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CISL SCUOLA ORISTANO

Segretaria Generale: ELENA AROFFU ***Segretari: BERNARDO CASU, BARBARA RASPA. -SEDE: 09170 ORISTANO P.za Roma Gall. Porcella 4 -tel. 0783.70674 /71003 Fax 71907 e-mail: CislScuola.Oristano@cisl.it - Orari di apertura: vedi link "CONTATTACI" in questa pagina* Per iscriverti:RSU CISL della SCUOLA o Sede Provinciale * Alle Elezioni ENAM hanno votato CISL SCUOLA: 3 insegnanti su 4, il 75,5%. - Webmaster: PINO CIULU

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mercoledì 22 dicembre 2010

Mobilità 2011/12: per i docenti di ogni ordine e grado la presentazione della domanda sarà "on line" (esclusa la materna)

Il MIUR, con la nota prot. n. 11121 del 21.12.2010, anticipa le indicazioni per la presentazione "via web" delle domande di mobilità e comunica l'estensione di tale modalità alle domande per la scuola secondaria di II grado.

Per il prossimo anno scolastico, pertanto, diventa obbligatorio l'inoltro "on line" delle domande:

di trasferimento dei docenti di scuola primaria
di trasferimento dei docenti di scuola secondaria di primo grado
di trasferimento dei docenti di scuola secondaria di secondo grado
di passaggio di ruolo verso questi gradi di scuola

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sabato 18 dicembre 2010

Agenda Sindacale

Contrattazione d'Istituto Dicembre 2010lunedì 13 DD Terralba-IC Solarussa-IC Uras-ITC2
martedì 14 IC Ardauli-IC Riola-IC Ghilarza
mercoledì 15 ISIS Mossa-Brunelleschi-ITIS Othoca-Assemblea ISIS Galilei-Contini
giovedì 16 IC S.Giusta-IC Cuglieri-IC Milis-IC Senis
venerdì 17 IC Laconi-IC Oristano 2
sabato 18 ISIS Mossa
giovedì 16 Consiglio Regionale

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venerdì 17 dicembre 2010

"Una tantum" al personale ATA: sottoscritto definitivamente il CCNI

Visto il parere favorevole espresso dagli organi di controllo (ufficializzato dalla Funzione Pubblica con nota prot. n. 54409 del 6.12.2010), è stato sottoscritto - il 15 dicembre, presso il MIUR - il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo che attribuisce una "una tantum" di € 180,08 al personale ATA a tempo indeterminato e determinato in servizio nell'a.s. 2008/09.

Dopo un anno dalla definizione della specifica Ipotesi (siglata il 3.12.2009) sarà finalmente possibile corrispondere ai lavoratori le economie rilevate su alcuni istituti contrattuali.

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Finalmente ulteriori risorse ministeriali alle istituzioni scolastiche

Parecchie scuole (quelle più caratterizzate da una "sofferenza finanziaria") hanno ricevuto, o stanno ricevendo, in questi giorni la comunicazione da parte del MIUR per l'assegnazione di specifici finanziamenti - senza i quali non riuscirebbero a sostenere il bilancio per l'esercizio 2011 - in considerazione dei cospicui residui attivi relativi ad anni precedenti, vantati dalle istituzioni scolastiche.

La CISL Scuola ha sottolineato - da tempo e in svariate occasioni - l'urgenza di "mettere mano" definitivamente alla questione dei crediti pregressi annoverati dalle scuole e si è costantemente impegnata per ripristinare chiarezza e trasparenza sui criteri di erogazione dei fondi e per ottenere la copertura di tutte le spese non finanziate.

Ancora una volta le giuste rivendicazioni, sostenute da un confronto continuo e incalzante con l'Amministrazione, portano i loro frutti!

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Mobilità, a.s. 2011/12: un contratto che conferma e rafforza le tutele. No a proposte estemporanee e controproducenti

Il CCNI sulla mobilità del personale scolastico per il prossimo anno scolastico, firmato (e che diventerà definitivo solo dopo la conclusione delle procedure di certificazione per la contrattazione integrativa previste dalla nuova normativa sul pubblico impiego), conferma e rafforza le tutele per il personale perdente posto, in un quadro di regole collaudate, trasparenti, certe.

