Crisi.Bonanni: "In piazza anche a Natale contro una manovra che alimenta la recessione"
"Se i partiti sono andati in quarantena il sindacato non fara' altrettanto, anzi sara' ancora piu' vigile, perche' purtroppo siamo rimasti l'unica realta' che ha in campo proposte e proteste. E questo ci dispiace davvero perche' una democrazia vive di proposte e controproposte.Per me lo sciopero e' sempre un'arma estrema, come diceva Papa Wojtyla, che amava molto il sindacato". Cosi' il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, a margine dell'attivo regionale del sindacato, all'Addaura Hotel, a Palermo, in merito alla manovra. "Lo sciopero noi lo abbiamo fatto solamente perche' il governo non ha voluto incontrarci e questo non era mai successo da parte di nessun esecutivo dell'ultimo quindicennio - ha proseguito -. Ecco perche' la Cisl ha reagito piu' degli altri. È stato come negare l'esistenza del confronto, della democrazia e della responsabilita', che si esercita decidendo". Per Bonanni "la coesione si ottiene solo se la gente e' dentro i processi e si sente considerata e rispettata. Questa volta per fretta e per non volonta' di toccare i ceti piu' abbienti si e' messa in discussione la coesione sociale. Non c'e' stata giustizia nella manovra.Ci vorra' un'altra manovra per correggere quella attuale. Questa e' la realta', il resto sono chiacchiere che si fanno in queste ore. Ieri il presidente della Repubblica - ha proseguito il leader sindacale - ha detto che anche i ceti meno abbienti devono fare i sacrifici, io direi anche i ceti medio-alti ed alti devono farli perche' i sacrifici li stanno facendo solamente i lavoratori e i pensionati". Rispondendo alla domanda se e cosa la Cisl è pronta a trattare sul mercato del lavoro Bonanni ha detto che la Cisl è pronta a trattare su tutto ma a condizione che ci siano negoziato e confronto. ''A proposito dei giovani a Monti dico che la cosa più opportuna da fare per le nuove generazioni è la previdenza integrativa obbligatoria. Cosi' oltre alla stampella pubblica avranno quella privata". "Chiediamo anche di dimezzare le tasse per i soldi che vanno nei fondi integrativi. Senza queste misure si finira' per favorire le banche'', ha spiegato Bonanni, riferendosi alle dichiarazioni del presidente del Consiglio, che ieri ha ricordato che l'equita' e' anche tra le generazioni e che le riforme strutturali delle pensioni vanno in questa direzione.Commentando poi l'annuncio della Fincantieri di avviare, a partire dal primo gennaio 2012, la cassa integrazione straordinaria a rotazione per 475 operai del sito di Palermo e esuberi per 175 persone alla fine del prossimo biennio.Bonanni ha detto che"Se il Cantiere navale di Palermo, come quello di Genova e quello di Castellammare, non dovessero prendere atto di una concorrenza spietata di coreani e cinesi, riallestendo produzioni competitive e innovative, e' chiaro che permarra' questa situazione di crisi. Il problema e' muoversi - ha aggiunto -, invece di commentare i disastri determinati da una situazione statica". Riguardo alla situazione locale Bonanni si è soffermato sulla vicenda di Termini Imerese "Per fortuna su Termini Imerese abbiamo trovato una soluzione che permette di mantenere quel sito. Questa vicenda, pero', deve essere di insegnamento, perche' bisogna pensare in tempo a quello che succedera' per l'economia e l'occupazione siciliana.Da molti anni si sapeva che un impianto come quello non poteva funzionare montando pezzi che si facevano altrove - ha aggiunto - Credo che sia la metafora di tutto cio' che succede in questa regione, che puo' essere la California d'Europa o l'ultima ruota del carro".
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