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CISL SCUOLA ORISTANO

Segretaria Generale: ELENA AROFFU ***Segretari: BERNARDO CASU, BARBARA RASPA. -SEDE: 09170 ORISTANO P.za Roma Gall. Porcella 4 -tel. 0783.70674 /71003 Fax 71907 e-mail: CislScuola.Oristano@cisl.it - Orari di apertura: vedi link "CONTATTACI" in questa pagina* Per iscriverti:RSU CISL della SCUOLA o Sede Provinciale * Alle Elezioni ENAM hanno votato CISL SCUOLA: 3 insegnanti su 4, il 75,5%. - Webmaster: PINO CIULU

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mercoledì 29 febbraio 2012

Mobilità, a.s. 2012/13: sottoscritto il CCNI (scadenza domande, 30 marzo)

Come previsto, nella mattinata odierna al MIUR è stato sottoscritto il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) concernente la mobilità del personale docente, educativo ed a.t.a. per l’a.s. 2012/13 (nel testo sono riportate in “grassetto” le parti dell’accordo modificate o integrate rispetto al contratto del precedente anno scolastico).

Anticipiamo che nell’Ordinanza Ministeriale (la cui emanazione è prevista per domani, 1° marzo) saranno recepite - per quanto concerne la documentazione - le disposizioni della legge 183/11 (cosiddetta “legge di stabilità 2012”) che all’art. 15 dispone la “completa decertificazione nei rapporti tra Pubblica Amministrazione e privati”.

Dal 1° gennaio 2012 - come è noto - stati, fatti e qualità personali devono essere sempre attestati da dichiarazioni sostitutive o atti di notorietà e le amministrazioni non possono più accettare né richiedere certificazioni rilasciate da amministrazioni pubbliche.

La Segreteria Nazionale CISL Scuola ha predisposto la consueta specifica scheda con le principali novità contenute nel testo del CCNI (rispetto a quello dell’anno precedente).

* * *

Per dubbi e/o chiarimenti in materia contatta la tua sede territoriale CISL Scuola.

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martedì 28 febbraio 2012

Mobilità, a.s. 2012/13, domani la firma del CCNI e domande entro fine marzo

Il MIUR - nel pomeriggio odierno, per le "vie brevi" - ha informato le Organizzazioni Sindacali che gli organi di controllo hanno registrato l'ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) concernente la mobilità del personale docente, educativo ed a.t.a. per l’a.s. 2012/13, ipotesi siglata lo scorso 15 dicembre.

La sottoscrizione definitiva del CCNI è prevista per la mattinata di domani, mentre la specifica Ordinanza Ministeriale dovrebbe essere emanata all'inizio della prossima settimana con il termine di presentazione delle domande fissato probabilmente per fine marzo 2012.

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Nomine in ruolo personale docente, si proceda alle assunzioni sui posti accantonati

Nell’ambito delle assunzioni a tempo indeterminato disposte con il DM 74/11 (autorizzativo di 30.300 nomine di personale docente) e a seguito di ordinanze cautelari del TAR del Lazio, è stato operato dal MIUR l’accantonamento dei posti destinati al personale inserito nelle graduatorie ad esaurimento e in attesa della definizione giurisdizionale del contenzioso.

Il TAR del Lazio - recependo, di recente, gli orientamenti della Suprema Corte di Cassazione - si è dichiarato incompetente a decidere in materia. Ne consegue che da giovedì scorso, 23 febbraio, perdono efficacia i provvedimenti adottati dal “commissario ad acta” di integrazione delle graduatorie ad esaurimento valide per l’a.s. 2010/11.

La CISL Scuola chiede al MIUR, di conseguenza, che siano emanate al più presto le disposizioni utili per procedere alle assunzioni a tempo indeterminato sui posti accantonati
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lunedì 27 febbraio 2012

TFA: le prove di accesso previste entro giugno

Il MIUR - acquisiti i pareri favorevoli del Ministero per la Pubblica amministrazione e semplificazione e del MEF - in data odierna ha informato le Organizzazioni Sindacali e diramato uno specifico comunicato stampa circa il numero dei posti disponibili per le immatricolazioni al Tirocinio Formativo Attivo (TFA) per la scuola secondaria di primo e secondo grado.

Il TFA è il corso annuale di preparazione da svolgersi presso le università con attribuzione dell’abilitazione all'insegnamento in una delle attuali classi di concorso (ex DD.MM. 39/98 e 22/05).

Il MIUR prevede che le prove di accesso al TFA siano avviate entro e non oltre il prossimo mese di giugno.

Per l'anno accademico 2011/12 i posti disponibili per le immatricolazioni al TFA saranno i seguenti (in totale e per ciascuna Regione) da definirsi successivamente per ciascun ateneo:

•scuola secondaria di primo grado - 4.275;
•scuola secondaria di secondo grado - 15.792.
Regione
TFA I Grado
TFA II Grado

ABRUZZO
130
580

BASILICATA
60
135

CALABRIA
190
685

CAMPANIA
435
945

EMILIA ROMAGNA
298
1116

FRIULI-VENEZIA GIULIA
65
214

LAZIO
595
2690

LIGURIA
80
187

LOMBARDIA
501
2306

MARCHE
215
695

MOLISE
80
270

PIEMONTE
130
320

PUGLIA
530
1770

SARDEGNA
140
534

SICILIA
335
1610

TOSCANA
190
753

TRENTINO ALTO-ADIGE
66
87

UMBRIA
70
305

VENETO
165
590


Siamo ora in attesa del confronto tra le Organizzazioni Sindacali e l’Amministrazione anche per onorare l’impegno assunto dal MIUR di modificare i decreti ministeriali dell'11.11.2011 sui contenuti e le modalità delle prove d'accesso.

Restano confermate le valutazioni e i rilievi contenuti nel documento unitario dello scorso dicembre.

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Razionalizzazione. Il Piano approvato dalla Regione.

La Regione ha deliberato il piano di razionalizzazione per il prossimo anno scolastico.
Per quanto riguarda la Provincia di Oristano, queste sono le variazioni apportate all'attuale assetto delle Istituzioni Scolastiche:

IC di Milis viene aggregato a IC San Vero Milis
IC di Ardauli viene aggregato a IC Samugheo
IC Ales e Senis vengono aggregati a IC Mogoro
Il Liceo Classico di Laconi viene aggregato al Liceo Classico di Oristano
L'Ist. Tecnico 2 Atzeni viene aggregato al Tecnico Mossa Brunelleschi.

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Elezioni RSU (5/7 marzo 2012): registrazione scuole al sito web dell'ARAN

Il MIUR ha emanato la nota 1351 del 24.2.2012 con la quale raccomanda alle istituzioni scolastiche “ritardatarie” l’effettuazione - senza ulteriori indugi - della propria registrazione nell'area riservata del sito internet dell’ARAN, operazione propedeutica alla trasmissione dei risultati elettorali RSU (registrazione già prevista dall'ARAN medesima attraverso la circolare 2 del 27.9.2011, prot. 14320, contenente le credenziali generiche necessarie per consentire il primo accesso).

Lo scorso 31 gennaio l’amministrazione aveva trasmesso l’elenco delle scuole che alla data del 19 gennaio non avevano provveduto a tale operazione telematica.

Con la nota 1351 è inviato, ora, un nuovo elenco - sempre predisposto dall’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale - concernente le scuole che, malgrado il precedente sollecito, non hanno portato a termine detta procedura di accreditamento.

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sabato 25 febbraio 2012

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venerdì 24 febbraio 2012

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ESTERO NEWS 5/12 - Monitoraggio "progetti MOF"

Il MAE ha trasmesso il messaggio 0050567 del 24.2.2012 con il quale invita i dirigenti scolastici in servizio nelle sedi estere ad inviare entro il prossimo 15 aprile la scheda di monitoraggio - debitamente compilata secondo le specifiche istruzioni - concernente i progetti di "Miglioramento dell'Offerta Formativa per l'a.s. 2011/12".

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giovedì 23 febbraio 2012

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Proroga delle iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado per l'a.s. 2012/13

Il MIUR ha emanato la nota 992 del 22.2.2012 con la quale l'amministrazione precisa che "il termine ultimo delle iscrizioni previsto dalla circolare 110/11 (20 febbraio) potrà essere prorogato. L’eccezionalità della situazione - sempre legata agli eventi atmosferici delle scorse settimane - consentirà dunque alle scuole interessate da lunghi periodi di chiusura di completare le procedure d’iscrizione anche nei prossimi giorni", anche oltre la suddetta scadenza (ordinatoria e non perentoria).

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Eccezionali eventi atmosferici e adeguamenti dei calendari scolastici regionali: l'anno scolastico è comunque valido

Il comunicato stampa diffuso oggi sul sito web del Ministero dell'Istruzione precisa che: "... a causa degli eventi atmosferici, molte scuole non potranno effettuare i 200 giorni di lezione previsti dal decreto legislativo 297 del 1994. Ma avvenimenti imprevedibili e straordinari legati al maltempo non possono comportare l’invalidità dell’anno scolastico".

Leggi la Nota del Miur

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mercoledì 22 febbraio 2012

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Eccezionali eventi atmosferici: adeguamenti dei calendari scolastici regionali e riflessi sulla validità dell'anno scolastico

Il MIUR ha emanato la nota 1000 del 22.2.2012 con la quale - a seguito delle ordinanze di chiusura delle sedi scolastiche da parte dei sindaci di numerose città italiane, in considerazione delle eccezionali nevicate verificatesi nelle scorse settimane in alcune aree del nostro Paese - detta indicazioni in merito.

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Scatti e merito? Non sono inconciliabili

Il 15 febbraio scorso su "Il Sole 24 ore" è stato pubblicato un articolo di Andrea Ichino dal titolo "Gli scatti dei maestri e il merito", nel quale si rimprovera al ministro Profumo di aver ceduto alle pressioni sindacali nell'accantonare la sperimentazione di modalità premiali nella scuola.

In risposta al suo scritto pubblichiamo una "riflessione-risposta" di Francesco Scrima, segretario generale CISL Scuola.

