SULLA SCUOLA MENO BATTUTE E PIU' IMPEGNO
Vuol forse farci credere che grazie ai tagli avremo alunni più preparati? La scuola e il suo personale meritano più rispetto e una ben diversa qualità di argomentazione da parte di tutti, ma in primo luogo da chi riveste così alte responsabilità di Governo.
Non si può parlare di una scuola "degradata", lasciando intendere che ciò sia di colpa di chi ci lavora, costretto a farlo in condizioni sempre più pesanti e difficili. Se c'è un degrado crescente, è casomai quello dell'attenzione e dell'impegno ad investire come si dovrebbe sull'istruzione e la formazione.
Questo Governo non sembra preoccuparsi di spendere meglio, ma soltanto di spendere meno. Non è questo che serve alla scuola, né al Paese, che di una scuola migliore ha bisogno per darsi prospettive di rilancio e di crescita.
Anche sui dati dell'OCSE serve da parte di tutti un approccio serio, che non selezioni accuratamente solo quelli da spendere "a (im)proprio uso e consumo": essi ci sollecitano a ripensare in modo attento l'impiego delle risorse investite nella scuola, ma non ci invitano affatto a spendere di meno.
Ci chiedono esattamente il contrario.
Roma, 30 settembre 2010
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
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