"Alla scuola bisogna dare di più: il confronto è la via migliore per costruire risultati"
Governo e forze politiche devono assumere in positivo i temi dell’istruzione e della formazione, cosa che da troppo tempo non fanno. Al ministro Profumo abbiamo chiesto di fare proprio, concretamente, l’impegno di una forte valorizzazione del lavoro nella scuola, che deve diventare settore prioritario di investimento per rilanciare la crescita del Paese.
La prima garanzia che va data è quella della stabilità: vale per i lavoratori, vale per il sistema, se si vuole che funzioni al meglio e produca più qualità. Per noi questo significa proseguire nell’attuazione del piano triennale di assunzioni che abbiamo ottenuto in condizioni difficili e che ha dato certezze di lavoro già a 60 mila persone.
Altro impegno da rispettare è quello sul recupero degli scatti di anzianità: c’è un’intesa che ha pagato per il 2010 e che vogliamo sia onorata anche negli anni successivi. Chi lavora nella scuola ha già contribuito in modo pesante al risanamento dei conti pubblici, non può essere ulteriormente penalizzato.
Quanto al reclutamento, ribadiamo la richiesta di aprire un confronto serio su progetti chiari, non si può ragionare su dichiarazioni alla stampa. La materia è delicata, investe attese e interessi che vanno tutti attentamente considerati.
Pronti anche a discutere di valutazione e merito, ma sia chiaro che è tutta la scuola, oggi, a meritare di più: più attenzione, più rispetto, più risorse.
E’ apprezzabile l’apertura che il ministro ha voluto fare ad un confronto sistematico con i sindacati, così come l’elenco dei temi individuati come prioritari (scatti di anzianità, reclutamento, sostegno all’autonomia, valutazione, piano per il sud, mobilità professionale a.t.a.), che sostanzialmente riprendono contenuti e obiettivi posti da tempo al centro della nostra iniziativa.
Per un sindacato come la CISL, interessato soprattutto a costruire risultati, non esiste via migliore per coniugare le giuste tutele del personale e il comune interesse a valorizzare il sistema di istruzione pubblica.
Roma, 22 dicembre 2011
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
La prima garanzia che va data è quella della stabilità: vale per i lavoratori, vale per il sistema, se si vuole che funzioni al meglio e produca più qualità. Per noi questo significa proseguire nell’attuazione del piano triennale di assunzioni che abbiamo ottenuto in condizioni difficili e che ha dato certezze di lavoro già a 60 mila persone.
Altro impegno da rispettare è quello sul recupero degli scatti di anzianità: c’è un’intesa che ha pagato per il 2010 e che vogliamo sia onorata anche negli anni successivi. Chi lavora nella scuola ha già contribuito in modo pesante al risanamento dei conti pubblici, non può essere ulteriormente penalizzato.
Quanto al reclutamento, ribadiamo la richiesta di aprire un confronto serio su progetti chiari, non si può ragionare su dichiarazioni alla stampa. La materia è delicata, investe attese e interessi che vanno tutti attentamente considerati.
Pronti anche a discutere di valutazione e merito, ma sia chiaro che è tutta la scuola, oggi, a meritare di più: più attenzione, più rispetto, più risorse.
E’ apprezzabile l’apertura che il ministro ha voluto fare ad un confronto sistematico con i sindacati, così come l’elenco dei temi individuati come prioritari (scatti di anzianità, reclutamento, sostegno all’autonomia, valutazione, piano per il sud, mobilità professionale a.t.a.), che sostanzialmente riprendono contenuti e obiettivi posti da tempo al centro della nostra iniziativa.
Per un sindacato come la CISL, interessato soprattutto a costruire risultati, non esiste via migliore per coniugare le giuste tutele del personale e il comune interesse a valorizzare il sistema di istruzione pubblica.
Roma, 22 dicembre 2011
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
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