La firma conclude un periodo di intenso lavoro, in gran parte dedicato proprio ad un'accurata messa a punto, sulla scorta delle "situazioni di fatto" riscontrate lo scorso anno, dei criteri che regolano la mobilità d'ufficio. Criteri che vedono fra l'altro incrementare di un ulteriore anno (da sei a sette, che diventeranno otto l'anno prossimo) il periodo nel quale il trasferito d'ufficio è beneficiario di specifiche precedenze nelle operazioni.

Al perdente posto è assicurata, con questo contratto, la migliore delle garanzie: ottenere, con priorità rispetto a chi si trasferisce per sua volontà, il posto più vicino possibile a quello perso, mantenendo per quest'ultimo il diritto a rientrarvi con precedenza assoluta sia in fase di utilizzazioni che, per i sette anni successivi, nel corso dei trasferimenti.

Il mantenimento di una mera "titolarità senza posto" (così come proposto dalla UIL) è stata ritenuta da tutte le sigle firmatarie una soluzione non solo impraticabile (per l'ovvia indisponibilità della controparte), ma soprattutto controproducente per gli interessati, esposti al rischio di veder occupati per trasferimento a domanda posti eventualmente disponibili nelle immediate vicinanze di quello perso.

Quanto alla proposta di riconoscere una precedenza "tout court" ai soprannumerari nelle fasi I e II della mobilità a domanda, ci chiediamo se chi la avanza ha ben chiari gli effetti, abnormi e paradossali, che ne deriverebbero rispetto ad un sistema di regole in gran parte fondato - da sempre e con unanime consenso - sul riconoscimento dell'anzianità di servizio.

Non è per "un mix di pigrizia e di rigidità burocratica" che tali proposte sono state ritenute inaccettabili, oltre che dall'Amministrazione, da quattro sigle sindacali su cinque, ma esattamente per ragioni opposte: la convinzione che questioni complesse non possono essere affrontate in modo sbrigativo e superficiale, anche se ciò costa tempo e fatica; la consapevolezza che le soluzioni giuste non si disegnano frettolosamente sulla carta, ma vanno ancorate ad una approfondita conoscenza di quanto accade nel concreto vissuto della scuola e delle persone che ci lavorano, portatrici - tutte - di aspettative ed interessi che devono essere composti in modo attento ed equilibrato.

Quest'ultima è la ragione per cui il testo del contratto risulta, oltre che complesso, anche corposo: una circostanza liquidata con sorprendente faciloneria da chi dovrebbe, se non altro per la lunga frequentazione dei "tavoli negoziali", essere di tutto questo almeno un poco consapevole.

La CISL Scuola ha firmato con convinzione questo contratto, frutto positivo di una trattativa in cui si è spesa con forte capacità di proposta e grande disponibilità all'ascolto e al confronto.

La CISL Scuola rispetta chi ha fatto una scelta diversa, ma non può consentirgli di mistificare la realtà al punto di addebitare al contratto, e non al pesante taglio degli organici, la responsabilità di una diffusa mobilità d'ufficio rispetto alla quale siamo convinti di poter offrire oggi, con il contratto, concrete tutele e non vuote parole.

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mercoledì 15 dicembre 2010

Ricorsi al Giudice del Lavoro per i Precari.

La CISL SCUOLA sta organizzando un ricorso al Giudice del Lavoro per ottenere l'assunzione in ruolo dei precari, o in subordine il pagamento di un risarcimento.
Interessa i Precari che hanno effettuato almeno tre anni consecutivi di incarico: licenziati tutti gli anni e poi riassunti l'anno successivo.

Questa azione consegue da una sentenza della Corte di Giustizia Europea, confermata da sentenze dei Tribunali di tutta Italia.

Il Giudice del Lavoro di Siena ha disposto l'immissione in ruolo dei ricorrenti, mentre altri Tribunali hanno disposto un risarcimento del danno.

Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi al Sindacato ENTRO QUESTA SETTIMANA.

Servono i contratti di lavoro sottoscritti e i relativi certificati di servizio.

