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CISL SCUOLA ORISTANO

Segretaria Generale: ELENA AROFFU ***Segretari: BERNARDO CASU, BARBARA RASPA. -SEDE: 09170 ORISTANO P.za Roma Gall. Porcella 4 -tel. 0783.70674 /71003 Fax 71907 e-mail: CislScuola.Oristano@cisl.it - Orari di apertura: vedi link "CONTATTACI" in questa pagina* Per iscriverti:RSU CISL della SCUOLA o Sede Provinciale * Alle Elezioni ENAM hanno votato CISL SCUOLA: 3 insegnanti su 4, il 75,5%. - Webmaster: PINO CIULU

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lunedì 28 febbraio 2011

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Incontro sul Dimensionamento Rete Scolastica della Sardegna Assessore Regionale della Pubblica Istruzione, CGIL CISL UIL Confederali e di Categoria

A seguito della nostra richiesta, si è tenuto , venerdì 25 febbraio 2011, l’incontro con l’Assessore Regionale della Pubblica Istruzione sul Piano regionale di Dimensionamento della
Rete Scolastica in Sardegna.
L’Assessore ha finalmente incontrato i sindacati regionali confederali e di categoria. Nonostante infatti l’emanazione a dicembre scorso delle Linee Guida regionali sul dimensionamento non era avvenuto ad oggi alcun confronto.
L’Assessore ha presentato la sua proposta di Piano regionale come adempimento di un percorso biennale di rivisitazione generale della scuola sarda. Ha dato conto della interlocuzione con il Ministero, dalla quale avrebbe sortito la garanzia del mantenimento dello status quo degli
organici.
Ha quindi presentato nelle grandezze complessive la sua proposta di Piano di dimensionamento che comporterebbe 25 accorpamenti, 4 istituzioni, la riduzione di 15 delle 64 pluriclassi esistenti, la chiusura di 34 scuole (P.E.S.). Ciò comporterebbe la modifica delle proposte di Piano Provinciale presentate alla Regione, delle quali è difficile non sostenere la legittimità rispetto alle richieste del Territorio.
Da parte nostra abbiamo sostenuto l’estremo ritardo con cui si sta procedendo che mette a rischio le operazioni di mobilità, sugli organici, sulle iscrizioni. Abbiamo anche sostenuto l’inaccettabilità di ulteriori tagli al sistema scolastico, sul versante degli organici, del funzionamento
delle Autonomie e delle scuole.
Ci siamo anche riservati di analizzare compiutamente le proposte di dimensionamento e di fornire un nostro puntale contributo.
L’assessore ha convenuto con le nostre riflessioni sulla salvaguardia del sistema scolastico, dei diritti del precariato e del diritto all’istruzione in scuole di qualità, ritenendo possibile un
ripensamento in ordine ai tempi e ai contenuti della proposta presentata, con nuovi incontri a breve per vagliare proposte migliorative.
Giudichiamo positivamente questa disponibilità al confronto finalizzata a modifiche migliorative del Piano, con l’impegno di dar conto dei relativi risultati

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Si faccia di più per la scuola e si rispettino gli insegnanti

Per la scuola si sta facendo molto meno di quanto si dovrebbe. Ne sia consapevole chi presiede il Governo, senza lanciare accuse generiche e strumentali agli insegnanti, a cui si continua a chiedere tanto e a dare troppo poco. Abbia rispetto per chi tiene in piedi con competenza e dedizione, tra mille difficoltà, un servizio fondamentale come quello che la scuola pubblica rende al Paese.

Alla scuola e agli insegnanti tutti continuano a delegare tutto: non c’è argomento sul quale, all’occorrenza, non gli si attribuiscano responsabilità e colpe. Questa volta l’accusa ai docenti è di “inculcare” valori che sarebbero difformi da quanto richiesto dalle famiglie.

Ci chiediamo a quali modelli valoriali si faccia riferimento, visti quelli che quotidianamente la società, a vario titolo, propone ai nostri ragazzi nel loro tempo extrascolastico.

La stragrande maggioranza degli insegnanti offre ogni giorno a milioni di studenti, con competenza e dedizione, un impegno che meriterebbe ben altro riconoscimento.

E’ grazie a loro se la scuola continua ad essere, in un paese fortemente percorso da egoismi e faziosità, luogo che promuove responsabilità, ascolto reciproco, integrazione.

Chi ha compiti di governo, li sostenga col suo apprezzamento e soprattutto con scelte di politica scolastica che facciano dell’istruzione e della formazione, come accade in atri paesi, un settore prioritario di investimento.
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola

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venerdì 25 febbraio 2011

"Tutto Mobilità", a.s. 11/12: CCNI; OM 16; nota 1570; scadenzario; modulistica - Istanze On Line (docenti primaria e secondaria)

Mobilità del personale docente, educativo ed ATA

Termine ultimo presentazione domande:

lunedì 21 marzo 2011
Leggi tutto il testo della notizia e la documentazione allegata e citata, sul sito della CISL SCUOLA Nazionale il cui link trovi anche sulla colonna destra della pagina.

