TAGLI, RIFORMA E SOLDI ALLE SCUOLE: UN DISAGIO SENZA FINE -
Si conferma sempre di più quanto sia perversa e inaccettabile la scelta di rendere le ragioni della scuola e della formazione totalmente subalterne alle esigenze di contenimento della spesa.
Al Governo chiediamo ancora una volta di recuperare un minimo di ragionevolezza e buon senso, a partire dai provvedimenti che dovrà tra poco emanare sugli organici: questi tagli la scuola non li regge, vanno rivisti nella loro entità e nella loro scansione nel tempo.
Non si condanni la scuola ad un altro anno di disagio e tensioni: non è in questo modo che si può gestire e sostenere un processo di innovazione e di riforma.
Quanto ai bilanci delle scuole, è giusto il richiamo ai Dirigenti perché non chiedano soldi alle famiglie: ma ancor più giusto e urgente sarebbe che il Ministero pagasse alle scuole i suoi pesanti debiti, che ammontano a quasi un miliardo di euro.
La qualità del servizio si persegue anche assicurando alle scuole la gestione dell'ordinaria amministrazione: i soldi per le supplenze, non spesi perché non ci sono, non costituiscono un risparmio, ma un colpevole spreco di opportunità formative cui i ragazzi avrebbero sacrosanto diritto.
Roma, 24 marzo 2010
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
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