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CISL SCUOLA ORISTANO

Segretaria Generale: ELENA AROFFU ***Segretari: BERNARDO CASU, BARBARA RASPA. -SEDE: 09170 ORISTANO P.za Roma Gall. Porcella 4 -tel. 0783.70674 /71003 Fax 71907 e-mail: CislScuola.Oristano@cisl.it - Orari di apertura: vedi link "CONTATTACI" in questa pagina* Per iscriverti:RSU CISL della SCUOLA o Sede Provinciale * Alle Elezioni ENAM hanno votato CISL SCUOLA: 3 insegnanti su 4, il 75,5%. - Webmaster: PINO CIULU

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sabato 31 gennaio 2009

Malta. Isola di Gozo. I templi di Ggantija 3600-2500 a.C.
Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco

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Organici ATA. Informativa del MIUR sul regolamento.

Si è svolto - ieri pomeriggio, presso il MIUR - il primo incontro, in materia. I dirigenti ministeriali hanno illustrato le linee generali del documento (la cui bozza è stata consegnata alle Organizzazioni Sindacali) per il raggiungimento delle finalità stabilite dall'art. 64 del decreto-legge 112/08, convertito nella legge 133/08.

Come ampiamente noto, la manovra prevede nel triennio una riduzione strutturale complessiva di personale ATA di 44.500 unità. A tal fine il Regolamento modifica i parametri finora disciplinati dal DM 201/00, la cui applicazione dovrà altresì misurarsi con i previsti "tetti" regionali.

La CISL Scuola

• ha espresso un netto dissenso verso "politiche" - come quella concernente il personale ATA - che guardano esclusivamente alla scuola come settore su cui operare ed ottenere risparmi, senza interrogarsi sulle ricadute negative in termini di governabilità, efficacia e sicurezza delle istituzioni scolastiche che i suddetti "tagli" produrranno. La necessità di una redistribuzione degli organici - attraverso un percorso di individuazione unitaria dei servizi tale da essere adeguata alle esigenze della scuola dell'autonomia, al decentramento delle funzioni ed ai carichi di lavoro che lo stesso comporta - era stata sollecitata anche attraverso la costituzione di una "commissione paritetica" (che però non ha mai operato); detta redistribuzione, cioè, dovrebbe essere orientata ad un rafforzamento delle capacità dei servizi delle istituzioni scolastiche, a sostegno delle finalità istituzionali e dei progetti educativi. La politica dei "tagli" (sia per il personale ATA sia per il personale docente) si muove invece nella direzione opposta: quella di privare ulteriormente la scuola di risorse, limitando così (o persino annullandole completamente) le capacità progettuali e mettendo in serio pericolo sia la sorveglianza che la sicurezza degli alunni;

• ha evidenziato le "ricadute" negative della "manovra" sul personale precario, fortemente presente nel settore ATA, auspicando una più articolata riflessione per una maggior tutela dello stesso;

• ha sottolineato la necessità di una più approfondita valutazione che porti all'elaborazione di unpiano che intervenga sugli sprechi (ove, eventualmente, presenti), utilizzando lo strumento della razionalizzazione delle risorse non come mero calcolo ragionieristico ma come momento di investimento e di qualificazione a sostegno della "buona scuola";

• ha ribadito l'impegno a rappresentare - in tutte le sedi istituzionali - le ragioni del dissenso rispetto ai pesanti interventi governativi sulla scuola.


La Segreteria Nazionale

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venerdì 30 gennaio 2009

Ciazione Latina

Alea iacta est
(Il dado è tratto)

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Nodo pensioni: coefficienti al via da gennaio 2010.

«Meno se ne parla più si fa». Sulle pensioni il ministro Maurizio Sacconi continua a volare basso. Anche perché il titolare del Welfare resta convinto che in una situazione difficile come quella determinata dalla crisi finanziaria ed economica non ci siano troppi margini per far scattare interventi strutturali.

E nel corso di un'audizione alle commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera il ministro lo ribadisce a chiare lettere: «Nel breve periodo non ci sono le condizioni» per rimettere mano al sistema previdenziale. I soli due interventi che scatteranno saranno l'innalzamentodell'età pensionabile delle lavoratrici statali, in recepimento della sentenza della Corte di giustizia Ue, e il decollo dei "nuovi" coefficienti di trasformazione dal 1� gennaio 2010 con conseguente riduzione media degli importi delle pensioni future del 6-8 per cento.

Coefficienti che scatteranno con l'adeguamento previsto dal Governo Prodi: ho «già disposto l'avvio dell'adeguamento dei parametri, come previsto », fa sapere Sacconi. Ma quest'ultima affermazione non piace a tutti i sindacati. La Uil, in particolare,chiede l'istituzione della commissione di "concertazione" sui coefficienti prevista dalla riforma del centro- sinistra. E analoga richiesta arriva da Cesare Damiano ( Pd).

La partita, insomma, non è del tutto in discesa. Così come potrebbe non essere scontato il percorso. Una conferma in questo senso arriva dalla comparsa, sullo sfondo del confronto tra Governo e parti sociali, dell'opzione del blocco delle finestre di uscita delle pensioni di anzianità. Un'ipotesi durata lo spazio di poche decine di minuti. Che però potrebbe rispuntare in caso di necessità, soprattutto se il Governo dovesse essere costretto a reperire nuove risorse per tamponare la crisi.

Altre sorprese potrebbero arrivare dal probabile "spezzatino" del Collegato Lavoro, attualmente al vaglio del Senato, che dovrebbe suddiviso in due testi: nel primo dovrebbero confluire tutte le misure su ammortizzatori e mercato del lavoro e nel secondo quelle sulla previdenza e in particolare sui lavori usuranti da esentare (facendo leva su un'apposita delega) dalle nuove regole pensionistiche. Un questione che, al di là delle eventuali nuove proroghe per l'esercizio della delega, dovrà essere affrontata entro l'anno.

Se, dunque, il blocco delle finestre di anzianità è un'ipotesi già accantonata che potrebbe solo essere ripescata con una funzione di misura di scorta, più complessa appare la vicenda degli «usuranti».L'eventuale scorporo delle misure previdenziali dal collegato lavoro potrebbe prestarsi a incursioni della stessa maggioranza. Più volte, ad esempio, il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ha fatto riferimento alla necessità di un nuovo intervento sulle pensioni, considerato prioritario anche dalla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.

Sacconi comunque resta convinto che la strategia migliore sia quella di agitare il meno possibile le acque. Il punto fermo nella strategia del ministro è il decollo dei "nuovi" coefficienti (evocato anche dal leader del Pd, Walter Veltroni) il1�gennaio2010, senzaulteriori ritardi. Il tutto accompagnato dal piano di riordino degli enti previdenziali, che, secondo il ministro, garantirà tre miliardi di risparmi.
M.Rog.
da IlSole24ore.com

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Agenda Sindacale della settimana.

Contrattazione d'Istituto.

lun 26 gennaio sm Ghilarza
mar 27 gennaio ic Samugheo
mer 28 gennaio isis Terralba,
gio 29 gennaio ic s. Lussurgiu


Assemblee Sindacali

lun 26 gennaio Terralba
mar 27 gennaio Bosa
mer 28 gennaio ITIS OR per le scuole superiori di Oristano
gio 29 gennaio Simaxis
ven 30 gennaio Milis

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giovedì 29 gennaio 2009

"Accordo Quadro" sulla riforma degli assetti contrattuali. L'Ufficio Studi della CISL: "Con il nuovo modello salari più alti"

«Sono sbagliate le valutazioni della CGIL sulle presunte perdite salariali dell'Accordo Quadro (sottoscritto lo scorso 22 gennaio) sulla "riforma della contrattazione". Non è vero che il nuovo indicatore di riferimento della contrattazione ("l'indice armonizzato dei prezzi al consumo"), depurato dei prezzi dell'energia importata, sia più svantaggioso rispetto alla situazione precedente. Lo dimostrano in modo inequivocabile i dati sia riferiti al passato che al futuro.

Per quanto riguarda il passato, la CGIL riferisce le sue proiezioni sull'ipotizzata minore dinamica salariale, al periodo 2004-2008. L'accordo del 1993 prevedeva di legare gli incrementi retributivi nazionali al tasso di inflazione programmato.

Prendendo a riferimento il periodo 2004-2008 il Tasso Inflazione Programmata cumulato è cresciuto del 9%; il nuovo accordo avrebbe consentito un incremento retributivo pari all'11,3%, superiore di 2,3 punti all'incremento dell'inflazione programmata.

Il nuovo modello contrattuale applicato al periodo 2004-2008 avrebbe assicurato pertanto un incremento retributivo nazionale superiore all'accordo precedente di almeno € 600......

Leggi tutto il testo della notizia e la documentazione allegata e citata, sul sito della CISL SCUOLA Nazionale il cui link trovi anche sulla colonna destra della pagina.

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La Conferenza Unificata dà ragione alla nostra posizione

E' importante e seria la posizione assunta ieri dalle Regioni in sede di Conferenza Unificata; il Governo, ora, dia attuazione alle intese raggiunte e ascolti le forti critiche espresse sul Regolamento relativo alla scuola primaria.

Per l'edilizia scolastica è ora di passare dalle parole ai fatti realizzando, a dieci anni dal suo annuncio, quell'Anagrafe Nazionale che consenta di avviare subito un vero e proprio piano per la "sicurezza nelle scuole".

Il compromesso raggiunto sulla razionalizzazione della rete scolastica evidenzia la necessità, dalla CISL Scuola sempre rappresentata, di procedere con puntuali analisi territoriali e con la gradualità necessaria a non compromettere il diritto allo studio di tutti e di ognuno.

La bocciatura a maggioranza del Regolamento sulla scuola primaria dà ragione alla nostra ferma opposizione e alle nostre azioni di contrasto nei confronti di un provvedimento che scardina questo fondamentale livello di scolarità. Le istituzioni e i soggetti più vicini alla scuola e alla sua utenza non si possono rassegnare ad interventi che determinerebbero una pesante destrutturazione ed una drammatica perdita di qualità del servizio.

Solo chi è più lontano dalla scuola e dalle sue ragioni, come il Ministro dell'Economia, può credere il contrario.

Roma, 29 gennaio 2009

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola

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mercoledì 28 gennaio 2009

Malta. Sliema.

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Retribuzioni più alte con i nuovi contratti.

Ufficio Studi Cisl: il modello appena introdotto applicato al periodo 2004-2008avrebbe assicurato un incremento retributivo nazionale superiore all'accordo precedente di almeno 600 euro.

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Mobilità 2009/2010. Sesto incontro al Miur.

Il confronto sulla mobilità per il prossimo anno scolastico è proseguito questa mattina, 28 gennaio 2009, per ultimare il lavoro di revisione del CCNI. La maggior parte delle osservazioni, richieste di chiarimenti e di semplificazione del testo da noi avanzate durante gli incontri sono state accolte dal tavolo. Sono state condivise anche alcune proposte di integrazione delle procedure di dimensionamento nelle situazioni di soppressione di scuole e/o punti di erogazione del servizio finalizzate a costruire tutele per tutto il personale coinvolto nei futuri piani di razionalizzazione della rete scolastica.

Pur se in un contesto di carattere tecnico risulta ormai acquisito che le dure prese di posizione della CISL Scuola e delle altre OO.SS hanno consentito di superare le iniziali proposte avanzate dall’Amministrazione rispetto a forme di mobilità professionale forzosa, e quindi anche d’ufficio, del personale in situazione di esubero. E’ stato, altresì, accantonato il problema della modifica dell’aliquota di posti da destinare ai trasferimenti interprovinciali.

Infatti l’Amministrazione ha consegnato un’ultima bozza di articolato dalla quale sono state totalmente espunte le modifiche avanzate dal MIUR sulle questioni di cui sopra, ivi comprese le proposte di trasferimento in ambito interdiocesano/interregionale per gli insegnanti di religione cattolica.

La prossima settimana sarà dedicata alla manutenzione finale del testo, con una ipotesi di firma per l’11 febbraio.

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Comunicazione telematica del prospetto informativo dei lavoratori disabili ex art 3 legge 12 marzo 1999, n. 68 – termini di scadenza –

Con nota n. 292 del 21 gennaio u.s. il Ministero del Lavoro ha fornito indicazioni e chiarimenti circa l’applicazione dell’art. 40, comma 4 della legge 6 agosto 2008, n. 133.

Questa disposizione, permetterà agli Uffici del lavoro di acquisire una banca dati sulla situazione occupazionale dei soggetti disabili che verrà utilizzata per un collocamento più funzionale e mirato alle esigenze sia dei disabili che delle aziende.

L’art. 40, comma 4 della legge 6 agosto 2008, n. 133, infatti, dispone che:
“Il comma 6 dell'articolo 9 della legge 12 marzo 1999, n. 68, è sostituito dal seguente: “I datori di lavoro pubblici e privati, soggetti alle disposizioni della presente legge sono tenuti ad inviare in via telematica agli uffici competenti un prospetto informativo dal quale risultino il numero complessivo dei lavoratori dipendenti, il numero e i nominativi dei lavoratori computabili nella quota di riserva di cui all'articolo 3, nonché i posti di lavoro e le mansioni disponibili per i lavoratori di cui all'articolo…
Al fine di assicurare l'unitarietà e l'omogeneità del sistema informativo lavoro, il modulo per l'invio del prospetto informativo, nonché la periodicità e le modalità di trasferimento dei dati sono definiti con decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e previa intesa con la Conferenza Unificata….”

Gli Uffici periferici del Ministero del Lavoro anticipando la circolare n. 292 citata, hanno trasmesso direttamente alle scuole una richiesta di invio telematico dei dati relativi al monitoraggio entro il termine perentorio del 31 gennaio 2009.

Al riguardo, in occasione del tavolo negoziale sulla Mobilità, siamo intervenuti presso il MIUR per protestare contro questa ulteriore incombenza “scaricata” sulle scuole con tempi improponibili peraltro con richiesta di dati di cui le singole scuole non sono in possesso.

Il Ministero ha convenuto sul problema rappresentato e ha comunicato l’intenzione di contattare il Ministero del Lavoro sia per evidenziare la competenza degli Uffici scolastici provinciale e non delle scuole rispetto al monitoraggio richiesto dalla legge sia per concordare modalità e termini adeguati per l’invio dei dati richiesti da parte degli Uffici periferici.

Contestualmente gli USR saranno invitati ad avviare le procedure per l’acquisizione dei dati necessari da parte degli USP.

Abbiamo sottolineato l’urgenza di comunicare tempestivamente alle Istituzioni scolastiche di soprassedere alle richieste avanzate dagli Uffici territoriali del Ministero del Lavoro anche al fine di evitare un inutile aggravio di lavoro per le Segreterie.

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Pensioni, le proposte di Brunetta.

Sono 5 le possibili soluzioni individuate dalla Commissione ministeriale per intervenire sull'età di pensionamento delle donne nel settore del pubblico impiego.
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Personale ATA. Procedure per l'attuazione dell'art. 48 del CCNL. Il resoconto del quinto specifico incontro al MIUR

E' proseguito - nel pomeriggio di ieri, al MIUR (dopo il quarto incontro, in materia, svoltosi lo scorso 14 gennaio) - lo specifico confronto: è stato ultimato l'esame delle procedure e delle modalità di partecipazione ed attribuzione del beneficio relativo alla "seconda posizione economica" per gli assistenti amministrativi e tecnici.

A seguire, è proseguita la discussione concernente il contratto integrativo per i "passaggi di area" relativi a tutti i profili: è stato "rivisitato" l'impianto normativo già ipotizzato nel 2006, con l'integrazione delle condivise procedure relative alla "seconda posizione economica" (procedure che potrebbero essere altresì utilizzabili anche per l'art. 48, con le opportune specificazioni e modificazioni).

L'Amministrazione si è impegnata a stilare un testo definitivo per la "seconda posizione" ed un'ipotesi di testo per i "passaggi di area".

Sono state fissate per i prossimi martedì (3 e 10 febbraio) due riunioni che potrebbero essere conclusive per la sottoscrizione sia dell'accordo sia del contratto integrativo.

