Bonanni: "Niente sconti sui costi della politica"
Sottolineando la mancata convocazione dei sindacati da parte del governo , diversamente da quanto di solito avviene in circostanze come questa, il segretario generale Raffaele Bonanni dichiara: "Mi attendo un incontro con il governo a breve, e lo chiederemo, cosi' come mi attendo di capire, dai gruppi parlamentari, come sara' possibile lavorare insieme nel corso dell'iter di approvazione".
Per quanto riguarda poi l'annuncio del premier sul voto di fiducia, Bonanni aggiunge: "Al di la' delle difficolta' di trovare un accordo, discutere e' una scelta obbligata per costruire una manovra efficace, equa e concreta". "Sulla fiducia alla manovra, Berlusconi sbaglia, farebbe bene ad aprire una discussione affinche' una non-fiducia non si trasformi in una Babele. Senza contare -prosegue Bonanni- che non si governa a dispetto delle forze sociali e politiche".
E rivolto al ministro dell'Economia e al leader dell'opposizione, aggiunge: "Tremonti e Bersani farebbero bene a mettersi d'accordo visto ciò che si prospetta al nostro Paese, un Paese di cui fanno parte entrambi e che dovrebbero mettere al riparo dagli assalti della speculazione. E' chiaro che il governo ha dieci volte piu' responsabilita' dell'opposizione ma in questo caso le forze sociali e l'opposizione hanno entrambe un ruolo importante per rendere piu' giusta e solida la manovra"
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