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giovedì 24 febbraio 2011

Disattivazione delle caselle di posta "@istruzione.it" non utilizzate.

Il MIUR - attraverso uno specifico messaggio inviato sulla casella di posta istituzionale generalmente "nome.cognome@istruzione.it") - comunica che il prossimo 28 febbraio procederà a disattivare le caselle che risultano non utilizzate dal 1° aprile 2010.

Il servizio istituzionale di posta elettronica - è detto nel messaggio - è gratuito per gli utenti, ma è un costo per l'Amministrazione, che, pertanto, cesserà di erogarlo a chi si dimostra non interessato ad avvalersene.

L'Amministrazione precisa che NON saranno disattivate le caselle di posta su cui è impostato l'inoltro automatico verso un'altra casella e quelle associate ad utenti registrati sull'applicazione "Istanze On Line".

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mercoledì 23 febbraio 2011

Il CCNI sulla mobilità sottoscritto definitivamente. La scadenza delle domande al 21 marzo.

Il CCNI sulla mobilità 2011/2012 è stato sottoscritto definitivamente.
Siamo in attesa del testo dell'ordinanza, degli allegati relativi, e della nota di trasmissione che sono attualmente alla firma del Ministro.
Ovviamente le funzioni POLIS saranno aperte solo dopo l'emanazione delle stesse.
Confermiamo, comunque, il termine del 21 marzo per la presentazione delle domande.

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lunedì 21 febbraio 2011

Personale ATA.Concorsi per titoli ed esami "24 mesi". Scadenza domande 23 marzo.

E' stato pubblicato il bando dei concorsi per soli titoli per l'accesso ai ruoli provinciali del personale ATA area A e B ( concorso "24 mesi").
Per poter concorrere è necessario aver prestato 24 mesi di servizio nelle qualifiche del personale ATA.
Le domande dovranno essere presentate entro il 23 marzo

In Sindacato, come sempre, la modulistica necessaria e la consulenza relativa.

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sabato 19 febbraio 2011

Oggi su LA NUOVA SARDEGNA. La CISL SCUOLA sul piano di razionalizzazione provinciale.


(clikka sul ritaglio per ingrandirlo)

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giovedì 17 febbraio 2011

SU PENSIONI E SCATTI UN FALSO CLAMOROSO

Chi ha detto che gli insegnanti saranno costretti a stare due anni in più per avere gli scatti, e che questo affermerebbe la nota MIUR 657 del 27 gennaio scorso, ha detto un’enorme sciocchezza, che sembra fatta apposta per alimentare una squallida e del tutto ingiustificata “corsa al ricorso”.

Le cose stanno in realtà così:

da due anni è in vigore una norma di legge (art. 72 della legge 133/08) che obbliga ad andare i pensione chi raggiunge 40 anni di contributi, anche se l’interessato non lo vorrebbe.
si tratta di una cessazione imposta dall’Amministrazione, che provoca un danno rilevante per chi, raggiunti i 40 anni di contributi, vorrebbe rimanere in servizio fino alla maturazione di un imminente scatto di anzianità, che ovviamente non avrebbe se cessasse dal servizio (con danno sull’entità della pensione e della buonuscita)
proprio per questo abbiamo chiesto ed ottenuto, già lo scorso anno, che fosse consentito di rimanere in servizio anche oltre il 40° anno di contribuzione a chi ne abbia fatto richiesta, perché interessato a raggiungere il successivo scatto;
la nota 657 del MIUR, così platealmente travisata, è ancora una volta una norma di garanzia per il lavoratore, che si è resa necessaria proprio a seguito del blocco degli scatti. Siccome si tratta di un blocco che stiamo gradatamente recuperando, occorreva evitare che perdesse il diritto alla deroga chi non potrebbe oggi dimostrare l’imminenza della maturazione di uno scatto di stipendio. La nota, invece, assumendo come premessa la ragionevole previsione di un recupero degli scatti di anzianità, consente, a chi lo richiede, di ottenere una deroga che sarebbe stata altrimenti negata. Per quanto appena detto, è chiaro che quest’ultima nota del MIUR, da noi fortemente sollecitata, non solo risolve un problema a molte persone, ma conferma che le intese che dovranno consentire il graduale recupero degli scatti di anzianità funzionano, tanto che la stessa Amministrazione ne tiene conto nel dettare le sue disposizioni.

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PASSA AL SENATO IL "MILLEPROROGHE": SI PROFILA IL RINVIO AL 2012 PER LE GRADUATORIE

Il testo del maxiemendamento su cui il Governo ha ottenuto la fiducia al Senato recepisce, tra l’altro, l’emendamento già approvato in Commissione Bilancio con cui si dispone la proroga fino al 31 agosto 2012 della validità delle attuali graduatorie ad esaurimento. Sono fatti salvi gli adempimenti che dovranno essere adottati in ottemperanza alla sentenza n. 41 della Corte Costituzionale.