---------

Secondo Andrea Ichino ("Il Sole 24 ore" del 15.2.2010) il sindacato, “da che esiste”, sarebbe portatore di una logica “per cui non esistono meriti ma solo doti fornite da madre natura”. Tesi bizzarra, caricatura di un presunto pensiero unico sindacale col quale, per quanto ci riguarda, non abbiamo nulla da spartire.

Ichino, che accusa il ministro Profumo di aver ceduto in tema di meritocrazia alle nostre pressioni, sa benissimo che sulle sperimentazioni avviate dal MIUR in materia di valutazione e premialità il sindacato, o per lo meno la CISL Scuola, non ha ragionato per preconcetti, ma esaminando le proposte in campo ed esprimendosi su di esse in modo articolato e a ragion veduta.

La sperimentazione “appoggiata” dal prof. Ichino (quella denominata “Valorizza” e fondata sul criterio cosiddetto reputazionale) ha ricevuto più obiezioni che apprezzamenti, dai sindacati, certo, ma soprattutto da chi lavora nella scuola, tanto da essere accantonata dal ministro. Lo stesso non è avvenuto per altri progetti (che nel frattempo infatti vanno avanti) o per nuove ipotesi recentemente portate all’attenzione dei sindacati e accolte con ampia disponibilità.

Andrea Ichino ha tutto il diritto di difendere il progetto in cui maggiormente crede, ma deve riconoscere che si tratta di uno dei tanti, non dell’unico esistente. Eviti dunque di confondere la parte con il tutto, tranciando giudizi sommari che dipingono il sindacato come ontologicamente ostile ad ogni forma di valutazione, solo perché ha manifestato critiche e riserve ad un particolare e specifico modello di misurazione del merito, che lui invece apprezza.

Ma il suo intervento sollecita altre due osservazioni. La prima riguarda un aspetto che chiunque voglia introdurre elementi di premialità nella scuola non può permettersi di ignorare: la media delle retribuzioni dei docenti italiani è tra le più basse in ambito internazionale. In questo contesto si colloca la questione degli scatti, evocata da Ichino come la prova provata delle nostre ossessioni antimeritocratiche.

Lo vogliamo rassicurare: la difesa degli scatti di anzianità non nasce da un’astratta ideologia, ma dalla semplice constatazione che gli stipendi dei docenti, e in generale del personale della scuola, non possono oggi sopportare la doppia penalizzazione che si è prodotta aggiungendo, al blocco dei contratti, anche il congelamento delle anzianità. Ecco perché la CISL si è spesa con forza, ottenendo l’anno scorso un’intesa la cui attuazione consente di rimuovere un ingiustificato e inaccettabile doppio balzello.

La seconda osservazione riguarda l’inopinata insistenza con cui, e anche Ichino lo fa, si contrappongono automatismi e procedure premiali, come se si trattasse di fattori inconciliabili mentre quasi ovunque, in tutto il mondo, ambedue convivono nei modelli di retribuzione del personale insegnante. Anche il nostro contratto, per la verità, non esclude affatto la valorizzazione delle professionalità migliori, e contiene l’impegno delle parti contraenti a “ricercare forme e strumenti d’incentivazione e valorizzazione professionale e di carriera degli insegnanti”.

Se l’impegno rimane ancora sulla carta, non è per inesistenti remore di tipo ideologico, ma perché è finora mancata la capacità di investire a questo fine le indispensabili risorse, né si può avere la pretesa di “finanziare” il merito attraverso la decurtazione delle retribuzioni ordinarie, da tutti riconosciute come insufficienti e inadeguate.

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Concorsi "24 mesi a.t.a.", a.s. 2011/12: tutta la normativa

Ciascun Ufficio Scolastico Regionale - con esclusione della regione Valle d’Aosta e delle province autonome di Trento e Bolzano - è tenuto ad indire (tramite specifico bando) il concorso per soli titoli per i profili professionali del personale ATA dell’area A e B, anno scolastico 2011/12.

I candidati dovranno inviare

•con modalità tradizionale i modelli di domanda "allegati B1, B2, F e H" mediante raccomandata a/r ovvero consegnati a mano, all’Ambito Territoriale Provinciale della provincia d’interesse entro i termini previsti dal relativo bando;
•tramite le istanze on line il modello di domanda “allegato G” concernente la scelta delle sedi delle istituzioni scolastiche.
* * *

A questo link, tutti i provvedimenti emanati dal MIUR in materia di concorsi per titoli relativi ai profili professionali dell'area A e B del personale a.t.a., a.s. 2011/12.

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Bonanni a Marcegaglia: accuse generiche e infondate, abbassi i toni

La Marcegaglia abbassi i toni e non lanci accuse infondate. Oggi la priorità è raggiungere un'intesa sul lavoro, per il bene del Paese.

"Occorre abbassare i toni e lavorare tutti per un accordo per il bene del paese" -
ha dichiarato Raffaele Bonanni, segretario generale Cisl, commentando le uscite di Emma Marcegaglia sul sindacato che avrebbe il torto di difendere i fannulloni.

"Di quale sindacato parla? Noi non abbiamo mai difeso né i fannulloni, nè i ladri o gli assenteisti cronici. Abbiamo sempre tutelato i lavoratori onesti che fanno il proprio dovere e che pretendono lo stesso rispetto dai loro datori di lavoro" ha concluso.
Prioritario, per la Cisl, resta l’impegno al tavolo di confronto col Governo. "Non molleremo la trattativa sulla riforma del mercato del lavoro e sbaglia chi pensa di farlo. Saremo inchiodati al tavolo per trovare soluzioni responsabili. Saremo responsabili dunque, ma chiediamo anche al governo di esserlo".

''Non penso che sia utile mettere il carro davanti ai buoi, per adesso'' -
ha poi precisato Bonanni in merito alla possibilità di usare l'arma dello sciopero nel caso in cui le posizioni del Governo e dei sindacati risultino inconciliabili. ''Il governo deve assumersi le sue responsabilità" - ha ribadito - "e non può ritenere che l’unico scenario possibile sia quello in cui loro tirino dritto per fare quello che vogliono, e noi si faccia lo sciopero generale. No. Nel mezzo c'è una possibilità di intesa molto più conveniente per gli italiani e per i lavoratori".
Bonanni ha commentato anche la bozza del governo sul nuovo fisco insistitendo sulla necessità di arrivare ad un patto con le parti sociali su questo tema, come più volte proposto. "E' positivo che il Governo si ponga l'obiettivo di utilizzare i proventi della lotta all'evasione per sostenere il reddito delle fasce più bisognose e per le famiglie numerose. Ma il 2014 è troppo lontano. Bisogna accelerare la riforma integrale del fisco per favorire la crescita ed una ripresa dei consumi. Prima si fa questo, meglio è per il paese" - ha detto osservando che "il Presidente del Consiglio sa bene come questa situazione di inconsistenza dei redditi familiari di lavoratori e pensionati non faccia che abbassare i consumi deprimendo quindi l'economia. O si fa questa operazione come chiediamo da tre anni sull'Irpef, ma anche su chi investe" - ha precisato il segretario generale Cisl - "o altrimenti l'economia non si riavvia. Dobbiamo innanzitutto occuparci di come rendere più forte l'economia: e non mi pare che questo governo si stia muovendo in questo senso''.
Quanto agli ammortizzatori sociali per Bonanni "in questo clima sociale, fatto di gente e di famiglie esasperate perchè l'unico reddito che hanno è la cassa integrazione, fare discorsi azzardati lasciando intendere che anche questo sostegno verrà tolto è sbagliato e pericoloso. Occorre mantenere in piedi il sistema di protezione fatto dagli ammortizzatori" - ha ribadito Bonanni, ricordando che in Italia funziona meglio che in altre parti d'Europa. "L'unico problema che c'è - e abbiamo offerto in merito delle proposte al governo - è quello di costruire dei meccanismi che spingano a ritornare al più presto al lavoro, qualora vi fosse, o addirittura a sfruttare al meglio il periodo in cui non si lavora per formarsi''.

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Scrima, Governo tace su "tavolo" reclutamento (notizia ANSA)

Udine, 22.2.2012 - “Dal Governo ancora nessuna risposta sulla nostra richiesta di istituire un "tavolo" sul reclutamento”. Lo ha detto a Tricesimo (Udine), Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola.

“Ad oggi” - ha dichiarato Scrima - “non registriamo alcun atto del ministro, ma solo continuità con il passato. Eppure di emergenze da affrontare ce ne sono molte: dal pagamento degli scatti, al consolidamento del personale al modello di reclutamento che garantisca migliori professionalità”.

“Abbiamo chiesto l'apertura di un tavolo sul reclutamento”-
ha spiegato Scrima - “ma ancora tutto tace: occorre cha anche il Governo si renda davvero conto che la competitività di un Paese si misura non solo con la materia prima, ma anche e soprattutto con la materia grigia che va coltivata attraverso la scuola e l'università”.(ANSA)

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Pensioni, il Governo assuma direttamente l'iniziativa

"Sulle pensioni la via maestra è una soluzione per legge, si agisca con urgenza - dichiara Scrima - Diversamente, attiveremo il contenzioso".


"Lo spostamento al 31 agosto 2012, anziché al 31 dicembre 2011, del termine cui fare riferimento, nella scuola, per la maturazione dei pregressi requisiti di accesso alla pensione è un atto di giustizia per lavoratori che da sempre, a differenza di tutti gli altri dipendenti, possono lasciare il servizio solo col 1° settembre". Così dichiara Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola.

"Dopo la bocciatura dell’emendamento al “mille proroghe” che avrebbe consentito tale spostamento, la via maestra è rimediare con urgenza sul piano legislativo - prosegue Scrima - Crediamo che l’iniziativa politica debba essere assunta direttamente dal Governo, visto che aveva condiviso le finalità dell’emendamento accogliendo sulla questione un apposito ordine del giorno. La CISL Scuola, che insieme alla Confederazione da tempo rivendica la soluzione di questo problema, ritiene che il voto con cui si è impedito di rimuovere una palese discriminazione sia atto grave di insensibilità e irresponsabilità".

