Dal Governo nessuna risposta per i precari della scuola
Quel provvedimento avrebbe dovuto ricevere il via libera dal Consiglio dei Ministri di ieri, cosa che invece non è avvenuta.
Non riusciamo a comprendere quali ragioni possano averlo ostacolato, dato che sul piano economico impegna risorse che andrebbero comunque spese (indennità di disoccupazione, copertura di supplenze brevi): nel momento in cui chiediamo al Governo un forte impegno e adeguati investimenti a sostegno dei redditi e dell’occupazione, non possiamo accettare che si blocchino provvedimenti che addirittura potrebbero essere definiti “a costo zero”! Soprattutto non possiamo accettare che i precari della scuola siano considerati, ancora una volta, precari “di serie B”, o “figli di un Dio minore”.
Continua oltretutto il silenzio sulle 20.000 assunzioni in ruolo, per le quali il MIUR attende l’autorizzazione del Ministro dell’Economia.
Anche in questo caso, incomprensibile e inaccettabile il ritardo per un provvedimento che può assicurare stabilità al lavoro e al tempo stesso sostenere la qualità del servizio, senza peraltro alcun aggravio reale di spesa. Poiché si tratterebbe di una risposta importante anche rispetto alle tensioni che sul fronte dell’occupazione il Paese e la scuola stanno vivendo, ulteriori ritardi o inadempienze configurerebbero una responsabilità davvero grave.
Roma, 27 giugno 2009
Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola
Etichette: dichiarazioni Scrima, precari
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