La motivazione della proroga viene indicata con la necessità di attendere “la definizione della nuova disciplina legislativa del reclutamento”, ma è evidente che su di essa incidono anche le difficoltà ad individuare in modo chiaro le modalità con cui dar corso ai richiamati adempimenti attuativi della sentenza, questione di cui le organizzazioni sindacali hanno avuto modo di discutere nell’incontro del 15 febbraio, al MIUR. Alla proroga di un anno della validità delle graduatorie provinciali si accompagna però, con effetto previsto già dal prossimo anno scolastico, il vincolo per cui l’inserimento nella prima fascia delle graduatorie d’istituto potrà avvenire solo per scuole appartenenti alla stessa provincia scelta per la graduatoria ad esaurimento.

E’ evidente che si tratta di una disposizione che punta a bilanciare, con un elemento di freno, l’incentivo a muoversi fra i diversi ambiti territoriali derivante dalla ritrovata opportunità di inserirsi a pettine.

Viene comunque meno un’opportunità che da anni, per una precisa richiesta sindacale, era data ai precari: la scelta del Legislatore, dunque, non può essere condivisa dalla CISL Scuola.

Il testo del decreto "milleproroghe", dopo l’approvazione del Senato, passa ora alla Camera per la definitiva conversione in legge, per la quale è fissato il termine al 27 febbraio.

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ESTERO NEWS 3/2011 - 1) Contingente triennale; 2) Coefficienti di sede; 3) Prove di accertamento e graduatorie permanenti

Nel corso dell'incontro svoltosi il 15 febbraio, al MAE, l'Amministrazione ha presentato l'ipotesi di contingente triennale (anni scolastici 2011/12, 2012/13 e 2013/14). Il giudizio da parte della CISL Scuola e delle altre organizzazioni sindacali è negativo: nonostante l'assenza di tagli nella legge di stabilità è prevista la diminuzione del personale della scuola in servizio presso le sedi estere (da 1053 a 1043 unità).

I sindacati, pertanto, prima di entrare nel merito della proposta, hanno chiesto di riconsiderare l'ipotesi di contingente almeno con la conferma dell'attuale composizione numerica.

I dirigenti MAE, considerata la complessiva indisponibilità delle organizzazioni sindacali, si è riservata di presentare un'ulteriore proposta in occasione del prossimo incontro, calendarizzato per mercoledì prossimo, 23 febbraio.

* * *

Dal 1°.1.2011 al personale della scuola in servizio all'estero sono attribuiti i coefficienti di sede così come previsti dal Decreto Interministeriale MAE-MEF del 22.12.2010.

* * *

Nel corso dell'incontro l'Amministrazione ha annunciato l'intenzione di emanare entro il 2011 il bando concernente le prove di accertamento linguistico, propedeutiche alla riformulazione e all'aggiornamento delle graduatorie permanenti, in modo tale da procedere per le destinazioni all'estero relative all'a.s. 2012/13 con i nuovi elenchi.

E' ipotizzabile, secondo la specifica proposta della CISL Scuola, il seguente calendario:

entro giugno 2011 - emanazione del bando
autunno 2011 - effettuazione prove di selezione
primi mesi 2012 - riformulazione e aggiornamento delle graduatorie permanenti
entro giugno 2012 - pubblicazione delle graduatorie definitive

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mercoledì 16 febbraio 2011

PRECARI E GRADUATORIE: NON BASTANO FACILI SLOGAN

Dall’incontro del 15 febbraio al MIUR, che avevamo sollecitato per un esame della situazione determinatasi a seguito della sentenza 41/2011 della Corte Costituzionale, si è avuto conferma di quanto sia complessa una situazione per la quale la stessa Amministrazione ritiene necessari ulteriori approfondimenti, anche nell’attesa che si completi - con pronunce di merito - il contenzioso che era stato di fatto sospeso dall’approvazione della norma ora dichiarata illegittima (comma 4-ter dell’art. 1 della legge 167/09).

La discussione ha messo a fuoco le diverse problematiche, distinguendo due ordini di questioni:

effetti della sentenza in ordine alle operazioni effettuate nel biennio 2009/10-2010/11, alla luce dell’intervenuta dichiarazione di illegittimità che investe le modalità con cui sono state compilate le graduatorie per il biennio considerato;
gestione di una eventuale proroga di validità delle attuali graduatorie, così come ipotizzato in emendamenti all’esame delle Camere nel percorso di conversione in legge del decreto mlleproroghe.
Sul primo punto l’Amministrazione, rimarcando più volte il carattere interlocutorio dell’incontro per la necessità degli ulteriori approfondimenti cui si accennava in apertura, si è detta dell’avviso che l’intervenuta dichiarazione di illegittimità delle disposizioni con cui furono aggiornate le graduatorie nel 2009 non pregiudichi la validità degli atti costituiti in via definitiva per effetto delle disposizioni stesse: ciò farebbe salva, in altre parole, la situazione di tutti coloro che nel biennio sono stati beneficiari di contratti a tempo indeterminato per effetto dello scorrimento delle graduatorie.

Avendo indicato da subito la necessità che fossero pienamente salvaguardate le assunzioni intervenute nel biennio, non possiamo che condividere tale orientamento dell’Amministrazione. Ovviamente si pone nello stesso tempo l’obbligo di ripristinare i diritti di coloro che, per effetto delle disposizioni dichiarate illegittime, le abbiano a suo tempo impugnate.

