PENSIONI. Bonanni: "Basta con le indiscrezioni. E' arrivato il momento di un confronto pubblico e trasparente"
"Basta con queste notizie sulle pensioni. E' arrivato il momento di un confronto trasparente e pubblico sul tema". Lo dichiara in una nota il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni intervenendo sulle anticipazioni riguardanti gli interventi sulle pensioni apparse sui quotidiani. "Non possiamo lasciare ai media le ipotesi e le interpretazioni su quello che accadrà in materia di previdenza, - ha detto Bonanni - suscitando preoccupazione e sconcerto tra i lavoratori con la fuoriuscita anticipata dal mercato del lavoro".
E dell'effetto dannoso che queste indiscrezioni vengono ad avere sul Paese e sui lavoratori ha parlato anche il Segretario confederale Cisl, Maurizio Petriccioli, responsabile del dipartimento del Welfare, osservando che "l''amplificazione mediatica di voci ed indiscrezioni di corridoio sta determinando un danno evidente a carico del sistema pensionistico". "Bisogna percio' passare al merito, - ha aggiunto - tenendo la barra del confronto ferma su alcuni punti fondamentali. In primo luogo la condizione dei redditi dei lavoratori,dei pensionati e delle famiglie richiede che gli interventi di contrasto alla crisi economica siano caratterizzati dall'equita' necessaria per non generare ulteriori effetti depressivi. Questo significa che l'azione di politica economica deve prioritariamente agire sulla spesa pubblica improduttiva e sui costi della politica. In secondo luogo, e' fondamentale che i sacrifici siano caricati sui cittadini sulla base della loro effettiva capacita' economiche, il che implica di ridistribuire il peso fiscale dal mondo del lavoro e dell'impresa verso i grandi patrimoni mobiliari e immobiliari e la ricchezza finanziaria. Per quanto riguarda le pensioni vanno individuate, insieme alle parti sociali, le misure più' idonee per mantenere il sistema in equilibrio anche in una fase recessiva. In concreto questo significa adottare misure eque, completando l'armonizzazione delle regole dei diversi regimi pensionistici, a cominciare da quelli che si applicano ai politici, e riducendo la forbice contributiva che ancora sussiste fra il lavoro dipendente ed indipendente. La più' lunga permanenza al lavoro va incentivata, attraverso la certezza e la stabilita' dei requisiti di accesso che non possono essere rimessi in discussione ogni mese. Inoltre si possono studiare meccanismi di accesso al pensionamento il più' possibile flessibili ed incentivati, che consentano di tenere conto delle condizioni del lavoro nei diversi contesti produttivi. La Cisl si e' gia' dichiarata pronta al confronto ma non e' certo disponibile ad iniziarlo parlando di ulteriori blocchi alla perequazione delle pensioni più' basse, gia' profondamente erose dalla ripresa inflazionistica", ha concluso Petriccioli.
Sull'argomento è intervenuto anche il Segretario generale della Federazione dei Pensionati della Cisl, Fnp, Gigi Bonfanti: "Diciamo un no deciso all'ipotesi di un blocco totale del recupero dell'inflazione per le pensioni che il governo vorrebbe attuare nel 2012". Una decisione che andrebbe ad aggravare la situazione gia' fin troppo difficile di fronte alla quale si trovano i pensionati, che ancora una volta - afferma Bonfanti - sarebbero chiamati a farsi carico di sacrifici enormi per dare respiro al Paese di fronte a una crisi che colpisce i soggetti piu' deboli della societa'. Ci auguriamo - ha affermato Bonfanti - che l'ipotesi annunciata non si traduca in realta' poiche', se cosi' fosse, cio' dimostrerebbe l'incapacita' o la mancanza di volonta' da parte di questo governo di avviare le riforme eque gia' piu' volte annunciate e, al contempo, la totale indifferenza nei confronti di una parte della societa' che si e' gia' impoverita in questi anni e continua a vivere sulla propria pelle i risvolti piu' negativi di questa crisi". "Cio' che chiediamo al governo - conclude il segretario della Fnp Cisl - e' di aprire un confronto per lavorare a delle misure che mirino si' ad una riforma della previdenza, come richiesto peraltro dalla Ue, ma senza che questa vada a peggiorare la situazione dei pensionati, ma si caratterizzi per il senso di equita'. Un'equita' che riesca a recuperare risorse laddove ci sono realmente e non indebolisca ancora di piu' i pensionati i quali sono stati piu' volte chiamati a risollevare le sorti di questo Paese".
