SARDEGNA. Medde (Cisl reg.le): "A una settimana dallo sciopero generale e dalla manifestazione dei 60.000 a Cagliari, ancora nessuna risposta dalla Regione"
"Si attende ancora una risposta sui problemi e sulle proposte che il sindacato e i lavoratori hanno posto l'11 novembre. Si è ancora lontani da un'assunzione di responsabilità per frenare l'impatto della crisi economica e sociale nell'Isola.
Non possiamo accettare che una così vasta partecipazione alla lotta possa essere annullata da un'ordinaria amministrazione dei problemi e da dilazioni che aumentano gli effetti devastanti della crisi. Pertanto, la mobilitazione resta alta, e vigile è l'attenzione del sindacato confederale sardo. Il sindacato lancia un appello a quanti nella maggioranza hanno sensibilità sociale per interpretare il forte e diffuso disagio sociale presente nell'Isola e l'urgenza che ai lavoratori e pensionati venga data una risposta sui temi dello sviluppo, del lavoro e delle riforme. Non servono più impegni generici. È fondamentale che la Giunta assuma decisioni condivise in grado di incidere nelle condizioni di vita e di lavoro dei sardi.
La manovra finanziaria e di bilancio è un'opportunità che va colta. Si tratta, però, di rivedere in termini strutturali la proposta della Giunta perché possa contenere misure e interventi a favore del lavoro, dei giovani, delle famiglie e delle imprese. Continueranno anche a dicembre la mobilitazione e le iniziative del sindacato sardo, insieme alle associazioni che hanno dato vita alla giornata di protesta dell'11 novembre. Nelle iniziative in via di calendarizzazione verrà ribadita l'urgenza - conclude Medde - che la massima istituzione della Sardegna venga rivisitata e che la politica sarda disostruisca i canali di collegamento con la società".
Etichette: dichiarazioni medde, manifestazione, sciopero
<< Home