Sul secondo punto, l’Amministrazione ha espresso l’avviso di doversi comunque uniformare, anche nel caso di un eventuale “congelamento” delle graduatorie per un anno, agli orientamenti contenuti nelle motivazioni della sentenza (diritto a trasferirsi di provincia, mantenimento del punteggio).

Il quadro normativo ripristinato fa sì che non sia ipotizzabile, per ciascun aspirante, l’inserimento in più di una provincia, fermo restando che questo dovrà avvenire “a pettine”. Si pone dunque il problema di come disciplinare il passaggio al nuovo assetto, nel quale non sarebbero più previste graduatorie aggiuntive.

La CISL Scuola ha ribadito la necessità di individuare soluzioni che assicurino, nel doveroso rispetto di quanto dispone la sentenza 41/2011, l’altrettanto doverosa attenzione per tutti gli interessi che meritano di essere presi in considerazione assumendo come obiettivo la riduzione dei conflitti interni alla realtà del precariato, prevenendo per quanto possibile le ragioni di contenzioso.

E’ del tutto evidente che ai precari occorra offrire anzitutto prospettive di stabilizzazione con una diversa politica degli organici e delle assunzioni, nella consapevolezza, tuttavia, che le dimensioni del problema (230.000 aspiranti inclusi, più la massa almeno altrettanto consistente dei precari non abilitati) sono tali da non poter essere risolte a colpi di facili slogan.

Come ribadito anche da tutte le altre sigle sindacali, è urgente definire in via generale la questione reclutamento, specie dopo l’entrata in vigore del Regolamento sui percorsi di studio per la docenza. Su quest’ultimo punto la CISL Scuola ha chiesto formalmente la convocazione urgente di un tavolo di confronto, in particolare per discutere i nodi più delicati della fase transitoria e soprattutto quelli legati all’avvio dei nuovi percorsi abilitanti (TFA).

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Piano provinciale di razionalizzazione della rete scolastica

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martedì 15 febbraio 2011

Inpdap. Vacanze di studio. Soggiorni in Italia e all'estero.

L'INPDAP ha bandito il concorso per vacanze di studio. Le domande scadono il 7 MARZO 2011. I posti disponibili sono complessivamente 33 mila divisi tra vacanze in Italia e vacanze all’estero, ulteriormente distinti, al loro interno, per fasce d’età. Possono partecipare i figli di dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione di età compresa fra i 7 e i 17 anni. Per i ragazzi diversamente abili il limite di età sale a 19 anni. Quest’anno la domanda si presenta on line, consentendo di evitare attese presso le sedi provinciali Inpdap.

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lunedì 14 febbraio 2011

Quando gli insulti sostituiscono le argomentazioni

Una caduta verticale di stile, indegna della sua stessa tradizione di grande sindacato: questo si coglie in una brutta nota diffusa sul sito della Flc CGIL a commento dell’intesa del 4 febbraio. Evidentemente a corto di argomentazioni plausibili, ci si scaglia contro la CISL e la UIL con insolita veemenza, rasentando talvolta l’insulto.

E’ un fatto grave, inaudito, del quale siamo costretti a prendere atto: la nostra dignità, il nostro stile, la tensione unitaria che ci muove anche in momenti di così marcata differenza di strategie e di comportamenti ci impediscono di rispondere con gli stessi toni. Ci limitiamo pertanto a ribattere, in modo puntuale, al lungo elenco di falsità con le quali si vogliono nascondere, gettando discredito sull’azione sindacale che li ha resi possibili, i risultati derivanti dall’intesa di palazzo Chigi.

E’ falso che CISL e UIL abbiano voluto estromettere la CGIL da quell’intesa, mentre è vero esattamente il contrario. Pur essendo infatti in discussione le modalità per rendere esigibile un accordo – quello sul modello contrattuale – di cui la CGIL non è stata firmataria, nessuno le avrebbe impedito di dare il proprio contributo alla definizione dell’intesa, né di sottoscriverla, se non fosse stata la CGIL stessa a dichiararsi indisponibile a discuterne, abbandonando platealmente la riunione a cui era stata chiamata a partecipare.

Del tutto infondata e pretestuosa l’accusa a CISL e UIL di aver voluto “soccorrere un governo scosso dalla questione morale”. Sorvolando sulla penosa insinuazione con cui ci si vorrebbe tacciare di insensibilità etica, ci chiediamo quale sforzo di fantasia abbia richiesto la formulazione di un’accusa così manifestamente illogica, contraddetta anche da autorevoli osservatori di parte non sospetta (si veda la lettura che dell’intesa ha fatto, con qualche ironia, il sen. Pietro Ichino).

La Flc CGIL sa bene quale sia il livello di tensione e di disagio che si sta da mesi vivendo nelle scuole, in assenza di regole certe sulle procedure negoziali e con la “minaccia” ricorrente di dare immediata attuazione alle procedure premiali previste dal decreto legislativo 150/09. Così come conosce i rischi derivanti dall’incertezza nell'esercizio delle prerogative negoziali in una fase di moratoria dei contratti, nella quale siamo stati costretti più volte a percorrere la via giudiziaria per sostenere il principio di una loro ultrattività.