La CISL Scuola

* è impegnata a chiudere presto i confronti in atto, a sostegno della valorizzazione del personale (anche con riferimento alle specifiche "ricadute" in termini economici);
* ha nuovamente sottolineato la propria intenzione di pervenire alla stipula di un contratto integrativo per l'utilizzo e la destinazione delle "economie" riguardanti le risorse stanziate per la cosiddetta "valorizzazione professionale orizzontale".

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martedì 27 gennaio 2009

Audizione Parlamentare della CISL SCUOLA sul DDL Aprea e altri

Nella mattinata di oggi, martedi 27 gennaio, la CISL Scuola è stata convocata, unitamente alle altre Organizzazioni sindacali della scuola, dalla VII Commissione Cultura della Camera dei deputati per svolgere, dinanzi al Comitato ristretto che sta esaminando il disegno di legge 953 Camera, di iniziativa dell'on. Aprea, insiema ad altre proposte di legge di analogo contenuto, una audizione informale. Nel corso dell'audizione la CISL Scuola ha espresso il proprio parere, fortemente critico, sui contenuti e le finalità del provvedimento in esame, depositando presso la Commissione una argomentata memoria sulla proposta, che di seguito si traascrive.




AUDIZIONE NELL’AMBITO DEL COMITATO RISTRETTO ISTITUITO DALLA VII COMMISSIONE CULTURA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI SULLE PROPOSTE DI LEGGE AVENTI PER OGGETTO

Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti
C. 953 Aprea (adottata come testo base)
e abbinate C. 808 e C. 813 Angela Napoli, C. 1199 Frassinetti, C. 1262 De Torre, C. 1468 De Pasquale e C. 1710 Cota

MARTEDI 27 GENNAIO 2009

MEMORIA

Premessa

Ringraziando codesto Comitato per la presente convocazione, la scrivente Organizzazione, mentre svolge le proprie osservazioni in merito ai contenuti della proposta di legge 953, adottata dalla Commissione Cultura come testo base, rappresenta comunque l’esigenza di poter avere analoga opportunità nel momento in cui sarà formalizzato un testo unificato delle proposte di legge all’esame della Commissione.

Riteniamo tanto più opportuna l’audizione in quanto l’esame della proposta di legge in questione si incrocia con altri provvedimenti legislativi già vigenti (art. 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244) e in corso di approvazione (ddl 2031 Camera, di iniziativa del Governo, con particolare riferimento agli articoli 2 e 7).

La legge 244 rileva sulla materia oggetto della proposta disciplinata dagli articoli da 13 a 16, giacchè il comma 416 dell’articolo 2, delegificando sostanzialmente la materia del reclutamento e della formazione iniziale del personale docente, ne ha espressamente demandato la disciplina ad un regolamento ministeriale, con conseguente e coerente abrogazione dell’articolo 5 della legge 53/2003. E’ quindi necessario che il Parlamento mantenga, per quanto possibile, una linea di continuità rispetto alla disciplina di una materia così rilevante sotto il profilo sociale, culturale e professionale, nell’interesse della scuola, della società e di quanti aspirano ad intraprendere la professione docente.

Per quanto riguarda l’istituzione della vice dirigenza (articolo 18) e gli interventi sulla contrattazione di istituto (art. 22) si rammenta che queste materie sono in corso di regolamentazione, con provvedimento di delega al Governo, da parte del disegno di legge Camera 2031, già approvato dal Senato della Repubblica i 18 dicembre 2008, e attualmente all’esame della Commissione Affari Costituzionali.

Comunque il tentativo di affidare alla legge la regolamentazione di materie da tempo demandate alla contrattazione collettiva, ci vede fermamente contrari in quanto, eliminando aspetti essenziali di rappresentanza propri delle Organizzazioni sindacali riduce radicalmente le tutele del personale della scuola. Si tratterebbe, a nostro avviso, di una azione di “esproprio” di prerogative che l’ordinamento, fino alla più alta fonte costituzionale, riconosce al ruolo e all’attività del sindacato E ciò è particolarmente grave per tutti quegli aspetti della disciplina dello stato giuridico, quali gli inquadramenti , le progressioni di carriera, la retribuzione per merito, che appartengono alla contrattazione come confermato anche dallo stesso ddl 2031.

Ancora in via generale la scrivente Organizzazione esprime il proprio totale dissenso rispetto alla previsione di una possibile trasformazione delle istituzioni scolastiche in “fondazioni”, la cui disciplina, come è noto, è puntualmente definita dal codice civile e rimessa all’attività di controllo del Prefetto. Tale circostanza, unitamente all’individuazione nel “consiglio di amministrazione” dell’organo di governo delle istituzioni scolastiche e alla previsione di forme di reclutamento del personale docente gestite direttamente dalle istituzioni stesse, introduce una visione aziendalistica della scuola, estranea alla nostra idea di comunità educante, riducendone, inoltre, fortemente gli ambiti di autonomia organizzativa e didattica.

A) Autogoverno delle istituzioni scolastiche

Questioni

Autonomia statutaria nel rispetto della Costituzione ed in particolare del Titolo V;
Organi di Governo (stabiliti dalla legge);
Organi di partecipazione (stabiliti dagli statuti delle istituzioni scolastiche);
Competenze, composizione e funzionamento dell’Organo di Governo (denominato Consiglio di amministrazione nel testo A.C. 953 e altrimenti nei testi abbinati C. 808 e 813 Angela Napoli, C. 1199 Frassinetti, C. 1262 De Torre, C. 1468 De Pasquale e C. 1710 Cota);
Competenze, composizione e funzionamento dell’Organo tecnico (denominato Collegio dei docenti nel testo A.C. 953 e testi abbinati C. 808 e 813 Angela Napoli, C. 1199 Frassinetti, C. 1262 De Torre, C. 1468 De Pasquale e C. 1710 Cota);
Principi generali per l’istituzione da parte delle scuole di organi di partecipazione degli studenti e delle famiglie;
Competenze, composizione funzionamento degli organi di valutazione degli apprendimenti degli studenti e dell’istituzione scolastica;
Possibilità per le istituzioni scolastiche, secondo criteri fissati con regolamento ministeriale, di trasformarsi in Fondazioni (delega al Governo), (cfr. art. 2 A.C. 953).
Osservazioni

Nel Capo I viene di fatto affrontata la riforma degli OO.CC. di istituto, con la sostanziale riproposizione dei principi contenuti nella Proposta di Legge n. 2226 “Norme sugli organi di governo delle istituzioni scolastiche” d’iniziativa del Deputato Aprea ed Altri, presentata nel settembre del 1996, defluita e in gran parte cancellata nel Testo Unificato predisposto dall’On. Acciarini ed Altri, approdato in Aula senza giungere ad approvazione da parte dell’Assemblea.

L’istituzione di un “consiglio di amministrazione”, sostitutivo del consiglio di circolo o di istituto, rientra, come già evidenziato in premessa, in un progetto di “aziendalizzazione” delle istituzioni scolastiche, che rischia di snaturarne le finalità e le funzioni previste dal dettato costituzionale. Oltretutto questo organo di governo, pur non avendo natura di organo professionale, sottrae al collegio dei docenti competenze, quali l’approvazione del piano annuale, che non possono essere attribuite ad un organo con funzioni di mera gestione.

Si ribadisce la contrarietà alla facoltà di trasformazione delle istituzioni scolastiche in fondazioni per le motivazioni espresse in premessa.

L’organo di governo è individuato nel Consiglio di Amministrazione (anche se nella relazione si afferma testualmente che «la presente proposta di legge individua nel consiglio di amministrazione l’organo di gestione della scuola») – che richiama esplicitamente una cultura aziendalistica – la cui presidenza viene affidata al Dirigente Scolastico, in evidente contraddizione con il principio della netta separazione tra indirizzo e gestione che nella Relazione introduttiva si proclama di voler assumere e che viene affermata anche dal comma 6 dell’articolo 1 della proposta di legge. Il dirigente scolastico, a sua volta, è definito dall’articolo 4 come colui che «assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza ed è responsabile della gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio». Si ritiene che – ferma restando la nostra contrarietà a queste modifiche strutturali – il testo della proposta di legge all’esame debba raggiungere una chiarezza sugli obiettivi fondamentali nel corso del dibattito: in sostanza, è necessario precisare quale sia effettivamente l’organo di gestione.

La composizione del consiglio di amministrazione – nel rispetto del principio di rappresentanza di tutto il personale – deve comunque prevedere anche la presenza del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, attualmente escluso dalla formulazione dell’articolo 6. Tale richiesta si fonda sul riconoscimento della scuola quale “comunità educante e partecipata”, e conseguentemente riteniamo che negli organismi di rappresentanza e di governo debbano trovare visibilità (e quindi presenza) tutte le sue componenti professionali e di utenza.

In riferimento al collegio dei docenti, appare a nostro avviso improprio definirlo un “organo tecnico”. Essendo espressione dell’autonomia professionale, riconosciuta espressamente dall’ordinamento in quanto discendente dal principio costituzionale della libertà di insegnamento (art. 33, comma 1), deve essere riaffermata la sua sovranità in materia di programmazione educativo-didattica, con esplicità potestà deliberativa in tale ambito, esclusivamente assoggettata al vincolo della realizzazione degli obiettivi di istruzione, educazione e orientamento che la Costituzione, lo Stato e la Società affidano alla scuola.

Il dirigente scolastico, in coerenza con il profilo delineato nell'art.25 del D.Lgs. 165/2001 e nel rispetto delle competenze degli organi collegiali e di quelle attribuite dall’art. 3 del DPR n.275/99, assicura il funzionamento generale dell'unità scolastica, nella sua autonomia funzionale entro il sistema di istruzione e formazione, promuove e sviluppa l'autonomia sul piano gestionale e didattico, promuove l'esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati, quali il diritto all'apprendimento degli alunni, la libertà di insegnamento dei docenti, la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie. La funzione non può quindi essere ridotta ad una mera attività di gestione.


B) Stato giuridico dei docenti

Questioni

Contrattazione (area contrattuale autonoma);
Articolazione della professione docente, formazione in servizio e valutazione;
Associazionismo professionale.

Osservazioni

Nel Capo III, cuore del provvedimento, nel disciplinare le nuove modalità di reclutamento, si proclama la libertà di insegnamento e se ne declinano i contenuti, partendo dal presupposto che la Repubblica «promuove, riconosce e valorizza le libere associazioni professionali dei docenti».

Su questa materia vengono testualmente ripresi i principi dell’art. 5 della legge 53/2004 e del D.L.vo 227/2005 (ambedue abrogati dalla Finanziaria 2008) e si attinge a piene mani ai contenuti delle Proposte di Legge n. 4091 e n.4095 “Stato giuridico e diritti degli insegnanti”, presentata nella precedente Legislatura dai Deputati Napoli e Santulli, riproponendone pressoché testualmente gli articoli sullo stato giuridico dei Docenti, la loro articolazione in tre fasce (iniziale, ordinario, esperto) le modalità di passaggio e di carriera, la valutazione, l’Albo regionale, l’indizione di concorsi da parte di ciascuna istituzione scolastica, l’istituzione della vice-dirigenza, la costituzione di organismi tecnici rappresentativi, la previsione di un’area contrattuale autonoma e di una rappresentanza regionale sindacale unitaria d’area, con conseguente soppressione delle RSU.

La CISL SCUOLA esprime poi l'avviso che dovrebbero essere espunte dal testo del provvedimento le disposizioni concernenti l'articolazione della funzione docente, la definizione delle modalità di assegnazione delle singole funzioni ai docenti, la valutazione e verifica delle prestazioni di ogni titolare della funzione docente ai fini della progressione economica e di carriera, tutte materie delle quali si ribadisce la titolarità della contrattazione sindacale, unitamente alla definizione delle aree di contrattazione che non può essere demandata ad atto unilaterale di rango legislativo.

Esplicita contrarietà si esprime anche rispetto alla proposta di soppressione delle rappresentanze sindacali unitarie scolastiche, in quanto tali organismi rappresentativi, oltre ad essere frutto del più avanzato sistema democratico finora conosciuto, l'elezione diretta e a suffragio universale, (concretamente ed effettivamente esercitato, con ampia partecipazione, nelle elezione dei rappresentanti del personale della scuola), costituiscono la naturale conclusione istituzionale dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, che si perfeziona, appunto, con l'espletamento dei vari istituti delle relazioni sindacali, ed in particolare della contrattazione sulle materie demandate a tale livello.

Sopprimere le RSU a livello di istituzione scolastica significherebbe vulnerare l'attuale sistema delle relazioni sindacali che, nell' ambito del processo di privatizzazione del rapporto di lavoro pubblico, disciplinato dal D.L.vo 165/2001, prevede espressamente la contrattazione sui "luoghi di lavoro", e, al tempo stesso, depotenziare in termini sostanziali la stessa autonomia scolastica.

Lo sviluppo che si intende dare all’associazionismo professionale, accompagnato dal ridimensionamento del peso della contrattazione integrativa di istituto, appare orientato a trasferire, impropriamente, specifici compiti ordinamentali a soggetti che, legittimamente costituiti a mente dell’articolo 18 della Carta Costituzionale, hanno finora svolto, in autonomia e libertà, pregevoli compiti di approfondimento, analisi e ricerca di natura professionale, che hanno contribuito ad arricchire il campo delle riflessioni di natura culturale, pedagogica e didattica, da cui, a parere di questa Organizzazione, non dovrebbero essere distratti a seguito dell’istituzionalizzazione all’interno delle scuole di compiti che, riguardando il rapporto di lavoro e lo sviluppo di carriera del personale docente, potrebbero generare comportamenti concorrenziali, che impedirebbero di svolgere serenamente la loro originaria e genuina funzione.


C) Percorsi di formazione iniziale, abilitazione all’insegnamento e modalità di reclutamento


Questioni

Tipologie della formazione generalista e specialistica;
Esame di Stato per abilitazione all’insegnamento.
Concorsi (di istituto, regionali e/o percorsi di valutazione post-specializzazione e propedeutici alla stabilizzazione all’insegnamento) (cfr testi A.C. 953, 1710 e 1468);
Albi regionali.

Osservazioni

Si ribadisce quanto esposto in premessa. La materia del reclutamento e della formazione iniziale del personale docente è stata regolamentata dall’articolo 2, comma 416, della legge 244/2007 che ne ha espressamente demandato la disciplina ad un regolamento ministeriale, con conseguente e coerente abrogazione dell’articolo 5 della legge 53/2003. Si ritiene che, coerentemente con quanto disposto da una legge vigente, ancorchè non ancora attuata, il Parlamento debba evitare di intervenire nuovamente, a così breve distanza di tempo, su una materia così delicata, stralciando le norme contenute negli articoli da 13 a 16 della proposta di legge, rispetto alle quali esprimiamo, comunque, la nostra contrarietà.

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27 gennaio 2009: "Giornata della Memoria"

Con la legge 20.7.2000, n. 211, la Repubblica Italiana riconosce e istituisce il 27 gennaio - data dell'abbattimento, 64 anni fa, da parte delle truppe sovietiche, dei cancelli del famigerato campo di concentramento di Auschwitz - "Giorno della Memoria", al fine di ricordare "la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati".

Da qualche anno, su proposta di varie organizzazioni e associazioni professionali, moltissime scuole (con l'adesione di centinaia di migliaia di alunni) alle ore 11,54 del 27 gennaio (data e ora della "liberazione" di Auschwitz) suonano la campanella, effettuano un minuto di silenzio e leggono la poesia di Primo Levi "Se questo è un uomo" a consolidamento di una tradizione condivisa da tante scuole italiane, come parte integrante e significativa dei percorsi didattici che con passione gli insegnanti progettano e realizzano per ricordare la "Shoah".....


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"Accordo Quadro" sulla riforma degli assetti contrattuali. L'Ufficio Studi della CISL: "Con il nuovo modello salari più alti"

«Sono sbagliate le valutazioni della CGIL sulle presunte perdite salariali dell'Accordo Quadro (sottoscritto lo scorso 22 gennaio) sulla "riforma della contrattazione". Non è vero che il nuovo indicatore di riferimento della contrattazione ("l'indice armonizzato dei prezzi al consumo"), depurato dei prezzi dell'energia importata, sia più svantaggioso rispetto alla situazione precedente. Lo dimostrano in modo inequivocabile i dati sia riferiti al passato che al futuro....