"Chiediamo con forza - conclude Scrima - una soluzione che valga per tutti, con un intervento di legge che appare opportuno e doveroso: diversamente, non esiteremo ad assumere ogni necessaria iniziativa di tutela degli interessati anche sul piano legale, per l’evidente disparità di trattamento che i lavoratori della scuola si trovano a subire".

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martedì 21 febbraio 2012

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Campagna elettorale: passi la polemica, non l'insulto

La Cisl Scuola accetta le polemiche, non gli insulti. Non si può definire "truffaldino" un accordo che ha dato lavoro stabile a migliaia di precari.

Quello firmato dalla CISL Scuola e da altri sindacati, che ha reso possibile l’assunzione di migliaia di precari, sarebbe secondo il segretario della Flc CGIL un accordo “truffaldino”. Così lo ha definito nel corso di un’assemblea di delegati diffusa in diretta web.

Delle due l’una: o non conosce il significato delle parole che usa, il che sarebbe grave per chi ambisce a rappresentare i lavoratori della conoscenza, oppure lo sa. In tal caso, si assume la responsabilità di esasperare in modo insopportabile i toni della campagna elettorale per il rinnovo delle RSU, sconfinando dalla polemica agli insulti.

Non intendiamo ripagarlo con la stessa moneta, per il rispetto dovuto a un’organizzazione che ha fatto insieme a noi la storia del sindacalismo italiano e che vorremmo più attenta e impegnata nel richiamare i suoi dirigenti a maggior correttezza anche nelle fasi di più aspra dialettica.

Noi preferiamo restare al merito delle questioni; a proposito dell’accordo “truffaldino” varrebbe la pena chiedere a chi è stato assunto a tempo indeterminato se si considera vittima di un raggiro, o se ritiene che il “prezzo” pagato (la rinuncia ad uno scatto che nella maggior parte dei casi si riassorbe in pochissimo tempo grazie alla valutazione del servizio pre-ruolo) sia eccessivo rispetto alla raggiunta stabilità del proprio lavoro. Siamo certi, in ogni caso, che i lavoratori sappiano giudicare il nostro operato per quanto produce, valutando i nostri comportamenti e non la stupida caricatura che ne viene talvolta proposta.

La CISL Scuola ha svolto col precedente governo, come ha sempre fatto e continuerà a fare con qualunque altro, un ruolo forte, determinato e diretto di interlocuzione. Ha sempre scelto di rappresentare così i lavoratori e i loro interessi, assumendone i problemi e cercandone le possibili soluzioni. Proprio la particolare durezza del contesto ci ha spinti ad essere quanto mai ostinati nel rivendicare sedi di confronto in cui far valere la nostra capacità di azione e di proposta. Abbiamo così contrastato rischi alti e crescenti di emarginazione, a cui non saremmo sfuggiti imboccando il vicolo cieco di un antagonismo pregiudiziale, tanto appariscente quanto improduttivo.

Tutti possono valutare, nella loro consistenza e nella loro efficacia, i risultati della nostra azione, quasi sempre condotta insieme alla maggioranza delle altre sigle sindacali: ce ne assumiamo la responsabilità e ne rivendichiamo il merito, pronti a riconoscere quello di chi riuscisse a fare di più e meglio.

In realtà, sugli scatti di anzianità e le assunzioni la stessa CGIL non ha oggi altra via che rivendicare l’attuazione di intese prodotte dall’iniziativa di tutti gli altri sindacati. Cosa abbiano fruttato le sue ripetute azioni di sciopero, sulle cui percentuali di adesione vogliamo sorvolare, attendiamo ancora di saperlo.

Quanto agli accordi che, a detta della CGIL, avrebbero bloccato i contratti e consentito di mettere in campo modelli gerarchici e autoritari di governo del lavoro pubblico, è vero esattamente il contrario. Il pur modesto rinnovo del biennio contrattuale 2008/09 (mentre in altri Paesi le retribuzioni dei dipendenti pubblici venivano addirittura decurtate) nasce proprio dall’intesa del 30 ottobre 2008, che sulle regole della rappresentanza sindacale ripropone, peraltro, gli stessi contenuti di quanto deliberato (esecutivi unitari del 12 maggio 2008) anche dalla CGIL.

Ed è ancora a una nostra intesa, quella del 4 febbraio 2011, che si deve la non applicazione delle contestatissime fasce di merito, così come il rinvio ad una sede negoziale (l’ARAN) del confronto sulle questioni più controverse della cosiddetta riforma Brunetta. Tra queste, anche quelle legate alle prerogative della contrattazione d’istituto, su cui nel frattempo la CISL Scuola non ha mancato di proporre e sostenere, laddove necessario, il contenzioso legale.

Con questi risultati, frutto della sua capacità di agire in modo concreto, positivo e propositivo, la CISL Scuola si presenta al voto e su questi intende misurarsi, in modo serio e pacato, nella campagna elettorale, che non dovrebbe mai scadere in una rissa povera di rispetto e buon gusto. I lavoratori della scuola non lo meritano: per questo ci siamo sempre rivolti a loro, e alle organizzazioni con cui ci confrontiamo, fieri della nostra identità ma senza alcuna arroganza, come ci detta la tensione unitaria che da sempre orienta la nostra azione sindacale. Chiediamo che tutti facciano altrettanto.

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Concorsi "24 mesi a.t.a.", a.s. 2011/12: chiarimenti ministeriali

Il MIUR ha emanato la nota 1256 del 21.2.2012 con la quale - a seguito di numerose pressioni sindacali - sono chiarite le condizioni che consentono la presentazione della domanda di inserimento nelle “graduatorie 24 mesi” da parte di coloro che hanno seguito le procedure per il "trasferimento di provincia" (ex D.M. 104/11, l’art. 2, comma 3).

Aspiranti già inseriti nella graduatoria permanente di una provincia, infatti, hanno richiesto - per potersi trasferire - il depennamento e successivamente presentato domanda di inserimento nelle graduatorie di istituto di 3ª fascia di altra provincia.

Nella nota 1256 si precisa che detti supplenti, pur in mancanza di pubblicazione definitiva delle suddette graduatorie di 3ª fascia, possono comunque presentare domanda di inserimento nelle “graduatorie 24 mesi” della nuova provincia.

La nota 1256, infine, chiarisce che gli stessi aspiranti mantengono la possibilità di accettare supplenze nella provincia "di origine" fino alla data di approvazione della graduatoria definitiva di 3ª fascia della nuova provincia (e non fino alla data di conferma di iscrizione nella graduatoria, come erroneamente indicato nella nota 9319/11).

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lunedì 20 febbraio 2012

Tempo parziale. Presentazione delle domande: scadenza 15 marzo. (Part-time)

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna
Ufficio VIII – Ambito Territoriale di Oristano


Prot. AOOUSPOR 891 Oristano,20/2/2012

AI Dirigenti Scolastici delle scuole
ed Istituti di ogni ordine e grado di
ORISTANO e Provincia

Oggetto: Trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale e viceversa del personale della scuola . Anno scolastico 2012/2013.
Termini e modalità di presentazione delle domande .

La trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno in rapporto di lavoro a tempo parziale (parttime)del personale della scuola a tempo indeterminato è disciplinata da : L.662/96 (art. 1 - c.59) con le modifiche di cui all’art. 73 della L.133/08; O.M. 446/97 successivamente integrata e modificata dal O.M. 55/98 nonché dal C.C.N.L. del comparto scuola sottoscritto il 29-11-07 per il quadriennio giuridico 2006-09 (art. 39 per il personale docente – art. 58 per il personale ATA) e il D.L.gs 25-02-00, n°61 (art.9).
Il termine per la presentazione delle nuove domande scade il 15 marzo 2012 ( vale la data di assunzione a protocollo della scuola ).
Il personale già titolare di contratto part-time da almeno un biennio, se intende chiedere il rientro a tempo pieno dal 1° settembre 2012, deve produrre specifica domanda entro il 15 marzo 2012. La mancata richiesta del rientro è considerata una conferma del rapporto di lavoro a tempo parziale.
Il personale che intende modificare l’articolazione della prestazione del servizio, cioè il numero delle ore settimanali o il tipo, orizzontale/verticale,deve presentare formale richiesta, tramite il dirigente scolastico entro il 31 maggio 2012.
Il termine ultimo per la presentazione della richiesta di revoca delle nuove domande part-time è fissato rispettivamente:
- per il personale docente al 31 maggio 2012
- per il personale ATA al 30 giugno 2012
Successivamente a tali date non saranno accolte richieste, benché motivate (vale la data di assunzione a
protocollo della scuola).
Le segreterie scolastiche dovranno provvedere tempestivamente, e comunque non oltre le date su
indicate (docenti 31 maggio 2011 e personale ATA 30 giugno 2001), all’inserimento dei dati al sistema
informatico SIDI e a trasmettere le richieste in questione all’ufficio scrivente per il seguito di competenza.
Si allegano i modelli da utilizzare per le richieste di nuovo part-time e per quelle di rientro a tempo
pieno.
Si prega di notificare il contenuto della presente a tutto il personale dipendente e di affiggerne una copia
all’Albo dell’Istituto.
F.to per IL DIRIGENTE REGGENTE
Il Vicario Salvatore Mereu

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domenica 19 febbraio 2012

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sabato 18 febbraio 2012

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venerdì 17 febbraio 2012

Elezioni RSU. La sfida di CISL FP e Scuola: Recupero del potere d’acquisto dei salari, nuovi contratti, nuova politica degli organici.

Sono queste le priorità con cui Cisl Fp e Cisl Scuola si presentano al voto per il rinnovo delle Rsu del pubblico impiego e della scuola.
Priorità da rendere possibili attraverso la riorganizzazione degli enti, la spending review e la lotta all’evasione fiscale.

(Leggi l'articolo su Conquiste del lavoro)

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Personale ATA. Concorsi per titoli "24 mesi" (profili area A e B), a.s. 2011/12

Il MIUR - dopo l'avvio delle procedure - ha emanato la nota 959 del 13.2.2012 con la quale l'amministrazione trasmette i modelli di domanda concernenti il concorso per soli titoli per l'accesso ai ruoli provinciali dei profili professionali dell'area A e B del personale ATA.