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martedì 14 dicembre 2010

Corsi di Lingua Italiana per extracomunitari. Presso il Liceo Scientifico.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO DEL LICEO SCIENTIFICO MARIANO IV PROF. LUIGI ROSELLI COMUNICA CHE ALL’ALBO DELL’ISTITUTO  E’ AFFISSO
IL BANDO DI SELEZIONE  PER CITTADINI EXTRACOMUNITARI  CHE INTENDONO PARTECIPARE AI CORSI DI   LINGUA ITALIANA  L2 PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO REGIONE/UFFICIO SCOLASTICO: “LINGUA ITALIANA PER EXTRACOMUNITARI”.
I MODULI DI DOMANDA DI PARTECIPAZIONE  SONO DISPONIBILI NELLA SEGRETERIA DELLA SCUOLA E NEL SITO DEL LICEO (www.liceoscientifico-or.it)
       LA SCADENZA E’ PREVISTA PER LE ORE 13,00 DEL GIORNO 7 GENNAIO 2011.
  F.TO IL DIRIGENTE SCOLASTICO
          Prof. Luigi Roselli  

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domenica 12 dicembre 2010

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Indagine SWG per CISL SCUOLA

Sintesi della ricerca

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MA DI COSA PARLA L'ON. APREA?

Il pregiudizio gioca sempre brutti scherzi. Non si può spiegare altrimenti la girandola di dichiarazioni con le quali, prendendo fischi per fiaschi, l'on. Valentina Aprea e altri - devotamente a seguire - coprono di contumelie la CISL, a causa di una ricerca che non hanno letto e che, a loro dire, darebbe della scuola una rappresentazione sbagliata e falsa.

L'on. Aprea, presidente della Commissione "Cultura" della Camera, invoca i recenti dati OCSE per dire che la scuola, finalmente, grazie a questo Governo, sta migliorando, senza sapere, forse, che quei dati si riferiscono agli inizi del 2009, quando l'Esecutivo era da pochi mesi in carica.

Nella stesso equivoco inciampa - per doverosa imitazione? - il vice presidente della stessa Commissione, on. Paola Frassinetti, che ci accusa tra le righe di difendere "privilegi e interessi".

Sorpassa tutti l'on. Stracquadanio, che se la prende con i docenti "fannulloni", costretti finalmente - così dice - a lavorare.

A tutti vorremmo rivolgere un invito: leggersi la ricerca che la CISL Scuola ha commissionato alla SWG, presentata oggi in un incontro che ha visto i pregevoli interventi di Giuseppe De Rita e Pier Luigi Celli. Scopriranno che si tratta di un'indagine che parla d'altro, parla degli insegnanti italiani, nel tentativo di capire meglio chi sono e cosa pensano di sé, del loro lavoro, della loro scuola, del loro Paese. Vi troveranno certamente quel giudizio critico sulla politica scolastica che tanto li irrita, ma di cui solo loro riescono a stupirsi: ma ci troveranno anche la passione con cui i docenti italiani reggono le sorti della nostra scuola e la fanno migliorare, come l'OCSE giustamente rileva.

Di questa scuola, onorevole Aprea, stiamo parlando. Di una scuola che conosciamo bene e il cui buon funzionamento e miglioramento siamo da sempre interessati a sostenere.

Non sappiamo se sia davvero finito, come lei afferma, il tempo della demagogia, a cui per la verità tanto assomigliano i toni che sta usando. Di sicuro, con una polemica così pretestuosa e che non esita a scendere sul piano personale, sembra finito il tempo dell'eleganza.

Roma, 10 dicembre 2010

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola

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SCUOLA: BONANNI, PROPORREMO NOSTRA RIFORMA DAL BASSO

Ansa, Roma - "Vogliamo misurarci con la riforma della scuola con alleanze tra il sindacato, i cittadini, le famiglie e gli altri soggetti sociali". Lo ha detto il segretario generale della CISL, Raffaele Bonanni, intervenendo ad un incontro promosso dalla CISL Scuola, durante il quale è stata presentata un'indagine sull'atteggiamento degli insegnanti nei confronti del mondo della scuola.

Il 75% dei docenti ha criticato la riforma Gelmini. "Sono stati criticati" - ha commentato Bonanni - "tutti i Governi che fanno riforme senza fondamento. Gli insegnanti, seppur orgogliosi della loro professione, vorrebbero stare meglio anche perché le paghe sono basse e il riconoscimento sociale pure".

Bonanni, incalzato dai cronisti, ha detto che l'attuale momento nella scuola è nero "ma spero" - ha osservato - "che una grande organizzazione lo voglia modificare con un'iniziativa forte e che coinvolga tutti".

Per quanto riguarda infine i tagli alla scuola, Bonanni è convinto che bisogna "lavorare per riconsiderare la spesa pubblica e per recuperare le risorse per rendere efficiente la macchina pubblica e la scuola".