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lunedì 26 gennaio 2009

Malta. Le caratteristiche cabina telefonica e buca per le lettere.

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Inpdap. Vacanze climatiche, di studio e sport in Italia e all'estero.

L'Inpdap bandisce l'annuale concorso per soggiorni vacanze in Italia, climatiche e di studio e sport, e sulle vacanze studio all’estero; l'Inpdap le mette a concorso annualmente a favore dei figli di iscritti, pensionati e dipendenti dell’Istituto.

Il 20 febbraio si chiude il concorso con la scadenza delle domande e entro il mese di maggio vengono pubblicate le graduatorie con l’indicazione dei vincitori e delle destinazioni.

A giugno le prime partenze.

Le vacanze climatiche e quelle di studio e sport si svolgono in località italiane, montane e marine, e sono dedicate ai ragazzi dai 7 ai 14 anni.

Le vacanze studio all’estero, che sono destinate ai giovani dai 14 ai 18 anni, si tengono in vari paesi europei e consentono il perfezionamento della lingua inglese, francese, tedesca e spagnola.

Per ulteriori informazioni e per la modulistica necessaria, gli interessati possono rivolgersi alla Sede del Sindacato.

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Valutazione degli apprendimenti e del comportamento. Chiarimenti e precisazioni ministeriali

In attesa del "regolamento sulla valutazione", il MIUR ha emanato la circolare n. 10 del 23.1.2009 che puntualizza norme e criteri in materia di "valutazione degli apprendimenti e del comportamento" degli alunni della scuola primaria e secondaria (di primo e secondo grado).

In particolare:.....


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domenica 25 gennaio 2009

Citazione Latina

Alea iacta est
(Il dado è tratto)

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Oggi su La Nuova. La scure della razionalizzazine cancella numerose Direzioni.

Per Bosa la CISL SCUOLA valuta positivamente la soluzione adottata che porta le scuole di Suni, Flussio e dell'IPSA nella loro sede naturale, ma rivendica il passaggio delle scuole Bosane alla competenza dell'USP di Oristano, come chiede da 4 anni la popolazione.

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sabato 24 gennaio 2009

Razionalizzazione. Bosa e Laconi.

Il piano di razionalizzazione varato dalla Giunta Regionale il 20.1.2009 con delibera n. 4/9 prevede, tra l'altro, la soppressione della scuola secondaria di 1° grado di Bosa e la istituzione di un Istituto Comprensivo che raccoglie, oltre all'attuale Scuola Media di Bosa, i plessi di Suni e Flussio che oggi dipendono da Sindia.

Sempre per Bosa, si stabilisce che la Sezione Staccata delle Professionali, attualmente dipendente da Macomer, venga accorpata all'Istituto Superiore di Bosa.

Al riguardo la CISL SCUOLA valuta positivamente queste due operazioni che portano nella sede naturale le scuole suddette, ma si evidenzia come le Scuole Bosane, dopo quasi 4 anni dall'ingresso della Planargia in Provincia di Oristano, continuino a mantenere l'assurda situazione per cui gli edifici sono di competenza dell'Amministrazione Provinciale di Oristano, mentre il personale che opera all'interno degli stessi continua a dipendere dall'USP di Nuoro.

E' tempo che finalmente si decida di fare ciò che è ragionevole e naturale, cioè assegnare la competenza sulle scuole di Bosa dell'USP di Oristano regolarizzando la situazione.
Cosa che hanno fatto la Sanità e altri uffici pubblici.

Al riguardo, in relazione alle operazioni deliberate dalla Ginta Regionale, chiediamo al Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale Dott. Armando Pietrella, che con decorrenza 1° settembre prossimo venga consentita ai docenti e non docenti che entrano a far parte delle Scuole di Bosa, oggi facenti parte rispettivamente dell'Istituto di Sindia e di quello di Macomer, di poter optare tra l'attuale scuola di appartenenza e quella di Bosa.

Per quanto riguarda Laconi, non è stato risolto il problema del Liceo Classico che continua a dipendere da Isili. Invano la popolazione chiede da circa 4 anni, l'istituzione di un Istituto comprensivo dalla Materna alle Superiori.

Pino Cìulu, Segretario Generale CISL SCUOLA Oristano

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Oggi su L'UNIONE. Nove istituti perdono i direttori."Queste decisioni sono fortemente discriminatorie nei confronti del nostro territorio"

clikka sull'articolo per leggerlo

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venerdì 23 gennaio 2009

Malta

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Agenda Sindacale

Contrattazione d'Istituto
lun 19 gennaio ic s. lussurgiu
mar 20 gennaio dd oristano 3,
mer 21 gennaio scientifico or, ipss,

Assemblee Sindacali
lun 19 gennaio isis ales
gio 22 gennaio ic cabras
ven 23 gennaio ic laconi

mar 20 gennaio assemblea nazionale CISL SCUOLA
mer 21 gennaio assemblea nazionale CISL SCUOLA

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Bollettino di guerra.

Cronache degli incidenti sul lavoro n. 293.

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Enam. Case di Soggiorno e strutture convenzionate. Periodo estivo.

L'ENAM, Ente di assistenza Magistrale, bandisce l'annuale concorso per l'ammissione nelle case di soggiorno estivo e nelle strutture convenzionate.

Le domande scadono il 15 febbraio.

In Sindacato [link], oltre che presso l'Enam, potrai trovare, come sempre, la modulistica necessaria e le informazioni relative.

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Razionalizzazione. Il dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche in provincia. Tutti i tagli.

La Regione ha reso nota la delibera della Giunta Regionale n. 4/9 del 20.1.2009 relativa all'oggetto.
Sono state soppresse 9 Direzioni Didattiche:
Abbasanta,
Ales,
Ghilarza,
Mogoro,
Simaxis,
Oristano 1-2-3-4

Restano pertanto in provincia solo 2 Direzioni Didattiche: Bosa e Terralba.

Sono state soppresse n. 6 Scuole Secondarie di 1° grado:
Ghilarza,
Ales,
Bosa,
Solarussa,
Oristano n. 1 e n. 3.


Resta la sola Scuola Media di Terralba.

Vengono soppressi n.2 Istituti Comprensivi: Villaurbana e Busachi.

Vengono istituiti n. 11 nuovi Istituti Comprensivi:
Ghilarza,
Abbasanta,
Ales,
Bosa,
Mogoro,
Simaxis,
Solarussa
Oristano 1, 2, 3, 4

Gli Istituti Comprensivi diventano quindi 24.


Istituti Superiori:

Vengono aggregati:
Istituto Geometri Brunelleschi (al Mossa)
Istituto d'Arte (all'IPSS)
ISIS Mogoro (all'Isis Terralba)

Restano pertanto n. 11 Istituti Superiori.

Viene inoltre Istituito un Autonomo Istituto Centro Territoriale Educazione degli adulti la cui sede è ancora da individuare.

Il bilancio complessivo è quindi -8 Istituti, pari al -17%.

Le valutazioni politiche di questo Sindacato restano valide quelle già espresse nel comunicato del 20 gennaio.

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Graduatorie ad esaurimento biennio 2009/2011. Incontro al MIUR.

Nel pomeriggio di ieri, 22 gennaio 2009, a seguito delle sollecitazioni della CISL Scuola e delle altre OO.SS., si è svolto un incontro presso il MIUR per l’informativa sul prossimo aggiornamento delle Graduatorie ad esaurimento per il biennio 2009/2010-2010/2011.

Ricordiamo che per effetto dell’art. 5 bis della legge 169/2008 saranno consentiti nuovi inserimenti “nella posizione spettante in base ai punteggi attribuiti ai titoli posseduti” da parte dei docenti che si sono iscritti nell’anno accademico 2007/2008 ai corsi SSIS, COBASLID, Didattica della musica, Laurea in scienze della formazione primaria e che hanno frequentato i primi corsi biennali di secondo livello abilitanti per l’educazione musicale – classi di concorso 31/A e 32/A e per lo strumento musicale – classe di concorso 77/A.

L’Amministrazione ha comunicato che intende anticipare i tempi di emanazione dei provvedimenti entro la fine del mese di gennaio/prima settimana di febbraio al fine di consentire tempi più distesi di gestione delle procedure. Come di consueto sarà, inoltre, previsto il 30 giugno quale termine ultimo per la presentazione dei titoli che consentono lo scioglimento delle riserve, anche con riferimento alla specializzazione sul sostegno. In tal senso l’Amministrazione ha comunicato di avere informato della tempistica prevista l’Università per permettere agli interessati l’inserimento a pieno titolo in tempo utile per le assunzioni dell’anno scolastico 2009/2010.

Sempre nell’ottica di consentire la predisposizione delle graduatorie in tempi congrui per le nomine del prossimo anno e per una maggiore consapevolezza degli aspiranti nella scelta delle sedi, è nelle intenzioni dell’Amministrazione anticipare al termine delle procedure per le graduatorie ad esaurimento - fine marzo/primi di aprile - anche i provvedimenti per l’aggiornamento delle graduatorie di istituto.

Quanto alle modalità di presentazione delle domande sarà previsto il tradizionale formato cartaceo, mentre sarà mantenuta la modalità on-line per lo scioglimento delle riserve.

Il MIUR ha, inoltre, evidenziato i nodi che potrebbero derivare dalle diverse modalità di collocazione nelle graduatorie da parte dei nuovi inseriti rispetto ai candidati già presenti che chiederanno il trasferimento di provincia, per i quali l’Amministrazione aveva anticipato nel D.D. 16.3.2007 il collocamento in coda a tutte le fasce. Riguardo quest’ultima disposizione pende la sentenza del 6 novembre 2008 del TAR del Lazio che ha accolto la richiesta di annullamento del provvedimento presentata da alcuni aspiranti ricorrenti.

La CISL Scuola nel sottolineare come le previsioni della legge 169/2008 abbiano di fatto determinato, quanto meno per il prossimo biennio, il superamento del “blocco” introdotto con la finanziaria 2007, ha chiesto all’Amministrazione di garantire per tutti gli aspiranti coinvolti parità di trattamento al fine di evitare il ripetersi delle precedenti esperienze di estenuanti rifacimenti delle graduatorie a seguito dei vasti contenziosi suscitati da provvedimenti contestati che hanno visto l’Amministrazione soccombente.

Quanto sopra nel primario interesse di tutti i precari coinvolti nella vicenda che, tanto più a fronte dei pesantissimi tagli degli organici previsti, hanno diritto alla massima chiarezza delle procedure e certezza della posizione in graduatoria.

In tale ottica abbiamo chiesto l’assunzione di una chiara posizione “politica” da parte del MIUR che consenta di gestire con serenità questa importante partita e di risolvere le incertezze che derivano anche dai ritardi di definizione del nuovo sistema di reclutamento e dal contraddittorio blocco delle SSIS mentre sono stati regolarmente avviati gli altri percorsi abilitanti.

Abbiamo, inoltre, evidenziato l’importanza di risolvere quei nodi che nella precedente procedura hanno suscitato disparità di trattamento, contenzioso e conseguenti pronunciamenti dei vari organi giurisdizionali quali la valutazione dei corsi di perfezionamento, la possibilità di “spostamento” dei 24 punti per le abilitazioni SSIS, il requisito della disoccupazione richiesto per il riconoscimento del diritto alla riserva dei posti

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Sottoscritto definitivamente il CCNL "biennio economico 2008-2009"

La firma del Contratto Scuola per il biennio economico 2008-2009, è motivata dalla convinzione che, alle condizioni date - le cui difficoltà sono a tutti note - risulta realisticamente l'unico possibile.

È un "contratto-ponte" valido, di fatto, per il solo 2009, proiettato verso il nuovo modello contrattuale triennale sul quale punteremo fortemente per dare risposte significative alla categoria, di cui ben conosciamo il disagio e le legittime aspettative.

Senza contratto, nell'attuale situazione, i lavoratori della scuola avrebbero meno tutele e qualche rischio in più.

Roma, 23 gennaio 2009

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola

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giovedì 22 gennaio 2009

Malta

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Problematiche finanziarie. Incontro al Ministero.

Si è tenuto, in data odierna, un incontro convocato dalla Direzione generale per la politica finanziaria e per il bilancio, sollecitato dalla CISL Scuola, in merito alle ore eccedenti le attività complementari di educazione fisica per l’a.s. 2008/2009;

La CISL Scuola oltre al tema specifico ha evidenziato la necessità di un confronto sul complesso delle problematiche finanziarie quali il programma annuale, le spese per le supplenze ed il pregresso, le indennità di funzioni superiori, il pagamento delle visite fiscali, i corsi di recupero ed i Monitoraggi per una operazione di chiarezza rispetto alle difficoltà in cui versano le scuole.

All’incontro era presente anche il Direttore Generale per il personale.

Il tavolo ha convenuto di non modificare, per l’anno scolastico corrente, il meccanismo di finanziamento per la pratica sportiva in funzione di una programmazione delle suddette attività già prevista all’interno del POF. In tal senso l’amministrazione si è impegnata a diramare in tempi rapidissimi indicazioni alle istituzioni scolastiche.

Le parti hanno convenuto, altresì, di procedere per tempo ad una calendarizzazione di incontri per la definizione dei nuovi criteri in tempo utile per l’inizio dell’anno scolastico prossimo. Analogo impegno è stato espresso anche per la determinazione di parametri più rispondenti per quanto riguarda le funzioni strumentali e gli incarichi specifici.

In relazione agli altri temi l’amministrazione ha informato di non essere ancora in grado di comunicare alle scuole elementi definitivi per il funzionamento amministrativo, mentre per quello che riguarda le risorse per le supplenze è in atto un confronto con il Mef per lo stanziamento delle risorse a copertura del fabbisogno per supplenze che al 31.12.2008 risulta essere pari a € 136.000.000.

Con riferimento al pagamento delle visite fiscali il Miur è impegnato alla realizzazione di un incontro interistituzionale che definisca in maniera inequivocabile competenze ed eventuali risorse.

Per le indennità di funzioni superiori è stato ribadito che, ove queste non siano liquidate dalle Dpsv (cosa peraltro auspicabile), queste sono a carico del budget delle supplenze ed in tal senso è stato chiesto di adeguare la scheda del monitoraggio.

Una delle poche note positive dell’incontro è stata la comunicazione dell’amministrazione che le scuole saranno prossimamente nella condizione (finalmente!), una volta ricevuta la mail della rata del finanziamento, di poter conoscere attraverso il sito la composizione della rata stessa.

A fine gennaio dovrebbe essere accreditata la prima rata del 2009.

Per i corsi di recupero è in preparazione una nota con l’importo complessivo del finanziamento pari a circa € 58.000.000.

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Mobilità 2009/2010. Quinto incontro al MIUR.

E’ continuato questa mattina il confronto sulla mobilità per l’a.s. 2009/10.

L’incontro, a fronte di una ulteriore bozza di testo consegnata dall’Amministrazione, ha visto la CISL Scuola insieme alle altre OO.SS. ribadire ulteriormente l’assoluta contrarietà a qualunque ipotesi di mobilità professionale “forzata”.

Sono quindi state affrontate ulteriori situazioni di manutenzione del testo e delle tabelle di valutazione ed è stato rinviato ad un prossimo incontro, calendarizzato per il 28 gennaio, un approfondimento delle procedure connesse al dimensionamento, riguardo le quali negli incontri precedenti avevamo evidenziato alcune carenze, in particolare rispetto alle eventuali situazioni di soppressione di punti di erogazione del servizio.

La possibilità di chiudere il contratto è strettamente legata alla risoluzione del nodo politico connesso alle questioni riguardanti la proposta dell’Amministrazione di attivare forme di mobilità professionale d’ufficio.

Se ci si avvierà, come auspicabile, verso una soluzione positiva della questione, è presumibile, anche in considerazione dei tempi necessari per l’aggiornamento del sistema con i nuovi codici da attribuire alle scuole per effetto dei dimensionamenti, che la sottoscrizione del nuovo CCNI possa avvenire verso la metà del mese di febbraio.
Da ciò deriverà, ovviamente, uno slittamento alla seconda metà di marzo della scadenza dei termini di presentazione delle domande di mobilità.

