale, nella quale saranno riportati in modo
analitico le singole voci di costo del progetto e l’importo del finanziamento richiesto,
secondo le indicazioni fornite dalle presenti direttive.
I compensi al personale devono essere comprensivi di tutti gli oneri di legge.
Questo Assessorato darà immediata comunicazione dell’approvazione del progetto e dell’
entità del finanziamento concesso alle scuole.
Le attività dovranno riferirsi all’anno scolastico 2011-2012 con possibile prosecuzione nel
corso del successivo anno scolastico.
Allegato al Decreto n. 42 del 15.11.2011
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Per la partecipazione al presente bando occorre produrre la seguente documentazione:
· domanda di finanziamento formulata in base all’allegato e sottoscritta dal
rappresentante legale del soggetto richiedente;
· progetto redatto secondo la scheda progettuale debitamente compilata e
convalidata dalla firma in calce del rappresentante legale;
· estremi delle deliberazioni degli organi collegiali.
La domanda di partecipazione e il progetto devono essere trasmessi tramite
raccomandata con ricevuta di ritorno - sia in copia cartacea che su supporto informatico
(cd) - al seguente indirizzo
Assessorato della Pubblica Istruzione - Direzione Generale della Pubblica Istruzione
Servizio Istruzione
Viale Trieste 186 09123 – Cagliari
entro e non oltre il giorno
28 novembre 2011
7. CRITERI DI AMMISSIBILITA’ E VALUTAZIONE
I progetti presentati dalle istituzioni scolastiche della Sardegna dovranno uniformarsi ai
seguenti criteri di ammissibilità :
· rispetto dei termini e delle modalità di presentazione del progetto
· completezza e conformità della documentazione richiesta
· rispondenza generale del progetto alle finalità di programmazione regionale
· costi del progetto
La valutazione dei progetti sarà effettuata da una apposita Commissione.
Il punteggio massimo complessivo assegnabile ad ogni progetto è di 100 punti, sulla base
dei criteri sottoelencati:
1. Indice di dispersione scolastica nell’area territoriale di riferimento (fino a 20 punti)
Allegato al Decreto n. 42 del 15.11.2011
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2. Architettura metodologica, organizzativa e didattica in coerenza con il contesto
socio-culturale (fino a 10 punti)
3. Innovazione metodologico-didattica (fino a 10 punti)
4. Qualità e quantità delle risorse umane impegnate nel progetto (fino a 10 punti)
5. Grado di occupabilità (fino a 20 punti)
6. Coerenza con le finalità del POF (fino a 10 punti)
7. Rapporto costo progetto-numero dei destinatari (fino a 10 punti)
8. Integrazione e personalizzazione della didattica (fino a 10 punti)
La Commissione si riserva la facoltà di chiedere, anche in tempi successivi, eventuali
integrazioni della documentazione, qualora si ravvisi la necessità di ulteriori chiarimenti
utili alla valutazione.
Al termine della valutazione sarà redatta un’apposita graduatoria finale dei progetti
ammessi a finanziamento che verrà pubblicata sul sito Internet della Regione all’indirizzo
www.regione.sardegna.it e avrà valore di comunicazione ufficiale.
I progetti, sia in fase di realizzazione che alla loro conclusione saranno sottoposti da parte
dell’Amministrazione regionale ad un’azione di monitoraggio al fine di verificarne i risultati
in termini di efficacia.

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