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CONTRO LA CISL POLEMICHE FUORI LUOGO (E FUORI TEMA)

La nostra ricerca confligge con i dati OCSE? Lo può affermare, parlando a sproposito, solo chi non l'ha letta. Nessuna misurazione delle performance del sistema, ma solo un'indagine sugli insegnanti, per conoscere meglio chi sono e cosa pensano di sé, della loro scuola, del loro Paese. Questo abbiamo chiesto alla SWG, che di questo si è egregiamente occupata.

Si può capire che l'incertezza di questa fase politica possa rendere gli animi eccitabili, ma un minimo di cautela prima di avventurarsi in una polemica francamente fuori luogo (oltre che fuori tema!) sarebbe raccomandabile.

Anche perché si rischia di non cogliere il messaggio importante e positivo che dalla nostra ricerca si ricava: la passione degli insegnanti per il loro lavoro, la fiducia nel futuro, la disponibilità a misurarsi senza remore con le sfide del cambiamento, anche quelle più impegnative che implicano la valutazione del loro impegno e della loro professionalità.

Che i docenti italiani esprimano il loro disagio per la disattenzione che da troppo tempo ricevono dalla politica è del tutto comprensibile e non dovrebbe stupire nessuno.

Noi ce ne facciamo doverosamente carico, da sempre, senza tuttavia arroccarci mai su posizioni di pura protesta. Crediamo che l'energia positiva espressa dai docenti, come emerge dalla ricerca SWG, sia una risorsa, preziosa e fondamentale, su cui far leva per una politica di autentico cambiamento della scuola.

Non rendersene conto, trascinati da una sterile vis polemica, impedisce un confronto serio e costruttivo.

Roma, 10 dicembre 2010

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola

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Scrima: Gli insegnanti protagonisti del cambiamento.

Nonostante la crisi, i timori per un futuro che pare smarrito e gli effetti di una politica di riduzione della spesa che ha, nel giudizio quasi unanime di chi lavora nella scuola, impoverito l’attività didattica e l’offerta formativa, gli insegnanti italiani non sono affatto rassegnati.

“Vogliono essere protagonisti del cambiamento, sono orgogliosi del lavoro svolto e non hanno timore di essere valutati per questo”, è quanto dichiara Francesco Scrima, Segretario Generale della CISL Scuola, commentando i risultati della ricerca “Energie per il domani”, condotta dalla SWG e presentata oggi a Roma con un'iniziativa alla quale hanno preso parte Giuseppe De Rita, segretario generale del CENSIS, Pier Luigi Celli, direttore generale della "LUISS-Guido Carli" e Raffaele Bonanni, Segretario Generale della CISL.

“L’indagine ci racconta un impegno quotidiano che è fatto di passione e professionalità. Gli insegnanti sono una risorsa straordinaria che, come conferma l’ultimo rapporto OCSE-PISA, è in grado non solo di far funzionare la scuola anche in queste condizioni difficili, ma di migliorarla dal di dentro. Credono in loro stessi, nel rapporto con i giovani e nel ruolo decisivo che il sistema scolastico può e deve svolgere al servizio di un Paese più forte e competitivo”.

“Ad una politica sempre meno interprete dei bisogni dell’Italia” dice Scrima “gli insegnanti chiedono rispetto per una funzione che ha perso prestigio sociale e adeguati riconoscimenti per la loro professionalità”.

La CISL Scuola rinnova il suo impegno su questi obiettivi e rivendica scelte coraggiose che fino ad oggi sono mancate: si deve investire di più sulla formazione per uscire prima e meglio dalla crisi.

* * *

Da CISL TV ---> Scuola: on line servizio video "Ricerca Cisl Scuola: l'85% degli insegnanti è orgoglioso di salire in cattedra"

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Un Paese migliore, la scuola ci crede. Ricerca SWG per Cisl Scuola.

Lamentano paghe troppo basse, uno scarso riconoscimento sociale e la difficoltà di lavorare con strutture e mezzi inadeguati. Eppure, la maggioranza dei docenti si dice soddisfatta del proprio lavoro e dell’opportunità di rapportarsi ai giovani, sicura delle proprie capacità e pronta ad essere “messa sotto esame”.

Malpagati, preoccupati per il proprio futuro e per quello della Scuola, sottovalutati nel loro ruolo sociale e in attesa di una maggiore meritocrazia, ma anche soddisfatti dell’attività che svolgono e felici di poter dialogare con i giovani, contribuendo al loro percorso di crescita.