A conclusione dell’incontro abbiamo nuovamente sollecitato l’Amministrazione a convocare le parti sullo specifico delle questioni connesse alle assenze per malattia (art. 71 D.L. 112/2008).

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Più attenzione sui precari della scuola: verificare gli impegni assunti dal Governo.

Durante l'intervento al "tavolo" tra Governo e parti sociali, confronto in corso di svolgimento nel pomeriggio odierno a Palazzo Chigi, il Segretario Generale della CISL, Raffaele Bonanni, ha - tra l'altro - dichiarato che "è necessaria più attenzione sui precari della scuola che sono circa 200 mila persone: occorre una verifica degli impegni assunti dal Governo con l'intesa dello scorso 11 dicembre".

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Referendum?? Sul contratto non si fa demagogia!

Un sindacato responsabile e serio non firma un contratto solo quando sa di poterne firmare uno migliore. Questo contratto noi lo abbiamo firmato perché oggi è, realisticamente, l'unico possibile. Infatti, nessuna credibile alternativa viene prospettata da chi lo contesta, semplicemente perché non è in grado di farlo.

È un "contratto ponte" valido, di fatto, per il solo 2009 e proiettato verso il previsto nuovo modello contrattuale triennale.

Non esistono margini....


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Non razziare i "Fondi Aree Sottoutilizzate" destinati all'istruzione.

I Fondi del FAS-Istruzione non devono essere sottratti dal Ministero dell'Economia per altre destinazioni. Vogliamo ricordare che queste risorse sono finalizzate alla qualità dell'istruzione e, in particolare, per l'edilizia scolastica, la sicurezza, le infrastrutture tecnologiche delle scuole; e per questo non devono essere "scippate".

E' sull'edilizia scolastica che si deve puntare prioritariamente. Non ci si può ricordare dello stato fatiscente di molti edifici soltanto davanti a tragedie e lutti.

La scuola, già fortemente colpita dalla Finanziaria, non può diventare "terreno" di questa ulteriore "incursione".

Roma, 22 gennaio 2009

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola

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Contrattazione d'Istituto. Contratti finora sottoscritti.

Per il corrente anno scolastico è stato finora sottoscritto il contratto in 20 Scuole su 48 (42%):

Direzioni Didattiche:
Abbasanta
Ales
OR1
OR4
Mogoro
Simaxis

Istituti Comprensivi:
Arborea
Ardauli
Laconi
Marrubiu
Milis
San Vero
Senis

Scuole Medie
Bosa
Oristano 1 E. d'Arborea
Oristano 3 Alagon
Terralba


Istituti Superiori:
Istituto d'Arte
ISIS Mogoro
Magistrali OR


La contrattazione è conclusa e si deve tenere l'Assemblea dei Lavoratori:
IC Cabras, IT Mossa OR

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Assemblea Nazionale CISL Scuola - Documento finale.

L'Assemblea Nazionale della CISL Scuola, riunita a Chianciano nei giorni 20 e 21 gennaio 2009, udita la relazione del Segretario Generale, Francesco Scrima, la approva, unitamente ai contributi emersi dal dibattito e all'intervento del Segretario Confederale CISL, Giorgio Santini.

L'Assemblea Nazionale conferma la validità e l'attualità degli obiettivi che, a partire dall'emanazione del decreto-legge 112/08, sono posti al centro dell'iniziativa sindacale.

In particolare ribadisce:.....


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Art. 64, legge 133/08. Provvedimenti attuativi: il Ministro convoca le organizzazioni sindacali

Così come espressamente richiesto dalla CISL Scuola, il Ministro ha convocato, per mercoledì prossimo, 28 gennaio, le Organizzazioni Sindacali per affrontare le tematiche relative alle ricadute dei provvedimenti attuativi della normativa prevista dall'art. 64 della legge 133/08.

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mercoledì 21 gennaio 2009

Oggi su LA NUOVA. La scure della razionalizzazione. Addio alle quattro Direzioni Didattiche. Via il 19% delle autonomie scolastiche (in Sardegna 9,6%)

(clikka sull'articolo per leggere)

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martedì 20 gennaio 2009

Pensionamenti dal 1° settembre 2009 del personale docente, educativo ed ATA: "pro memoria"

Il D.M. n. 2 del 9.1.2009 e la C.M. n. 3 di pari data stabiliscono scadenze e modalità per la presentazione o la revoca delle varie istanze (collocamento a riposo, dimissioni, "cumulo pensione/part time", ecc.), indicando in lunedì prossimo, 26 gennaio, la data ultima per la presentazione delle domande e della loro eventuale revoca.

Di seguito, le varie possibilità previste nei due suindicati provvedimenti.....



Leggi tutto il testo della notizia e la documentazione allegata e citata, sul sito della CISL SCUOLA Nazionale il cui link trovi anche sulla colonna destra della pagina.

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Agenda Sindacale

Mar 13 gennaio Contrattazione IC Samugheo, ITIS Othoca
Mer 14 gennaio Assemblea Sindacale Oristano 3° Circolo per le Direzioni Didattiche della Città e IC di S. Giusta
Gio 15 gennaio Collegio di Conciliazione presso la Direzione Provinciale del Lavoro per la tutela di alcune insegnanti;
Contrattazione Scientifico OR, ISIS Bosa;
Ven 16 gennaio Assemblea Sindacale Ghilarza per le scuole della zona,
Contrattazione IPSAA Nuraxinieddu.

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Razionalizzazione. A Oristano siamo più realisti del re: il maggior numero di soppressioni. L'Assessore Provinciale non convoca i Sindacati.

Si è tenuta ieri a Cagliari, una riunione sulla razionalizzazione delle Istituzioni scolastiche, che ha fatto la sintesi dei piani provinciali.

Dai dati incompleti e frammentari di cui disponiamo, quello che balza subito agli occhi è la soppressione, in provincia di Oristano, di 9 istituzioni scolastiche su 48.

Vengono cioè spazzate via il 19% delle autonomie scolastiche, a fronte di una razionalizzazione a livello nazionale ipotizzata del 10%

Qui da noi dimostriamo ancora una volta di essere più realisti del re, andando ben oltre ciò che, pur grave, chiede lo Stato!

Ma anche in Sardegna, Oristano è "ALL'AVANGUARDIA" nella razionalizzazione, siamo al di sopra della media regionale che si ferma al 9,6%, e siamo i primi in cifra assoluta.
Altri territori effettuano tagli ben al di sotto di quelli praticati da Oristano:
Sassari 3,75%
Cagliari 6%
Medio Campidano 8%
Olbia/Tempio 10%
Nuoro 12%
Carbonia/Iglesias 14%
Ogliastra 14%

Altro dato significativo è che verrebbero creati 9 nuovi Istituti Comprensivi.

Ciò a discapito delle Direzioni Didattiche che da 11 scendono a 2 e delle scuole secondarie di 1° grado che da 7 diventano 1 solamente.

Verrebbero, cioè, spazzate via quelle poche "isole felici" rimaste, superstiti, dalle precedenti razionalizzazioni, tra le quali le 4 Direzioni Didattiche di Oristano.

Prima di Natale avevamo chiesto, insieme alle altre Organizzazioni Sindacali, un incontro all'Assessore Provinciale alla P.I., per conoscere ed esaminare il piano che a Oristano si stava predisponendo.

Ma la richiesta è caduta nel vuoto ed il piano è stato portato in Regione senza il minimo confronto con le Organizzazioni dei lavoratori.

Pino Cìulu, Segretario Generale

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lunedì 19 gennaio 2009

Citazione Latina

Ad sal, ad mel, ad piper, semper cucurbita est

(col sale, col miele, col pepe, sempre zucca rimane)

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Lettere nell'etTere. H - I

ovvero
saggi di funambolismo letterario
di Umberto Violante

H - I


“Idiota! Insensibile!”

Ilaria ingurgitava sull’Hovercraft un hot-dog imbottito inseguendo un ingegnere dell’Italsider, ora Ilva, infedele e (inaudito!) iconoclasta.

“Ignobile! Ignorante!- insisteva Ilaria - Ma io lo idolatro”.

Intanto, intenzionata ad imbarcarsi ad Imperia sull’imbrunire, imballava le immondizie come imponeva l’igiene, intensificando gli improperi:

“Imbelle! Inetto! Imbroglione! Ippopotamo! Che idea insegnargli l’inglese! Non imparerebbe neppure l’italiano. Ma io impazzisco per Ignazio e il suo inqualificabile idioma di Irpinia mi intriga. Ih, che infelicità!”

Indi, con impeto incontrollato, si intrufolò in un hotel e ivi inciampò all’ingresso innanzi ad un industrialotto irlandese, imporporandosi all’istante per l’imbarazzo.

“Oh, che increscioso incidente! La imploro di ignorarlo”.

L’irlandese, incuriosito per l’inusitato e indecoroso incontro, ma incantato da Ilaria, la irretì inducendola ad intendersela.

Invaghitasi improvvisamente dell’individuo innanzi ignoto, Ilaria s’intenerì infantilmente all’idea di impalmarlo e, inventatasi all’istante un impegno improrogabile, inviò all’ormai insignificante Ignazio un incisivo ideogramma:

“Incazzati pure, Ignazio, ma io sono in intimità con un interessantissimo irlandese incontrato a Imperia”.

Impettita ma impeccabile nell’impermeabilino indaco che l’impacciava, infilò inconsciamente l’indice inanellato nell’iride dell’industrialotto, che si imbestialì.

L’inopportunità dell’intervento di Ilaria infiammò l’ira dell’individuo dell’IRA (indovinatissimo intreccio idiomatico!). L’irlandese la inseguì per un intero isolato insultandola, finche, investito ad un incrocio, invertì itinerario, imputando Ilaria di insanità intellettiva.

Infelicissima per l’incapacità di impegnarsi in un’intesa ideale, Ilaria ingurgitò inchiostro con un imbuto e si impiccò, ma infastidita da insistenti interurbane di infidi impresari, si indirizzò ove l’indole inquieta la indirizzava: un istituto internazionale per invalidi incivili.

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domenica 18 gennaio 2009

Malta.

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Citazione Latina

Ad maiora!
(A successi più grandi!)

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Lettere nell'etTere. - G -

ovvero
saggi di funambolismo letterario
di Umberto Violante

G

“Giunone, guarda com’è giudizioso il giovanissimo Ganimede!”

“Già. E’ un garzoncello gentile. Anche il genitore, gladiatore della Gallia, è un gentleman e la genitrice è una gaia gentildonna”

“Gente in gamba! Giuda, invece, è un goffo gorilla e un gran...”

“Giove! Giove!”

“Giudico come mi garba”.

“Come! A Genova lo giudicavi gradevole e ora ne guasti il giudizio?”

“No. Già a giugno lo giudicavo un gran...gaglioffo. Ha gusti grossolani e gira con gentaglia”.

“E’ giocoforza garantire a Giocasta, garrula e graziosa giovanetta, un giovane più gradito e, per Giove e Giunone, un genero più gratificante”.

“Come Greta Garbo giudicava John Gilbert”.

“E come Giammatteo giudica Gable, Garfield, Gassman...”

“Gloria ai grandi! E ora, Giove, gradiresti un gin? O una grappa, un genepì...”

“Un gin, grazie. E ghiacciato. E’ più gustoso”.

“Ti grattugio il ghiaccio in un gotto già gelido, così è più gradevole”.

“Mmmh, che goduria! Ma il grammofono Grundig gracida. E’ guasto?”

“Giralo in giù, poi girelliamo in giardino tra i glicini e le gardenie, i garofani e le genziane, i gladioli e le...le...”

“Le gelsomine?”

“Giusto!”

Sotto la galleria Giove gettò in giro il guardo, poi:

“Giunone, guardami: sono un genio?”

“No, sei un gabibbo”.

“Ma guido con gagliardia una Giulietta gialla sulla Genova-Gorizia, generalmente gremita”.

“E ghermisci le giovincelle con gestacci da guappo.” “Perché ho la gestualità di Jean Gabin”.

“Ti graffi le guance se non si girano a guardarti”.

“Giocherello da godereccio”.

“No, sei un guastafeste e gironzoli da gennaio a giugno nei garage e nei gabinetti con giovinastri e gentaglia. Che giudizio gramo!”

“Ne godo! Ma ora genuflettiti e giù la gonna grigia”.

“Oh! Che giannizzero!”

“E giù la guêpière!”

“Ora grido”.

“Grida, grida. Giù le giarrettiere, “guagliona”!”

“In guardia, gangster, o ti graffio il grugno!”

“Giù il gilet, gattamorta!”

“Che gradasso! Che gaglioffo! Girando con gentaglia come il Griso ti guasti”.

“Giù il guinzaglio!”

“Ti gratto il gomito con un gancio, se non glissi!”

“E io mi getto in ginocchio e ti gratto le gambe”.

“Mmmh! Ti gusta gozzovigliare?”

“Giungiamo a Gomorra e gustiamoci groviera e grissini con un gotto di Grignolino”.

“No, in una grolla, come a Gressoney”.

“Insomma, un garden-party come gradiva il geniale gastronomo Galileo Galilei.”

“Che grullo! Di giorno guardava Giove, era gottoso e goloso di ghiande. Non gradiva la governante Geltrude, grassa e goffa, ma gomitava con la guardarobiera Giulietta, giovanissima e graziosa”.

“E...giacquero?”

“Sì, finche Giulietta fu gravida”.

“Però, che gagliardo, il Galilei!”





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sabato 17 gennaio 2009

Malta. Balconi caratteristici.

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Emanata la circolare sulle "iscrizioni alunni". In attesa dell'incontro con il Ministro, accolte le richieste della CISL Scuola

E' stata pubblicata dal MIUR (anche se datata 15 gennaio) la circolare n. 4, riguardante le "iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado per l'a.s. 2009/10". Il termine per le iscrizioni è fissato al prossimo 28 febbraio.

Nel testo risultano accolte alcune significative integrazioni e modifiche chieste dalla CISL Scuola nell'incontro svoltosi ieri mattina.

In particolare:.....

Leggi tutto il testo della notizia e la documentazione allegata e citata, sul sito della CISL SCUOLA Nazionale il cui link trovi anche sulla colonna destra della pagina.

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Citazione Latina

Acta est fabula
(Lo spettacolo è finito)
Augusto

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Lettere nell'etTere. F.

ovvero
saggi di funambolismo letterario
di Umberto Violante


F

Federico Felloni, fresco fanciullo fiorentino, faceva fatture fasulle per fornitori facilmente frodabili in una fatiscente fabbrica di Fiesole.

Nel fienile della fattoria Filomena, una fantesca formosa e fedifraga, festeggiava felice il fidanzamento con il fornaio Filippone, furbo e facoltoso, ma anche furfante e faccendiere.

“Facciamolo fuori nella foresta più frondosa, poi, frollatolo, ficchiamolo in una fossa per fuorviare i forestieri” si figurarono Federico e i fratelli, fantasiosamente feroci. Ma il fine era fregargli la fidanzata, la femmina che faceva farneticare Federico con la falcata felina e la figuretta flessuosa. Il fratellastro Fabrizio, un finocchio falso e fellone, finì a ferragosto col fratturarsi il femore durante una fiera; con una fibula ferrea se ne fissò i frammenti, fasciandoseli con un fazzolettone fucsia a fiorellini, firmato Ferrè.

Federico, frastornato dal fatto che aveva falciato il familiare, fracassò con furia forchette e fondine, ferendosi al fianco e alla fronte con una freccia finita fra la ferraglia e fuori dalla faretra di finissimo faggio. Con un frusto farsetto, fradicio di fango, febbricitante, fece fuori con furibondi fendenti la folla festante che si frapponeva fra la ferrovia e il fuggiasco. Fomentando la foga, fronteggiò alla frontiera la finanza che fermava i fuorilegge forniti di fucili, facilitando invece la fuga dei fuorilegge forniti di fionde. Con falcate da fondista si fermò alla foce del fiume Flumendosa, fetente per la fuoriuscita delle fognature finitime. Fiutandole finì giù nel fondale fino alla faringe, fissando dei fagiani fluttuanti fra le foglie che, furbacchioni, fotografavano folaghe affinché fornicassero fra la fauna e la flora.