L’apertura di un tavolo negoziale all’ARAN sulle relazioni sindacali e l’esclusione delle attuali risorse retributive (ivi compreso il fondo di istituto) da ogni utilizzo attraverso procedure di “premialità” (le tre fasce) costituiscono pertanto risultati non solo importanti, ma fortemente attesi dai lavoratori della scuola: si fa chiarezza sulle modalità di retribuzione, si riaprono spazi per l’azione negoziale del sindacato. Esattamente il contrario di quanto afferma la nota della Flc CGIL.

Sfacciatamente pretestuosa – e ancora una volta falsa – appare inoltre l'accusa rivolta all'intesa di non affrontare “le vere emergenze: precariato, blocco dei contratti e contrattazione integrativa, scatti di anzianità ed elezioni RSU”.

Pretestuoso il richiamo a temi certo importanti, ma che esulavano completamente dall’oggetto del confronto: così è per il precariato, questione che merita un’attenzione seria e non di essere usata in modo così clamorosamente strumentale. Ci sorprende a questo punto che non sia stata denunciata, oltre a questa, l’assenza di ogni riferimento alla tutela dell’ambiente, all’emergenza clima, all’emergenza criminalità, ecc. ecc.

Pretestuosa la denuncia delle incertezze circa le risorse per gli scatti di anzianità nei prossimi due anni, ovviamente nascondendo che l’intesa fa invece esplicito riferimento al decreto interministeriale n. 3/11 e alle prospettive che lo stesso assicura per gli anni successivi al 2010, nel frattempo già recuperato nella sua piena validità. Ancora una volta la Flc CGIL si mostra più interessata a seminare preoccupazioni che a rivendicare, con noi, il mantenimento degli impegni assunti dal Governo in materia di scatti, dando sempre più l’impressione di augurarsi che tali impegni siano disattesi, all’insegna del “tanto peggio, tanto meglio”.

Altrettanto pretestuosa e strumentale la denuncia di una “emergenza democratica” sulle elezioni RSU, che dimostra in modo palese come l’interesse della Flc CGIL sia puntato più sulla gestione del momento elettorale che sulla piena agibilità della contrattazione d’istituto. La nostra azione, in questi mesi e anche con questa intesa, ha sempre posto al centro l’obiettivo di salvaguardare materie e prerogative della contrattazione, ivi compresa quella d’istituto, come condizioni indispensabili per l’esercizio del nostro ruolo di soggetto negoziale, e non ripiegato su logiche di puro antagonismo. Quanto al voto, la Flc CGIL sa bene che ad esso si ricorre – come vi si è fatto ricorso in questi mesi rinnovando moltissime RSU – ogni qual volta ve ne sia necessità: non accettiamo da nessuno, e tanto meno dalla Flc CGIL, lezioni di democrazia.

In una situazione in cui aumenta l’inflazione e il prelievo fiscale, evitare che sia data applicazione in modo indiscriminato e non contrattato alla legge Brunetta potrà anche non essere, per la Flc CGIL, una priorità: per noi lo è, in quanto significa invece tutelare concretamente i lavoratori, salvaguardando le loro retribuzioni in un contesto di forte criticità.

L’ipotetico “lancio del salvagente” al ministro Brunetta è solo una fantasia di chi si affanna a coprire l’assenza di plausibili ragioni per opporsi ad un’intesa che ha evidentemente un grave torto, quello di oscurare il protagonismo di chi si sente e si crede l’ombelico del mondo sindacale.

Stia tranquilla (pur agitandosi) la Flc CGIL: non siamo lanciatori di salvagente e sta a cuore anche a noi “la tutela dei lavoratori e delle loro condizioni di lavoro”. Anzi, a noi sta a cuore soprattutto questo. Sembra piuttosto la Flc CGIL a darsi, oggi, un’altra priorità, tutta politica, rispetto alla quale passano in secondo piano i contenuti di qualsiasi accordo.

Siamo allora noi a rivolgerle una domanda, che sempre più affiora anche nel campo di chi vorrebbe proporsi come alternativa di governo: ma è proprio sicura che la sua rinuncia a contrattare, pur di “contrapporsi”, contribuisca davvero a rendere più forte l’opposizione e più rosee le sue prospettive?

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SULLE GRADUATORIE NIENTE RISSE

E’ Fioroni l’inventore delle code nelle graduatorie dei precari. Prima ancora, e ancor di più, era un convinto "codista" Berlinguer. Solo chi non ricorda – o non conosce – la storia del precariato scolastico può dare la colpa (se di colpa si tratta) ad altri. E infatti parte dalla finanziaria di Prodi del 2007, e dalla scelta di Fioroni di rendere "ad esaurimento" le graduatorie permanenti, il contenzioso che arriva fino alla recente sentenza della Consulta.

