SGOMBRIAMO DAGLI EQUIVOCI – Dichiarazione di Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola.
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"Se il governo è disponibile ad un confronto serio e concreto e a modificare gli interventi sulla scuola ciascun sindacalista è disposto a sedersi attorno ad un tavolo. Ma noi contestiamo l'obiettivo del governo, perché chiedere 8 miliardi vuol dire mettere in ginocchio la scuola, destrutturare la scuola pubblica".
Lo ha detto Francesco Scrima, Segretario Generale della CISL Scuola, commentando quanto detto oggi dal Segretario Generale del suo sindacato, Raffaele Bonanni.
"Penso che le parole di Bonanni vadano proprio in questa direzione: se il governo è disponibile a modificare i provvedimenti si può andare ad un confronto che pero finora non c'è stato. Tra l'altro" - ha aggiunto Scrima - "tra le rivendicazioni dello sciopero c'è proprio la richiesta dell'apertura di un tavolo per un reale confronto".
"Lo sciopero è uno strumento che i sindacati utilizzano quando gli altri strumenti non portano ad alcun risultato. E d'altra parte" - ha concluso Scrima - "il governo è stato arrogante, ha chiesto anche la fiducia sul maestro unico. Non si può chiedere responsabilità soltanto al sindacato".
(ANSA) - ROMA, 12 ottobre 2008
Etichette: bonanni, dichiarazioni Scrima, maestro unico, mobilitazione, politica scolastica, sciopero



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