In particolare:

•il "modello B1" - domanda di inserimento per l'a.s. 2011/12
•il "modello B2" - domanda di aggiornamento per l'a.s. 2011/12
•l'"allegato F" - modello per la rinuncia all'attribuzione di rapporti di lavoro a tempo determinato per l'a.s. 2012/13
•l'"allegato H" - domanda per l'attribuzione della priorità nella scelta della sede per l'a.s. 2012/13
Per quanto riguarda il "modello G" (indicazione delle istituzioni scolastiche in cui si richiede l'inclusione in graduatorie d'istituto di 1ª fascia per l'a.s. 2012/13) esso dovrà essere presentato via web tramite le "istanze on line".

La suddetta nota 959 - al fine di favorire la procedura informatizzata - raccomanda ai competenti uffici di invitare tutti gli aspiranti interessati alle graduatorie d’istituto a procedere alla registrazione alle istanze on line (ove non fossero già registrati), sottolineando che tutti gli aspiranti in questione dovranno necessariamente utilizzare la procedura on line in quanto non sarà più possibile confermare in automatico le sedi espresse nel precedente anno scolastico.

(Vedi gli allegati a questo link)

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Dal CNEL l’VIII Rapporto sugli indici di integrazione sociale degli stranieri nel nostro Paese

La migliore integrazione sociale degli stranieri è nel Friuli Venezia Giulia.In data odierna è stato presentato dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’“VIII Rapporto sugli indici di integrazione sociale degli stranieri in Italia” con riferimento all’anno 2009.

Il Rapporto ("condensato" dagli autori anche in una specifica sintesi) ha inteso misurare il grado di attrattività che province, regioni e grandi aree nazionali esercitano sulla popolazione straniera, nonché il livello complessivo di inserimento sociale e occupazionale degli immigrati.

Attrattività territoriale
Tra le Regioni il grado maggiore di attrattività viene esercitato dalla Lombardia che con un indice di 86.2 su scala da 1 a 100 supera di gran lunga i contesti che seguono: Veneto 79.5; Emilia Romagna 79.0; Lazio 73.9.

L’equivalente della Lombardia, tra le province, è Prato con attrattività pari a 84.4 su scala centesimale, seguita da Brescia (71.2) e Milano (70.9).

Gli indicatori che hanno concorso a costruire questo valore sono:

•l’incidenza in percentuale sulla popolazione residente complessiva;
•il numero medio di stranieri residenti per Kmq;
•la ricettività migratoria;
•la percentuale di minori tra la popolazione straniera residente riferita ai minori;
•la percentuale di famiglie residenti con almeno un componente straniero.
Indice di inserimento sociale
Le migliori condizioni complessive di inserimento sociale degli immigrati si registrano significativamente in quattro regioni medio-piccole: Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche e Trentino Alto-Adige a conferma che le condizioni migliori si realizzano in contesti socio-urbanistici e amministrativi di ridotta estensione.

Anche per questo indice sono stati utilizzati cinque rilevatori:

•l’accessibilità al mercato immobiliare;
•l’istruzione liceale (ovvero un tipo di scuola che non è direttamente orientata all’inserimento nel mondo del lavoro e che in linea di principio presuppone la continuazione degli studi, rivelando un inserimento sociale consolidato e avanzato);
•la percentuale di permessi di soggiorno per motivi di famiglia e di lavoro;
•il numero medio di naturalizzati ovvero l’acquisizione di cittadinanza per residenza legale e continuativa di almeno 10 anni;
•la percentuale di famiglie il cui capofamiglia è straniero.
Indice di inserimento occupazionale
La Toscana (69.7), l’Emilia Romagna (69.6) e il Friuli Venezia Giulia (69.5) sono le regioni che hanno sensibilmente distaccato in questo contesto i tradizionali poli lavorativi di Lombardia (64.5), Veneto (63.8), Lazio (63.2) e Piemonte (62.7).

Questo indice è pari al 79.4 nella provincia di Reggio Emilia, al 78.5 nella provincia di Prato e al 74.0 nella provincia di Trieste.

Gli indicatori utilizzati sono stati:

•l’impiego della manodopera immigrata;
•la capacità di assorbimento del mercato lavorativo;
•il reddito;
•la tenuta occupazionale femminile;
•il lavoro in proprio.
L’indice sintetico finale attribuisce al Friuli Venezia Giulia il valore più alto, seguito da Toscana ed Umbria.

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giovedì 16 febbraio 2012

Mobilità, a.s. 2012/13 - Domande via web anche per i docenti di scuola dell’infanzia

Il MIUR ha emanato la nota 1132 del 16.2.2012 con la quale si estende anche ai docenti di scuola dell’infanzia (come già quelli di scuola primaria e secondaria di I e II grado) la modalità di inoltro delle domande di mobilità per l'a.s. 2012/13 attraverso il sistema POLIS con l'invio “on line” delle stesse: da quest'anno, quindi, sarà eliminata per tutto il personale docente la gestione della versione cartacea con notevoli vantaggi per gli uffici e maggiore trasparenza per il personale utente.

Nella nota 1132 l'amministrazione invita i diretti interessati ad anticipare la procedura di registrazione per ottenere le credenziali complete in tempo utile per la presentazione delle domande, sottolineando al contempo che gli utenti già registrati non devono ripetere la procedura se non sono trascorsi più di 15 mesi dall’ultimo accesso nell’area Istanze On Line.

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mercoledì 15 febbraio 2012

Cisl FP e Scuola: rinnovare i contratti, detassare il salario accessorio

Finanziare col recupero dell'evasione fiscale e la "revisione di spesa" i contratti pubblici, detassare il salario accessorio. Lo chiedono Francesco Scrima e Giovanni Faverin nell'assemblea dei delegati per la campagna elettorale RSU.

COMUNICATO STAMPA

Pubblico impiego e scuola, la campagna per le Rsu al rush finale
Faverin (Cisl Fp) e Scrima (Cisl Scuola): “Con riorganizzazioni e spending review mettiamo fine all’inaccettabile blocco dei contratti pubblici”
Le due federazioni Cisl puntano il dito su sprechi, diseconomie, evasione fiscale per recuperare risorse: “Detassare il salario accessorio anche nel pubblico”


Recupero del potere d’acquisto dei salari, nuovi contratti, rilancio delle professioni e nuova politica degli organici. Sono queste le priorità con cui Cisl Fp e Cisl Scuola si presentano al voto per il rinnovo delle Rsu del pubblico impiego e della scuola. Priorità da rendere possibili attraverso la riorganizzazione degli enti, la spending review e la lotta all’evasione fiscale.

Giovanni Faverin e Francesco Scrima, leader delle due categorie della Cisl riunite oggi per il lancio della campagna elettorale, vanno dritti al punto: “Il potere d’acquisto dei salari nei settori pubblici è gravemente danneggiato dal blocco dei contratti. I dati Istat sulle retribuzioni mostrano uno scollamento drammatico tra salario e inflazione. Scollamento che anche in passato si è registrato solo quando la contrattazione era ferma”.

“Le condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici e del personale scolastico hanno bisogno di interventi rapidi” attaccano Faverin e Scrima “e lo strumento in grado di garantire condivisione ed efficacia è la contrattazione collettiva, da rilanciare sia a livello nazionale sia a livello decentrato”.

“Fin qui i lavoratori pubblici hanno contribuito responsabilmente al risanamento, ma vogliono una riqualificazione vera della spesa pubblica. E vogliono che il loro contributo alla creazione di risparmio sia riconosciuto e premiato”.

“I risultati concreti sono da sempre il nostro obiettivo. E negli ultimi durissimi anni non ci siamo tirati indietro: abbiamo rinnovato i contratti 2008/2009; abbiamo recuperato i tagli ai fondi di produttività e leggi speciali disposti dal famigerato decreto 112/2008; abbiamo impedito il taglio degli stipendi pubblici (come è avvenuto in tutta Europa) dirottando le cesoie del risanamento su consulenze, alti dirigenti e costi della politica; abbiamo impedito l’applicazione delle fasce di Brunetta al salario accessorio (25-50-25), il differimento delle tredicesime, l’esclusione ai fini pensionistici del servizio militare e del riscatto della laurea, il taglio dei buoni pasto, fatto partire la previdenza integrativa per il pubblico impiego e ottenuto la norma sui piani di razionalizzazione. Se a questo aggiungiamo il piano di assunzioni e di contrasto alla precarietà ottenuto per la scuola (67.000 immessi in ruolo lo scorso settembre) e l’intesa sul recupero degli scatti di anzianità, si completa il quadro di un’azione sindacale efficace anche in tempi che sarebbero proibitivi senza una forte capacità di presenza, di proposta e di negoziato”.
Roma, 15 febbraio 2012

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RSU, aumenta il numero delle liste Cisl Scuola

Molte di più le liste Cisl Scuola rispetto a quelle presentate per le elezioni del 2006. Segno della voglia di protagonismo di tanti lavoratori e del nostro radicamento sul territorio. Il nostro appello al voto.

IMPEGNATI IN PRIMA PERSONA

L’appello ad impegnarsi in prima persona per dare voce e rappresentanza ai lavoratori della scuola e forte visibilità alla nostra sigla ha avuto una prima importante risposta.

La presenza di liste della Cisl Scuola è amplissima in ogni area del Paese. Un buon segno, che testimonia il radicamento della nostra organizzazione sul territorio ma soprattutto la disponibilità di tanti lavoratori a farsi diretti protagonisti della nostra azione sindacale. A tutti loro un grazie sentito e sincero.

I volti che illustrano la nostra campagna elettorale rendono l’idea del nostro modo di essere e fare sindacato, l’attitudine a pensare in positivo per essere propositivi e costruttori di risultati nel rapporto con le sedi più alte di decisione politica e nella diffusa rete di consulenza e di servizio costituita dalle nostre strutture territoriali.