Le code di Fioroni (preannunciate nel 2007 e poi attuate dalla Gelmini nel 2009) non nascono da pulsioni antimeridionaliste, come si favoleggia, ma da un tentativo serio, condivisibile e infatti largamente condiviso (salvo le amnesie interessate di qualcuno) di comporre due interessi diversi: quello di muoversi da una provincia all’altra, quello di non vedersi continuamente "scavalcato" nelle proprie posizioni e nelle proprie attese. E' noto a tutti, peraltro, che nelle graduatorie del nord sono iscritti, da sempre, moltissimi precari originari del sud.

La natura di queste graduatorie, che sono concorsuali ma sono anche orientate a stabilizzare progressivamente il lavoro precario, ha sempre richiesto decisioni difficili per chi voglia trovare giusti equilibri fra interessi confliggenti e non solo tutelarne uno a discapito degli altri.

La pronuncia della Consulta deve ovviamente trovare applicazione: il come non è facile da immaginare, a causa di un dispositivo che azzera totalmente, e non solo in parte, la norma di legge contestata, determinando un quadro giuridico molto complesso.

Per questo un rinvio dell’aggiornamento, che ci risulta sia stato chiesto anche con emendamenti dell'opposizione, non appare privo di motivazioni plausibili.

Francesco Scrima, segretario generale CISL Scuola

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L'UNITA' D'ITALIA MERITA UNA VERA FESTA

Sta diventando difficile, in questo Paese, esprimere un punto di vista senza correre il rischio di finire arruolati in una delle opposte tifoserie che si fronteggiano, nelle sedi più svariate, a colpi di reciproche scomuniche, con toni e modi al cui confronto i moti risorgimentali assomigliano a pacati e sommessi scambi di pareri.

Ma veniamo al dunque: che fare il 17 marzo? Per noi la risposta è semplice, si tratta di una festa, di una festa di grande significato e valore e come tale deve essere celebrata dal Paese e dalla scuola.

Riesce davvero difficile immaginare come si possa vivere come festiva una giornata segnata dai consueti impegni lavorativi o di studio.

Il fatto poi che quest'anno cadano di domenica diverse festività normalmente infrasettimanali dovrebbe rendere ancor meno problematica la decisione di riservare alla celebrazione del 150° anniversario dell'unità d'Italia il giusto rilievo che la sospensione delle attività ordinarie può conferire.

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola

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OTTIENE RISULTATI SOLO CHI CONTRATTA

Dal "link", l'articolo di Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola, pubblicato sul numero di martedì 8 febbraio di "Italia Oggi". L'articolo analizza il contesto e i contenuti dell'Intesa siglata il 4 febbraio 2011 a Palazzo Chigi tra Governo ed Organizzazioni Sindacali.

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Contrattazione d'istituto, pienamente in vigore le norme del CCNL.

Il MIUR - con la nota n. AOODGPER. 1042 dell’8.2.2011 - interviene ancora una volta sulle materie oggetto della contrattazione d'istituto, confermando in modo esplicito che sono applicabili le norme contrattuali di cui all'art. 6 del vigente CCNL, come sempre sostenuto dalla CISL Scuola.

Si tratta dell'articolo contrattuale che individua le materie di competenza della contrattazione d'istituto, argomento oggetto di diffuso contenzioso fin dalle prime battute dell'anno scolastico in corso.

Quello odierno del MIUR, puntuale e chiaro, è un intervento fortemente sollecitato dalla CISL Scuola e reso possibile nel quadro delineato con l'Intesa del 4 febbraio, che riapre spazi di confronto in sede negoziale su materie controverse quali sono, da mesi, le relazioni sindacali.

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GRADUATORIE AD ESAURIMENTO, NO AD UNA "GUERRA TRA POVERI"

La decisione della Corte Costituzionale - n. 41, decisa il 7.2.2011 e depositata in Cancelleria in data odierna - dichiarando illegittima "in toto" la norma che disciplinava le modalità di compilazione delle graduatorie ad esaurimento (comma 4-ter dell'art. 1 del decreto-legge 134/09), determina una situazione assai complessa da definire sul piano giuridico.

Diventa ora problematico individuare quali dovranno essere i comportamenti dell'Amministrazione, che in teoria dovrebbe dar corso - a breve - ad un aggiornamento delle graduatorie con modalità che, però, la sentenza odierna della Corte rende non più esistenti.

E' dunque un contesto nel quale appare quanto meno azzardato il trionfalismo di chi, vivendo di ricorsi che mettono i precari gli uni contro gli altri, alimenta le attese di coloro ai quali assicura con disinvoltura un'imminente nomina in ruolo.

Con tempestività forse eccessiva, non manca di cantare vittoria anche chi vede dichiarare illegittima una norma di legge, dimenticando di averla egli stesso, a suo tempo, voluta e votata.

Sulle questioni che toccano la vita e le attese dei precari invitiamo tutti a maggior serietà e prudenza: la CISL Scuola per parte sua continuerà ad improntare i suoi comportamenti alla massima responsabilità.

Nel frattempo chiede che l'Amministrazione, anziché avventurarsi in estemporanee e non meditate dichiarazioni, si attivi con urgenza per un approfondito esame del contesto giuridico determinato dalla sentenza, del quale si dovrà necessariamente tenere conto nell'adozione di ogni ulteriore provvedimento in materia.

