Francesco Scrima risponde a Cazzola sul "Maestro unico".
E' strano che dimentichi come la legge 148 fosse il punto di arrivo di un processo di innovazione richiesto da una società in grande trasformazione, sostenuto da uno straordinario impegno culturale e professionale, rispetto al quale il sindacato confederale - in cui l'on. Cazzola era allora figura non secondaria - seppe essere attento interlocutore.
Fu, a differenza di quanto oggi sta accadendo, una legge lungamente meditata e discussa che ha fatto sicuramente crescere la qualità del nostro sistema di istruzione.
E' proprio il ritorno al maestro unico, invece, che si configura come soluzione indotta da motivi che nulla hanno da spartire con quelle finalità educative e didattiche su cui troppi tendono ad accreditarsi con improvvisate competenze.
Roma, 3 settembre 2008
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
Etichette: dichiarazioni Scrima, politica scolastica
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