Il mondo della Scuola sta vivendo con lo stesso fiato corto che caratterizza il Paese; il suo destino non può prescindere dal contesto e dal clima sociale. Tra crisi economica e sconvolgimenti politici, tra proteste e istanze di cambiamento sempre più urlate dall’opinione pubblica, l’Italia ha bisogno di ricomporre un puzzle sgretolato, i cui tasselli sembrano essere sempre più lontani; necessita di ritrovare orientamenti perduti e nuovi punti di riferimento.

Anche quello della pubblica istruzione è un ambito che deve necessariamente ritrovare senso e prospettiva. Ma come vivono la quotidianità scolastica gli insegnanti? Come si pongono rispetto al presente e che futuro intravedono? Quali sono gli stati d’animo, le attese e le speranze più diffuse?

Per rispondere a queste domande, l’istituto di ricerche SWG ha realizzato uno studio molto articolato per conto di CISL Scuola dal titolo “Energie per il domani. La scuola italiana: valori e consapevolezza a servizio dei giovani e del Paese”.

La crisi economica che attanaglia da tempo l’Italia di certo non ha risparmiato gli insegnanti. Dilaga il senso di precarietà, e il tema delle scarse retribuzioni pesa non poco sul livello di soddisfazione personale. Decisamente affievolito, inoltre, il riconoscimento sociale tradizionalmente legato alla figura professionale del docente. E poi mancano strumentazioni e strutture adeguate per far funzionare al meglio “la macchina scolastica”.

Senza contare che i tagli imposti dalla recente riforma stanno mettendo a repentaglio la qualità dell’offerta formativa e cancellando qualsiasi visione prospettica, soprattutto tra gli insegnanti più giovani.

Eppure i docenti non mollano, anzi testimoniano, più di altre categorie professionali, un forte senso di appartenenza, una fiducia di fondo che - nonostante tutto - non se ne va. L’85% degli intervistati si sente orgoglioso e soddisfatto di stare in cattedra. Forti, consapevoli e sicuri di sé e delle proprie capacità, gli insegnanti non temono i giudizi, anzi auspicano l’introduzione di sistemi di valutazione oggettivi e premianti per chi davvero lo merita.

Gli insegnanti, infine, sono felici di potersi rapportare alle nuove generazioni, di poter stringere un rapporto stretto con quei giovani verso i quali nutrono diverse perplessità. Agli occhi dei docenti, infatti, i ragazzi di oggi appaiono fragili, più che mai disorientati, scomodi e impacciati nel ruolo di futuri protagonisti dello sviluppo del Paese.

Allo stesso tempo, però, la professione di insegnante rappresenta l’occasione per toccare le corde più intime dei giovani, per contribuire in qualche modo alla loro crescita, per far parte del loro percorso di formazione culturale ed umana.

Lo studio ha voluto identificare e misurare, attraverso un insieme di percorsi metodologici di natura qualitativa e quantitativa, nella pienezza delle articolazioni territoriali, di genere e generazionali che lo distinguono, i valori di fondo, gli ideali e le aspirazione che contraddistinguono gli insegnanti, operatori e primi attori del sistema scolastico formativo.

Il profilo emerso è stato confrontato con le evidenze dell’opinione pubblica italiana al fine di definirne i tratti peculiari: quella degli insegnanti appare come un’immagine per certi versi inaspettata che esprime tutte le potenzialità di un gruppo socio-professionale che, incompreso, trattiene energie e con difficoltà riesce a proiettarsi nel domani.

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mercoledì 8 dicembre 2010

La scuola migliora? Il merito è dei docenti

Le rilevazioni dell'OCSE segnalano migliori performance per la scuola italiana e puntualmente scatta la gara ad intestarsene il merito. Se il ministro di oggi lo assegna alle riforme che ha introdotto, la maggioranza di ieri lo rivendica a sé, trattandosi di una rilevazione fatta ad aprile 2009.

Chi ha ragione? Probabilmente nessuno, perché impegni adeguati nei confronti della scuola in realtà non è venuto dai governi del passato né da quello presente.

Tutti avrebbero dovuto e potuto fare di più.

Ancora una volta la qualità del servizio di istruzione deriva dalla serietà e dalla capacità di chi quotidianamente ci lavora e che attende senza averlo ottenuto, un appropriato riconoscimento.

Quest'ultimo è l'obiettivo su cui la CISL Scuola ribadisce il proprio concreto impegno, oggi e con ogni governo.