La virtù fondamentale di un sindacato dev'essere la concretezza. Concreti sono i motivi che portano la gente a rivolgersi a noi e concrete sono le risposte che si attendono da noi. Anche termini astratti come dignità ed equità si riferiscono per noi a concrete condizioni di lavoro e di vita: giusto compenso, orari, ritmi, stress.

Concretezza è prendere i problemi per quello che sono, non farli né più grandi né più piccoli, trovare le soluzioni possibili evitando ogni demagogia che alimenti false illusioni. E' questa la nostra carta d'identità e il nostro messaggio.

Costruiamo risultati: ne abbiamo ottenuto di importanti, e ne siamo orgogliosi, anche in anni difficili come questi. Il nostro impegno oggi è consolidarne alcuni (piano di assunzioni, recupero degli scatti) e di conquistarne di nuovi , a partire dalle garanzie che chiediamo sulla stabilità degli organici.

Dare di più alla scuola, valorizzare come merita il lavoro del personale docente e ATA, assicurare il giusto spazio al ruolo negoziale del sindacato, saldando la tutela del lavoro con la crescita di qualità del servizio: sono obiettivi, questi, su cui agiremo con la massima determinazione.

Ci aiuterà ad essere più incisivi un voto che confermi e rafforzi la nostra presenza. Siamo da sempre il sindacato col più alto numero di iscritti fra il personale della scuola, a tutti chiediamo di dare il proprio personale apporto alla costruzione di un buon risultato elettorale: sentiamoci dunque tutti impegnati, da oggi al 7 marzo, a votare e far votare le liste e i candidati della CISL Scuola.

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Reclutamento: ma il Governo ha una linea?

Riapertura, sia pure “in coda”, delle graduatorie ad esaurimento, che però - si scrive - restano chiuse. Apertura, nel frattempo, alle ipotesi lombarde di assunzione diretta dei docenti da parte delle scuole.

Silenzio assoluto, dopo tanti annunci, sull’eventualità di nuovi concorsi e sulle modalità con cui organizzarli. Viene da chiedersi: ma sul reclutamento il Governo e il Ministro hanno una linea? E se sì, quale?

Crediamo sia giunto il momento di fare un minimo di chiarezza, perché le attese di chi vorrebbe lavorare nella scuola sono tante, mentre le opportunità di impiego non lo sono. Lo squilibrio tra domanda e offerta di lavoro è drammatico, l’esigenza di dare spazio ai giovani è reale, i diritti dei precari sono sacrosanti. E’ dunque una situazione complessa, delicata e molto seria, da governare con molta attenzione.

Il ministro apra subito su questa materia un tavolo di confronto; sono mesi che attendiamo di poterne ragionare avendo come riferimento proposte concrete e definite con sufficiente chiarezza. Serve un sistema di regole trasparenti e certe, altrimenti sui problemi irrisolti del reclutamento continueranno a prosperare solo i ricorsifici.
Francesco Scrima, segretario generale CISL Scuola

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martedì 14 febbraio 2012

ESTERO NEWS 4/12 - Supervalutazione del servizio prestato all’estero e progressione di carriera

Sentenza della Suprema Corte di Cassazione e conseguente Circolare Ministeriale

Leggi la notizia e la documentazione citata sul Sito della CISL SCUOLA Nazionale a questo link.

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Pensioni. Quando le convenienze politiche prevalgono sulle ragioni dei lavoratori

Sulle pensioni la scuola non rivendica privilegi, chiede solo di non essere penalizzata a causa delle particolari modalità che regolano la cessazione dal servizio del suo personale.
Consentire di andare in pensione coi vecchi requisiti a chi li maturi entro il 31 agosto, e non il 31 dicembre, avrebbe permesso di rimuovere una vera e propria iniquità.
Chi ha impedito che passasse l’emendamento rivolto a questo fine si assume una grave responsabilità, sacrificando le ragioni di migliaia di lavoratori in nome delle proprie convenienze politiche.
La Cisl Scuola incalzerà il governo e le forze politiche perché la questione sia comunque ripresa in considerazione, cercando e trovando una soluzione nel più breve tempo possibile.

Roma, 14 febbraio 2012

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL SCUOLA

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Dirigenti Scolastici: concorso ordinario. Dichiarazione possesso titoli

Il MIUR ha emanato la nota 1012 del 14.2.2012 con la quale - in riferimento alla dichiarazione del possesso dei titoli degli aspiranti ammessi alle prove scritte (vedi precedente nota 10314 del 14.12.2011) concernenti le procedure concorsuali per il reclutamento dei Dirigenti Scolastici - comunica che la specifica funzionalità, disponibile dallo scorso 20 dicembre nell’ambito dell’applicativo “Istanze On Line”, sarà chiusa il prossimo 16 marzo.

Dopo detta data gli Uffici Scolastici Regionali potranno accedere ai dati inseriti dai candidati nella dichiarazione, operare le valutazioni di propria competenza e registrare i riscontri effettuati con la produzione della relativa reportistica riepilogativa.

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lunedì 13 febbraio 2012

Caro Ministro, così non va, le priorità sono altre.

 Il ministro Profumo pronto a dare il suo ok alla sperimentazione lombarda sull'assunzione diretta? Un fatto sconcertante, dichiara Francesco Scrima, che lo sollecita ad occuparsi di altre e più urgenti priorità.

Se è vero, come viene dichiarato, che il ministro Profumo è pronto a dare la sua disponibilità a sperimentare le assunzioni dirette dei docenti da parte delle scuole, come vorrebbe la regione Lombardia, c’è da rimanere a dir poco sconcertati.

Sono mesi che sul reclutamento si attende una precisa assunzione di iniziativa da parte del MIUR, di cui ci sarebbe più che mai urgenza per dare senso e prospettiva ai nuovi percorsi di formazione. Mesi conditi di reiterati annunci su un imminente varo di nuove regole e modalità concorsuali, senza che sia mai stata data la possibilità di confrontarsi davvero su proposte puntuali e chiare.

Oggi apprendiamo che il ministro, mentre non riesce a mettere nero su bianco un suo progetto, si appresterebbe ad appoggiare quello, assai discutibile, di una non meglio precisata “chiamata diretta”, in nome di un malinteso federalismo che invadendo le competenze dello stato sul reclutamento mina alla radice l’unitarietà del sistema nazionale di istruzione.  E’ un modo di procedere che riteniamo inaccettabile sul piano del merito e del metodo e rispetto al quale siamo pronti ad assumere ogni necessaria iniziativa, chiamando ad un ampio coinvolgimento anche le altre organizzazioni sindacali.

Chiediamo nel frattempo al ministro Profumo di dedicarsi col dovuto impegno ad altre priorità su cui lo vediamo finora latitante: si adoperi per chiudere presto e bene il confronto in atto col MEF per il recupero degli scatti di anzianità, faccia sentire il suo peso in appoggio all’emendamento sulle pensioni del personale scolastico, oggetto di una inaccettabile e discriminante penalizzazione.

Gli abbiamo espresso, all’atto della nomina, ampia disponibilità ad un confronto responsabile e costruttivo: non siamo più disponibili ad un rapporto fatto di vuoti annunci, cui non seguono fatti, mentre si avallano in modo discutibile discutibilissimi progetti.

Roma, 13 febbraio 2012.

Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola

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domenica 12 febbraio 2012

Pensioni. Bonanni: "Il Parlamento modifichi una riforma iniqua e sbagliata"

"Siamo distanti dalla visione del Governo sulle pensioni". Così Raffaele Bonanni, a margine del presidio unitario organizzato insieme a Cgil e Uil in Piazza del Pantheon a Roma, per chiedere modifiche al decreto Milleproroghe sulle misure di carattere previdenziale e sollecitando pertanto il Parlamento a cambiare una riforma delle pensioni ritenuta 'iniqua' e 'sbagliata'. "Si e' tirato dritto senza alcuna discussione lasciando sul campo molta gente senza copertura - ha sottolineato il Segretario della Cisl. "Ci sono troppe persone che per una misura iniqua non sono ne' lavoratori ne' pensionati e sono rimaste nel limbo. Queste vicende bisogna risolverle, ecco perche' protestiamo ancora e non demorderemo finche' non ci sara' una discussione - ha aggiunto auspicando "si riesca a recuperare in Parlamento gran parte delle vicende ancora non risolte". Quanto al tema delle pensioni se possa rientrare nell'ampio dibattito sul mercato del lavoro "lo spero" ha risposto Bonanni.
Per i sindacati confederali la partita resta dunque ancora aperta. "Rassegnati è una parola che non fa parte del nostro vocabolario - ha detto Susanna Camusso durante il presidio - in particolare, in questa stagione questa riforma è sbagliata". Secondo Luigi Angeletti "quella delle pensioni è una riforma che neanche nel nostro peggiore incubo avremmo potuto immaginare. Non vorremmo che l'unica riforma fosse quella di aumentare il numero di chi perde il posto di lavoro rendendo più facili i licenziamenti". E Giovanni Centrella dell'Ugl: "La dignità dei lavoratori va rispettata e questa riforma non la rispetta".

"Il testo del decreto approvato alla Camera - si legge nella nota congiunta diffusa ieri da Cgil, Cisl e Uil - non risolve i problemi che, tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno perso il lavoro (o perchè coinvolti da crisi aziendali o per altre fattispecie), si trovano ad affrontare a seguito dell'innalzamento repentino dei requisiti di accesso al pensionamento. Questi lavoratori e lavoratrici non possono essere costretti ad affrontare periodi senza lavoro, senza più ammortizzatori sociali e senza pensione. Per questo vanno garantite le risorse necessarie alla copertura di questa irrinunciabile esigenza. Inoltre vanno esclusi dalle penalizzazioni in caso di pensione anticipata ad età inferiori ai 62 anni anche i periodi di maternità facoltativa, di congedi per assistenza ai disabili, di cassa integrazione straordinaria, di mobilità e quelli relativi al riscatto della laurea e al riscatto della contribuzione omessa. Cgil, Cisl e Uil chiedono anche di eliminare l'aggancio all'aumento dell'aspettativa di vita del requisito contributivo ai fini dell'accesso al pensionamento anticipato. Per quanto concerne il problema delle pensioni del comparto scuola e AFAM, dove vige una specifica normativa, deve essere prevista l'opportunità di far slittare al 31 agosto del 2012 il termine per acquisire i requisiti per l'accesso alle pensioni con le norme previgenti la nuova normativa. Cgil, Cisl e Uil, infine, continueranno a porre al Governo e al Parlamento la necessità di restituire un carattere di gradualità nell'accesso al pensionamento senza il quale l'impatto sulle condizioni di vita e di lavoro delle persone, nonché sull'occupazione dei giovani, risulta particolarmente pesante".