Il Felloni, fornito di una forbice di ferro, forò il fusto di un folto frassino che fungeva da fustigatore di facili farfalle, indi formulò una frase con fermezza:

“A febbraio il fiorentino, forzuto e fascinoso Federico Felloni, si farà frate francescano e farà fioretti a non finire! Forse”.

Fu così che finì come farmacista nella fornitissima foresteria di Farfa, fornendo fumetti e filmini a fanatici delle fiction e fecondando con la frequentazione formose fanciulle in fiore di famiglia facoltosa, che di Federico si erano fidate.

Che fesse!

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Tutti gli aumenti per ministeri, scuola e agenzie fiscali. Da IlSole24ore.com

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Agenda Sindacale.

Mar 13 gennaio Contrattazione IC Samugheo
Mer 14 gennaio Assemblea Sindacale Oristano 3° Circolo per le Direzioni Didattiche della Città e IC di S. Giusta
Gio 15 gennaio Collegio di Conciliazione presso la Direzione Provinciale del Lavoro per la tutela di alcune insegnanti;
Ven 16 gennaio Assemblea Sindacale Ghilarza per le scuole della zona.

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Regolamenti e iscrizioni. A scuola prove di caos.

Secco giudizio della Cisl Scuola: provvedimenti insostenibili, sono urgenti modifiche significative,

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venerdì 16 gennaio 2009

Malta. Sliema.

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Edilizia Scolastica. Bando Inail.

Sulla G.U. n. 150 del 29 dicembre 2008 (PARTE PRIMA, CONTRATTI PUBBLICI), l'INAIL ha pubblicato il 2° bando per la realizzazione di progetti finalizzati all’adeguamento alle vigenti disposizioni in materia di sicurezza ed igiene del lavoro ed all’abbattimento delle barriere architettoniche nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.

Si tratta del 2° intervento che discende dal Protocollo d’Intesa 31 ottobre 2007, definito tra MIUR ed INAIL in applicazione dell’articolo 1, comma 626 della Legge 27 dicembre 2007 n. 296.

A tal fine sono stati stanziati complessivamente 100 milioni di euro, 30 dei quali già assegnati con il primo Bando del 7 dicembre 2007.

Gli Enti locali interessati (Comuni e Province) dovranno far pervenire le domande per l’accesso al beneficio, corredate dalla relativa documentazione, direttamente alle Regioni e Province Autonome territorialmente competenti, entro il termine perentorio del 20 marzo 2009.

Maggiori dettagli riguardanti modalità, termini ed adempimenti sono rinvenibili al sito dell'INAIL.

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Iscrizione alle scuole. Pubblicata la Circolare. Scadenza al 28 febbraio. Accolte alcune richieste della CISL SCUOLA.

E' stata pubblicata oggi, anche se con data 15 gennaio, la circolare n. 4 del Direttore Generale per gli Ordinamenti Scolastici riguardante le iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado per l'a.s. 2009/10.

Il termine per le iscrizioni è fissato al 28 febbraio.

Nel testo risultano accolte alcune significative integrazioni e modifiche chieste dalla CISL Scuola nell'incontro di ieri mattina 15 gennaio. In particolare:

• si inserisce, tra le condizioni da osservare per l'ammissione alla frequenza degli alunni anticipatari nelle sezioni di scuola dell'infanzia, la valutazione pedagogica e didattica da parte del collegio dei docenti dei tempi e delle modalità dell’accoglienza.

• si circoscrive - di norma non più di tre - il numero dei bambini di età compresa fra 24 e 36 mesi per i quali è prevista la possibilità di frequenza nelle scuole dell'infanzia dei piccoli comuni e si inserisce il richiamo ad adeguate condizioni di fattibilità di cui dovranno tener conto i progetti realizzati d'intesa con i Comuni interessati;

• si assume il tempo scuola di 30 ore settimanali come consistenza media in base a cui avverrà la determinazione degli organici nelle classi di scuola primaria successive alla prima, tenendo anche conto dell'eventuale necessità di tempo mensa.

Per il resto si confermano le valutazioni espresse nel comunicato emesso a conclusione dell'informativa svoltasi il 15 gennaio al MIUR.

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Iscrizioni alle scuole. La Circolare.

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale di Istruzione e per
l’Autonomia Scolastica - Ufficio Sesto
Circolare n. 4
MIURA00DGOS prot. n. 381/R.U.U Roma, 15 gennaio 2009


OGGETTO: Iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado, riguardanti l'anno scolastico 2009/2010.


Il 28 febbraio 2009 è il termine di scadenza per le iscrizioni per l’anno scolastico
2009-20101. La presente Circolare fornisce indicazioni e istruzioni per le iscrizioni alle sezioni della scuola dell’infanzia e alle classi dei diversi ordini e gradi di istruzione delle scuo-
(1 Cfr la nota del Dipartimento dell’Istruzione prot. 1818 del 4 dicembre 2008.)

le statali e paritarie anche con riferimento, nelle parti che qui rilevano, all’articolo 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, al Piano Programmatico e alle relative disposizioni applicative.
Scuola e famiglia Le iscrizioni costituiscono un importante adempimento sotto l’aspetto amministrativo, organizzativo e gestionale e rappresentano anche l’occasione per avviare un dialogo positivo e duraturo tra istituzioni scolastiche, genitori e studenti, e per effettuare, da parte di questi ultimi, scelte significative, la cui valenza spesso va al di là dell’accesso ai percorsi
formativi.

Le iscrizioni, oltre ad impegnare le istituzioni scolastiche e l’Amministrazione nelle sue articolazioni centrali e regionali, chiamano in causa, in maniera sempre più ampia e partecipata, altri livelli istituzionali, soggetti ed organi a vario titolo competenti e interessati.
Valga, al riguardo, il riferimento agli Enti Locali che, proprio in relazione alle iscrizioni,debbono farsi carico di una molteplicità di interventi quali la messa a disposizione di locali,dotazioni e strumenti didattici, l’erogazione di servizi intesi a garantire la piena e generalizzata fruizione del diritto allo studio, il concorso nelle attività di orientamento e la gestione di importanti aspetti dell’educazione degli adulti.

Nell’ambito delle iniziative riguardanti le iscrizioni, sono da considerare le attribuzioni delle Regioni in materia di programmazione dell’offerta formativa, di definizione della rete scolastica, di distribuzione e articolazione dei corsi di studio e di attivazione di percorsi di istruzione e formazione professionale.
Nell’attuale periodo di revisione e di riordino del sistema scolastico e formativo si
rende più che mai necessario svolgere un’accorta, puntuale e mirata opera di informazione, sensibilizzazione e orientamento nei confronti delle famiglie, degli studenti e di quanti a vario titolo, nell’ambito dei rispettivi ruoli e responsabilità, concorrono e collaborano all’annuale incombenza delle iscrizioni. Per l’anno scolastico 2009/2010 le iscrizioni assumono particolare importanza con riferimento alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo di istruzione,tenuto conto dei numerosi aspetti innovativi che caratterizzano tali ambiti di scolarità. Per quanto riguarda le scuole secondarie di II grado, in particolare gli istituti tecnici
e professionali, si segnala l’opportunità di richiamare l’attenzione delle famiglie sulla rilevanza del ruolo dell’istruzione secondaria sia per l’ingresso negli studi universitari sia ai fini della transizione dei giovani verso il lavoro e le professioni, anche tenendo conto dei fabbisogni formativi espressi dal territorio.
All’atto delle iscrizioni le istituzioni scolastiche informano le famiglie in ordine al proprio piano di offerta formativa (POF), realizzando così il primo importante momento di incontro e di collaborazione tra scuola e famiglia.

Per gli studenti l’ingresso nella scuola o il passaggio ad un altro ordine e grado di istruzione segnano l’inizio o la tappa successiva del loro formale percorso educativo e formativo.
Per gli studenti con cittadinanza non italiana costituiscono anche l’avvio o la prosecuzione dell’impegnativo processo di integrazione in una nuova dimensione culturale e sociale. Per l’ iscrizione di minore con genitori separati, nonché per l’esercizio della potestà genitoriale in caso di disaccordo tra i genitori, si applicano le disposizioni contenute nella legge 8 febbraio 2006 n. 54.2
2 La previsione normativa contenuta nell’articolo 155 c.c., novellato dalla legge 8 febbraio 2006, n. 54 stabilisce che:

“La potestà genitoriale è esercitata da entrambi i genitori. Le decisioni di maggiore interesse per i figli relative all’istruzione, all’educazione e alla salute sono assunte di comune accordo tenendo conto delle capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli. In caso di disaccordo la decisione è rimessa al giudice.
Per l’Amministrazione scolastica le operazioni di iscrizione sono propedeutiche ad
una serie di altri adempimenti e procedure da cui dipende il regolare avvio dell’anno scolastico (determinazione della consistenza della popolazione scolastica, previsione ed elaborazione delle quantità e delle tipologie delle dotazioni di organico, mobilità del personale).

Per gli studenti delle classi successive al primo anno di corso, l’iscrizione è disposta d’ufficio.

Indicazioni generali

Gennaio-Febbraio

Nella fase di predisposizione delle operazioni di iscrizione, l’Amministrazione scolastica ai vari livelli territoriali, unitamente alle istituzioni scolastiche, è impegnata a sostenere, orientare e diffondere l’informazione per le famiglie e gli studenti, avvalendosi a tal fine anche di uno specifico e articolato piano di comunicazione.

Tale piano, che presume il coinvolgimento diretto di tutte le istituzioni scolastiche, prevede una serie di iniziative e di interventi da realizzare, a livello centrale e periferico, con il contributo di appositi organismi e gruppi di lavoro, nonché l’allestimento di un sito dedicato alla conoscenza e alla diffusione delle articolazioni e servizi della scuola dell’infanzia e dei nuovi assetti e profili ordinamentali del primo ciclo di istruzione.
L’Amministrazione scolastica e le scuole riserveranno particolare cura alle operazioni di iscrizione, considerato che da esse dipendono la esatta definizione delle consistenze di organico e l’adozione dei modelli organizzativi e operativi del sistema scolastico, la programmazione e la destinazione delle risorse umane nonché la predisposizione della delicata fase dell’accoglienza. Tra l’altro, l’accurata e puntuale gestione delle procedure di iscrizione si rivela di fondamentale importanza per il controllo dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, in quanto da essa dipendono l’aggiornamento e la messa a regime delle anagrafi scolastiche, importante strumento anche per prevenire e contrastare i fenomeni di evasione e di dispersione.

Marzo-Giugno

A completamento della fase delle iscrizioni e della definizione delle consistenze di
organico, le istituzioni scolastiche, mediante i propri organi collegiali, provvedono alla conferma o ridefinizione dei criteri di formazione delle classi, riservando particolare cura all’inserimento degli alunni con disabilità (cfr successivo punto 9.) e all’integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana (cfr successivo punto 10).

In sede di composizione delle classi, si raccomanda particolare attenzione nella individuazione di criteri che non determinino condizioni e situazioni di esclusione o squilibri immotivati.

limitatamente alle decisioni su questioni di ordinaria amministrazione, il giudice può stabilire che i genitori esercitino la potestà
separatamente”.
3 Cfr la nota del Dipartimento dell’Istruzione prot. 1818 del 4 dicembre 2008.



Indicazioni specifiche

1. Scuola dell’infanzia

1.1 Un’offerta pluralistica
L’offerta relativa alla scuola dell’infanzia è assicurata da Stato, comuni e scuole paritarie.
In relazione a tale quadro di competenze istituzionali, gli Uffici scolastici regionali attivano, attraverso i propri Uffici territoriali, opportune forme di coordinamento e collaborazione con le Regioni e gli Enti Locali finalizzate:
 alla generalizzazione del servizio nelle diverse realtà territoriali, tenendo conto della dinamica della domanda e delle esigenze delle famiglie;
 alla razionalizzazione dell’offerta educativa da parte delle scuole coinvolte, valorizzando pienamente le risorse disponibili;
 alla messa a disposizione di risorse e servizi di supporto all’offerta educativa;
 al controllo del fenomeno delle duplici iscrizioni.

1.2 Una scuola aperta e accogliente

Possono essere iscritti alla scuola dell’infanzia le bambine e i bambini che abbiano
compiuto o compiano, entro il 31 dicembre 2009, il terzo anno di età. Possono, altresì, chiedere l’iscrizione alla scuola dell’infanzia le famiglie le cui bambine e i cui bambini compiono tre anni di età dopo il 31 dicembre 2009 e, comunque, entro il 30 aprile 2010. Per questi ultimi, l’ammissione alla frequenza, sentiti i competenti organi collegiali, può essere disposta alle seguenti condizioni:

a) disponibilità di posti;
b) accertamento dell’avvenuto esaurimento di eventuali liste di attesa;
c) disponibilità di locali e dotazioni idonei sotto il profilo dell’agibilità e della funzionalità e tali da rispondere alle specifiche esigenze dei bambini di età inferiore a tre anni;
d) valutazione pedagogica e didattica da parte del collegio dei docenti dei tempi e
delle modalità dell’accoglienza.

Nel caso in cui il numero delle domande di iscrizione risulti superiore al numero dei
posti complessivamente disponibili, sono accolte prioritariamente le domande riguardanti coloro che compiono tre anni di età entro il 31 dicembre 2009.

Il ripristino degli anticipi nella scuola dell’infanzia trova le sue motivazioni soprattutto nelle positive esperienze degli anni decorsi e nell’intento di corrispondere in maniera sempre più puntuale alle esigenze delle famiglie. Per una corretta attuazione dell’istituto degli anticipi, sono in corso di svolgimento incontri e consultazioni con l’Associazione nazionale dei Comuni Italiani, al fine di pervenire a soluzioni concordate su tutti gli aspetti della specifica materia.
Nell’ottica suaccennata e anche sulla base delle risultanze di tali collaborazioni, i Direttori degli Uffici scolastici regionali, coadiuvati dai dipendenti Uffici territoriali, stabiliranno intese con le Amministrazioni comunali interessate, anche attraverso l’attivazione di appositi Tavoli di confronto volti ad accertare l’esistenza o meno delle necessarie condizioni di fattibilità nei diversi contesti. E’ appena il caso di precisare che la concreta attivazione degli anticipi è subordinata, nelle scuole statali, alla quantità delle risorse umane disponibili,
da verificare in sede di determinazione degli organici.

Sempre al fine di corrispondere alle attese e alle esigenze delle famiglie, saranno
promosse iniziative volte a proseguire, in collaborazione con le Regioni e con gli Enti Locali, l’esperienza delle “sezioni primavera”, ovviamente in presenza delle necessarie condizioni logistiche e funzionali.
Nelle scuole dell’infanzia dei territori montani, delle piccole isole e dei piccoli Comuni privi di servizi educativi per la primissima infanzia e con sezioni aventi un numero di iscritti inferiore a quello massimo previsto, è consentita, in via straordinaria, l’iscrizione di piccoli gruppi di bambini – di norma non più di tre – di età compresa tra i due e i tre anni.
L’inserimento di tali bambini avviene sulla base di adeguate condizioni di fattibilità e di progetti realizzati in collaborazione con i Comuni interessati e, comunque, non può dar luogo alla costituzione di nuove sezioni.

1.3 Orari di funzionamento
Normalmente le scuole dell’infanzia funzionano per 40 ore settimanali (mediamente
otto ore giornaliere) e con assegnazione di due docenti per sezione. A richiesta delle famiglie i bambini possono frequentare le attività educative soltanto al mattino o avvalersi di un tempo-scuola più ampio, fino ad un massimo di 50 ore settimanali. Sulla base delle opzioni espresse dalle famiglie (cfr Modello A allegato a titolo indicativo) e tenendo conto delle risorse disponibili, ferma restando l’autonomia didattico – organizzativa delle istituzioni scolastiche, così come previsto dal DPR 8 marzo 1999, n. 275, sono costituite sezioni omogenee, secondo gli orari scelti.

