Manifestazione 1° dicembre 2007 a Cagliari. LE MOTIVAZIONI. (Dies 347/2007)
(DIES, Agenzia giornalistica della CISL Sarda, la trovi in questo Blog, nella pagina della stampa, clikkando sull'omonimo [link], sulla colonna destra della pagina).
Le ragioni della mobilitazioni straordinaria, organizzata per il prossimo 1°dicembre a Cagliari, sono state spiegate dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil in una lettera.
L’iniziativa vuole rappresentare un forte segnale del popolo sardo per
rilanciare l’urgenza di interventi strategici per un modello di sviluppo che privilegi le opportunità occupative, la competitività del sistema Sardegna, una più equa distribuzione della ricchezza, le maggiori tutele verso gli anziani e le categorie deboli della società, una riforma della pubblica amministrazione che valorizzi le professionalità e i servizi del cittadino.
Con questa giornata di lotta Cgil, Cisl e Uil vogliono affermare l’urgenza di politiche in grado di rilanciare l’industria, i servizi a rete, l’agricoltura, la pubblica amministrazione ed il ruolo primario dell’istruzione e formazione professionale nei processi dello sviluppo. Tutto questo in un quadro di affermazione del principio di sussidiarietà con i Comuni e le Province che, svolgendo un ruolo primario nei processi di sviluppo, debbono essere al centro dell’iniziativa di programmazione.
In questo scenario si colloca come aspetto determinante il confronto con la Regione e lo Stato.
Le ragioni della mobilitazioni straordinaria, organizzata per il prossimo 1°dicembre a Cagliari, sono state spiegate dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil in una lettera.
L’iniziativa vuole rappresentare un forte segnale del popolo sardo per
rilanciare l’urgenza di interventi strategici per un modello di sviluppo che privilegi le opportunità occupative, la competitività del sistema Sardegna, una più equa distribuzione della ricchezza, le maggiori tutele verso gli anziani e le categorie deboli della società, una riforma della pubblica amministrazione che valorizzi le professionalità e i servizi del cittadino.
Con questa giornata di lotta Cgil, Cisl e Uil vogliono affermare l’urgenza di politiche in grado di rilanciare l’industria, i servizi a rete, l’agricoltura, la pubblica amministrazione ed il ruolo primario dell’istruzione e formazione professionale nei processi dello sviluppo. Tutto questo in un quadro di affermazione del principio di sussidiarietà con i Comuni e le Province che, svolgendo un ruolo primario nei processi di sviluppo, debbono essere al centro dell’iniziativa di programmazione.
In questo scenario si colloca come aspetto determinante il confronto con la Regione e lo Stato.
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