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sabato 11 febbraio 2012

Pensioni. Passo avanti della norma che proroga al 31 agosto la maturazione dei requisiti per poter andare in pensione.

Nella seduta dell’8/02/2012 la VII Commissione (Istruzione) del Senato ha espresso parere favorevole al decreto legge Milleproroghe, licenziato in prima lettura dalla Camera dei Deputati, a condizione che sia inserita una norma che proroghi al 31 agosto 2012 la maturazione dei requisiti per il pensionamento da parte del personale della scuola.

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Dentro il decreto "semplifica Italia": perplessità confermate

Dopo le numerose versioni “ufficiose” circolate prima e dopo le deliberazioni del Consiglio dei Ministri adottate nelle sedute del 27 gennaio e del 3 febbraio ultimi scorsi, sulla G.U. n. 33 del 9/2/2012 -Supplemento Ordinario n. 27- è stato pubblicato il Decreto-Legge 9 febbraio 2012, n. 5, avente per oggetto “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo”, entrato in vigore il 10 febbraio 2010.

Nel rispetto del programma di interventi urgenti imposti dall’”attuale eccezionale situazione di crisi internazionale” annunciato al Parlamento dal Presidente del Consiglio Mario Monti Mario al momento dell’ insediamento del nuovo Governo, il Decreto “Semplificazioni” segue i due precedenti Decreti cosiddetti “Salva Italia” (D.-L. 201/2011, convertito dalla Legge 214/2011) e “Cresci Italia”/ Liberalizzazioni ( D.-L. 1/2012, ancora in via di conversione).

Le disposizioni che riguardano direttamente la scuola sono contenute nel Titolo II (Disposizioni in materia di sviluppo), Sezione III (Disposizioni per l’istruzione), articoli da 50 a 53, dei quali vi forniamo una sintetica descrizione che conferma la fondatezza delle valutazioni politico-sindacali fin qui espresse dalla Segreteria Nazionale, in cui si stigmatizza l’eccessiva vaghezza dei contenuti e l’assenza di qualsiasi riferimento a parametri su cui dare sostanza ai ripetuti annunci di una stabilizzazione nella consistenza e nel tempo delle attuali dotazioni organiche.

Prima di entrare nel merito dei singoli articoli, riteniamo opportuno un richiamo all’art. 45 (Semplificazioni in materia di dati personali) che interviene nella “giungla” di oneri burocratici posti in capo anche alla scuola, in particolare cancellandoo l’obbligo di predisporre e aggiornare il documento programmatico sulla sicurezza (DPS), pur confermando, tuttavia, le norme di sicurezza previste dal Dlgs 196/03. Pertanto tutti i soggetti pubblici e privati, ivi comprese le istituzioni scolastiche, non sono più tenute ad adottarlo.

Ma veniamo agli articoli specificamente dedicati all’istruzione.

Art. 50 (Attuazione dell’autonomia ).

Prevede l’emanazione da parte del Ministro dell’Istruzione, d’intesa col ministro dell’Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome, di Linee Guida per il conseguimento delle seguenti finalità:

potenziamento dell’autonomia delle istituzioni scolastiche “anche” attraverso l’eventuale ridefinizione, in via sperimentale, di nuove modalità di trasferimento alle istituzioni stesse delle risorse, “nel rispetto della vigente normativa contabile”;

definizione di un organico dell’autonomia, funzionale all’ordinaria attività didattica, educativa, amministrativa tecnica e ausiliaria, nonché alle esigenze di:
- sviluppo delle eccellenze;
- recupero, integrazione e sostegno dei diversamente abili;
- programmazione dei fabbisogni di personale.

Costituzione di reti territoriali tra istituzioni scolastiche per la gestione ottimale delle risorse umane, strumentali e finanziarie;

Definizione di un organico di rete per le finalità di cui alla lett. c) nonché per:
- l’integrazione degli alunni diversamente abili;
- la prevenzione dell’abbandono;
- il contrasto dell’insuccesso scolastico e formativo.

La costituzione dell’organico dell’autonomia e di quello di rete deve avvenire nei limiti dell’art. 64 (prima “manovra Tremonti”) e sulla base dei fabbisogni (di singola scuola, di rete e provinciali) con carattere di stabilità “per almeno un triennio”, anche per i posti di sostegno “…fatte salve le esigenze che ne determinano la rimodulazione annuale”
Rispetto alla determinazione degli organici, il comma 2 richiama ossessivamente l’art. 64 del DL 112/08, nonché il vincolo contenuto nel comma 7 dell’art. 19 della legge 111/2011 (seconda manovra Tremonti) in base al quale a partire dall’anno scolastico 2012/2013 la consistenza delle dotazioni organiche del personale docente, educativo e ATA non deve superare quella dell’anno scolastico 2011/ 2012 (ultimo anno del piano triennale di riduzione degli organici)

Art. 51 (Potenziamento del sistema nazionale di valutazione).

In attesa dell’avvio di un sistema organico e integrato di valutazione delle scuole , secondo la riorganizzazione cosiddetta “a tre gambe”del sistema nazionale di valutazione (ex ANSAS, ora INDIRE; INVALSI; Corpo Ispettivo), all’INVALSI viene temporaneamente affidato anche il compito del coordinamento funzionale del Sistema Nazionale stesso. A tal fine l’Istituto, in via sperimentale, si avvale dell’Agenzia per la diffusione di tecnologie per l’innovazione (istituita con la Legge finanziaria del 2006 allo scopo di “…accrescere la capacità competitiva delle piccole e medie imprese e dei distretti industriali attraverso la diffusione di nuove tecnologie e delle relative applicazioni industriali”). La partecipazione alle rilevazioni nazionali degli apprendimenti affidate all’ INVALSI viene definita “attività ordinaria d’istituto”, con l’evidente intento di risolvere per via legislativa la controversa questione degli obblighi che la somministrazione delle prove comporta per il personale scolastico.

Art. 52 (Misure di semplificazione e promozione dell’istruzione tecnico-professionale e degli istituti tecnici superiori - ITS).

Vengono previste apposite linee guida, la cui definizione è affidata al Ministro dell’Istruzione, di concerto con il Ministro del Lavoro e con quello dell’Economia e d’intesa con la Conferenza delle Regioni, finalizzate a:

- coordinare, a livello territoriale, l’offerta formativa dei percorsi degli istituti tecnici, degli istituti professionali e di quelli triennali di competenza regionale;
- favorire la costituzione dei poli tecnico-professionali(L. 40/07);
- promuovere percorsi in apprendistato

Analogamente si prevede di coordinare, a livello nazionale, l’offerta dei percorsi ITS, ponendo il limite di non più di un ITS in ogni regione per la medesima area tecnologica. Si prevede, altresì, la semplificazione degli organi di governo delle fondazioni, il tutto senza aggravio di spesa.

E’ senz’altro apprezzabile l’intento di definire linee guida di coordinamento che assicurino omogeneità dell’offerta formativa a livello territoriale e nazionale. Sarebbe auspicabile configurare le stesse in un’ottica di filiera che si snodi dall’istruzione secondaria a quella superiore post-secondaria. Appare però difficile realizzare il tutto senza investire nuove risorse.

Art. 53 (Modernizzazione del patrimonio immobiliare scolastico e riduzione dei consumi e miglioramento dell’efficienza degli usi finali di energia)

Si prevede un Piano nazionale di edilizia scolastica con due precisi obiettivi: l’ammodernamento e la razionalizzazione del patrimonio immobiliare scolastico e la riduzione strutturale delle spese di funzionamento. Si individua nel CIPE il soggetto titolato ad approvare il Piano nazionale di edilizia scolastica, rispettando le competenze istituzionali di Stato Regioni.

Gli obiettivi del Piano, per cui si prevede il concorso di capitali pubblici e privati, attraverso lo strumento degli accordi di programma, sono specificati al comma 2 e riguardano:

- ammodernamento e recupero del patrimonio scolastico esistente
- messa in sicurezza degli edifici
- costruzione e completamento di nuovi edifici
- efficienza energetica e riduzione delle emissioni inquinanti

Tra gli interventi da avviare con prioritaria urgenza, la norma individua un Piano, affidato al CIPE, per la messa in sicurezza degli edifici esistenti e la costruzione di nuovi edifici, con un primo stanziamento di cento milioni di euro nel 2012; è prevista inoltre l’estensione al triennio 2012-2014, applicandole anche alle scuole primarie e dell’infanzia, delle opportunità di finanziamento di progetti da parte dell’INAIL.

Vengono semplificate (comma 6) le procedure per il vincolo di destinazione d’uso scolastico, legandolo automaticamente al collaudo dell’opera.

Si prevede l’adozione di norme quadro (comma 7) finalizzate a garantire indirizzi progettuali omogenei su tutto il territorio nazionale. Il comma 8 vincola le disposizioni attuative alle risorse disponibili a legislazione vigente.

Entro 24 mesi dall’entrata in vigore del decreto, gli enti proprietari di edifici adibiti a scuole, università ed enti di ricerca dovranno assumere misure di gestione, conduzione e manutenzione degli immobili volte a contenere i consumi e a renderne più efficiente l’utilizzo.