2. Scuola primaria

I genitori o i soggetti esercenti la potestà genitoriale sul minore debbono iscrivere
alla prima classe della scuola primaria le bambine e i bambini che compiono i sei anni di età entro il 31 dicembre 2009. Gli stessi hanno la facoltà di iscrivere anticipatamente anche le bambine e i bambini che compiono i sei anni di età entro il 30 aprile del 2010.
Nei confronti delle bambine e dei bambini “in anticipo”, le scuole destinatarie
dell’iscrizione debbono assicurare le condizioni idonee per una proficua accoglienza ed un efficace inserimento. Per una scelta meditata e consapevole, i genitori possono avvalersi, a richiesta, anche delle indicazioni e degli orientamenti da parte delle scuole dell’infanzia frequentate dai propri figli.
L’iscrizione può essere effettuata presso la scuola del territorio di appartenenza o
anche presso altra istituzione scolastica scelta in base agli orari di funzionamento e all’offerta formativa. Per una funzionale programmazione del servizio, i genitori debbono presentare domanda di iscrizione ad una sola istituzione scolastica.
Le domande di iscrizione sono accolte entro il limite massimo dei posti complessivamente disponibili, sulla base dei criteri stabiliti dai consigli di circolo/istituto e resi pubblici prima delle iscrizioni. In caso di eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili, è data sollecita informazione alle famiglie per consentire loro altra opzione presso scuola diversa.

2.1 Il tempo-scuola

Le istituzioni scolastiche definiscono nel Piano dell’offerta formativa le articolazioni dell’orario su sei o cinque giorni settimanali, nonché, compatibilmente con la disponibilità dei servizi, la distribuzione dei rientri pomeridiani.

Le classi prime della scuola primaria sono organizzate secondo il modello previsto
dall’art. 4 del D.L. 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni nella legge 30 ottobre 2008, n. 169, che supera il precedente assetto organizzativo, e secondo le differenti articolazioni dell’orario scolastico a 24, 27, sino a 30 ore nei limiti dell’organico assegnato.
Tale modello favorisce, soprattutto nelle classi iniziali, l’unitarietà dell’insegnamento, costituisce un elemento di rinforzo del rapporto educativo tra docente e alunno, semplifica e valorizza le relazioni tra scuola e famiglie.

Le classi prime possono, inoltre, essere organizzate con articolazione oraria di 40
ore, garantendo gli attuali livelli di diffusione del tempo pieno, incrementabili con ulteriori risorse eventualmente disponibili.

In particolare, le classi prime possono essere formate con le seguenti articolazioni
orarie settimanali:

a) classi funzionanti con 24 ore;
b) classi funzionanti con 27 ore, vale a dire con una più ampia articolazione del
tempo scuola;
c) classi funzionanti con orario sino a 30 ore, comprensive di attività opzionali facoltative in aggiunta alle 27 ore di cui alla lett. b);
d) classi funzionanti a tempo pieno, con 40 ore e con due docenti, senza le compresenze, assicurando comunque l’assistenza alla mensa.

Le classi successive alla prima continuano a funzionare nell’anno scolastico 2009-
2010, secondo gli orari in atto a suo tempo scelti dalle famiglie:
a) 27 ore, corrispondenti all’orario di insegnamento settimanale di cui all’art. 7,
comma 1 del decreto legislativo 19 febbraio 2004 n. 59, con esclusione delle
attività opzionali facoltative di cui al comma 2 del medesimo articolo e senza
compresenze;
b) 30 ore settimanali comprensive delle attività opzionali facoltative, corrispondenti all’orario di cui all’art. 7, comma 2, del D.Lgs. n. 59/2004, senza compresenze e nei limiti dell’organico assegnato per l’anno scolastico 2008/2009;
c) 40 ore settimanali, corrispondenti al modello di tempo pieno e senza compresenze,
assicurando comunque l’assistenza alla mensa.

In linea generale, la consistenza organica di istituto verrà definita, per le classi successive alle prime, mediamente in 30 ore settimanali, fatta salva, ovviamente, la diversa consistenza oraria delle classi a tempo pieno e tenendo conto dell’eventuale necessità del tempo mensa. Verrà garantito, inoltre, l’attuale consistenza delle classi a tempo pieno incrementabile sulla base di eventuali economie di organico.

2.2 Costituzione delle classi prime

All’atto dell’iscrizione alle classi prime i genitori esprimono le proprie preferenze in ordine di priorità rispetto alle possibili articolazioni di orario (cfr Modello B allegato a titolo indicativo). Sulla base di tali preferenze, le istituzioni scolastiche organizzano, per le classi prime, le attività didattiche con un tempo scuola di 24 o di 27 ore settimanali e, se i servizi e le consistenze di organico lo consentono, con il tempo scuola arricchito (sino a 30 ore), o
con il tempo pieno (40 ore).
Gli alunni sono tenuti alla frequenza per l’intero orario settimanale previsto per la
classe cui sono assegnati.
L’attivazione del tempo pieno (modello organizzativo unitario, senza articolazione in
momenti opzionali e facoltativi), è subordinata alla preliminare, inderogabile condizione dell’esistenza e dell’effettivo funzionamento delle strutture e dei servizi necessari, nonché di un numero di richieste atte a legittimare la formazione della classe. Il tempo pieno richiede, infatti, la disponibilità di idonei ambienti, di attrezzature adeguate, l’esplicito impegno dell'ente locale ad assicurare il servizio di mensa, la frequenza di un congruo numero di alunni.

Con apposito atto di indirizzo, il Ministro dell’istruzione, università e ricerca individuerà i criteri generali intesi ad armonizzare gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi della scuola primaria, ai quali le istituzioni scolastiche, nella loro autonomia didattico - organizzativa,
faranno riferimento per la costituzione e il funzionamento delle nuove classi
prime, a partire dall’anno scolastico 2009-2010.

2.3 Esami di idoneità per l’accesso anticipato alla seconda classe

Le disposizioni che regolano l’accesso degli esterni alle classi successive alla prima, avvalendosi dell’esame di idoneità, prevedono che gli obbligati all’iscrizione alla scuola primaria possono sostenere tale esame prima dell’inizio dell’anno scolastico per accedere direttamente alla seconda classe. Tale possibilità non è consentita a coloro che fruiscono dell’anticipo.

Per l’anno scolastico 2009-2010 l’accesso alla classe seconda, previo superamento
dell’esame di idoneità, è consentito ai nati nel 2003 e che compiono sei anni di età tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2009.


