Scuola, il confronto parte dalle risorse. Scrima: "Ora si rinnovi il contratto"
La vera partita è sulle risorse. È quanto sostengono i sindacati del settore dopo l’incontro di ieri, il primo, con il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini.
Due ore di confronto, durante il quale Cgil, Cisl e Uil scuola, assieme a Snals e Gilda, hanno messo l’accento su alcune priorità: immissioni in ruolo dei precari, definizione degli organici e rinnovo
contrattuale.
Per i precari, Gelmini si sarebbe impegnata a trattare con il ministro dell’Economia Tremonti per trovare una soluzione in tempi brevi.
Il ministro, inoltre, si sarebbe detta disponibile a rimettere mano alla circolare sugli organici di fatto già varata, in modo da adeguare gli interventi alle diverse esigenze territoriali. ”Le indicazioni fornite dal ministro sono in linea con quanto aveva dichiarato alla commissione Cultura della Camera - sostiene il segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima - Apprezziamo la sua volontà di rompere con la ”la cultura del punto a capo” e di evitare contrapposizioni politiche”.
I sindacati però si aspettano fatti, già a partire dal Dpef e dalla prossima finanziaria ”che dovranno contenere - prosegue Scrima - le risorse” necessarie a rimettere la scuola al centro dell’agenda politica italiana.
L’altro tema caldo è il rinnovo contrattuale: ”L’eredità del precedente governo è pesante - rimarca il sindacalista della Cisl -. Si pensi che al momento la cifra disponibile non supera gli otto euro a testa. Sfido chiunque a valorizzare la scuola e gli insegnanti in queste condizioni”.
Quanto al merito, principio più volte enunciato dal nuovo ministro come cardine della scuola che verrà, Scrima puntualizza: ”Su questo il sindacato è più avanti rispetto a un dibattito in cui si fanno molte chiacchiere.
Il nostro ultimo contratto, infatti, già prevede un sistema di valutazione del merito, in presenza di risorse aggiuntive”.
C. D’O.
Due ore di confronto, durante il quale Cgil, Cisl e Uil scuola, assieme a Snals e Gilda, hanno messo l’accento su alcune priorità: immissioni in ruolo dei precari, definizione degli organici e rinnovo
contrattuale.
Per i precari, Gelmini si sarebbe impegnata a trattare con il ministro dell’Economia Tremonti per trovare una soluzione in tempi brevi.
Il ministro, inoltre, si sarebbe detta disponibile a rimettere mano alla circolare sugli organici di fatto già varata, in modo da adeguare gli interventi alle diverse esigenze territoriali. ”Le indicazioni fornite dal ministro sono in linea con quanto aveva dichiarato alla commissione Cultura della Camera - sostiene il segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima - Apprezziamo la sua volontà di rompere con la ”la cultura del punto a capo” e di evitare contrapposizioni politiche”.
I sindacati però si aspettano fatti, già a partire dal Dpef e dalla prossima finanziaria ”che dovranno contenere - prosegue Scrima - le risorse” necessarie a rimettere la scuola al centro dell’agenda politica italiana.
L’altro tema caldo è il rinnovo contrattuale: ”L’eredità del precedente governo è pesante - rimarca il sindacalista della Cisl -. Si pensi che al momento la cifra disponibile non supera gli otto euro a testa. Sfido chiunque a valorizzare la scuola e gli insegnanti in queste condizioni”.
Quanto al merito, principio più volte enunciato dal nuovo ministro come cardine della scuola che verrà, Scrima puntualizza: ”Su questo il sindacato è più avanti rispetto a un dibattito in cui si fanno molte chiacchiere.
Il nostro ultimo contratto, infatti, già prevede un sistema di valutazione del merito, in presenza di risorse aggiuntive”.
C. D’O.
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