L’obiettivo dichiarato nell’intestazione dell’art.53 è indubbiamente molto ambizioso. Modernizzare il patrimonio immobiliare scolastico presuppone certamente la costruzione di sinergie tra i soggetti istituzionali preposti, richiede che si favorisca l’azione congiunta pubblico – privato, si definiscano regole e modalità procedurali trasparenti ed efficaci, si creino condizioni di fattibilità reali, ma significa soprattutto pianificare rilevanti investimenti in un’ottica pluriennale. Un piano nazionale di edilizia scolastica da approvare in tre mesi è certamente un intento apprezzabile, ma è lecito dubitare che risulti sufficiente a sostenerlo un finanziamento in avvio di soli cento milioni di euro.

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venerdì 10 febbraio 2012

Ex Enam - Borse di studio per la frequenza di corsi di istruzione post-secondaria, corsi di laurea e corsi post-laurea. Anno scolastico e accademico 2010/2011


◦Domande scadute il  31/05/2011 24:00:00

Consulta le graduatorie pubblicate.

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giovedì 9 febbraio 2012

L'intervento di Bonanni al sit-in di Roma

L'intervento di Raffaele Bonanni, segretario generale CISL, durante la manifestazione unitaria promossa oggi da Cgil, Cisl e Uil (ore 15.00, Roma, Piazza del Pantheon, con la presenza dei segretari generali delle tre confederazioni) e finalizzata alla richiesta di modifiche al decreto "milleproroghe" sulle misure di carattere previdenziale.

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Libri di testo: l’annuale circolare ministeriale

Il MIUR ha pubblicato oggi sul proprio sito istituzionale la C.M. 18 del 9.2.2012, che detta le indicazioni operative per l’adozione dei libri di testo per l’a.s. 2012/13.

Dopo aver integralmente richiamato le disposizioni contenute nella C.M. 16 del 10.2.2009 (che regolamenta compiutamente la materia) e ribadito che la durata delle adozioni è stabilita dall’art. 5 del decreto-legge 137/08 (cinque anni per la scuola primaria; sei anni per la scuola secondaria di I e di II grado), la circolare 18 segnala in primo luogo la più rilevante novità per l’a.s. 2012/13 e cioè l’obbligo di redigere i libri di testo in forma mista, parte cartacea e parte in formato digitale. Ne discende, pertanto, che testi scolastici esclusivamente cartacei non possono essere più adottati né mantenuti in adozione.

Ciò comporta la necessità di sostituire i testi in adozione dall’a.s. 2008/09 con testi redatti in forma mista, consentendo eventualmente, in caso di attuale utilizzazione di un testo esclusivamente cartaceo, la scelta tra la sostituzione con lo stesso testo in forma mista o l’adozione di un diverso testo che abbia tale forma.

I testi in forma mista o interamente digitale già in adozione nel corrente anno scolastico, invece, devono essere mantenuti fino al termine del vincolo pluriennale.

*

La recente adozione delle “Indicazioni nazionali per i licei” e delle “Linee guida per gli istituti tecnici e professionali” potrebbe non aver consentito l’integrale revisione dei testi già in uso. I collegi dei docenti, pertanto, valuteranno l’opportunità di procedere ad una nuova scelta, qualora i testi in adozione non si rivelino adeguati agli obiettivi specifici di apprendimento quali individuati dal nuovo ordinamento.

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I collegi dei docenti delle scuole primarie e secondarie di I grado procederanno analogamente in riferimento all’adozione dei libri di testo di religione cattolica, stante la pubblicazione del d.P.R. 11.2.2010, contenente i “traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento della religione cattolica per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione”.

*

L’adozione dei libri di testo deve essere deliberata dai collegi dei docenti nella seconda decade di maggio secondo le modalità previste dalla circolare 16/09 e pubblicata all’albo delle scuole nonché sul proprio sito web e su “Scuola in chiaro”, distinguendo i libri tra obbligatori e consigliati: questi ultimi dovrà essere evidenziato che l’eventuale acquisto non costituisce un obbligo, ma una libera scelta delle famiglie.

*

In conclusione la circolare 18 precisa che non è consentito modificare le scelte effettuate dopo l’adozione delle relative delibere da parte del collegio dei docenti, anche nel caso di diversa strutturazione della rete scolastica che dovesse intervenire - per effetto dei nuovi piani di dimensionamento regionali adottati in queste settimane (ex lege 111/11 e 183/11) - a partire dall’a.s. 2012/13.

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I dirigenti di istituzioni scolastiche nelle quali, per il prossimo anno scolastico, risultino iscritti alunni non vedenti o ipovedenti provvederanno immediatamente a richiedere - ai centri di produzione specializzati che normalmente curano la trascrizione e la stampa nel sistema di scrittura e lettura braille - i testi scolastici necessari, al fine di consentire l’acquisizione della disponibilità dell’Ente Locale in ordine all’assunzione dei relativi oneri.

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Mobilità ATA, firmato il decreto

E' stato firmato il decreto sui passaggi di area del personale ATA. La Cisl Scuola ha già chiesto la convocazione di un incontro al MIUR per definire la gestione della fase applicativa.

Al decreto è allegata la tabella di ripartizione dei posti distinti per provincia e per profilo.

Giunge così a conclusione una vicenda assai travagliata sotto diversi aspetti: quello delle relazioni sindacali, su cui hanno pesato fortemente le invadenze e la farraginosità delle procedure di controllo degli atti negoziali, e quello degli interessi e delle aspettative tra loro confliggenti di cui sono portatori quanti aspirano a ricoprire i posti di lavoro disponibili. Non è la prima volta che il sindacato si trova a dover compiere scelte difficili, in presenza di attese tra loro contrastanti che esigono attenzione e equilibrio, specie in situazioni che rendono ancor più difficile soddisfare tutte le esigenze. Riteniamo che i passaggi di area rappresentino un'opportunità di crescita professionale troppo a lungo negata. Nello stesso tempo ci battiamo perchè lo stop ai tagli, e il proseguimento di una politica di stabilizzazione del lavoro che abbiamo rivendicato e ottenuto col piano triennale di assunzioni, diano risposta concreta ai precari offrendo opportunità di lavoro, e di lavoro stabile.

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mercoledì 8 febbraio 2012

Va pagato chi sostituisce il dirigente, sentenza a Milano

Il tribunale di Milano accoglie un ricorso promosso dalla Cisl Scuola e ordina di pagare il docente "vicario" di una scuola affidata in reggenza. Valgono le norme del contratto, non si può chiedere di lavorare gratis.


La Cisl Scuola rivendica da tempo il pagamento dell’indennità dovuta ai docenti che svolgono di fatto mansioni di vicario del dirigente, in particolare in istituzioni scolastiche affidate in reggenza. Lo ha fatto in ripetuti incontri al MIUR, scontrandosi finora con l’assoluta indisponibilità a riconoscere tale diritto, in base all’asserita impossibilità di attribuire compensi per una funzione, quella di vicario, che non sarebbe più prevista dalla normativa dopo l’attribuzione dello status di dirigente ai capi di istituto.

Parallelamente all’azione svolta ai tavoli di confronto col MIUR, la Cisl Scuola ha promosso vertenze legali in alcuni territori che, come nel caso di due ricorsi sostenuti dalla segreteria territoriale di Milano, cominciano a registrare esiti favorevoli. Recentemente il giudice del lavoro di Milano, decidendo un ricorso proposto da un'insegnante che ha svolto l’incarico di docente vicario in istituzione scolastica assegnata in reggenza, ha accolto la tesi della ricorrente, condannando l’Amministrazione al pagamento della somma di 7.552,49 euro, oltre alle spese di lite.

La sentenza (n. 6767/11 del tribunale di Milano) ha riconosciuto il diritto considerando pienamente vigente, come prevede l’articolo 146 del CCNL del 2007, l’art. 21 del CCNL del 1999, che dispone l’attribuzione del 50% dell’indennità di direzione al docente vicario delle istituzioni scolastiche affidate in reggenza.

Analoga pronuncia era già stata adottata dal giudice del lavoro di Milano con sentenza 5326/11, che condannava l’amministrazione a pagare l’indennità di funzioni superiori, affermando, tra l'altro, che la motivazione addotta dalla difesa erariale per giustificare il mancato pagamento (non essere prevista la spesa tra quelle rientranti nelle risorse finanziarie su cui la scuola poteva contare) non poteva essere presa in considerazione in quanto gli emolumenti in questione erano comunque dovuti per attività lavorativa effettivamente svolta.

La sentenza avvalora quanto sostenuto dalla CISL Scuola circa il diritto dei docenti che svolgono la funzione di collaboratore vicario a percepire le indennità previste dal CCNL. La posizione di rifiuto fino ad oggi sostenuta dal MIUR appare fondata su considerazioni astrattamente giuridiche, non tenendo in alcun conto l’effettivo carico di lavoro ricadente sul docente che di fatto sostituisce il dirigente, svolgendo una funzione che nessuno può pretendere di vedere assolta in modo gratuito.

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Sperimentazione VALeS

Sul sito internet del MIUR è stato immesso, in data odierna, il materiale dispositivo (C.M. 16 del 3.2.2012) e illustrativo (slides) del nuovo progetto “Valutazione e Sviluppo Scuola (VALeS)” che affianca il progetto “Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole (VSQ)” già avviato lo scorso anno e tuttora in svolgimento.

Il nuovo percorso sperimentale - di cui proponiamo una sintetica descrizione - ripercorre, sostanzialmente, le linee fondamentali del progetto VSQ con tre importanti integrazioni

•l’estensione al secondo ciclo d’istruzione;
•l’eliminazione del criterio della premialità;
•l’inclusione nel percorso valutativo del dirigente scolastico.
L’integrazione esposta al terzo punto ha indotto l’Amministrazione a prevedere la specificità nel percorso di valutazione delle scuole e in quello del dirigente scolastico.

Per quest’ultimo, infatti, tenendo presente la normativa di riferimento (art. 25, decreto legislativo 165/01 e art. 20, CCNL V Area del 2006, reiterato integralmente nel CCNL 2010), i descrittori da considerare nella procedura valutativa sono i seguenti:

•direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane;
•organizzazione e gestione delle risorse finanziarie e strumentali;
•promozione della qualità dei processi interni alla comunità professionale;
•sviluppo delle innovazioni;
•attenzione alle famiglie ed alla comunità sociale;
•collaborazione con i soggetti istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economici del territorio.
Come è agevole osservare, si tratta di mettere sotto osservazione alcuni significativi compiti istituzionali che l’attuale ordinamento (sia unilaterale che pattizio) mette in capo ai dirigenti scolastici.