E dell'effetto dannoso che queste indiscrezioni vengono ad avere sul Paese e sui lavoratori ha parlato anche il Segretario confederale Cisl, Maurizio Petriccioli, responsabile del dipartimento del Welfare, osservando che "l''amplificazione mediatica di voci ed indiscrezioni di corridoio sta determinando un danno evidente a carico del sistema pensionistico". "Bisogna percio' passare al merito, - ha aggiunto - tenendo la barra del confronto ferma su alcuni punti fondamentali. In primo luogo la condizione dei redditi dei lavoratori,dei pensionati e delle famiglie richiede che gli interventi di contrasto alla crisi economica siano caratterizzati dall'equita' necessaria per non generare ulteriori effetti depressivi. Questo significa che l'azione di politica economica deve prioritariamente agire sulla spesa pubblica improduttiva e sui costi della politica. In secondo luogo, e' fondamentale che i sacrifici siano caricati sui cittadini sulla base della loro effettiva capacita' economiche, il che implica di ridistribuire il peso fiscale dal mondo del lavoro e dell'impresa verso i grandi patrimoni mobiliari e immobiliari e la ricchezza finanziaria. Per quanto riguarda le pensioni vanno individuate, insieme alle parti sociali, le misure più' idonee per mantenere il sistema in equilibrio anche in una fase recessiva. In concreto questo significa adottare misure eque, completando l'armonizzazione delle regole dei diversi regimi pensionistici, a cominciare da quelli che si applicano ai politici, e riducendo la forbice contributiva che ancora sussiste fra il lavoro dipendente ed indipendente. La più' lunga permanenza al lavoro va incentivata, attraverso la certezza e la stabilita' dei requisiti di accesso che non possono essere rimessi in discussione ogni mese. Inoltre si possono studiare meccanismi di accesso al pensionamento il più' possibile flessibili ed incentivati, che consentano di tenere conto delle condizioni del lavoro nei diversi contesti produttivi. La Cisl si e' gia' dichiarata pronta al confronto ma non e' certo disponibile ad iniziarlo parlando di ulteriori blocchi alla perequazione delle pensioni più' basse, gia' profondamente erose dalla ripresa inflazionistica", ha concluso Petriccioli.
Sull'argomento è intervenuto anche il Segretario generale della Federazione dei Pensionati della Cisl, Fnp, Gigi Bonfanti: "Diciamo un no deciso all'ipotesi di un blocco totale del recupero dell'inflazione per le pensioni che il governo vorrebbe attuare nel 2012". Una decisione che andrebbe ad aggravare la situazione gia' fin troppo difficile di fronte alla quale si trovano i pensionati, che ancora una volta - afferma Bonfanti - sarebbero chiamati a farsi carico di sacrifici enormi per dare respiro al Paese di fronte a una crisi che colpisce i soggetti piu' deboli della societa'. Ci auguriamo - ha affermato Bonfanti - che l'ipotesi annunciata non si traduca in realta' poiche', se cosi' fosse, cio' dimostrerebbe l'incapacita' o la mancanza di volonta' da parte di questo governo di avviare le riforme eque gia' piu' volte annunciate e, al contempo, la totale indifferenza nei confronti di una parte della societa' che si e' gia' impoverita in questi anni e continua a vivere sulla propria pelle i risvolti piu' negativi di questa crisi". "Cio' che chiediamo al governo - conclude il segretario della Fnp Cisl - e' di aprire un confronto per lavorare a delle misure che mirino si' ad una riforma della previdenza, come richiesto peraltro dalla Ue, ma senza che questa vada a peggiorare la situazione dei pensionati, ma si caratterizzi per il senso di equita'. Un'equita' che riesca a recuperare risorse laddove ci sono realmente e non indebolisca ancora di piu' i pensionati i quali sono stati piu' volte chiamati a risollevare le sorti di questo Paese".
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