La CISL Scuola è comunque impegnata ad evitare che possano essere messe in discussione le situazioni ormai consolidate per effetto delle operazioni di assunzione fin qui effettuate.

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lunedì 7 febbraio 2011

Personale ATA. Concorsi per titoli "24 mesi" (profili area A e B), a.s. 2010/11 - I modelli di domanda

Il MIUR - dopo l'avvio delle procedure - ha pubblicato sul proprio sito internet (attraverso la nota 893 del 3.2.2011) i modelli di domanda concernenti il concorso per soli titoli per l'accesso ai ruoli provinciali dei profili professionali dell'area A e B del personale ATA.

In particolare:

il "modello B1" - domanda di inserimento per l'a.s. 2010/11
il "modello B2" - domanda di aggiornamento per l'a.s. 2010/11
il "modello F" - rinuncia attribuzione contratti a tempo determinato per l'a.s. 2011/12
il "modello H" - domanda di attribuzione della priorità nella scelta della sede per l'a.s. 2011/12
Per quanto riguarda il "modello G" (indicazione delle istituzioni scolastiche in cui si richiede l'inclusione in graduatorie d'istituto di 1ª fascia per l'a.s. 2011/12) esso dovrà essere presentato tramite le "istanze on line". La suddetta nota 893 ricorda, in proposito, che gli interessati non dovranno inviare il "modello cartaceo in formato pdf" prodotto dall'applicazione: l'Ufficio territoriale destinatario, infatti, lo riceverà automaticamente al momento dell'inoltro.

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Avviamento alla pratica sportiva: assegnazione delle risorse per i progetti

Il MIUR (Direzione del Bilancio) - con la nota 402 del 1°.2.2011 - comunica che procederà all'assegnazione delle risorse a copertura delle specifiche attività programmate dalle scuole per l'a.s. 2010/11: la disponibilità complessiva, al netto della quota per i coordinatori provinciali (€ 648.000), è pari ad € 61.692.722,50.

L'intesa del 19.10.2010 tra Amministrazione ed Organizzazioni Sindacali (allegata alla nota 402) ha stabilito che le economie verificatesi nell'a.s. 2009/10 debbano essere destinate alle scuole senza docenti di educazione fisica in organico di diritto, ampliando di fatto l'opportunità di programmare tale attività a tutte le scuole medie e superiori.

L'attività programmata per l'anno scolastico in corso, rilevata con la precedente nota della Direzione del Bilancio dell'8.11.2010 (allegata anch'essa alla nota 402), ammonta ad € 61.087.405,18 pari al 99% circa della disponibilità: tutte le attività programmate, pertanto, trovano copertura finanziaria.

L'importo residuo di € 605.317,32 sarà oggetto di successiva intesa.

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DALL'INTESA IMPORTANTI RISULTATI

L'Intesa per un accordo quadro sulle relazioni sindacali, raggiunta a Palazzo Chigi, è particolarmente importante per la scuola e per l'azione che da mesi ci vede impegnati a salvaguardare ruolo e prerogative del sindacato soprattutto a livello di contrattazione d'istituto. (scarica il ---> manifesto CISL Scuola)

E' un'Intesa per la quale abbiamo lavorato fortemente, insieme alla CISL, convinti che fosse indispensabile riconsegnare al confronto fra le parti, nelle sedi appropriate, temi importanti come quelli del lavoro nella scuola, della sua efficacia, della sua produttività: temi su cui siamo decisi a far valere le ragioni del negoziato e del confronto, fattori che concorrono in modo decisivo al buon governo della scuola.

In attesa di sciogliere più puntualmente, all'ARAN, molti dei nodi che sono da mesi oggetto di forte contenzioso, con l'intesa di oggi alcuni importanti risultati si possono già considerare raggiunti.

E' infatti consolidata la piena salvaguardia delle retribuzioni attualmente percepite, ivi comprese quelle attinte dal fondo d'istituto, sottratte ad ogni pretesa di immediata applicazione delle cosiddette "procedure premiali": queste ultime, infatti, potranno operare solo ed esclusivamente su risorse aggiuntive derivanti da recuperi di efficienza nella spesa.

L'Intesa contiene inoltre un esplicito richiamo che fa salvi gli effetti del decreto interministeriale n. 3 del 14.1.2011, il provvedimento che dà attuazione alle nostre intese sul recupero delle progressioni di anzianità per il personale della scuola.

Ancora una volta è l'azione forte e autonoma di un sindacato come la CISL, che non accetta di farsi emarginare o di delegare ad altri le sue prerogative, a produrre risultati concreti, che consentono di difendere con i fatti, e non a parole, gli interessi dei lavoratori della scuola.

Roma, 4 febbraio 2011

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola

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giovedì 3 febbraio 2011

SERVE UN QUADRO PIU' CERTO PER LE RELAZIONI SINDACALI

L’incontro svoltosi nel pomeriggio del 31 gennaio al MIUR sulle questioni relative alla contrattazione integrativa d’istituto, anche a seguito della recente nota dell’USR Veneto di cui abbiamo contestato contenuti e opportunità, ha avuto carattere sostanzialmente interlocutorio, essendosi in gran parte incentrato sui nodi irrisolti di cui non è stato ad oggi individuato, in esito al confronto che ha avuto luogo fra MIUR e Funzione Pubblica, un punto di soluzione da tutti condiviso.