3. Scuola secondaria di I grado

Sono soggetti all’obbligo di iscrizione alla scuola secondaria di I grado, per l’anno
scolastico 2009-2010, gli alunni che terminano nel 2008-2009 la scuola primaria con esito positivo.
Le domande di iscrizione alla prima classe della scuola secondaria di I grado, da indirizzare
alla scuola prescelta, dovranno essere presentate per il tramite della scuola primaria
di appartenenza, la quale provvederà a trasmetterle, entro i cinque giorni successivi
alla scadenza del termine del 28 febbraio 2009, alla istituzione scolastica interessata. Il dirigente
scolastico della scuola secondaria di I grado, in caso di eccedenza di domande rispetto
ai posti disponibili, curerà l’informazione sollecita alle famiglie per consentire
l’opzione verso altra scuola.
All’atto della iscrizione alla istituzione scolastica prescelta, i genitori e gli studenti
procedono alla sottoscrizione del Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire
in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma,
studenti e famiglie4.
3.1 Orari di funzionamento
Le istituzioni scolastiche definiscono nel Piano dell’offerta formativa le articolazioni
del tempo-scuola. L’offerta formativa, espressione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche,
tiene conto delle risorse di organico di cui la scuola dispone e delle prevalenti opzioni
delle famiglie.
Le famiglie possono esprimere la propria preferenza tra i seguenti modelli di orario:
4 Con l’occasione le scuole sono impegnate a richiamare l’attenzione dei genitori e degli studenti sui contenuti della direttiva ministeriale
15 marzo 2007 per l’uso corretto dei telefoni cellulari a scuola e di altri dispositivi elettronici.
8
a) classi funzionanti con tempo scuola ordinario, corrispondente a 30 ore settimanali
(29 ore di insegnamenti curricolari più 1 ora di approfondimento di italiano);
b) classi funzionanti con tempo prolungato - 36 ore settimanali, prolungabili eccezionalmente
fino a 40 ore settimanali previa autorizzazione dell’Ufficio scolastico
regionale – la cui attivazione è subordinata alla disponibilità di idonee strutture e
di adeguate attrezzature, ad almeno due rientri settimanali, all’ impegno dell'ente
locale ad assicurare, ove sia necessario, la mensa, alla richiesta delle famiglie.
All’atto dell’iscrizione, compatibilmente con la disponibilità complessiva dei posti e
dei servizi, i genitori possono esprimere la propria preferenza per il tempo scuola ordinario
o prolungato (cfr Modello C1 allegato a titolo indicativo).
L’iscrizione al tempo scuola ordinario si intende riferita al modello orario di 30 ore
settimanali.
In sede di iscrizione alla prima classe - e con il vincolo di non variare tale scelta per
l’intero corso della scuola secondaria di I grado - le famiglie possono chiedere che il complessivo
orario settimanale riservato all’insegnamento delle lingue comunitarie, per un totale
di cinque ore, sia interamente riservato all’insegnamento della lingua inglese, compatibilmente
con le disponibilità di organico (“inglese potenziato”).
Le ore riservate all’insegnamento della seconda lingua comunitaria, nel rispetto
dell’autonomia delle scuole, possono essere utilizzate anche per potenziare l’insegnamento
della lingua italiana nei confronti degli alunni stranieri non in possesso delle necessarie conoscenze
e competenze in lingua italiana, nei limiti delle disponibilità di organico e in assenza
di esubero, a livello provinciale, di docenti della seconda lingua comunitaria.
3.2 Formazione delle classi e preferenze delle famiglie
Le classi iniziali sono costituite con riferimento al numero complessivo degli alunni
iscritti.
Determinato il numero delle classi, si procede all’assegnazione degli alunni alle stesse
secondo le diverse preferenze espresse, sulla base dell’offerta formativa della scuola e,
comunque, nel limite delle risorse di organico assegnato. In considerazione delle due tipologie
di orario - ordinario e a tempo prolungato - le classi sono costituite tenendo conto
delle opzioni prevalenti, fermo restando il limite della consistenza di organico.
Gli alunni sono tenuti all’obbligo di frequenza per la durata di tutto l’anno scolastico
e per l’intero orario settimanale previsto per la classe cui sono assegnati.
4. Istituti comprensivi
All’interno degli istituti comprensivi non è richiesta la domanda di iscrizione alla prima
classe della scuola secondaria di I grado per gli alunni che hanno frequentato nella
stessa istituzione la quinta classe della scuola primaria. L’iscrizione, in tale caso, è disposta
d’ufficio, fatto salvo, ovviamente, il diritto di scelta delle famiglie relativamente
all’insegnamento della religione cattolica e al modello di tempo scuola.
Qualora i genitori o gli esercenti la potestà genitoriale intendano far frequentare ai
propri figli un istituto scolastico diverso da quello comprensivo, nel quale stanno concludendo
l'ultimo anno del corso di scuola primaria, devono presentare la domanda di iscrizione
alla scuola prescelta per il tramite dell’istituto comprensivo di appartenenza che, dal
canto suo, provvederà a trasmetterla entro i cinque giorni successivi alla scadenza del
termine del 28 febbraio 2009.
9
5. Scuola secondaria di II grado
Tenuto conto che i nuovi assetti ordinamentali dei licei, degli istituti tecnici e degli
istituti professionali andranno in vigore dall’anno scolastico 2010-2011, sono confermati
per l’anno scolastico 2009-2010 i percorsi liceali, dell’istruzione artistica, dell’istruzione tecnica
e dell’istruzione professionale previsti dagli attuali ordinamenti.
Gli studenti che nel presente anno scolastico concluderanno con esito positivo il
percorso del primo ciclo di istruzione, per effetto della norma che ha disposto
l’innalzamento dell’obbligo di istruzione, devono iscriversi alla prima classe di un istituto
secondario di II grado.
L’obbligo di istruzione, in base all’art. 64 della legge 6 agosto 2008, n. 133, può essere
assolto anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale di cui al capo III
del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 e, in via transitoria, mediante iscrizione a
percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui all’Accordo quadro del
19 giugno 2003, come recepito dal comma 624 dell’art.1 della legge 27 dicembre 2006,
n.296.
I tempi e le modalità di attuazione dei suddetti percorsi sperimentali, nonché le modalità
per l’accertamento del rispetto delle norme sull’obbligo di istruzione della durata di
dieci anni sono definiti d’intesa tra i competenti Assessorati delle rispettive Regioni e gli
Uffici scolastici regionali. Dovrà essere garantito il passaggio dalla scuola secondaria di I
grado ai percorsi triennali senza discontinuità e prevenendo il rischio di dispersione e rendendo
possibile, ove ricorrano le condizioni, il rientro nei percorsi di istruzione anche dopo
il primo o il secondo anno dei percorsi triennali. Un primo elenco delle qualifiche di riferimento
a livello nazionale dei predetti percorsi è contenuto nell’Accordo in sede di Conferenza
Stato-Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 5 ottobre 2006, recepito
con decreto 20 dicembre 2006 adottato dal Ministro della pubblica istruzione di concerto
con il Ministro del lavoro e della previdenza sociale (G.U. n. 15 del 23 gennaio 2007).
Le suddette intese dovranno comprendere, altresì, modalità, strumenti e tempi per
consentire ai dirigenti delle scuole secondarie di I grado puntuali verifiche in ordine
all’iscrizione ai predetti percorsi sperimentali da parte di alunni provenienti dalla propria
scuola.
L’adempimento dell’obbligo di istruzione è finalizzato al conseguimento di un titolo
di studio di istruzione secondaria di II grado o di una qualifica professionale di durata almeno
triennale entro il 18° anno di età, con il conseguimento dei quali si assolve il diritto/
dovere di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76. Per quanto riguarda la vigilanza
sull’assolvimento di tale diritto/dovere, si richiamano le norme di cui all’articolo 5 dello
stesso decreto legislativo.
Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica (Cfr Modello C2 allegato
a titolo indicativo), è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti
del Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa
diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie5.
Le domande di iscrizione degli alunni frequentanti l’ultimo anno della scuola secondaria
di I grado negli istituti statali e paritari, ai fini della prosecuzione del proprio percorso
di studi nel sistema dell'istruzione, dovranno essere trasmesse – per il tramite della scuola
di appartenenza - all'istituto secondario di II grado prescelto, entro i cinque giorni successivi
alla scadenza del 28 febbraio 2009.
5 Con l’occasione le scuole sono impegnate a richiamare l’attenzione dei genitori e degli studenti sui contenuti della direttiva ministeriale
15 marzo 2007 per l’uso corretto dei telefoni cellulari a scuola e di altri dispositivi elettronici.
10
Le domande di iscrizione devono essere rivolte ad un solo istituto di istruzione secondaria
di II grado, per evitare che una doppia opzione da parte delle famiglie possa alterare
la previsione delle situazioni di organico.
Tuttavia, nella previsione che si verifichi eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili
e che, di conseguenza, si renda necessario far pervenire ad altri istituti le domande
non accolte, le famiglie, in sede di presentazione della istanza di iscrizione, possono indicare,
in subordine, non più di altri due istituti di proprio gradimento. Sarà cura del dirigente
scolastico dell’istituto in cui la domanda non è stata accolta, provvedere all’invio
immediato della stessa, d’intesa con le famiglie, agli istituti indicati in subordine.
Per gli studenti che intendono avvalersi della possibilità di accedere ai percorsi di istruzione
e formazione professionale, il dirigente della scuola secondaria di I grado acquisisce
agli atti la formale manifestazione da parte della famiglia di impegno all’iscrizione a
tale percorso. Sulla base di tale formale impegno, il dirigente, a tempo debito, procederà
all’accertamento dell’assolvimento dell’obbligo.
6. Domande di iscrizione in eccedenza
Non sempre vi è il perfetto equilibrio nel rapporto tra domande di iscrizione e offerta
formativa. La disponibilità di posti, di strutture e di servizi può, infatti, non consentire il
totale accoglimento delle richieste da parte delle famiglie. In previsione di domande di iscrizione
in eccedenza, le scuole dovranno procedere preventivamente alla definizione dei
criteri di precedenza nella ammissione, in apposita delibera del consiglio di circolo/istituto
da rendere pubblica preventivamente mediante affissione all’albo e, ove possibile, con la
pubblicazione nel sito web dell’istituzione scolastica.
Per quanto riguarda in particolare, la scuola dell'infanzia, potranno essere attivate,
da parte degli Uffici scolastici provinciali, d’intesa con le Amministrazioni comunali interessate,
forme opportune di coordinamento tra soggetti pubblici e privati che gestiscono il
servizio sul territorio per razionalizzare il più possibile il rapporto domanda-offerta.
Qualora i dirigenti scolastici accertino definitivamente l'impossibilità di accogliere le
domande in eccedenza, d’intesa con le famiglie si adoperano per l'invio immediato delle
stesse ad altre scuole dei territori limitrofi.
Considerato che le domande di iscrizione alle scuole secondarie sono presentate direttamente
alla scuola attualmente frequentata dallo studente, la quale, procede d'ufficio
al relativo invio agli istituti prescelti, non è consentito alle famiglie produrre una seconda
domanda direttamente ad altri istituti, né a questi ultimi riceverle se non per il tramite della
scuola di provenienza.
7. Verifica dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione
Gli Uffici scolastici regionali, al fine di vigilare sull’assolvimento dell’obbligo di istruzione
e prevenire e contrastare il diffuso fenomeno della dispersione scolastica, sono impegnati
a sviluppare un’efficace azione di prevenzione, ponendo particolare attenzione alle
aree maggiormente a rischio e a quelle fasce di utenza che presentano maggiori criticità.
Nell’espletamento di tale compito i predetti Uffici opereranno in sinergia con le Regioni e
gli Enti locali, prevedendo la pianificazione degli interventi di prevenzione nei Piani territoriali.
11
7.1 L’evasione scolastica
Le nuove emergenze in termini di evasione scolastica debbono essere oggetto di
crescente attenzione e indurre a monitorare l’effettivo assolvimento dell’obbligo di istruzione
a livello di scuola del primo ciclo, e a svolgere una vigilanza attenta con riferimento
all’istruzione familiare e alla frequenza delle scuole non statali e non paritarie (anche con
rinnovata attenzione agli esami di idoneità), ai processi di immigrazione, ad alcuni gruppi
di minoranze, allo sfruttamento del lavoro minorile e alle nuove povertà, di cui si hanno evidenze
soprattutto nei contesti metropolitani.
7.2 Il ruolo delle scuole
Con riferimento all’assolvimento dell’obbligo di istruzione, anche nei percorsi sperimentali
di istruzione e formazione professionale di cui al citato Accordo quadro, sarà compito
dei dirigenti scolastici degli istituti di istruzione secondaria di I grado, dai quali provengono
gli studenti interessati:
a) verificare il reale assolvimento dell’obbligo di istruzione e formazione da parte di
studenti particolarmente a rischio, rilevando i casi e le ragioni di inosservanza;
b) attivare tutti gli interventi che dovessero rendersi necessari, ivi comprese le segnalazioni
alle autorità competenti.
7.3 L’anagrafe degli studenti
La messa a punto dell’anagrafe degli studenti costituisce un’importante base di partenza
per una rinnovata azione di controllo dell’obbligo d’istruzione. A questo scopo gli Uffici
scolastici regionali assicurano la funzionalità e l’efficienza delle operazioni connesse e
promuovono iniziative, anche in collaborazione con gli Enti locali, per favorire l’integrazione
dei dati, compresi quelli relativi ai percorsi sperimentali di formazione professionale.
Data la rilevanza della materia delle iscrizioni per la piena fruizione del diritto allo
studio, è necessario che gli Uffici scolastici regionali e locali e le istituzioni scolastiche seguano
direttamente le varie operazioni attraverso le quali si effettuano le iscrizioni e svolgano
un'accorta e mirata opera di informazione, sensibilizzazione e orientamento nei confronti
delle famiglie, degli alunni e di quanti, a vario titolo, si occupano della delicata incombenza.
Al riguardo si segnala l’opportunità di rafforzare la collaborazione con le Regioni
e, in particolare, con gli Enti locali, allo scopo di coordinare gli interventi sul territorio.
8. Trasferimenti di iscrizione
In caso di trasferimento da una scuola ad un'altra, statale o paritaria, ad iscrizione
avvenuta, vanno osservate le seguenti istruzioni.
La richiesta di trasferimento, debitamente motivata, va inoltrata al dirigente scolastico
della scuola presso cui è stata effettuata l’iscrizione, il quale valuta l’esistenza delle
condizioni per il rilascio al genitore del relativo “nulla osta”.
Le conseguenti rettifiche di anagrafe saranno curate dalle scuole interessate, previa
verifica dell’avvenuto trasferimento.
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9. Alunni con disabilità
Le iscrizioni di alunni con disabilità avvengono con la presentazione, da parte della
famiglia, della certificazione rilasciata dalla Asl di competenza, a seguito degli appositi accertamenti
collegiali previsti dal DPCM 23 febbraio 2006, n. 185.
Sulla base di tale certificazione, la scuola attiva l’unità multidisciplinare di cui all’art.
4 del DPR 24 febbraio 1994 al fine di predisporre il profilo dinamico dell’alunno iscritto e di
tracciare le basi del Piano educativo individualizzato, anche per procedere alla richiesta di
personale docente di sostegno e di eventuali assistenti educativi a carico dell’Ente locale.
Si ricorda che agli alunni con disabilità è consentito di completare l’obbligo di istruzione
anche fino al compimento del 18° anno di età (legge 5 febbraio 1992, n.104, art. 14,
comma 1, lettera c e Sentenza corte Cost. n° 226/01).
Si rammenta inoltre che detti alunni, qualora agli esami di Stato conclusivi del primo
ciclo non conseguano il diploma, ma l’attestato comprovante i crediti formativi maturati, se
non hanno superato il 18° anno di età, hanno titolo ad iscriversi alla scuola secondaria di
secondo grado sulla base del semplice predetto attestato (OM n. 90/01, art. 11, comma
12).
10. Alunni con cittadinanza non italiana
La presenza di alunni con cittadinanza non italiana ha assunto da tempo le caratteristiche
di un fenomeno strutturale, che la scuola ha affrontato nella sua complessità, con
esperienze di innovazione.
Tenuto conto della rilevanza di tale fenomeno, e ai fini di una proficua integrazione
dei minori interessati, dovrà essere posta particolare attenzione a tutta la complessa problematica
che caratterizza l’iscrizione e la scolarizzazione di tali alunni. In tale ottica, si
raccomanda ai Direttori generali degli Uffici scolastici regionali e ai dirigenti scolastici di
promuovere opportune intese con gli Enti Locali per assicurare una equilibrata distribuzione
della popolazione scolastica straniera e di fornire, anche nella prospettiva
dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, adeguate informazioni sulle tipologie e indirizzi
delle scuole secondarie di II grado.
L’articolo 45 del DPR n. 394/1999 fornisce, tra l’altro, criteri relativi all’obbligo e
all’iscrizione scolastica dei minori stranieri, alla ripartizione e alla loro assegnazione alle
classi. La Carta dei valori della cittadinanza e della integrazione ribadisce che “I bambini e i
ragazzi hanno il diritto e il dovere di frequentare la scuola dell'obbligo, per inserirsi a parità
di diritti nella società e divenirne soggetti attivi. È dovere di ogni genitore, italiano o straniero,
sostenere i figli negli studi, in primo luogo iscrivendoli alla scuola dell'obbligo, che inizia
con la scuola primaria fino ai 16 anni “6.
Si richiama, pertanto, l’attenzione non solo sul diritto dei minori non cittadini italiani
di accedere all’istruzione fornita dalle scuole italiane e al conseguente obbligo delle stesse
di accoglierli, anche in corso d’anno, indipendentemente dalla regolarità della loro posizione.
Si evidenzia soprattutto il fatto che in taluni casi vi è il concreto rischio di evasione
dell’obbligo, di avvio precoce al lavoro minorile e di sfruttamento per attività di accattonaggio.
Per completezza di esposizione, si evidenzia che, ai sensi dell’art. 26 del decreto legislativo
19 gennaio 2007, n. 251, i minori titolari dello status di rifugiato o dello status di
6 Decreto Ministero dell’Interno, 23 Aprile 2007.
13
protezione sussidiaria hanno accesso agli studi di ogni ordine e grado, secondo le modalità
previste per il cittadino italiano.
10.1 Assegnazione alle classi
In via ordinaria gli alunni con cittadinanza non italiana soggetti all’obbligo di istruzione
sono iscritti d’ufficio alla classe corrispondente all’età anagrafica. I collegi dei docenti
possono definire, comunque, le modalità generali dell’assegnazione dell’alunno straniero
alla classe inferiore o superiore a quella corrispondente all’età, tenendo conto, come espressamente
previsto dall’art. 45, comma 2 del DPR n.394/1999, dei criteri di seguito riportati:
a) ordinamento scolastico del Paese di provenienza;
b) accertamento delle competenze, abilità e livelli di preparazione posseduti;
c) corso di studi eventualmente seguito;
d) titolo di studio eventualmente posseduto, accompagnato da traduzione in lingua
italiana.
Per gli alunni stranieri non soggetti all’obbligo di istruzione valgono le disposizioni
contenute nell’art. 192, comma 3, del Testo unico delle disposizioni legislative in materia di
istruzione, di cui al Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297, che così recita: “subordinatamente
al requisito dell’età, che non può essere inferiore a quella di chi abbia seguito
normalmente gli studi negli istituti e scuole statali del territorio nazionale a partire dai dieci
anni, il consiglio di classe può consentire l’iscrizione di giovani provenienti dall’estero, i
quali provino, anche mediante l’eventuale esperimento nelle materie e prove indicate dallo
stesso consiglio di classe, sulla base dei titoli di studio conseguiti in scuole estere aventi riconoscimento
legale, di possedere adeguata preparazione sull’intero programma prescritto
per l’idoneità alla classe cui aspirano”.
I collegi dei docenti possono valutare la possibilità che l’assegnazione definitiva alla
classe sia preceduta da una fase di alfabetizzazione strumentale e di conoscenza linguistica
anche all’interno di specifici gruppi temporanei di apprendimento, finalizzata a favorire
un efficace e produttivo inserimento, utilizzando le eventuali ulteriori disponibilità
dell’organico di istituto.
Occorre comunque che l’inserimento scolastico degli alunni con cittadinanza non italiana,
per la sua delicatezza e complessità, sia gestita in termini interistituzionali che, per
quanto riguarda l’istruzione, prendano in considerazione ogni momento del processo formativo
degli allievi stessi, dal loro ingresso a scuola al termine del loro itinerario scolastico
o formativo.
Infine, con riferimento alle iscrizioni degli alunni con cittadinanza straniera, effettuate
in corso d’anno, come previsto dal comma 1 dell’art. 45 del citato Regolamento n.
394/1999, si raccomanda l’adozione di particolari forme di accoglienza che possano facilitare,
fin dai primi contatti con l’istituzione scolastica, un’efficace azione di integrazione. La
scuola potrà, altresì, favorire, anche d’intesa con soggetti del privato sociale, situazioni di
relazioni, socializzazioni, esperienze extracurricolari in cui i minori stranieri potranno sviluppare
in ambiente non formale e con coetanei la conoscenza e l’uso della lingua italiana.
Tali particolari forme di accoglienza vanno adottate anche in caso di inserimento in
corso d’anno di stranieri (art. 45, comma 2, DPR 31.8.1999, n. 394) nei corsi di alfabetizzazione
per adulti di cui a successivo paragrafo.
Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della disponibilità di bilancio del fondo
dell’istituto, favoriranno iniziative rivolte a migliorare la conoscenza e l’approfondimento
14
della lingua italiana e a diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza (vedi anche
DPR n. 394/1999, art. 45, comma 4).
10.2 Accordi di rete e intese territoriali
È opportuno che le istituzioni scolastiche, al fine di evitare la concentrazione in talune
scuole di iscrizioni di alunni con cittadinanza non italiana e conseguenti squilibri e disagi
della popolazione scolastica, realizzino accordi di rete per una razionale distribuzione territoriale
delle domande, procedendo, quindi, ad un’equa assegnazione degli alunni alle diverse
classi (cfr DPR 31 agosto 1999 n. 394, art. 45, commi 3 e 5).
I Direttori Generali degli Uffici scolastici regionali avranno cura di promuovere le iniziative
ritenute più opportune al fine di attivare gli accordi di rete.
Le scuole, possibilmente con azioni in rete, vorranno, pertanto, sollecitare o assecondare
attivamente le iniziative degli Enti locali e/o di altri soggetti a livelli istituzionali per
l’adozione di misure di prevenzione, orientamento e controllo circa l’assolvimento
dell’obbligo di istruzione.
Nelle città e nei grandi centri urbani in cui sono presenti ampie reti di scuole, le iscrizioni
di alunni con cittadinanza non italiana vanno gestite in maniera partecipata e programmata,
in modo che la domanda e l’offerta di servizi scolastici risultano equamente distribuite.
Nella predisposizione degli accordi sarà opportuno prevedere intese con gli Enti locali
per favorire l’attivazione di misure di accompagnamento (trasporti, mense ecc.) utili al
conseguimento di un’equilibrata distribuzione della domanda, nonché con associazioni del
volontariato e del privato sociale, per specifiche azioni di integrazione.
Si rivela poi di fondamentale importanza l’instaurazione di un attento e proficuo
rapporto tra le scuole e le famiglie dei minori iscritti, eventualmente facilitato
dall’intervento di mediatori culturali e di operatori del volontariato sociale e di associazioni
interculturali.
11. Istruzione parentale
I genitori o gli esercenti la potestà parentale che intendono provvedere in proprio
all'istruzione dei minori soggetti all’obbligo di istruzione devono rilasciare al dirigente scolastico
della scuola del territorio di residenza apposita dichiarazione, da rinnovare anno per
anno, di possedere capacità tecnica o economica per provvedervi, rimettendo al dirigente
medesimo l’onere di accertarne la fondatezza.
Per quanto attiene all'esame di idoneità degli alunni che si sono avvalsi dell'istruzione
parentale o che frequentano scuole non statali non paritarie, si rinvia alle successive disposizioni
che saranno diramate in materia di valutazione.
12. Insegnamento della religione cattolica
Al momento dell’iscrizione le famiglie degli alunni esercitano la facoltà di avvalersi o
non dell’insegnamento della religione cattolica. L’esercizio di tale facoltà si attua mediante
apposita richiesta, da formalizzare secondo il modello D allegato. La scelta ha valore per
l’intero corso di studi e comunque in tutti i casi in cui è prevista l'iscrizione d'ufficio, fatto
salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno successivo, entro il termine fissato per le
iscrizioni.
15
La facoltà di avvalersi o non dell’insegnamento della religione cattolica è, altresì, esercitata
dallo studente se maggiorenne o se frequentante istituti di istruzione secondaria
di II grado.
La scelta relativa alle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica
trova invece concreta attuazione nelle possibili e diverse opzioni:
a) attività didattiche e formative;
b) attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente;
c) libera attività di studio e/o di ricerca individuale senza assistenza di personale
docente;
d) uscita dalla scuola.
La scelta delle attività alternative è effettuata mediante l’allegato mod. E all’inizio delle
lezioni e ha effetto per l’intero anno scolastico di riferimento.
13. Corsi per adulti
Il termine per le iscrizioni ai corsi di istruzione per adulti di cui all’articolo 3, comma
1, del decreto del Ministro della Pubblica istruzione 25 ottobre 2007, è fissato al 28 febbraio
2009. La fissazione del succitato termine mira a consentire l'ordinato svolgimento,
nei tempi previsti, delle attività propedeutiche all'inizio dell'anno scolastico. Resta inteso
comunque che, attraverso l'adozione di formale provvedimento per ogni allievo accolto, è
consentito accettare iscrizioni anche dopo la data del 28 febbraio 2009 e, ordinariamente,
non oltre l'inizio delle lezioni per l'anno scolastico 2009-2010.
14. Privacy e trattamento dei dati sensibili
Nel corso dello svolgimento delle diverse operazioni di iscrizione precedentemente
richiamate e nella fase di acquisizione delle documentazioni a sostegno della richiesta di
servizi educativi o assistenziali da parte delle famiglie, le istituzioni scolastiche possono essere
interessate al trattamento di dati sensibili e giudiziari riferiti agli alunni o a loro familiari.
In relazione a tanto, si richiama l’attenzione dei dirigenti scolastici sulla scrupolosa
osservanza delle disposizioni previste in materia dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n.
196 (Codice in materia di trattamento dei dati personali) e dal Regolamento ministeriale 6
dicembre 2006, n. 305.
Le situazioni sopra evidenziate e la complessità della materia delle iscrizioni impongono
che i Direttori Generali Regionali e i Dirigenti Scolastici coinvolti seguano direttamente
le varie operazioni attraverso le quali si effettuano le iscrizioni e, in particolare, le
iniziative e le attività di informazione, sensibilizzazione e orientamento nei confronti delle
famiglie, degli studenti e di quanti a vario titolo sono coinvolti ed interessati alla delicata
incombenza.
IL DIRETTORE GENERALE
(Mario G. Dutto)



