Riordino dell'Istruzione tecnica e professionale.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi in prima lettura i Regolamenti riguardanti il riordino dell’istruzione tecnica e dell’istruzione professionale.
Nonostante la sollecitazione unanime delle OO.SS. ad apportare dei correttivi rispetto alle modalità di avvio del nuovo ordinamento (vedi comunicato del 26 u.s), il Governo ha approvato gli schemi di Regolamenti così come sono stai presentati nell’incontro con i sindacati del 22 maggio u.s.
Nel 2010/11 passeranno quindi al nuovo ordinamento sia le prime che le seconde classi, mentre le terze e le quarte, conservando il vecchio curricolo, avranno un orario ridotto a 32 ore settimanali. Per queste ultime, non è dato sapere su quali discipline si agirà per ottenere i tagli di orario.
Con la riduzione del tempo scuola e senza specifiche risorse le scuole dell’innovazione, così come le chiama il documento della Commissione De Toni, “Persona, Tecnologia e Professionalità” faticheranno non poco ad assolvere al rilancio della cultura tecnica, né potranno facilmente rispondere in maniera adeguata alla formazione del capitale umano funzionale allo sviluppo dell’economia e della produzione industriale del Pese.
Il testo licenziato in prima lettura è pervaso di “bollinature” del MEF, che rischiano di condizionare pesantemente il confronto che riteniamo indispensabile aprire con il MIUR: un confronto che CISL e CISL Scuola chiedono con forza al Governo, per apportare significative modifiche ai Regolamenti.
Il percorso istituzionale previsto per la loro definitiva approvazione (Conferenza Stato Regioni, Parere del Consiglio di Stato, Commissioni parlamentari, CNPI) può offrire l’opportunità per aprire una fase di discussione volta a governare al meglio il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento.
I provvedimenti ministeriali successivi ai Regolamenti dovranno definire aspetti che riguardano l’organizzazione del lavoro del personale docente, le classi di concorso, la costituzione delle cattedre, i nuovi quadri orari che con i tagli determineranno non poche disagi nella stabilità del posto di lavoro dei docenti.
CISL e CISL Scuola sin d’ora rivendicano un confronto di merito con l’obiettivo di saldare le esigenze di tutela del personale con quello di garantire la qualità dell’offerta anche attraverso misure di accompagnamento (formazione, riqualificazione, riconversione) da definire in sede contrattuale.
LA SEGRETERIA NAZIONALE
Nonostante la sollecitazione unanime delle OO.SS. ad apportare dei correttivi rispetto alle modalità di avvio del nuovo ordinamento (vedi comunicato del 26 u.s), il Governo ha approvato gli schemi di Regolamenti così come sono stai presentati nell’incontro con i sindacati del 22 maggio u.s.
Nel 2010/11 passeranno quindi al nuovo ordinamento sia le prime che le seconde classi, mentre le terze e le quarte, conservando il vecchio curricolo, avranno un orario ridotto a 32 ore settimanali. Per queste ultime, non è dato sapere su quali discipline si agirà per ottenere i tagli di orario.
Con la riduzione del tempo scuola e senza specifiche risorse le scuole dell’innovazione, così come le chiama il documento della Commissione De Toni, “Persona, Tecnologia e Professionalità” faticheranno non poco ad assolvere al rilancio della cultura tecnica, né potranno facilmente rispondere in maniera adeguata alla formazione del capitale umano funzionale allo sviluppo dell’economia e della produzione industriale del Pese.
Il testo licenziato in prima lettura è pervaso di “bollinature” del MEF, che rischiano di condizionare pesantemente il confronto che riteniamo indispensabile aprire con il MIUR: un confronto che CISL e CISL Scuola chiedono con forza al Governo, per apportare significative modifiche ai Regolamenti.
Il percorso istituzionale previsto per la loro definitiva approvazione (Conferenza Stato Regioni, Parere del Consiglio di Stato, Commissioni parlamentari, CNPI) può offrire l’opportunità per aprire una fase di discussione volta a governare al meglio il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento.
I provvedimenti ministeriali successivi ai Regolamenti dovranno definire aspetti che riguardano l’organizzazione del lavoro del personale docente, le classi di concorso, la costituzione delle cattedre, i nuovi quadri orari che con i tagli determineranno non poche disagi nella stabilità del posto di lavoro dei docenti.
CISL e CISL Scuola sin d’ora rivendicano un confronto di merito con l’obiettivo di saldare le esigenze di tutela del personale con quello di garantire la qualità dell’offerta anche attraverso misure di accompagnamento (formazione, riqualificazione, riconversione) da definire in sede contrattuale.
LA SEGRETERIA NAZIONALE
Etichette: Formazione professionale, istruzione tecnica
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