L’adesione alla sperimentazione (limitata a 300 istituzioni scolastiche) è pertanto subordinata a due previe condizioni:

•la delibera positiva del collegio dei docenti;
•l’adesione del dirigente scolastico.
Le scuole che intendono volontariamente partecipare alla sperimentazione debbono presentare apposita istanza attraverso un modulo on line reperibile sul sito del MIUR.

Tra tutte le istanze presentate, il MIUR si riserva di accogliere (in relazione alle disponibilità finanziarie) le domande di adesione, fino al suddetto limite di 300, in base ai seguenti criteri:

•ordine cronologico di presentazione;
•equilibrata distribuzione sul territorio nazionale;
•equa rappresentatività delle scuole del primo e del secondo ciclo.
Le istanze possono essere presentate dal 10 febbraio al 12 marzo 2012.

Alle scuole selezionate per la partecipazione verranno assegnati finanziamenti per:

•il piano di miglioramento;
•le spese di funzionamento;
•il riconoscimento del “maggior impegno” della “comunità professionale”.
Anche se non precisato dalla circolare 16, la ripartizione tra i tre su specificati punti delle risorse complessivamente assegnate a ciascuna istituzione scolastica (si parla informalmente di un budget da 10.000 a 20.000 euro, dato al momento presunto), nonché la misura degli “incentivi” individuali di cui al terzo punto per il personale docente e ATA sarà oggetto di specifica contrattazione integrativa di istituto.

Per quanto riguarda, invece, la quota del budget complessivo assegnato a ciascuna scuola da attribuire al dirigente scolastico, è stato assunto dall’Amministrazione l’impegno di attivazione di un “tavolo” di contrattazione integrativa nazionale, tuttora disatteso.

Il finanziamento dei progetti VALeS avviati nelle scuole delle 4 Regioni del Mezzogiorno appartenenti all’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) sarà tratto dai Fondi Strutturali Europei, la cui gestione - come è noto - è disciplinata dalle specifiche Direttive dell’Unione Europea.

Relativamente alla valutazione espressa dalla CISL Scuola circa le iniziative sperimentali proposte dal MIUR, rinviamo all’apposita nota della Segreteria Nazionale redatta all’indomani dell’incontro di informativa sulla materia.

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martedì 7 febbraio 2012

I giovani e il lavoro, il pane e le brioches

C’è in Italia una questione giovanile? Ha fondamento l’osservazione che l’Italia non è un paese per giovani? L’incontro tra giovani e mercato del lavoro avviene in modo corretto ed efficace o si riscontrano patologie, chiusure e vizi che vanno affrontati con serietà e determinazione?

E’ un problema di strutture e di politiche inadeguate o di culture arroccate e pigre? O un mix di più cose che richiedono capacità di discernimento e risposte articolate? Chi sono i giovani che abbiamo allevato, come è la società che abbiamo preparato per loro? Che cosa offriamo ai giovani e che cosa chiediamo loro?

Fa specie che un governo di tecnici possa liquidare questi problemi con raffiche di battute, ultima quella proferita dal Ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri. Dai ventottenni sfigati alla monotonia del posto fisso, ai bamboccioni che non si staccano dalle gonne di mammà c’è stato un susseguirsi di affermazioni da cui traspare che chi parla così allude a situazioni che non capisce perché non vive. Vengono in mente le brioches che una stupefatta Maria Antonietta chiedeva di dare al popolo, al posto del pane esaurito.

Bene dunque che il Ministro Cancellieri abbia oggi chiesto scusa per quanto affermato ieri; vogliamo anche sperare che, con l’attenzione ad un linguaggio più controllato e sobrio, chi ci governa e quanti fanno politica affrontino questioni tanto delicate assumendo per intero le preoccupazioni e l’ansia della gente normale, di quella stragrande maggioranza di famiglie e di giovani che fanno di tutto per lavorare e per darsi un futuro. E’ di questa sensibilità che ha bisogno il Paese per rimettersi in cammino.

Roma, 7 febbraio 2012

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola

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Pensioni: presidio unitario giovedì 9 febbraio al Pantheon

Cgil, Cisl e Uil promuovono per il 9 febbraio (dalle ore 15.00, Roma, Piazza del Pantheon) un presidio unitario al quale parteciperanno i segretari generali delle tre confederazioni Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. L'iniziativa è finalizzata alla richiesta di modifiche al decreto "milleproroghe" sulle misure di carattere previdenziale.

Il testo del decreto approvato alla Camera, infatti, non risolve i problemi di quei lavoratori che - avendo perso il lavoro (crisi aziendali o altre fattispecie) - si trovano ad affrontare l'innalzamento repentino dei requisiti di accesso al pensionamento: per loro c'è la prospettiva di affrontare periodi senza lavoro, senza più ammortizzatori sociali e senza pensione. Per questo devono essere garantite le risorse necessarie alla copertura di questa irrinunciabile esigenza.

Inoltre, devono essere esclusi dalle penalizzazioni - in caso di pensione anticipata ad età inferiori ai 62 anni - anche i periodi di maternità facoltativa, di congedi per assistenza ai disabili, di cassa integrazione straordinaria, di mobilità e quelli relativi al riscatto della laurea e al riscatto della contribuzione omessa.

Cgil, Cisl e Uil chiedono anche di eliminare l'aggancio all'aumento dell'aspettativa di vita del requisito contributivo ai fini dell'accesso al pensionamento anticipato.

Per quanto concerne, altresì, la questione delle pensioni del comparto scuola e AFAM, dove vige una specifica normativa, deve essere prevista l'opportunità di far slittare al 31 agosto 2012 il termine per acquisire i requisiti per l'accesso alle pensioni con le disposizioni previgenti la nuova normativa.
Cgil, Cisl e Uil, infine, continueranno a porre al Governo e al Parlamento la necessità di restituire un carattere di gradualità nell'accesso al pensionamento senza il quale l'impatto sulle condizioni di vita e di lavoro delle persone, nonché sull'occupazione dei giovani, risulta particolarmente pesante

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Elezioni RSU (5/7 marzo 2012): proroga presentazione liste nelle scuole chiuse per maltempo

In data odierna le Organizzazioni Sindacali e l'ARAN hanno sottoscritto il protocollo di intesa che integra il precedente documento del 14.12.2011 in materia di definizione del calendario delle votazioni per il rinnovo delle RSU.

Considerati i provvedimenti di emergenza (chiusura uffici pubblici e scuole), causa maltempo, che hanno interessato numerose istituzioni scolastiche del territorio nazionale, l’accordo proroga - da domani, 8 febbraio, caso per caso - i termini di presentazione delle liste elettorali per un numero di giorni lavorativi complessivamente pari a quelli di chiusura intervenuti fino a tale suddetta data.

L’accordo - che conferma le altre scadenze del calendario definito a dicembre - fissa, comunque, a sabato 18 febbraio il termine ultimo di presentazione delle liste.

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lunedì 6 febbraio 2012

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Fioroni: si sani ingiustizia pensioni docenti

La richiesta della Cisl Scuola di rimuovere dal decreto cosiddetto “milleproroghe” l’ingiusta penalizzazione per il personale scolastico concernente l’allungamento, in molti casi a dismisura, dei tempi di uscita di chi maturava i requisiti pensionistici previsti dalla “vecchia” normativa è stata raccolta dall’on. Fioroni (PD), come riporta l’agenzia ANSA.

* * *

Ansa, Roma, 6.2.2012 - Un emendamento al cosiddetto Milleproroghe che sani il “danno” previdenziale arrecato ai docenti. Lo ritiene necessario l'ex ministro dell'Istruzione, Giuseppe Fioroni.

“Ritengo che il Senato debba approvare, con il sostegno forte del Governo e del ministro Profumo, non un emendamento buonista ma un emendamento di profonda giustizia. La riforma previdenziale ha ignorato” - spiega Fioroni - “che tutti i dipendenti pubblici maturano l'anzianità per anno solare tranne la scuola che la matura per anno scolastico. E quindi se si vogliono conservare i diritti riconosciuti per tutti i dipendenti al 31 dicembre 2011, gli stessi diritti per la scuola si devono fissare ad agosto 2012. La differenza economica è oggettivamente minima e comunque" - osserva l'ex ministro - "non si può fare cassa sui diritti riconosciuti a tutti meno che ai docenti perché altrimenti questo farebbe assumere, in maniera palese, profili di anticostituzionalità al Milleproroghe”.

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domenica 5 febbraio 2012

Decreto semplificazioni, per la scuola solo annunci

Il testo del decreto legge sulle semplificazioni varato dal Consiglio dei Ministri conferma quanto abbiamo detto nei giorni scorsi: sulla scuola solo annunci vaghi ed ennesimo rinvio.

Dopo che per settimane si sono diffuse indiscrezioni che lasciavano intendere la volontà di porre uno stop ai tagli, per sostenere l'avvio di una nuova politica degli organici orientata alla stabilità e alla funzionalità, ci troviamo di fronte ad una delega che, senza alcun parametro certo di riferimento (se non i ripetuti richiami all'art. 64 del dl 112/08, quello del piano triennale di tagli), rinvia le scelta a successivi provvedimenti, da adottare entro 60 giorni.

Si conferma quindi l'esigenza, come affermato qualche giorno fa da Francesco Scrima, di un immediato confronto col Ministro per capire come si intenderà procedere nella direzione annunciata in precedenti incontri, ma finora non ancora tradotta in scelte chiare e conseguenti. Se davvero si vuol dare alla scuola un segnale di svolta, ponendola al centro di una rinnovata attenzione che le assicuri prima di tutto le risorse necessarie per funzionare, occorrerà passare quanto prima dalle parole ai fatti.

Su questo la Cisl Scuola non mancherà di incalzare il Ministro e il Governo nei prossimi giorni.

In allegato gli articoli del decreto direttamente riguardanti il sistema scolastico.

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