Ciò sarebbe, invece, indispensabile per stemperare le notevoli tensioni che si registrano sul territorio, stante il comportamento di una parte dei Dirigenti Scolastici, cui fa riscontro l’orientamento espresso talvolta dai revisori dei conti, tendente a dare immediata applicazione al dettato del decreto legislativo 150/09, in aperto contrasto con disposizioni contrattuali a nostro avviso tuttora operanti ed efficaci.

La CISL Scuola seguirà con la dovuta attenzione l’annunciata emanazione, in tempi brevi, di una nuova nota ministeriale che dovrebbe essere orientata a sostenere un’omogeneità di comportamenti su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo – da noi ovviamente condiviso - di non rimettere in discussione, ad anno scolastico abbondantemente avviato, i contenuti dei tantissimi contratti di istituto nel frattempo sottoscritti.

La CISL Scuola, ribadendo la propria determinazione a salvaguardare e valorizzare le prerogative negoziali come fattore essenziale per un “buon governo” delle istituzioni scolastiche, ha espresso vivo disappunto per la mancata attivazione di un adeguato livello di informazione e confronto sul DPCM in corso di predisposizione riguardante le specifiche modalità con cui si dovrebbe dare attuazione, nella scuola e in particolare per il personale docente, alle procedure cosiddette “premiali” con le quali il decreto legislativo 150/09 prevede debba essere erogata una quota della retribuzione accessoria.

Anche su quest’ultima materia l’Amministrazione si è impegnata ad una riconvocazione delle Organizzazioni Sindacali in tempi stretti, per una informativa sui contenuti dello schema di DPCM la cui emanazione è esplicitamente prevista dall’art. 74 del più volte citato decreto 150/09, proprio per la riconosciuta specificità che va riconosciuta alla funzione docente anche nel definirne eventuali procedure valutative.

Appare evidente - in un contesto nel quale molte sono le questioni che si intrecciano, talvolta anche confusamente, tutte comunque riconducibili alla sfera delle relazioni sindacali (dall’informazione preventiva alle materie oggetto di negoziato) - la necessità di colmare i vuoti e le incertezze derivanti dalla moratoria triennale dei contratti nazionali, individuando possibili intese entro cui il sindacato possa svolgere concretamente e con certezza di prerogative il proprio ruolo di rappresentanza e tutela degli interessi dei lavoratori.

Su questo obiettivo la CISL e la CISL Scuola sono in queste ore fortemente impegnate.

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CONTRATTAZIONE DI ISTITUTO: SI RISPETTI IL CCNL - NOTA DELL'USR TOSCANA

Sulla controversa questione delle materie oggetto di contrattazione a livello d'istituto, segnaliamo la recentissima nota del direttore dell'USR Toscana, dott.ssa Angela Palamone, nella quale si sostiene la piena applicabilità dell'art. 6 del CCNL.

Una posizione che risulta diametralmente opposta a quella assunta giorni fa dall'USR del Veneto con una nota che ha trovato ampia diffusione (anche per l'enfasi con cui era stata accolta e sostenuta da qualche associazione professionale) e che è stata oggetto di specifico confronto tra Organizzazioni Sindacali e MIUR.

Ovviamente i contenuti della nota dell'USR Toscana sono da noi pienamente condivisi; emerge, tuttavia, ancora una volta, l'esistenza di un arco assai variegato di posizioni che rende alquanto difficile ricondurre entro un quadro di riferimenti chiari e certi l'esercizio della contrattazione integrativa d'istituto.

Si conferma, pertanto, l'esigenza di un forte impegno affinchè sia assicurato pieno riconoscimento delle prerogative negoziali del sindacato, superando l'attuale fase di pesanti incertezze.

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mercoledì 2 febbraio 2011

Formazione iniziale dei docenti: in Gazzetta Ufficiale il Regolamento

Al termine di un lungo e complesso iter, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 24 del 31.1.2011, Suppl. Ordinario n. 23, il Regolamento (decreto MIUR 10.9.2010, n. 249) che definisce i percorsi di studio, tutti a livello universitario, richiesti d'ora in poi per l'accesso alla docenza nelle scuole di ogni ordine e grado.

L'art. 15 del suddetto Regolamento detta le norme per la delicata fase di transizione dal vecchio al nuovo sistema, che interessano soprattutto i docenti precari non ancora abilitati, prevedendo da subito l'attivazione delle nuove modalità di abilitazione attraverso il cosiddetto Tirocinio Formativo Attivo (TFA), di durata annuale, cui potranno accedere coloro che sono in possesso delle lauree che finora davano la possibilità di iscriversi alle SSIS.

Il nuovo Regolamento entra in vigore il prossimo 15 febbraio.

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In allegato (e dal "link"), alcune specifiche ed analitiche schede predisposte dalla Segreteria Nazionale CISL Scuola.

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