Allegato mod. A

DOMANDA DI ISCRIZIONE alla Scuola dell’infanzia

Al Dirigente scolastico del________________________________________________
(denominazione dell’istituzione scolastica)
_l_ sottoscritt_ ________________________in qualità di □padre □madre □tutore
(cognome e nome)
CHIEDE
l’iscrizione del__ bambin_ ______________________________________
(cognome e nome)
a codesta scuola dell’infanzia ____________________________ per l’a.s. 2009-10
(denominazione della scuola)
chiede di avvalersi di:
□ orario ordinario delle attività educative per 40 ore settimanali oppure
□ orario ridotto delle attività educative con svolgimento nella fascia del mattino
□ orario prolungato delle attività educative fino a 50 ore alla settimana
chiede altresì di avvalersi:
□ dell’anticipo (per i nati entro 30 aprile 2007) subordinatamente alla disponibilità di
posti e alla precedenza dei nati entro il 31 dicembre.
In base alle norme sullo snellimento dell’attività amministrativa, consapevole delle responsabilità
cui va incontro in caso di dichiarazione non corrispondente al vero, dichiara che
- _l_ bambin_ _______________________________ _____________________
(cognome e nome) (codice fiscale)
- è nat_ a __________________________________ il _______________________
- è cittadino □italiano □ altro (indicare nazionalità)___________________________________________
- è residente a _____________________________ (prov. ) ___________________
Via/piazza ________________________ n. ____ tel. ________ ______________
- la propria famiglia convivente è composta, oltre al bambino, da:
(informazioni da fornire qualora ritenute funzionali per l’organizzazione dei servizi)
1. _______________________ ____________________ ____________________
2. _______________________ ____________________ ____________________
3. _______________________ ____________________ ____________________
4. _______________________ ____________________ ____________________
5. _______________________ ____________________ ____________________
(cognome e nome) (luogo e data di nascita) (grado di parentela)
- è stato sottoposto alle vaccinazioni obbligatorie □sì □no
- il reddito imponibile (rilevabile dall’ultima dichiarazione dei redditi) del nucleo familiare
è di euro _____________________ (dichiarazione da rilasciare solo ove ricorrano le condizioni
per usufruire della riduzione dei costi di mensa o di altri servizi).
Firma di autocertificazione
_____________________________
(Leggi 15/1968, 127/1997, 131/1998; DPR 445/2000)
da sottoscrivere al momento della presentazione della domanda all’impiegato della scuola)
Il sottoscritto dichiara di essere consapevole che la scuola può utilizzare i dati contenuti nella
presente autocertificazione esclusivamente nell’ambito e per i fini istituzionali propri della Pubblica
Amministrazione (Decreto legislativo 30.6.2003, n. 196 e Regolamento ministeriale 7.12.2006, n. 305)
Data _____________ firma _________________________________


Allegato Mod. B

DOMANDA DI ISCRIZIONE alla SCUOLA PRIMARIA

Al Dirigente scolastico del________________________________________________
(Denominazione dell’istituzione scolastica)

_l_ sottoscritt_ ________________________in qualità di □padre □madre □tutore
(cognome e nome)
CHIEDE
l’iscrizione dell’alunn_ _________________________________________
(cognome e nome)
alla classe prima di codesta scuola ___________________ per l’a.s. 2009-10 oppure
chiede di avvalersi:
□ dell’ anticipo (per i nati entro 30 aprile 2004)
Indica in ordine di preferenza (da 1 – prima scelta - a 4)
□ 24 ore settimanali □ 27 ore settimanali
□ fino a 30 ore settimanali (preferenza subordinata a disponibilità di organico della scuola)
□ tempo pieno per 40 ore (preferenza subordinata alla presenza di servizi e strutture e alla
disponibilità di organico)
In base alle norme sullo snellimento dell’attività amministrativa, consapevole delle responsabilità
cui va incontro in caso di dichiarazione non corrispondente al vero, dichiara che
- l’alunn_ _____________________________________ _____________________
(cognome e nome) (codice fiscale)
- è nat_ a __________________________________ il _______________________
- è cittadino □italiano □ altro (indicare nazionalità)______________________________________
- è residente a _____________________________ (prov. ) ___________________
Via/piazza ________________________ n. ______ tel. ________ ____________
- proviene dalla scuola dell’infanzia _______________________________________
- la propria famiglia convivente è composta, oltre all’alunno, da:
(informazioni da fornire qualora ritenute funzionali per l’organizzazione dei servizi)
1. _______________________ ____________________ ____________________
2. _______________________ ____________________ ____________________
3. _______________________ ____________________ ____________________
4. _______________________ ____________________ ____________________
5. _______________________ ____________________ ____________________
(cognome e nome) (luogo e data di nascita) (grado di parentela)
- è stato sottoposto alle vaccinazioni obbligatorie □sì □no
- il reddito imponibile (rilevabile dall’ultima dichiarazione dei redditi) del nucleo familiare
è di euro _____________________ (dichiarazione da rilasciare solo ove ricorrano le condizioni
per usufruire della riduzione dei costi di mensa o di altri servizi).
Firma di autocertificazione
_____________________________
(Leggi 15/1968, 127/1997, 131/1998; DPR 445/2000)
da sottoscrivere al momento della presentazione della domanda all’impiegato della scuola)
Il sottoscritto dichiara di essere consapevole che la scuola può utilizzare i dati contenuti nella
presente autocertificazione esclusivamente nell’ambito e per i fini istituzionali propri della Pubblica
Amministrazione (Decreto legislativo 30.6.2003, n. 196 e Regolamento ministeriale 7.12.2006, n. 305)
Data _____________ firma _________________________________
18
Allegato Mod. C1
DOMANDA DI ISCRIZIONE alla SCUOLA SECONDARIA di I grado
Al Dirigente scolastico del________________________________________________
(Denominazione dell’istituzione scolastica)
_l_ sottoscritt_ ________________________in qualità di □padre □madre □tutore
(cognome e nome)
CHIEDE
l’iscrizione dell’alunn_ ____________________________________________
(cognome e nome)
alla classe prima di codesta scuola ________________________ per l’a.s. 2009-10
esprime la seguente preferenza (da 1 – prima scelta – a 3):
□ orario ordinario di 30 ore
□ tempo prolungato a 36 ore (preferenza subordinata alla disponibilità di organico e alla
presenza di servizi e strutture)
□ tempo prolungato a 40 ore (preferenza subordinata alla disponibilità di organico, alla
presenza di servizi e strutture e alla maggioranza delle preferenze espresse dai genitori)
In sostituzione delle seconda lingua comunitaria e subordinatamente all’esistenza delle condizioni
di organico e organizzative della scuola può essere chiesto “l’inglese potenziato”.
In base alle norme sullo snellimento dell’attività amministrativa, consapevole delle responsabilità
cui va incontro in caso di dichiarazione non corrispondente al vero, dichiara che
- l’alunn_ _____________________________________ _____________________
(cognome e nome) (codice fiscale)
- è nat_ a __________________________________ il _______________________
- è cittadino □italiano □ altro (indicare nazionalità)__________________________________
- è residente a _____________________________ (prov. ) ___________________
Via/piazza ________________________ n. ______ tel. ________ ______________
- proviene dalla scuola primaria _____________________________
- la propria famiglia convivente è composta, oltre all’alunno, da:
(informazioni da fornire qualora ritenute funzionali per l’organizzazione dei servizi)
1. _______________________ ____________________ ____________________
2. _______________________ ____________________ ____________________
3. _______________________ ____________________ ____________________
4. _______________________ ____________________ ____________________
5. _______________________ ____________________ ____________________
(cognome e nome) (luogo e data di nascita) (grado di parentela)
- il reddito imponibile (rilevabile dall’ultima dichiarazione dei redditi) del nucleo familiare
è di euro _____________________ (dichiarazione da rilasciare solo ove ricorrano le condizioni
per usufruire della riduzione dei costi di mensa o di altri servizi).
Firma di autocertificazione
_____________________________
(Leggi 15/1968, 127/1997, 131/1998; DPR 445/2000)
da sottoscrivere al momento della presentazione della domanda all’impiegato della scuola)
Il sottoscritto dichiara di essere consapevole che la scuola può utilizzare i dati contenuti nella
presente autocertificazione esclusivamente nell’ambito e per i fini istituzionali propri della Pubblica
Amministrazione (Decreto legislativo 30.6.2003, n. 196 e Regolamento ministeriale 7.12.2006, n. 305)
Data _____________ firma _________________________________
19
Allegato Mod. C2
DOMANDA DI ISCRIZIONE alla SCUOLA SECONDARIA di II grado
Al Dirigente scolastico del________________________________________________
(Denominazione dell’istituzione scolastica)
_l_ sottoscritt_ ________________________in qualità di □padre □madre □tutore
(cognome e nome)
CHIEDE
l’iscrizione dell’alunn_ ____________________________________________
(cognome e nome)
alla classe 1.a di codesto istituto ___________________________ per l’a.s. 2009-10
in subordine
nel caso in cui per indisponibilità di posti non sia possibile ottenere l’iscrizione a codesto
istituto, CHIEDE in ordine di preferenza i seguenti istituti:
1. Liceo/istituto ______________________________ via _________________
2. Liceo/istituto ______________________________ via _________________
In base alle norme sullo snellimento dell’attività amministrativa, consapevole delle responsabilità
cui va incontro in caso di dichiarazione non corrispondente al vero, dichiara che:
- l’alunn_ _____________________________________ _____________________
(cognome e nome) (codice fiscale)
- è nat_ a __________________________________ il _______________________
- è cittadino □italiano □ altro (indicare nazionalità)__________________________________
- è residente a _____________________________ (prov. ) ___________________
Via/piazza ________________________ n. ______ tel. ________ ______________
- proviene dalla scuola secondaria _____________________________
- ha studiato le seguenti lingue comunitarie nella scuola di provenienza
________________________ e _____________________
- la propria famiglia convivente è composta, oltre all’alunno, da:
(informazioni da fornire qualora ritenute funzionali per l’organizzazione dei servizi)
1. _______________________ ____________________ ____________________
2. _______________________ ____________________ ____________________
3. _______________________ ____________________ ____________________
4. _______________________ ____________________ ____________________
5. _______________________ ____________________ ____________________
(cognome e nome) (luogo e data di nascita) (grado di parentela)
- il reddito imponibile (rilevabile dall’ultima dichiarazione dei redditi) del nucleo familiare
è di euro _____________________ (dichiarazione da rilasciare solo ove ricorrano le condizioni
per usufruire dell’esonero delle tasse scolastiche o di altre agevolazioni previste).
- Di non aver prodotto domanda ad altro istituto.
Firma di autocertificazione
_____________________________
(Leggi 15/1968, 127/1997, 131/1998; DPR 445/2000)
da sottoscrivere al momento della presentazione della domanda all’impiegato della scuola)
Il sottoscritto dichiara di essere consapevole che la scuola può utilizzare i dati contenuti nella
presente autocertificazione esclusivamente nell’ambito e per i fini istituzionali propri della Pubblica
Amministrazione (Decreto legislativo 30.6.2003, n. 196 e Regolamento ministeriale 7.12.2006, n. 305)
Data _____________ firma _________________________________
N.B. I dati rilasciati sono utilizzati dalla scuola nel rispetto delle norme sulla privacy, di cui al Regolamento
definito con Decreto Ministeriale 7 dicembre 2006,n. 305
20
Allegato Mod. D
Modulo per l’esercizio del diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi
dell’insegnamento della religione cattolica per l’anno scolastico 2009/2010
Alunno _________________________________________________
Premesso che lo Stato assicura l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole di ogni
ordine e grado in conformità all’Accordo che apporta modifiche al Concordato Lateranense (art.
9.2), il presente modulo costituisce richiesta dell’autorità scolastica in ordine all’esercizio del diritto
di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.
La scelta operata all’atto dell’iscrizione ha effetto per l’intero anno scolastico cui si riferisce
e per i successivi anni di corso in cui sia prevista l’iscrizione d’ufficio, compresi quindi gli istituti
comprensivi, fermo restando, anche nelle modalità di applicazione, il diritto di scegliere ogni anno
se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.
Scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica □
Scelta di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica □
Firma:________________________________
Genitore o chi esercita la potestà per gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado (se minorenni)
- Nel caso di genitori separati/divorziati è prevista la firma di entrambi i genitori (cfr. articolo 155 del codice civile, modificato
dalla legge 8 febbraio 2006, n. 54)
oppure
Firma:________________________________
Studente (se maggiorenne o comunque frequentante un istituto secondario di II grado)
Data ___________________
Scuola __________________________________ Classe _____ Sezione ______
Art. 9.2 dell’Accordo, con protocollo addizionale, tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede firmato il 18 febbraio 1984,
ratificato con la legge 25 marzo 1985, n. 121, che apporta modificazioni al Concordato Lateranense dell’11 febbraio
1929:
“La Repubblica Italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i principi del
cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro
delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie
di ogni ordine e grado.
Nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori, è garantito a ciascuno il
diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi di detto insegnamento.
All’atto dell’iscrizione gli studenti o i loro genitori eserciteranno tale diritto, su richiesta dell’autorità
scolastica, senza che la loro scelta possa dar luogo ad alcuna forma di discriminazione”.


Allegato Mod. E

Alunno __________________________________________________
La scelta operata ha effetto per l’intero anno scolastico cui si riferisce.
A) ATTIVITÀ DIDATTICHE E FORMATIVE □
B) ATTIVITÀ DI STUDIO E/O DI RICERCA INDIVIDUALI
CON ASSISTENZA DI PERSONALE DOCENTE □
C) LIBERA ATTIVITÀ DI STUDIO E/O DI RICERCA INDIVIDUALI
SENZA ASSISTENZA DI PERSONALE DOCENTE □
D) USCITA DALLA SCUOLA □
(La scelta si esercita contrassegnando la voce che interessa)
Firma:________________________________
Genitore o chi esercita la potestà per gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado (se minorenni)
- Nel caso di genitori separati/divorziati è prevista la firma di entrambi i genitori (cfr. articolo 155 del codice civile, modificato
dalla legge 8 febbraio 2006, n. 54)
oppure
Firma:________________________________
Studente (se maggiorenne o comunque frequentante un istituto secondario di II grado)
________________________________________
Controfirma del genitore o di chi esercita la potestà dell’alunno minorenne
frequentante un istituto di istruzione secondaria di II grado che abbia effettuato
la scelta di cui al punto D), a cui successivamente saranno chieste
puntuali indicazioni per iscritto in ordine alla modalità di uscita dell’alunno
dalla scuola, secondo quanto stabilito con la c.m. n. 9 del 18 gennaio 1991.
Data __________
Modulo integrativo per le scelte degli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della
religione cattolica per l’anno scolastico 2009-2010

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