Manovra. Bonanni: "La battaglia della Cisl prosegue per trovare l'unità"
E già questa mattina Bonanni, nel commentare l'esito dell'incontro informale svoltosi ieri sera a palazzo Chigi tra Cgil, Cisl, Uil e Ugl e il presidente del Consiglio Mario Monti sulla manovra, aveva sottolineato l'intenzione di non interrompere i presidi: "Li faremo sotto il Parlamento tutti i giorni, fino all'ultimo giorno della manovra. E se sarà un percorso di guerra nei prossimi mesi, voglio capire chi dovrà provvedere alla coesione sociale, a stringere le persone, quelle che lavorano, intorno a un paese che ha bisogno di essere sostenuto. La politica sarà in difficoltà e dovrà ricorrere al voto di fiducia. Facendo saltare la concertazione, si crea un danno gravissimo al Paese".
"Ieri non ci sono stati elementi tali da suscitare in noi la rimozione dello sciopero. Trovare soluzioni - ha precisato -significa trovarle con misure di equità e non a colpire solo lavoratori e pensionati. Noi abbiamo esposto le nostre opinioni e richieste, ma dall`altra parte seppur cortesemente, ci si è limitati a dire che si comprendono le esigenze ma non si è in grado di giungere a una discussione di modifica. Il governo ha comunque preso tempo per verificare quali delle nostri istanze si possono valutare - ha spiegato Bonanni - Io voglio sperare che la partita non sia chiusa, ma ieri sera si sono riscontrati dei margini strettissimi. Lo sciopero - ha poi precisato - è uno strumento estremo quando la controparte non vuole discutere. Negli ultimi anni ne abbiamo fatto a meno perché il dialogo e la mediazione è stata costante e i governi si sono presi le loro responsabilità. Usiamo quest`arma estrema perché non c`è margine". "La condizione che vive il Paese e' molto grave e bisogna agire rapidamente, come ha detto Monti, e ne siamo convinti, ma le posizioni restano distanti perche' bisogna trovare soluzioni con senso di equita'. Vogliamo una manovra che salvi l'Italia ma che salvi anche gli italiani che non hanno piu' soldi" ha concluso il Segretario della Cisl ricordando che l'obiettivo deve essere "quello di fare pagare chi ha di più e non di far pagare chi ha di meno".
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