Roma, 7 dicembre 2010

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola

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venerdì 3 dicembre 2010

Agenda Sindacale

Contrattazione d'Istituto
Novembre
lunedì 29 IC Ardauli - IC Senis - IC S.Lussurgiu - IC Simaxis
martedì 30 Ist. Magistrale - Liceo Classico- IC Ghilarza - IC Oristano 2 - IC Milis

DICEMBRE
mercoledì 1 IC S.Giusta - IC Oristano 4 - ITIS Othoca - IC Oristano 3
giovedì 2 IC Marrubiu - DD Terralba - IC Riola Sardo
venerdì 3 IC Laconi - IC Oristano 1

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mercoledì 1 dicembre 2010

Conciliazione presso le "direzioni provinciali del lavoro". Fase transitoria: prime istruzioni operative

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato la circolare 11/I/0003428/MA002.A001 del 25.11.2010 con la quale è regolata la fase transitoria di applicazione delle nuove disposizioni introdotte dalla legge 183/10 - in vigore dallo scorso 24 novembre - in materia di conciliazione presso le "direzioni provinciali del lavoro" (nuove disposizioni con le quali, in primis, il tentativo obbligatorio di conciliazione, dopo una "presenza" di oltre dieci anni, torna ad essere facoltativo).

La suddetta circolare precisa, tra l'altro, che relativamente ai tentativi di conciliazione già promossi dai pubblici dipendenti - per i quali era prevista la costituzione di appositi collegi costituiti ai sensi dell'art. 65 del decreto legislativo 165/01 - si prospettano le seguenti eventualità:

nel caso di collegio già costituito e operante alla data del 24 novembre, il presidente dovrà comunicare alle "parti" che il collegio medesimo (per effetto dell'abrogazione dell'art. 66 del decreto legislativo 165/01) cessa la propria attività;
se la controversia non risulta ancora portata all'esame del collegio (pur essendo stato già richiesto il tentativo di conciliazione secondo il vecchio rito e i componenti designati o in corso di designazione alla data del 24 novembre) dovrà essere comunicato alle "parti" che non è più possibile applicare la vecchia procedura;
limitatamente alle controversie per le quali sia stato richiesto il tentativo di conciliazione, ma per le quali non sia stata completata alla data del 24 novembre la fase preliminare di costituzione del collegio (perché, ad esempio, mancante la designazione del componente di parte pubblica), sarà necessario informare gli interessati del mutamento della procedura e che, qualora lo si ritenga opportuno, il tentativo sarà svolto con le novellate norme avanti alla commissione provinciale di conciliazione;
le richieste di costituzione del collegio di conciliazione ai sensi degli abrogati artt. 65 e 66 decreto legislativo 165/01, presentate dopo il 24 novembre, dovranno invece essere archiviate, avvertendo i ricorrenti della necessità - ove intendessero avvalersi della nuova procedura facoltativa di conciliazione - di presentare la domanda seguendo il nuovo rito, definito dall'art. 410 del codice di procedura civile (articolo anch'esso modificato dalla recente legge 183).
* * *

Un'ulteriore precisazione in materia.

In riferimento alle richieste di tentativo di conciliazione presentate presso gli Uffici Scolastici Provinciali (tentativi che l'articolo 412-ter del codice di procedura civile consente di svolgere «presso le sedi e con le modalità previste dai contratti collettivi sottoscritti dalle associazioni sindacali maggiormente rappresentative»), si ritiene che per esse possano continuare a trovare applicazione - sia pure con la nuova natura facoltativa - le procedure regolamentate dagli artt. 135 e seguenti del CCNL 29.11.2007.

In conseguenza, potranno essere svolti, con l'accordo delle "parti", i tentativi di conciliazione già richiesti, così come potranno continuare ad essere proposti nuovi "tentativi" (ferma restando, per questi ultimi - stante il nuovo carattere facoltativo della procedura - la necessità di accettazione da parte dell'amministrazione interpellata).

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Fondo Scuola Espero - Con il nuovo Accordo su "tfr e previdenza complementare" si può aderire entro il 31.12.2015

Nella mattinata odierna, ARAN ed Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto l'Accordo Nazionale Quadro su "trattamento di fine rapporto e previdenza complementare" con il quale è differita la data entro la quale tutto il personale scolastico può esercitare l'opzione di aderire ad "Espero". Il termine del prossimo 31 dicembre (stabilito dall'Accordo 2.3.2006), infatti, è prorogato al 31.12.2015.

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